Sabato pomeriggio 22 Febbraio,
è tempo di fare la prima "toccata e fuga" sul Calisio per un giretto corto ma impegnativo sia in salita che in discesa dal percorso atipico per raggiungere la cima a 1096 m e il rientro attraverso le discese tecniche sullo stretto dei tornantini della Val Mistai e di Preda Mala.
Io, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] e Louis ci troviamo al solito park del parco di Martignano sotto il campo sportivo e sopra il supermercato Poli (edificio bianco-rosso). Saliamo sulla carrozzabile asfaltata per Montevaccino fino ad imboccare dopo due tornanti la famosa sterrata forestale della "Flora".
Dopo aver percorso la prima serie di tornanti, ci si inerpica su una laterale a sx che con un tratto molto ostico, causa il fondo rovinato dalle recenti piogge, ci obbliga a spingere le bike. Da lì a poco si ritorna a pedalare e poi con bel traverso ci si porta sulla forestale più bassa che a sx porterebbe a Montevaccino.
Le nostre
ruote proseguono però a dx in salita fino ad incrociare la forestale principale più alta per l'ex Rifugio Calisio ormai abbandonato.
Poco prima dell'edificio, in corrispondenza di un quadrivio e della stanga della "Flora", si stacca a sx la militare meno battuta per la cima del Monte Calisio; con alcuni tratti ripidi al limite della ciclabilità si raggiunge una selletta a quota 930 m circa dalla quale ha inizio il sentiero che porta alla cima (vista splendida sulla città di Trento).
Da qui in poi si pedala ben poco e allora cosa mi passa per la mente?...ma si, ormai siamo abituati ai percorsi anomali, attacchiamo la cima dalla galleria militare percorsa l'anno scorso con l'amico local [MENTION=72512]Manny[/MENTION] che conosce questa zona come pochi.
Il tratto in galleria non è lunghissimo ma nemmeno breve, in decisa salita con un fondo parecchio smosso (evitare un'uscita sulla destra salendo).
Improvvisamente si esce allo scoperto e da lì a poco si raggiunge la croce del Calisio.
Dopo una breve e meritata sosta, anche perchè la vista dalla cima spazia a 360° sull'intero circondario, ci buttiamo decisi nel canalone sotto la croce per il primo breve tratto tecnico da non sottovalutare.
Si giunge così sulla militare più conosciuta e più pedalabile per raggiungere il Monte Calisio; al secondo tornante in discesa eccoci all'imbocco del sentiero 402 denominato della Val Mistai che con i suoi favolosi 22 tornantini stretti ci porterà sulla forestale della Carbonaia.
Raccomando a chi dovesse intraprendere questa discesa che essendo un sentiero molto praticato dagli escursionisti a piedi sia in salita che in discesa, di non affrontarla possibilmente nei week-end, soprattutto quelli della stagione estiva, ed eventualmente dando sempre la precedenza agli escursionisti perchè il sentiero è davvero stretto. L'impegno e la concentrazione dovrà essere sempre di alto livello per non pregiudicare la propria incolumità fisica.
Il sentiero è praticamente una palestra per affinare la tecnica nello stretto, il nose-press è preferibile su diversi tornantini anche se con molta dimestichezza si riescono a fare tutti sterzando solamente con l'anteriore.
VigBuck (Marco) alle prese con uno dei tornantini
Ed ecco Louis (Matteo) sullo stesso tornantino.
Il percorso prosegue poi sulla forestale della Carbonaia per alcuni metri a sx (direzione Rifugio Campel) individuando però subito a dx la prosecuzione del "Sentiero Natura" sempre segnavia 402 che con ultimo tratto impegnativo sfocia sulla strada forestale de Mez per Villamontagna.
A questo punto il nostro giro è proseguito tutto a dx in leggera salita con ritorno al quadrivio dell'ex Rifugio Calisio; imboccata la "Flora" in discesa dopo circa duecento metri si lascia la comoda sterrata per imboccare a sx il segnavia sat n° 401 (Sentiero di Preda Mala) e intraprendere così la seconda discesa "tosta" del pomeriggio. Qui valgono le stesse indicazioni descritte per la precedente discesa della Val Mistai, anzi su questo sentiero si dovrà aumentare il grado di concentrazione e l'abilità tecnica nel condurre il mezzo anche perchè bisognerà fare attenzione ad alcuni tratti esposti, uno in particolar modo (spingere la bike). Alla fine si conteranno circa 35 tornantini dei quali circa la metà sono davvero difficili da affrontare se non in possesso di una buona tecnica nello stretto e nel ripido.
Che dire alla fine, un percorso che in due ore e mezza, partendo da Martignano e poco più dalla città, offre la possibilità di allenarsi e confrontarsi con discese a tornanti stretti che esaltano le capacità tecniche una volta presa confidenza col proprio mezzo (una vera palestra alle porte della città). Possibilità di raggiungere più agevolmente la cima del Monte Calisio percorrendo l'intera forestale della "Flora" fino all'ex Rifugio Calisio e poi la più conosciuta sterrata militare sul versante di Villamontagna che seppur con alcune rampe micidiali risulta sicuramente più pedalabile del percorso qui descritto.
Qui la traccia del giro descritto da percorrere in senso orario:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=135122