Sono d'accordissimo per fortuna non sono tutti dei medioman del caxxo come me a cui basta una birra , un giro in mtb , passare del tempo con i figli o trombare duro per essere in paradiso....
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La schiavitù del lavoro... non sarebbe meglio non lavorare e andare solo in giro in bici?
- Creatore Discussione MauroPS
- Data di inizio
Prima devo laurearmi, mi serviranno almeno altri 3 anni come minimo
Gianz
Biker marathonensis
- 28/6/07
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- Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Bravo. Mettiti in proprio e poi torna qua. Che parliamo di part time...
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Grande!
In cosa se posso chiedere?
Anch'io con la pandemia ho sfruttato l'occasione e mi sono iscritto a un corso di laurea.
Farà la stessa fine l'omicidio stradale e tutti i processi che riguardano gli incidenti con feriti e morti
2022 -Dei 70.554 incidenti stradali 1.362 sono stati mortali, con 1.489 vittime e, 28.914 con lesioni e 42.300 persone ferite.
anche qui il buco è stretto non si farà che intasare ulteriormente una giustizia già alle canne del gas
Penso io nè che giustamente non ci capisco un nulla dell'argomento però scrivo ugualmente sai com'è
di cazzate fin ora non è mai morto nessuno
Gianz
Biker marathonensis
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Come ti trovi a rimetterti a studiare? Ci penso spesso anch'io, ma non riesco a decidermi (e intanto gli anni passano!)
Io lavoro poco, e guadagno q.b. (che significa poco per gli standard altrui);
faccio quello che mi piace, un centinaio di giorni all'anno, indicativamente. da libero professionista, senza contratti e senza alcuna certezza; principalmente in blocchi da 5-10gg di trasferta, mal distribuiti.
non rinuncerei al tempo libero, che raramente impiego in qualcosa di costruttivo ma mi serve come l'aria.
Felicità a momenti e futuro incerto, come diceva quello, ma serenità abbastanza costante. anche a me piacerebbe rimettermi a studiare, ma finora non l'ho fatto e chissà se.
faccio quello che mi piace, un centinaio di giorni all'anno, indicativamente. da libero professionista, senza contratti e senza alcuna certezza; principalmente in blocchi da 5-10gg di trasferta, mal distribuiti.
non rinuncerei al tempo libero, che raramente impiego in qualcosa di costruttivo ma mi serve come l'aria.
Felicità a momenti e futuro incerto, come diceva quello, ma serenità abbastanza costante. anche a me piacerebbe rimettermi a studiare, ma finora non l'ho fatto e chissà se.
ant
Biker assatanatus
Si e no.
Ovviamente ho fatto un esempio estremo e anche un po' provocatore, parlando di quelli del CERN.
Ma l'etica del lavoro può avercela anche chi fa qualcosa di molto più comune del ricercatore.
Si può tendere all'eccellenza anche a stampare plastiche per cruscotti o ad insegnare educazione fisica (come il prof di mio figlio, che infatti lavora il triplo dei suoi colleghi fra progetti speciali, campionati studenteschi e aggiunte varie).
Lavorare CON passione (che non è PER passione, tutti quanti cerchiamo di trarre più soldi che possiamo da quello che facciamo) è una caratteristica di alcune persone. E tutti costoro contribuiscono al progresso dell'umanità.
E' una questione di girarsi indietro e dire "ho fatto questo"
E' una bella esperienza; molto faticosa ma bella. Sono al terzo anno di statistica, vedo la luce in fondo al tunnel...
Tra i vari e ovvi motivi, l'ho fatto anche per essere solidale e vicino a mia figlia che si è ritrovata ad iniziare le scuole medie in DAD.
Pensavo che avrei incontrato delle difficoltà per via dell'età a riprendere in mano materie come analisi matematica e invece mi sbagliavo. Quello che invece pago a caro prezzo è la fatica fisica che avevo sottovalutato. Non mi è ancora calata la voglia e la costanza e la considero una fortuna, ma, per esempio, mi scappa la voglia di prendere in mano la bici e soffro un po' di apatia.
