Mercoledì 24 Dicembre, Vigilia di Natale, dopo aver lavorato la mattina siamo d'accordo con l'amico Marco, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], di salire sulla Marzola per l'ultima volta quest'anno in bike.. [MENTION=8776]louis[/MENTION] e suo figlio Alex ci precedono di circa mezzora alla partenza...l'accordo è di trovarci più avanti.
Marzola ancora Marzola...è pur vero che la Marzola e la Vigolana sono le cime più care a Marco...lui vive lì in mezzo, è logico mi sono anche detto, ma non ce ne sono altre montagne...voglio cambiare giro...sarà lo stesso giro fatto e rifatto.
E invece no, Marco mi sorprende ancora una volta ed estrae dal suo cilindro un tratto nuovo...mi sembra impossibile...mah vedremo.
Abbiamo poco margine e allora saliamo decisi, quasi troppo per le mie gambe, e in poco tempo salendo dalla ripida forestale transitiamo al belvedere di Pont dei Maodi...Matteo e Alex sono più avanti.
In poco più di un'ora oltrepassiamo Malga Nova, saliamo ancora e ci infiliamo decisi sul sempre panoramicissimo e singolare Senter dele Pegore.
Inizia dagli Stoi del Chegul la parte più dura della salita...sono pressochè finito...da qui in poi pedalo ben poco...solo nei tratti piani e nei falso piani mi torna la voglia di salire in sella.
In ogni caso arriviamo al bivio per L'Omenet, Marco sale con bike in spalla per la Cima Nord della Marzola con l'intento di ricongiungersi al duo Matteo-Alex, io invece proseguo per la Sella della Marzola.
Buck sul crinale della Cima Nord della Marzola
Dopo una ventina di minuti finalmente gruppo compatto per il nuovo tratto già esplorato da Marco recentemente...un selvaggio quanto esposto ma molto panoramico taglio sotto Cima Marzola Sud che ci fa guadagnare un piccolo promontorio appena sopra il Bivacco Bailoni (piazzola elisoccorso)...traverso molto bello, non completamente ciclabile, ma in giornate limpide dallo spettacolo assicurato.
Ci spariamo diverse foto sul bellissimo tramonto...abbiamo ancora poca luce e allora giù...il difficile deve ancora venire.
Troppo scontato direte scendere dalle zete, difatti sotto il Bivacco a Prà Grande, inversione di marcia sul sentiero 438 fatto due anni fa con i "denti molto alti".
A dir la verità il sentiero è stato recentemente sistemato, il traverso è molto più ciclabile anche se molto esposto, attenzione...alcuni passaggi sono davvero difficili e pericolosi.
Si giunge così a Prà Picol e con i faretti notturni accesi ha inizio la discesa super ripida che questa volta ci regala soddisfazioni una dietro l'altra...solo qualche singolo passaggio ci costringe col piede a terra...bene dopo questo tratto possiamo proprio dire che il tasso tecnico in discesa è aumentato e non poco...d'altronde in ogni giro che intraprendiamo inseriamo dei tratti molto ostici che ci aiutano a migliorare.
E bravo Marco anche questa volta hai avuto ragione...davvero un peccato stare a casa.
Giornata terminata?...macchè è stata ancora lunga ed è proseguita con la passeggiata a piedi da Vigolo Vattaro fino al Rifugio Maranza dove era in programma la Messa della Vigilia di Natale e dove abbiamo consumato una deliziosa cenetta in piacevole compagnia.
Paolo, gestore del locale, ha poi offerto pure un delizioso banchetto a base di thè, vin brulè, pandoro e panettone.
Rientro in compagnia dove la splendida serata si è conclusa con un brindisi e uno scambio d'auguri a bicchierate di cioccolata calda offerte cordialmente dal gruppo anziani di Vigolo Vattaro.
Che dire ragazzi...un pomeriggio e una serata così intense che il tempo è trascorso via come un lampo...un doveroso grazie a Marco per aver saputo concatenare tanti momenti magici in una giornata speciale.
[album]50535[/album]