Nei contorni e dintorni del Lagorai c'è anche il Gruppo di Rava forse poco conosciuto ma che ci ha regalato, Mercoledì 31 Agosto, un bel giretto pomeridiano.
Aderiscono all'uscita [MENTION=72512]Manny[/MENTION], [MENTION=207065]ossario[/MENTION], [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] e la figlia Alice.
Prendiamo spunto dall'itinerario di [MENTION=112175]pietro_m[/MENTION]
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7941719&postcount=1098
Partiamo dall'abitato di Samone e imboccata la bella forestale Regaise - Fagarolo saliamo decisi
raggiungendo il bel versante prativo del Bivacco Malga Cima.
Inizia ora il tratto a spinta e/o a spalla per la cima del Monte Cima...
Prima di raggiungere la sommità, un bel balcone panoramico fra rocce arrotondate e modellate dagli eventi atmosferici.
Ormai siamo in cima a 2032 m di quota.
[MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] e Alice a questo punto devono rientrare per altri impegni e ritornati sui loro passi alla radura di Malga Cima decidono di scendere dal sentiero delle serpentine, consigliatoci da un biker locale conosciuto lungo la salita.
Io, [MENTION=72512]Manny[/MENTION] e [MENTION=207065]ossario[/MENTION] proseguiamo invece per la Forcella del Dogo e la discesa verso Malga Primaluna di Sopra...niente di estasiante a dir la verità.
Di seguito risaliamo a Malga Cima, questa volta dal sentiero.
Dopo rapido consulto telefonico con [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], anche noi decidiamo di scendere dal sentiero delle serpentine, rinviando la discesa di [MENTION=112175]pietro_m[/MENTION] alla prossima puntata.
Il sentiero si snoda sotto le pareti a strapiombo del Monte Frattoni con un susseguirsi di tornantini divertentissimi, a tratti non proprio pulitissimo per via di un taglio boschivo nella prima parte.
Una volta confluiti sulla forestale Regaise - Corno decidiamo malauguratamente di andare in explo e proseguire verso sx, invogliati da una tabella in legno indicante il nome di una località e dall'imbocco del sentiero che sembrava invitante.
Da lì a poco però, pur riuscendo con fatica ad individuare sempre una traccia, constatiamo che la nostra scelta si era rivelata poco felice.
Fra tornanti ripidissimi, molti tratti a piedi e punture di vespe sbuchiamo con enorme sollievo sulla sottostante forestale di Ciapadene.
A quel punto non ci restava che rientrare dal sentiero dei Salti, segnavia sat 384 e chiudere un bel giro d'ambiente con risvolto finale esplorativo...22 km e 1390 m di D+.