allora mettero quelle che mi consigli tesono contento per te (io invece faccio una fatica nera comunque), attenzione però sempre a questo copertone in particolare, non ha eguali sul mercato come difficoltà di rotolamento.
non per niente è specifico per DH dove in salita ti portano.
Se posso permettermi di far pubblicità libera puoi ordinarli qui sul forum su bicidamontagna.com ....già disponibili
Grazie Dave
La Dea attira parecchi sguardi, qualcuno potrebbe pensare che è roba vecchia e datata inaffiancabile ai tanti mostri del momento ma è capace di dar tante tante soddisfazioni....(sabato scorso)
....me la sono proprio cucita addosso e mi rende più bravo di quel che sono realmente
Al momento non avverto la necessità di avere più escursione ma quando sarò costretto a sostituire la E150 spero abbiano creato la E180
); salita lunga e tecnica e discesa variabile tra il tecnico, con micidiali fossi longitudinali scavati dall'acqua, e ripidi tratti scassatissimi; fra di noi c'era un nuovo yeti da 160 mm portato, a detta di tutti, da uno dei migliori discesisti del gruppo che con la nuova cavalcatura faceva faville.
domenica scorsa uscita "tranquilla" (certa gente dovrebbe ristudiarsi il vocabolario
naturalmente mi sono attaccato al suo sedere in discesa, tanto per provare le mie capacità..... è proprio vero, la dea è anziana, oramai superata e la forca con appena 150mm ...................
HO CONSUMATO I FRENI PER NON MONTARGLI SULLE ORECCHIE E IN VARI PUNTI L'AVREI SUPERATO SE AVESSI SAPUTO QUALI SENTIERI AVESSERO VOLUTO PRENDERE. ci fosse stato un vero discesista al mio posto sarebbe sceso con una mano sola tanto per non annoiarsi. grande dea; una tenuta impeccabile anche nei tornanti scassati, la forca non ha perso contatto con il terreno neanche un attimo. non hanno ancora fatto una bici che riesca a metterla in crisi (pedalatore permettendo).
Mòlle;5477794 ha scritto:questa storia dei discesisti devo ancora capirla...
premessa: io sono un incapace.
detto questo noto che il mondo è popolato da gente che va peggio di me (e ce ne vuole) però quando li leggi qua sopra son tutti dei novelli Vuilloz.
Perciò non mi stupisco che tu abbia quasi finito i freni.
) scendi più disinvolto altrimenti scendi coi freni tirati (come molti ciclisti incontrati e superati in discesa).
un discesista vero scende anche con una graziella, in quanto ai freni: se ne preoccupa quando è arrivato in fondo
neanche ci penso a paragoni simili.Mòlle;5477844 ha scritto:bah... io la vedo diversamente, secondo me la gente dovrebbe imparare ad essere meno spaccascurregge (come si dice a Livorno) ed essere più umile. Quelli che vanno forte sono altri, se hai modo di vedere chi corre nel superenduro, parlo dei primi venti per capirci, ti rendi conto che siamo una manica di disperati che cerca di non cadere dalla bici. Sì, c'è quello più smaliziato, quello con la bici migliore ma alla fine siamo tutti lì.
Poi sono con te, far sentire i tuoi tasselli anteriori sui lobi delle orecchie al "bravo" di turno provoca sempre una certa erezione mentale.
se da quelle parti ci fossero stati superD o motobimbo, molto probabilmente ci avrebbero aspettato al bar sotto con una bibita in mano.
siamo in dueMòlle;5477900 ha scritto:da incorniciare.
per il farsi a piedi alcuni passaggi pensa che io uso direttamente le scarpe da trekking in bici... un motivo ci sarà!
PASTIGLIE DIFETTOSEti ringrazio per l'attestazione di stima ma è malriposta...io sono solo un povero c......e al quale dice spesso un gran culo!
pensa un pò...l'altro giorno con la covert il freno davanti mi ha mollato...parlo di un oval mica pizza e fichi...potenza straordinaria ed invece dovevo tirare la leva parecchio per ottenere un risultato assolutamente mediocre...mmmmah, che sarà successo (mi chiedevo)?....responso del meccanico:"pasticca vetrificata"...mi volevo infilare dentro ad un buco dalla vergogna....orecchie incandescenti....salivazione azzerata....ehm...non capisco....non so come....acc....!
figura di merda internazionale...proprio io che stò sempre a dire a tutti:"molla quei cazzo di freniiiiii!!!!"
riuscissi and andare anche solo la metà di quanto vai tu (c...o compreso), mi sentirei quasi un dio per come sto andando adesso.ti ringrazio per l'attestazione di stima ma è malriposta...io sono solo un povero c......e al quale dice spesso un gran culo!
pensa un pò...l'altro giorno con la covert il freno davanti mi ha mollato...parlo di un oval mica pizza e fichi...potenza straordinaria ed invece dovevo tirare la leva parecchio per ottenere un risultato assolutamente mediocre...mmmmah, che sarà successo (mi chiedevo)?....responso del meccanico:"pasticca vetrificata"...mi volevo infilare dentro ad un buco dalla vergogna....orecchie incandescenti....salivazione azzerata....ehm...non capisco....non so come....acc....!
figura di merda internazionale...proprio io che stò sempre a dire a tutti:"molla quei cazzo di freniiiiii!!!!"
PASTIGLIE DIFETTOSE
Mòlle;5477794 ha scritto:
è indubbio che la dea permetta, a volte troppo; questo ragazzo che avevo di fronte scendeva parecchio bene, senza timori e si vedeva che aveva esperienza, la nostra enduro non era comunque da meno, quando passi nello scassato e avverti la stessa sensazione di quando scendi per asfalto (o quasi), ti permetti di osare.
anche gli scalini se presi in velocità sembrano poco più che avvallamenti.
si ti fidi di ciò che hai tra le gambe (
siamo comunque fra esseri umani.
se da quelle parti ci fossero stati superD o motobimbo, molto probabilmente ci avrebbero aspettato al bar sotto con una bibita in mano.
per quanto mi riguarda ho ancora tutto da imparare, ma si impara osando, provando e, purtroppo, cadendo; i limiti li abbiamo tutti, basta conviverci e quando si è in vena, provare. Ho fatto così io domenica, mi sentivo in vena e ho provato a stare dietro a uno bravo, sicuramente avessi avuto un'altra biga sarei ancora sulla discesa adesso cercando di non ammazzarmi.
un discesista vero scende anche con una graziella, in quanto ai freni: se ne preoccupa quando è arrivato in fondo
sicuramente l'afr è più progressivo di un ammo a molla, poi tutto sta nel tarare (a volte con santa pazienza) il tutto.
