• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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La RIP 9 ... vista da un free-biker Padano-Piacentino

windmillking

Biker ciceronis
Come si intuisce dal titolo la mia è sicuramente una visione “di parte” della RIP 9, dato che da diversi anni giro per lo più con bici relativamente “pesanti”, preferendo di gran lunga “soffrire” in salita per “godere” al meglio la discesa; inoltre il mio approccio al mondo 29” e stato un po’ da scettico, avendo provato (con una buona delusione) una delle prime 29” tempo fa’.
Entrato di recente nel mondo 29” con una SS e favorevolmente impressionato da questa, essendo uno “sperimentatore” ho deciso di montarmi una RIP per verificare se davvero le 29” possono davvero offrire qualcosa in più o se sono “un semplice oggetto alla moda” nel mondo delle mtb.

La bici è stata montata per assecondare le mie esigenze (montaggio ancora provvisorio per alcuni componenti … sembra la gemella di quella del Sembola, stesso colore puffoso, le foto ... prossimamente):

-[FONT=&quot] [/FONT]forca Manitou Minute 120 PP (in realtà avrei tanto voluto metterci una Reba team 120 maxle, ma vista la difficoltà per averne una in tempi brevi … )
-[FONT=&quot] [/FONT]freni Magura Louise FR 180/180 (un po’ datati ma sempre affidabili, potenti e poco affini al fading, anche questi in attesa di avere i nuovi hope 4 …)
-[FONT=&quot] [/FONT]guarnitura SLX doppia 22/36/bash (in attesa di montarci il 20 al posto del 22)
-[FONT=&quot] [/FONT]comandi SLX, cambio Saint ’09 a gabbia media, deragliatore XT
-[FONT=&quot] [/FONT]ruote american classic (modificate con mozzo anteriore hope pro II) fornite in offerta col telaio :)
-[FONT=&quot] [/FONT]manubrio e reggisella fsa bianchi serie xc non leggerissimi ma robusti, attacco manubrio thomson
-[FONT=&quot] [/FONT]le ruote sono state montate come “gomme + camera” perché volevo “provare” sul campo diversi tipi di coperture; una volta scelte le preferite le “latticizzerò” sicuramente.

Il montaggio di componenti scelti non in funzione della leggerezza ha portato il peso poco sopra ai 13kg senza pedali, non poco ma direi allineato a molte bici da 26 con la stessa destinazione d’uso montate in maniera analoga.

La RIP è la mia prima full 29, perciò i riferimenti di comportamento saranno per forza riferiti a delle 26 che ben conosco, analoghe per peso e destinazione d’uso (Kona Bear/Dawg, C’dale Jekill e Prophet, Marin Wolf Ridge); inoltre tutte le mie impressioni sono chiaramente influenzate dalla mia propensione “alla discesa” e dal mio dolce peso, attorno ai 95kg “in assetto da combattimento”, zaino modello “Eta Beta” incluso.

Il telaio mi ha impressionato bene per il livello di finiture e la qualità delle verniciature; l’ammo montato è stato leggermente “fresato” da Niner per aumentare la “luce” disponibile tra il corpo aria e la fascia del deragliatore (anche se montando solo la doppia potrebbe andar bene anche non lavorato …)

Montata la bici, primi giretti e prime impressioni :

- sorprese positive vengono dalla Manitou Minute, che offre un funzionamento fluido e lineare (anche troppo lineare , scoprirò in seguito …) unito ad un peso ridotto a ad un ottima rigidità (per il suo peso ), e dal funzionamento molto valido del carro, abbinato ad un ammo regolato dalla casa alla perfezione per il telaio…
-[FONT=&quot] [/FONT]sorprese negative dal carro del telaio che invece flette abbastanza (anche considerando il ridotto peso del telaio stesso) e dalla scarsa “luce” libera nel passaggio ruota , tanto da rendermi sicuro di problemi col fango dell’appennino e della golena …

