Ti ringrazio per i complimenti, vista la tua "statura" sono molto apprezzati, e per l'intervento come sempre molto centrato.Se togli "artistico" e inserisci "personale" hai centrato il concetto.
Mentre per il "verde" si tratta del tuo attuale approccio alla fotografia, che va benissimo in quanto chiaro, onesto e convincente, ma soprattutto "personale"...
Ma ciò non significa che tu non possa cambiare idea in futuro.
Sono convinto che nel guardare una foto ci si debba porre come nell'ascoltare un discorso, anche se nella foto gli elementi rappresentati possono apparire oggettivi in quanto esistenti al momento dello scatto, Ma quanti scatti diversi dello stesso soggetto potrebbero essere fatti per dire cose diametralmente opposte?
Questo è il tuo "manifesto" ed alla luce di ciò stai proponendo cose veramente apprezzabili...
Al tempo del bianco e nero analogico c'era una moda seguita "integralisticamente" da alcuni fotografi.
Consisteva nello stampare anche il bordo nero del fotogramma, per dimostrare che quella era l'inquadratura "originale e completa" del momento...
L'ho fatto anche io e in certi casi ha un suo fascino, ma non è da assolutizzare, anzi, l'abuso porta questa tecnica sul piano delle emerite cazzate.
Fare fotografia significa anche immaginare come lo scatto possa essere distorto, falsato, violentato in fase di p.p. per ottenre ciò che si ha in mente...
Proprio mentre si preme il pulsante dell'otturatore...
Perché no?
Con la fotografia è possibile ripercorrere tutta la storia della pittura, dalle follie dell'informale all'iperrealismo del figurativo.
Nelle inquadrature dei film di Pasolini trovi la composizione/replica di opere dal pre-rinascimento (passami il termine) in poi...
Certo, sono d'accordo con te, prendere un filtro predefinito e "appiccicarlo" su un'immagine senza alcun criterio... Lascia il tempo che trova...
Salvo essere in grado a posteriori di valutare il risultato...
Perché anche la scelta a posteriori è un'operazione di comunicazione consapevole, è un ragionamento compiuto.
Non è una critica negativa, credo si capisca, ma una proposta per riflettere.
PS
Mi rendo conto di aver tirato in ballo una serie di argomenti complessi da trattare in un forum, ma ormai l'ho fatto e lascio tutto com'è.
Abbiate pazienza.
Sono d'accordo con te sull'assolutismo: non è mai cosa buona se si protrae troppo o se va ad essere troppo, non escludo di cambiare idea in futuro e ho sperimentato già qualcosa che potesse essere un po diverso o contrario alla mia filosofia, solo che non ha attecchito e non lo considero piu che un "tentativo fallito", anche se odio questa espressione perchè anche i fallimenti insegnano molto e dire così sembra sminuirli, relegarli nella categoria "errori".
Per ora quindi vedrò la mia fotografia e il mio percorso come in continua evoluzione, ma cangiante su una base salda che è quello che tu hai definito, forse un po troppo generosamente, manifesto.
I miei commenti ovviamente sono influenzati e hanno basi radicate in quella che è la mia ottica, ma non vogliono ne son mai voluti essere insegnamenti o critiche dure, ma solo un "io avrei fatto così, per me così rischi, per me così è spettacolare". Come ogni forma di linguaggio e espressione personale, anche la fotografia ha dei modi di piacere e dei modi di non piacere, senza nulla togliere. =)
a presto