no, no.. sono proprio insignificanti. Edilizia dozzinale.
non costruirle è meglio che toglierle dopo. Comunque credo che sia normale che certe foto incontrino sensibilità diverse, quindi non pretendo di apprezzare qualcosa che altri reputano un capolavoro, solo perché c'è una corrente di pensiero che le eleva ad arte sublime, non compresa... Non credo sia questione di ignoranza, di chiusura mentale, ma di sensibilità e gusto.
certe opere della Pop Art, o peggio Merd Art, e certe composizioni di arte contemporanea non riescono ad entrare nelle mie "gallerie mentali" di arte, semplicemente perché mi lasciano assolutamente indifferente.
Se un'opera non muove nessun sentimento, non è arte. Non è bella. IMHO
Ed è una cosa assolutamente individuale, soggettiva.
Adesso possiamo ricamare mille paranoie su questa foto, presa come pretesto (ottimo) per fare approfondimenti molto interessanti e incontrare opinioni diverse, ma purtroppo non tutti i ragionamenti sono in grado di modificare una sensazione istintiva.
Una bella foto non è per forza una foto ad una cosa bella. Anzi, tutti fanno foto a cose belle, pochi fanno belle foto a cose belle. Si possono fare belle foto a cose insignificanti, facendole risaltare in una caratteristica che ne eleva lo status; e si possono fare belle foto a cose brutte (sono andato ad una mostra a Milano di Steve Mc Curry sugli orrori delle guerre... meravigliosa e agghiacciante).
Insomma, la linea di confine tra bella e brutta foto sta nelle sensazioni che riesce a darti. Se non ne dà, se - anche ragionandoci - non si riesce a dare un valore superiore allo scatto... bom, personalmente la foto non mi tocca.
Continuo nella mia analisi ruvida, sperando che le mie parole non siano offensive, perché non sono presuntuose, anche se possono suonare come una cattiveria (Tanto non è una critica ad una foto "provocatoria" che possa far cambiare la certezza che Yari fa abitualmente delle foto spaziali).
Questa mi pare una foto fatta di corsa, cercando di cogliere una poesia percepibile nel paesaggio attraversato, ma senza trovare lo scorcio giusto per abbracciare questa sensazione personale di stupore per la bellezza semplice del luogo.
Capita di fare una strada molto interessante, con begli scorci intravisti tra i rami, ma senza mai uno slargo o una radura che consenta di cogliere l'interezza di quella vista. Allora presi comunque dall'entusiasmo del bel paesaggio, si cerca un'inquadratura che colga al meglio quella complessità. Senza riuscirci.
"Che luce, che campagna! devo fare una foto... ma dove!? con cosa?"
Insomma, i protagonisti ci sono e potrebbero bastare (luce e campagna), ma ci sono elementi di disturbo (il pezzetto di recinzione e le villette inutili) che vanno sporcare la foto e mi fanno pensare "ma non si poteva scattare un po' più avanti in modo che un albero coprisse quelle case e valorizzasse la campagna? non è una foto-denuncia sull'abusivismo...", "probabilmente no, non si poteva andare più avanti, perché le condizioni ambientali non erano favorevoli, il sole calava, si finiva nel bosco o tra altre brutte case..." Quindi questa è il meglio che si poteva cogliere in quella situazione. Ok. Ma non basta.
La reflex e lightroom tirano fuori dei colori bellissimi, la mano capace bilancia luci ed ombre e dà profondità con piani diversi, mette il sole al posto "giusto" e raggiunge le sfumature all'orizzonte, ma... mi resta l'idea che non sia una gran foto per lo spettatore, mentre resta un validissimo spunto per un ricordo più ampio di chi ha scattato.
Prendete queste mie parole bonariamente, please. o-o o-o
Sarebbe stato più facile di "che bella" e bom.