Report La lotta delle aziende USA contro i dazi

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C'è da chiedersi, visto l'elenco delle virtù, come abbia fatto l'Italia a diventare la luce di posizione (posteriore) d'Europa.
C'è poco da chiederselo.
Decenni di malgoverno, malcostume, evasione fiscale, sottrazione di risorse pubbliche ed esportazione di capitali (vogliamo parlare di come l'economia del Ticino dove abiti sia cresciuta parassitando il sistema economico del norditalia?).
Chi dice di non sapere o è nato ieri oppure fa palesemente finta di non capire.
 

lux187

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Sicuro di non utilizzare nulla di made in USA , che ne so magari di microsof o simili ?
hihihihihih ma certo che anche io uso MADE IN USA , infatti il mio ero un commento stupido e agitato , per dire che non mi piacciono le loro azioni , per poi leggere che loro stessi si mettono in difficoltà con le loro mani , non mi piacciono le loro manovre , e poi volevo turbare un po gli animi ragazzi ..... quello che conta è che il mercato e tutto l'indotto della BIKE INDUSTRIA continui a essere florido e sano .... e comunque preferisco per quanto possibile sostenere le nostre aziende , perché parliamoci chiaro e qui non mi potrete contraddire ..... piccolo e non ultimo esempio ..... comprare una Specy ad esempio , oggi , è come comprare un paio di NIKE , sostanza normale ma brand figo .
 
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lollo72

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Per combattere la concorrenza produttiva cinese bisognerebbe riuscire ad infettare le loro fabbriche con infiltrati sindacalisti nostrani altro che dazzi ! , qualche bello sciopero che blocchi la produzione per ottenere pari dignità lavorativa ai livelli delle nazioni (G.7) in cui esportano i loro prodotti
 

marco

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A questo punto mi devi spiegare perché gli americani sarebbero dei trogloditi e gli altri no, così chiudiamo il cerchio
 

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Mi scuserai allora se sono andato "fuori tema".
Io difendevo il mio paese.
Si fottano gli ammerigani.
 

mirc0

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premesso che per me non siamo il fanalino d'europa aggiungerei alla lista un bel po' di risorse pubbliche legalmente elargite sotto forma di stipendi pubblici, agevolazioni, detrazioni, sovvenzioni, incentivi, prestiti ponte, casse integrazioni decennali, etc. etc.
Giusto per dire che lo stronzo evasore puzza tanto quanto lo stronzo fancazzista (scusate i francesismi).
 
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In effetti non si può darti torto.
Il più pulito ha la rogna, si dice.

P.s.
Hai dimenticato i condoni
 
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A questo punto mi devi spiegare perché gli americani sarebbero dei trogloditi e gli altri no, così chiudiamo il cerchio
a livello manifatturiero (che era un po' il tema attinente ai prodotti oggetto di dazio) non sono trogloditi ma poco ci manca...
A livello sociale non saprei, troppo complesso dare giudizi... tuttavia, come alcuni in passato hanno fatto notare, fa pensare che per eleggere l'uomo (ex) più potente del mondo vada a votare a malapena la metà degli aventi diritto.
O si fidano che il sistema selezioni comunque un buon presidente o se ne fottono e in questo un po' trogloditi forse lo sono.

edit: questo non esclude che il trogloditismo sia uniformemente diffuso in tutte le società
 
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AlexV

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Premetto quello che ho già scritto prima, generalizzare è sbagliato e pericoloso, altrimenti gli Americani sono trogloditi, i Tedeschi nazisti e gli Italiani mafiosi.

Gli Americani hanno dalla loro una dote fondamentale per lo sviluppo: il coraggio di investire.
C'è poco da fare, è radicato nella loro cultura e a differenza nostra il fallimento non è una croce da portarsi sulle spalle per tutta la vita, è un accadimento che può capitare.
Qui da noi un fallito (medio piccolo... sui grossi gruppi se mi ricordo ne parlo dopo), nel senso di una persona la cui attività è fallita a causa di errori di valutazione, è una persona finita.
La conseguenza è che chi avrebbe le possibilità di investire, lo fa solo se è sicuro del risultato, con la conseguenza che chi ha le idee migliori e che potrebbero segnare un taglio col presente qui non trovano investitori, mentre in US sono accolti e supportati. Attenzione! Anche lì non è che regalino i soldi e la pressione è enorme, avendo lavorato per un'azienda americana ho potuto vivere l'ossessione per il risultato, ma almeno si può provare anche se alla fine solo un numero infimo effettivamente ottiene dei risultati.