Una volta in sella ed iniziato a pedalare… si capisce l’acronimo del nome, Roll In Peace, in effetti l’unione delle ruotone abbinate ad una forcella ed un carro sensibile, tolgono le “sensazioni” del percorso che normalmente non sono così “filtrate” da full di questo peso

In pianura


Montate le gomme più “scorrevoli” che avevo per le 29”, Schwalbe Racing Ralph Evo 2.25, i primi percorsi nelle golena del Po scivolano via sotto le ruote senza problemi, le RR da 29 offrono una maggior “trazione” rispetto alle sorelle da 26, anche sul viscido.
Nelle “pieghe” la sensazione di fiducia trasmessa è decisamente più alta; inoltre le gommone aiutano a passare con poca fatica nei tratti “sabbiosi” che tendono a frenare molto le 26 (a parità di sezione di gomme).
Nel fango “fangoso” invece ho avuto la netta impressione che la maggior superficie di contatto delle ruote da 29 renda il procedere più faticoso che con le 26, e il passaggio ruota del carro rivela di non essere abbondante, anzi … e sono solo 2,25

Sulle carraie e sull’asfalto la minor resistenza al rotolamento offerta dalle ruote di grande diametro si fa piacevolmente notare, utile la possibilità di inserire il propedal sui percorsi scorrevoli, altrimenti il carro bobba un po’.

Nel complesso direi che così montata in pianura la RIP mi è sembrata offrire delle prestazioni più che buone, ma chiaramente questo montaggio sarebbe “sprecato” per un uso solo in piano, regno delle biammortizzate leggere da xc o delle front … qui i 120mm della RIP con le ruote da 29 sono assolutamente ridondanti.

In collina

- percorsi pedalati misti (asfalto, carraie, single track) dell’appennino Piacentino: la guarnitura 22/36 abbinata al 34/11 è quasi perfetta, ho sentito la mancanza del 20 solo in una salita particolarmente ripida, tanto da rendermi indeciso se montarlo o tenere il 22
Nelle salite scorrevoli, a propedal inserito, si viaggia alla grande; se la salita lo richiede, prima di alzarsi sui pedali basta chiudere la compressione della forcella e via …

La maggior stabilità offerta dalle ruotone aiuta anche nelle salite più ripide , rigorosamente affrontate col 22/34, dove lo sterzo che rimane stabile anche a 4 km/h …

Sui single track in salita, il carro offre una motricità ottimale e la bici non tende quasi mai ad alzarsi, richiedendo spostamenti in sella molto ridotti rispetto a quanto mi hanno abituato le 26; la tendenza ad “impuntarsi” contro radici, sassi, ostacoli vari è decisamente inferiore a quanto sono abituato e si scavalcano in scioltezza pedalando seduti ostacoli che risultavano impegnativi da affrontare con le 26

In discesa le piacevoli sorprese sono ancora di più : la tendenza al ribaltamento è quasi assente, tanto da richiedere movimenti col corpo all’indietro molto inferiori al solito e da non sentire quasi la necessità di abbassare la sella.
La sensazione di sicurezza offerta è superiore a quella di molte 26 con 140 di escursione (solo la Wolf Ridge va altrettanto bene, ma ha un angolo di sterzo molto aperto ), solo qualche fine corsa della Minute mi ricorda che davanti l’escursione è solo 120, il carro invece sembra avere molta più escursione di quella reale, copia tutto e per arrivare al fine corsa devo impegnarmi a “cercare” gli ostacoli (giù il cappello per il lavoro fatto dal sig. Niner …)

Sui tratti più veloci, nei cambiamenti di direzione si sente un po’ la flessione del carro, niente di preoccupante, ma sufficiente a disturbare un po’ la precisione di guida