Un'altra cosa, ma che avevo messo in conto, è che porti via del tempo (tanto) con alla tua famiglia. Ne abbiamo parlato prima e abbiamo fatto una dichiarazione di intenti
: non posso mollare e non posso rifiutare nessun voto. Quindi è inevitabile che i sacrifici che fai li scarichi anche a chi ti sta intorno.E poi c'è il rapporto con i pochi ragazzi/e che ho conosciuto durante gli esami. Pensavo di riuscire a essere invisibile e a farmi ignorare, e invece no! Qualcuno si avvicina, iniziano con la classica domanda "Ma chi cazzo te lo fa fare?", poi magari ti ritrovi a bere una birra dopo l'esame e alla fine si qualcuno si offre di passarti gli appunti GRATUITAMENTE (in università la vendita degli appunti è un business).
Se posso darti un consiglio: devi essere deciso, non cincischiare perché il tempo passa come dici anche tu, ma devi farlo a carte scoperte con le persone che ti stanno attorno e devi fare una valutazione su quanto vale per te il tempo che passi con la tua famiglia. Per la mia esperienza, il tempo che sto rinunciando a passare con la mia famiglia è il sacrificio più grande. Devi vedere tu quanto sei pronto a sacrificare. E cmq prima o poi si arriva alla fine.
lavori CON passione quando lavori in qualcosa che ti appassiona.
e io ringrazio ogni giorno chi lavora CON passione, soprattutto chi fa in modo che possa lavorare sempre meno e in maniera più produttiva.
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bellissimo. lo voglio andar a vedere. è un tema che è diversi anni che seguo grazie al canale youtube "smettere di lavorare".
2 concetti vi dico:
1. Finestra di Overton:
quindi quando pensate "normale" lavorare 40 ore a settimana e "follia" lavorarne 10-15 o addirittura non lavorare e vivere in modo frugale sappiate che è semplicemente un punto di vista che vi ha inculcato la società.
questa che lavorare per prendere 1500 euro al mese e spenderne 1500 tra affitto, spesa, bollette ecc.. sia "schiavitù" è una "nuova idea"(finestra di overton) che si sta affacciando da poco nella nostra società.. e probabilmente col tempo da impensabile diventerà radicale, poi accettabile, poi sensato, poi diffuso e alla fine legalizzato.. o meglio diventerà illegale fare vite del genere (che per me sono assurde).
ci sono 1000 modi di vivere, quello che ci ha inculcato la nostra società è solo 1 dei tanti, ma ce ne sono altri 999 come minimo.
è come l'idea che l'alcool era illegale negli anni 30 del proibizionismo, era solo 1 idea, che tutti le persone per bene condividevano, poi è stata abbandonata, oggi le persone "per bene" bevono tranquillamente litri e litri di alcool ogni settimana, ogni mese , negli anni 30 sarebbero stati considerati criminali eversivi.
vi invito ad approfondire questo tema perchè è molto illuminante.
2. concetto: reddito medio mondiale e pil pro capite.. beh sappiate che il reddito medio mondiale è attorno ai 12 000 dollari, in italia il reddito medio è 24 mila, quindi sappiate che se vivete in italia siete nel 10% più ricco della popolazione mondiale, quindi sappiate che quando vi lamentate del vostro tenore di vita con riscaldamento, ascensore, auto, moto, vacanze, lavoro in ufficio al calduccio ecc.. vi state lamentando di una condizione per cui il 90% degli esseri umani nel mondo sta peggio di voi.
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Infatti. Rifiutare il progresso o limitarlo nella propria vita non risolve nulla, anzi é sbagliato.
Meglio vivere con le caprette come heidi e cercare di guadagnare per se stessi e la famiglia che vivere da zombie. Nessuno dice di non lavorare ma si può lavorare il giusto. Poi ognuno fa quello che vuole dei 70 anni che abbiamo sulla terra
intanto la sanità in italia è gratuita.
seconda cosa ci sono esempi di paesi poverissimi come Cuba che hanno i medici migliori del mondo, proprio perchè c'è una grande cultura di studio e formazione in medicina.
poi riguardo l'istruzione io vedo che sì, magari i ricchi in italia pagano le migliori scuole e la migliore formazione ai propri figli, però poi essendo schiavi di un lavoro da 50 ore settimanali coi figli non ci stanno mai.
ed ecco che alla fine escono fuori genitori e figli che sono perfetti estranei, zero rapporti umani, figli che da grandi sono pieni di problemi e turbe mentali.. insomma da grandi poi sono laureati e con un buon lavoro però infelici e frustrati..
i soldi non sostituiranno mai le ore passate coi propri figli a condividere tempo, passioni, quotidianità.
esatto. stesso mio pensiero. la chiamano "la corsa del topo" che è sulla ruota e corre, corre, corre per rimanere sempre fermo.