Buongiorno Marco.
Il giornalista ha il dovere di cronaca, quindi se viene in possesso di notizie utili è obbligato a fornirle, se non lo fa e lo beccano viene chiamato dall'Ordine dei Giornalisti e gli chiedono motivazioni. Non a caso i docenti nelle Università insegnano la differenza fra il far finta di fare il giornalista ed il fare realmente questa professione. Ognuno ha il libero arbitrio di scegliere se fare o non fare. Se essere considerato uno che rompe le balle oppure uno da inserire nella lista degli amici per le presentazioni, regali, premi vari, ecc.
Di consueto chi rompe le balle non gli interessa la pubblicità e men che meno andare alle presentazioni. Non arriva neanche all'embargo...è già uscito con la notizia. E di consueto per lui sono importanti i consumatori, non le aziende! Questa è la differenza fra chi fa giornalismo e chi fa comunicazione.
Ha comunque canali tali che se viene a conoscenza di marachelle delle aziende, stai certo non sta sul pero a cantare. Non va dall'azienda a dirgli guarda so questo. Inizia l'inchiesta e va a diritto. I giornalisti che conosco fanno ben altro e sono invisibili, ma presenti. Si documentano, verificano, cercano sino alla radice. Poi, se ciò che sanno è utile, pubblicano, altrimenti non leggerai nulla e le aziende faranno i comunicati di embargo, le presentazioni, gli inviti, cene di gala, ecc.
Quello che avviene nel sottobosco sembra conosciuto, ma non lo è.
Buena vida Caro Marco e complimenti per quello che svolgi, in un settore ove ho conosciuto molta fuffa e cervelli con segatura, anche in alcune aziende ove l'addetto stampa non sa neanche cosa vuol dire i valori basilari di rispetto, correttezza, riconoscimento.