La maneggevolezza nei single track è eccellente (alla faccia di chi pensa che le 29 siano come dei tir … chi spara sentenze prima di aver provato e dice che le 29” non sono maneggevoli e poco adatte ai single track dovrebbe provare una RIP montata con la Minute …) solo due tornantini strettissimi con radici bastarde incorporate mi fanno rallentare un po’, forse più per la paura e la scarsa conoscenza delle reazioni del mezzo, che per una reale necessità … ma sono passaggi che ho fatto realmente meglio solo con delle 26 che conosco molto bene e che sono molto maneggevoli

Nei punti più tecnici ringrazio di avere la doppia col bash, il movimento centrale abbastanza basso (per le mie abitudini, 335 mm misurato “scarico” con rampage/nevegal 2.3 ) e il comportamento della bici che ti invoglia a osare, mi portano ad avere due o tre contatti indesiderati; non è difficile toccare a terra anche con i pedali e qualche volta credo con la biella inferiore del carro (non ho visto segni sulla stessa, ma c’era abbastanza molle …).

Molto spesso delle pietre (molto molto più spesso che con le 26) alzate dalla ruota davanti si schiantano contro il telaio, la verniciatura tiene, ma penso che metterò una protezione trasparente sul tubo …

Questo tipo di percorsi diciamo all-mountain-free (nel senso “vai dove ti porta il cuore”), sono il regno della RIP, che rivela la sua vera anima di bici polivalente. Certo non è perfetta in tutte le situazioni, ma sicuramente è una delle migliori che abbia provato, pedalabilissima, sicura in discesa, brillante nei single track …


Unica nota negativa , la scarsa luce libera tra le ruote da 2.3 e il telaio; il fango esiste e quello argilloso dei percorsi del Piacentino o della golena del Po ha bisogno di spazio. Più volte mi sono dovuto fermare a togliere il magico impasto di fango-foglie-sassini...


percorsi “veloci free” e “tecnici impegnativi” :

per mettere alla frusta la RIP anche oltre il suo campo d’uso normale, e per verificare le strane teorie sulla corrispondenza di escursione tra 26” e 29” ho voluto provare la RIP anche su alcuni percorsi che abitualmente percorro con bici assai più toste (Moto, Gemini, Judge…).

Montate altre gomme ( una Panaracer Rampage davanti e una Kenda Nevegal al posteriore) metto la bici sul furgone e via.
Come riferimento reale per le velocità sostenibili, i miei compagni di discese con bici da 26 con ben altre escursioni e gomme ben più generose …

Iniziamo da un percorso scorrevole-veloce; le gomme anche se solo da 2.3 si difendono molto bene e fanno il loro sporco lavoro, evidentemente il maggior diametro aiuta

Qui però la ridotta escursione della Minute (con una corsa per di più molto lineare ed una idraulica certo non al livello di una Fox 36) e del carro e la ridotta altezza da terra del telaio consigliano di limitare la velocità … a livelli da cinghiale al “trotto” : andando al “galoppo” i fine corsa arrivano con i primi saltini (anche non voluti, ma se “vai”, prima o poi salti …) e con una sensazione di “avviso del raggiunto limite” del mezzo.
Forse con una taratura più “rigida” delle sospensioni si potrebbe ovviare in parte al problema, ma sinceramente non ho neanche provato.
Negli attraversamenti in velocità dei solchi lasciati dai “simpaticoni” che girano con i quad e/o le moto da cross le flessioni dell’insieme telaio/forca/ruota 29” si sentono molto.

Sul tecnico lento e molto sconnesso il comportamento è migliore : le ruote grandi qui sembrano magiche, aiutano un sacco e anche con i soli 120 della minute si scavalcano ostacoli impegnativi; le flessioni del "sistema” qui non sono così significative.
Devo solo fare attenzione alla ridotta altezza da terra del movimento centrale e del telaio : conosco bene i sentieri, ma sono abituato a farli con bici dal movimento centrale molto alto e ogni tanto vado a sbattere …
Questi sinceramente non sono i percorsi per cui mi sentirei di consigliare l’acquisto della RIP, e per questo il signor Niner ha fatto la WFO …

