Bene eccomi davanti al PC. Per me è stata la seconda edizione su due organizzate dell'Appennino Superbike. Dunque procediamo in ordine:
1) Percorso : un pò troppo asfalto iniziale, ma nel complesso bello, e piuttosto duro, parlo del corto ovviamente, il lungo è duro un bel pò
2) Segnalazione del percorso : rispetto all'anno scorso sicuramente migliorata ma ancora nn perfetta, alcuni incroci non erano ben segnalati, inoltre all'arrivo in diversi han fatto fatica ad inquadrare l'ultimo km
3) Pasta party : Ottimo, in ristorante, locale carino, pulito, confortevole, un piatto di penne appena sfornate, affettato e insalata a volontà, acqua liscia e gasata, frutta a pezzettoni (ananas,cocomero,melone,uva) e caffè. Certo visto l'esiguo numero di partecipanti il pasta party così come è va benissimo, se dovessero raddoppiare non credo sia perseguibile la stessa linea anche per il futuro
4) Docce : Un pò lontane, ma quest'anno almeno la segnalazione era maggiore e quindi più facilmente raggiungibili, acqua calda che scottava e locali puliti
5) Tempistica : Scarsa, la partenza è stata ritardata di una mezz'ora abbondante e circolava voce, che il ritardo era opera di disguidi interni all'organizzazione non certo per il gran numero di iscritti (a occhio e croce eravamo un 200 scarsi attendo le classifica per verifica), la premiazione che prima doveva avvenire nei giardinetti all'ombra come l'anno scorso, all'ultimo minuto è stata fatta sotto l'arco della partenza, niente di male se non che si è data l'impressione di un pò di improvvisazione
6) Ristori : Ottimi compreso quello all'arrivo (crostate, frutta a volontà, barattoli di nutella, panini di pane integrale con prosciutto cotto e stracchino, pizza al taglio, barattoloni di nutella, coca cola, gatorade, aranciate, limonate, acqua, sali, scatoline di marmellata, banane, pesche, limoni a fette, insomma di tutto e di più altro che Sellaronda)
7) Cortesia : Ottima, personale gentile e cordiale, anche con gli ultimi, il medico che seguiva con bici elettrica gli ultimi faceva continuamente su e giù e controllava chiedendo costantemente se c'erano problemi di natura fisica, davvero ok, ma anche le persone lungo il percorso, vedendo nei tratti più ripidi da fare a piedi qualche biker fermarsi per tirare fiato, chiedevano se andava tutto bene o c'erano problemi, a differenza della Sellaronda dove la motoscopa era un tritapalline incredibile più preoccupato di chiudere la partita che di dare possibilità a chiunque di arrivare in fondo
8) Pulizia del percorso : Ottima, unico appunto, troppo breccino sulle strade bianche infatti diversi sono caduti proprio a causa di questo, compreso il vincitore, per il resto percorso in ottime condizioni, forse troppo asfalto iniziale, ma considerando che il lungo aveva una distanza notevole, un pò di asfalto iniziale serviva più da riscaldamento
9) Premiazioni : nella norma, forse andavano un pò più spettacolarizzate così come la partenza, una biker trentina venuta appositamente dopo che aveva visto il mio video dell'anno scorso dove ai ripetitori salutavo i miei tifosi, mi ha detto "tutto bello ma un pò smorto, da noi è più vivo, ci sono stands, musica, lo speaker più animatore"
10) Pacco gara: Nella norma
Riassumendo quindi, posso dire che gli oprganizzatori hanno cominciato a fare tesoro dei suggerimenti ricevuti l'anno scorso, ma ancora devono migliorare, sicuramente pagano lo scotto di essere in pochi anche se lo schieramento della croce rossa e protezione civile era consistente, ma penso che gli organizzatori veri e propri siano pochissimi e questo porta a delle lacune specie all'inizio, comunque quest'anno notevoli miglioramenti ci sono stati, specie sulla sicurezza del percorso, molte più persone erano schierate, segnalazione sicuramente migliorata, si nota ancora un pò di approssimazione in alcuni aspetti, ma migioreranno, il percorso è duro e sicuramente è una delle cause del non grande numero di partenti.
Ora veniamo a me. Sono partito scoionato da casa, ultimamente quando devo alzarmi che è ancora buio per partire, mi prende male un bel pò, la notte non avevo dormito per niente, si sono fatte le 5 sono sceso dal letto, un pò di malinconia perchè da domani si ricomincia a lavorare, insomma per niente entusiasta. Appena partiti, nel tratto asfaltato, dopo 7/8 km mi sono reso conto che avevo una marcia in meno dei compagni di squadra che posso considerare al mio livello, sò di avere bisogno di una decina dodici km prima di far girare il motore e mi sono detto "stai calmo è quastione di minuti vedrai che la gamba piano piano si riprende". Invece nada, e inoltre la calura si faceva opprimente, grande tasso di umidità che aumentava il senso di calore, come abbiamo iniziato a salire, mi sentivo mancare il respiro, le gambe non giravano, il fiato non lo rompevo e soprattutto non mi veniva il respiro, avevo un grande affanno, come se non avessi mai preso la bici in vita mia, colavo come una candela accesa, continuavo a salire ma le cose non miglioravano, i miei compagni non li vedevo più, avevo il magone, non prendevo fiato mi mancava il respiro, la testa mi scottava, i battiti a differenza di sempre non arrivavano a 180. Ad un certo punto trovo due vasche in mezzo al bosco dove una cannella gettava acqua, ci ficco la testa col casco e tutto nel tentativo di abbassare la temperatura corporea, ho bagnato le braccia e mi sono lavato il viso. Ma niente dopo poco ancora crisi. Dopo 25 km arrivo ai piedi del Monte CUcco, manca poco più di un km per arrivare a scollinare, ma la voglia è zero, trovo il forumendolo Cicino con il nostro presidente che stanno a guardare, alla fine mi convincono a caricare la bici nell'auto e tornare alla base. Quindi la mia seconda avventura all'Appennino Superbike finisce miseramente a differenza dell'anno scorso.
Da notare trenostri biker saliti sui podi di categoria e soprattutto Ostilio Campione Regionale Master4 (qui sotto in foto)