Dopo aver perso diverse occasioni per intraprendere questo favoloso tour all mountain in quota, è arrivata finalmente la volta buona anche per il sottoscritto.
Venerdì pomeriggio 26 Giugno, il mio amico Denis, [MENTION=117708]dcorradini[/MENTION], mi conferma della sua presenza e viste le previsioni di tempo ottime partiamo in auto alla volta di Vetriolo.
Trattandosi di un giro prettamente all mountain la traccia progettata si snoda quasi da subito su sterrato; dopo un primo tratto sulla Strada dei Siori imbocchiamo a dx la forestale che ci conduce tutta d'un fiato ai primi impianti della Panarotta
...da lì in un battibaleno raggiungiamo la cima (2002 m) con un ultimissimo breve tratto a spinta (5 minuti).
La vista spazia a tutto tondo e la foto di rito non può mancare all'appuntamento.
Di filata scendiamo ora,facilmente, sul crinale fino ai prati sommitali della località La Bassa (1834 m).
Inizia da qui un anello in quota di rara bellezza paesaggistica e d'ambiente.
Il Sentiero della Prima Guerra Mondiale che seguiamo è davvero fantastico, una stretta lingua di terra scorre sotto le nostre
ruote regalandoci scorci unici in un ambiente selvaggio e riposante al tempo stesso.
Pedaliamo giocondi come bambini sotto le cime dell'Oscivart e del Fravort, anche agevolmente oserei dire, fino a quota 2060 m dove inizia il primo vero tratto a spinta da segnalare.
I circa 100 metri di dislivello che ci separano da Forcella Fravort non ci preoccupano più di tanto, in soli dodici minuti siamo alla forcella.
Al passo la contemplazione è alta e lo sguardo spazia all'infinito.
Il traverso successivo sotto sua maestà il Gronlait risulta dapprima faticoso con un tratto alquanto scorbutico nonostante il dislivello non sia considerevole e, di seguito, scorrevole come mai fin poco sotto Passo della Portella (2152 m).
Da qui un altro tratto a spinta in salita di circa 90 metri di dislivello ci porta sul terzo super traverso di giornata che conduce attraverso un crinale meraviglioso fino a Passo del Lago (2213 m).
La successiva prima discesa del pomeriggio è impegnativa anche se riusciamo ad addomesticarla per bene;
il terreno è smosso e ghiaioso per cui bisogna tenere sempre la guardia alta nel scendere, soprattutto nel tratto finale quando, in vista del pittoresco Lago di Erdemolo, il sentiero si infossa in alcuni tratti dove occorre prestare particolare attenzione e abilità di guida.
Alla conca del lago, superato un dosso e lungo il segnavia 324, con un bel tratto filante caliamo repentinamente in Val Cava dove, seguita la forestale dei Prati Imperiali Alti attraverso un percorso lungo e ondulato ci si innesta sulla carrozzabile asfaltata per i Masi di Stoana.
Dalle abitazioni inizia un tratto di sentiero non proprio banale da pedalare e da intraprendere con la massima attenzione fino a rientrare ai prati della Bassa.
Risaliti poi per un breve tratto sul versante della Panarotta siamo scesi al punto di partenza dal veloce sentiero, segnavia 308, con alcuni passaggi tecnici.
In conclusione tour meraviglioso ma pur sempre impegnativo in ambiente di alta montagna su sentieri con passaggi anche esposti, adatto a chi non disdegna tratti con “portage”...i numeri...35 km e 1600 m di D+...
[album]55127[/album]
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=270536