Conclusione : così montata la RIP è una delle migliori “all mountain” che abbia provato, pedalabile alla grande ma in grado di farmi divertire nelle discese.
E’ la bici perfetta (totale, si diceva un po’ di tempo fa’ …) ? Sicuramente no, ma non credo che mai esisterà una bici “perfetta” per tutte le situazioni; per questo il mio garage ne ospita tante :)


Cosa cambierò del montaggio attuale :

-[FONT=&quot] [/FONT]il bash della doppia SLX che pesa un botto per niente
-[FONT=&quot] [/FONT]i Louise FR per gli Hope 4 nuovi quando li troverò, i Louise fanno onestamente il loro sporco lavoro, ma gli Hope 4 sono a un altro livello (specie come fading nella versione con i dischi flottanti)
[FONT=&quot]- forse la Minute … ma in fondo non va’ per niente male …

marco

PS : non voglio scatenare polemiche e non penso di essere il portatore della verità assoluta ... sono solo le mie impressioni, diverse per alcuni punti da quelle del Sembola, per altri coincidenti con le sue ...


[/FONT]
 
Reactions: The Advocate

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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2
0
Springfield
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Wind... a prescindere dal contenuto.... che lavoro!!!
UNA BIBBIA!!!!
Quando l'ho visto non capivo... altro che test. Questa roba è da pubblicare! Un'analisi ai raggi x della bici da tutti i punti di vista.
Ti meriti una T shirt Niner. Mandami l'indirizzo in MP perchè il lavoro è a dir poco 'encomiabile'.

Interessante davvero la tua prova. La bici è montata proprio in linea con il suo obiettivo principale e anche qui un bell'asse passante da 20 davanti sembra la ricetta per avere una 29er con un avantreno all'altezza delle potenzialità del mezzo.
La RIP l'anno scorso usciva con la doppia piastra Maverick (per chi poteva permettersela e per chi voleva una bici che girasse su una mattonella) o con una Reba normale da 100 senza asse passante che ti puoi immaginare quanto fosse più limitata del telaio.
Il tuo dolce peso da 'cinghiale al trotto' certo aiuta a portare al limite il mezzo che nelle situazioni più tecniche ha dimostrato di sentire il tuo 'valore ponderale'. Solo pesando una ventina di KG in meno sono sicuro che la bici avrebbe avuto un comportamento molto più solido, ma quello che mi ha stupito sono le ruote!
Sono ruote da 1650 grammi! E tu con quello che pesi e con la ricerca del 'limite' certo non hai fatto complimenti. Ottimo risultato...che poi è un altro modo di dire 'che culo che abbiano tenuto' . Penso proprio che buona parte della flessione laterale venisse anche da lì.
Benissimo per il lavoro della sospensione posteriore. Vuol proprio dire che Niner ha lavorato bene e che esistono escursioni da 115 e escursioni da 115.
Dato che tu vieni poi da una bici col baricentro e col movimento centrale più alto il fatto di toccare sotto era prevedibile come il fatto che la bici ti abbia piacevolmente sorpreso nel misto stretto dove proprio queste due carateristiche danno una reattività inaspettata.
Calcola che il baricentro basso aggiunto all'angolo di attacco delle 29 sposta un pò il senso del limite e ti porta ad aprirci di più perchè il maggior controllo del mezzo ti diminuisce la percezione della velocità (prova a fare i 130 con una X5 e con una Lada Niva) e quindi può succedere di entrare nelle sezioni tecniche a velocità che portano i 120 dell'avantreno e i 115 del retrotreno a comprimersi abbassando ancora il movimento centrale.
Certo, probabilmente se 115 e 120 ti danno tanto ora potrai immaginare quanto possono fare 140 e 150 su una FWO che tra l'altro è il 45% più rigida al movimento centrale....ma secondo me già la nuova RIP (che come differenza significativa ha proprio la rigidità sull'asse trasversale) deve essere un giocattolo simpatico da confrontare su certi percorsi, soprattutto se montata con un paio di cerchi Flow con due belle gomme latticizzate che riducono il peso e aumentano il grip e l'assorbimento.
Per le botte sotto il telaio per le pietre sollevate dalla ruota anteriore ho tre commenti:
a) abbiamo trovato un altro svantaggio delle 29er
b) abbiamo una prova concreta del fatto che le ruote da 29 fanno più grip dato che alzano più pietre.
c) Con il telaio avresti dovuto ricevere (come con tutte le Niner) la tua brava boccettina di vernice per i ritocchi con tanto di pennellino. Molto meglio un bella protezione trasparente perchè anche se la vernice tiene abbastanza non è certo a prova di bomba...a meno che non ci muoviamo sui telai anodizzati di serie come, guarda caso, proprio la WFO e la RIP2.
Ancora una volta grazie per il tempo e per i tuoi commenti...questa sezione del forum non sarà la più grande ma ancora una volta dimostra una qualità di contenuti fantastica.

RIP vuol dire Rotola In Pace (che fa il verso a Riposa In Pace scritto sulle tombe americane)
e 'to rip' vuol dire strappare, sfregiare, come Jack The Ripper (Jack Lo Squartatore)
Peccato che l'azzurro luminoso al buio della tua bici non sia un arancio perchè la tua bici sembrerebbe proprio la bici perfetta per Halloween e invece di chiamarsi 'il grande puffo come quella del Sembola' potrebbe chiamarsi 'la grande zucca'.
..vabbe', non c'entra niente ma mi è venuta e visto che ormai l'ho scritta la lascio.

Ultima nota. se qualche utente Niner avesse perso o finito (mi auguro la prima) la bottiglietta del colore ne abbiamo qualcuna di scorta disponibile.
I telai costano ma queste sono aggratis.
 

wertykal

Biker superis
23/3/07
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SAN GIUSTO CANAVESE
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Sono senza parole per l'ottimo lavoro che hai fatto, dopo quella di Sembola , la tua recensione mi conferma che ho fatto bene a scegliere la Rip come bici unica nel mio garage . E sicuramente conferma anche che , prima di parlare bisogna provare ( se possibile ) le 29" in varie situazioni per poter dare un giudizio il più possibile oggettivo.
 

superman

Biker perfektus
29/12/05
2.835
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in mezzo al cemento
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Hei, bello scritto! Peso un po' più di te e ho montato la mia RIP come la tua, ma con ruote più consistenti: perchè non posti la tua recensione nelle review, dove c'è già la mia e ce ne sono altre?

Commento alle tue note: assolutamente in linea con le mie impressioni, salvo che per i tratti veloci che io non percorro a velocità cinghialose - ho già "fatto" la lussazione della spalla sciando e non ci tengo affatto a riprovare esperienze simili - ma più trotterellanti e quindi non riscontro le flessioni che tu dici. Però forse qui giocano le mie ruote, che di kili ne pesano 2, e le bielle irrigidite. @crested: mandane una coppia a windmillking !!
Non riscontro linearità nella Minute: certo rispetto alla Fox 36 ha un animo da XC cattivo e non da FR, però la mia finora non è andata a pacco. Forse la tengo troppo gonfia, non so: proverò a sgonfiare.

Ciao
 

sembola

Moderatur cartesiano
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27/2/03
50.918
9.490
0
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Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
Ottima recensione, decisamente interessante...

Non riscontro linearità nella Minute...
Ovviamente la pressione ha un'influenza notevole sul comportamento, ma è comunque molto poco progressiva rispetto ad altre forcelle dello stesso tipo. In ogni caso la presenza della compressione regolabile rende possibile l'indurimento al volo quando si devono affrontare discese ripide o con gradini o piccoli salti, insomma ogni volta in cui è preferibile una sospensione che opponga più resistenza all' affondamento.
 

windmillking

Biker ciceronis
Ciao

per prima cosa grazie a tutti per i commenti

un altro difettino ci sarebbe, il regisella non può essere abbassato più di tanto (data la forma del tubo sella ...) , ma in realtà è un falso problema, dato che anche per me (che sono un sostenitore della "sella bassa in discesa") non si sente il bisogno di abbassarla , o al limite proprio solo per le discese più impegnative, giusto pochi cm.


@superman: ma che ruoti monti ?

Io come ho detto chiaramente ho un animo e uno stile "free-oriented", la forcella la tengo sempre regolata in modo che saltuariamente arrivi a fondo corsa, se non ci arriva mai ... non sfrutti le sue potenzialità. Le forcelle con una idraulica "giusta" non hanno bisogno di interventi manuali (Sembola ha ragione, se chiudi uno scatto la compressione è un po' più frenata e rallenta la sua corsa ... però un pochino perde in sensibilità) , la corsa diviene più progresiva in funzione della velocità di affondamento (fox rc2) e/o della posizione della corsa della forca (pike, 66, 888)
Ma al prezzo che ho pagato per la Minute ... devo solo togliermi il cappello

@ crested: ma davvero non ci sono altre forcelle per la WFO (ci stò già pensando ...) a parte la 44 (marzocchi mi ha così deluso negli ultimi anni da cercare di evitare i loro prodotti) ? Non è che facendo qualche magia si può modificare una Lyrik o una Totem , magari limitando la corsa ? Nei miei sogni vedo una WFO con Totem, Hammerschmidt, forcellini da 150 e high roller da 29". Se posso sognare più in grande vedo anche un nuovo mozzo anteriore più "largo" dei 110 di quelli per i PP std, per avere una anteriore ancora più rigida ...
Con una WFO così credo che alcuni miti del fr vacillerebbero ...
 

CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
2/4/07
2.420
0
0
TO
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Marzocchi era in fase di "transizione" ... ora che è di Tenneco sono sicuro che si riprenderà alla grande.

Per quello che desideri fare con la WFO puoi sempre prendere una forcella a steli rovesciati come le Risse racing:

http://www.risseracing.com/forks.shtml

tra l'altro montano anche un mozzo dedicato con battuta 120mm.
 

windmillking

Biker ciceronis

Io spero fortemente che Marzocchi torni ad essere lo stato di eccellenza, sono stato un marzocchista convinto, e sarei veramente felice di tornare a godermi i miei sentieri preferiti attraverso una marzoccolona.

... per il momento penso che finirò i progetti in corso (RIP & SIR)

marco
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
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Merano
www.meranobike.it
mah, secondo me prendere una steli rovesciati per l'uso che si deve fare con una wfo è pazzia, anche con tutti i parasteli che vuoi gli steli si segnerebbero in poco tempo, almeno se la usassi io sicuro!

@windmilking: Ottima recensione
 

CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
2/4/07
2.420
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TO
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Io spero fortemente che Marzocchi torni ad essere lo stato di eccellenza, sono stato un marzocchista convinto, e sarei veramente felice di tornare a godermi i miei sentieri preferiti attraverso una marzoccolona.

Siamo in 2.
Al momento di Marzocchi sto "elaborando" un ROCO TST e la cosa sembra essere abbastanza semplice visto la semplicità e la valida del progetto (cmq. sicuramente più semplice che non modificare un FOX DHX).
 

Paolino

Biker forumensus
23/11/02
2.237
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0
59
Valdelsa senese
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prendi una Fox 36 e gli allarghi col flessibile l'archetto..
non trovo la foto,ma qualcuno l'ha gia' fatto su mtbr.com
 

CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
2/4/07
2.420
0
0
TO
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Vista la richiesta ... il forum serve anche per dare queste info ...

Però effettivamente, prendere una FOX 40RC con quel che costa e poi oltre a "limarla" e così buttare via anche la garanzia ... vuol dire avere veramente le tasche piene di 100 euro da sperperare !

... ma cose si dice ... il mondo è bello xchè è vario !
 

yoda76

Redazione
30/7/06
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aosta
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io e te facciamo gli stessi sogni...
 

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