Non è un caso se tutti quelli nominati sopra hanno fatto fortuna in America e fatto anche la fortuna dell'America.

Poi ammesso e non concesso di voler investire in Italia... parliamoci chiaramente... bisogna volersi male (ci sono anche io nella schiera dei masochisti, tranquilli). Fra tasse, balzelli, lungaggini burocratiche, un buon 80% delle risorse prodotte sono semplicemente perse.
E poi ci chiediamo perché siamo il fanalino di coda dei paesi sviluppati?
Vogliamo anche buttare nel discorso i sussidi ad aziende che in un paese normale avrebbero già fatto posto a concorrenti più efficienti?
Cosa ha fatto la Svizzera nel 2001 quando la compagnia di bandiera (Swissair) era alla canna del gas? Bye, bye...
È nata Swiss che è un'azienda sana, legata a Lufthansa, che opera in tutto il mondo. Lascio immaginare a voi il paragone nostrano...

Un'ultima cosa riguardo alla Cina, visto che ci sono spesso e mi pare di vedere non pochi preconcetti.
Un giovane ingegnere Cinese prende probabilmente più di un pari età in Italia; ammetto che ero stupito pure io, ma parlando con diversi fornitori le cifre in ballo sono sempre più o meno quelle: dai 1.700$ al mese a salire. Con un costo della vita di non poco inferiore al nostro (stimerei un 60% in meno al netto dell'affitto). Infatti il governo ogni anno inserisce giorni festivi per rimettere in circolo la ricchezza guadagnata. Poi per carità lungi dal voler dire che sono rose e fiori, le disuguaglianze sono tante e pesantissime.

Sul discorso originale dei dazi, è una guerra per la supremazia economica mondiale e -volenti o nolenti- dobeviamo renderci conto che noi europei siamo praticamente tagliati fuori da questa gara. S9no rientrato recentemente da Hong Kong e sorvolando Hong Kong, Shenzen e Guangzhou in circa 20 minuti ho coperto un'area di popolazione maggiore dell'Italia intera e con un PIL pari al 25% del nostro... ecco quell'area è circa 1/15 della popolazione cinese.

Non so se il tutto ha un senso logico, se non ce l'ha sappiate che avrebbe dovuto averlo
 

albatros_la

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Sono d'accordo. I grandi produttori che fanno margine importando da/producendo in Oriente si lamentano o spostano tutto in altri Stati orientali. I piccoli plaudono. Ma alla fine della fiera chi paga i dazi sono gli utenti finali, ai quali - diciamocelo - non pesa poi tanto pagare quel 26 % sul valore di importazione, di gran lunga più basso rispetto al prezzo di listino del prodotto finito.
Per fare un esempio, una bici da un migliaio di € ha un telaio che sul mercato si trova attorno ai 200-300 € (vedi Cube); ad occhio e croce, un telaio del genere viene acquistato dal produttore orientale ad un centinaio di $, sui quali si applica il dazio di 26 $ che viene rovesciato in toto sul cliente finale. Dopotutto, si tratta di meno del 3 % di quei 1000 €, su un bene che non compri ogni giorno. Per altro cifre del tutto seppellite dalle fluttuazioni annuali dei listini, o dalle politiche di vendita rivolte a Stati diversi.
 
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mirc0

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Questa parte del tuo discorso è abbastanza rappresentativa perché prima dici "noi europei" e poi ti ridimensioni a parlare della nostra cara Italia come metro di paragone del PIL della Cina o di una parte di essa.
Non dovremmo dimenticare che la nostra bandiera dovrebbe essere quella europea. L'Unione Europea ha la più grande economia del mondo (o comunque la seconda... ancora non ho capito bene le varie classifiche. Insomma siamo a livello degli USA).
Il tema è che "ha" la più grande economia ma non "è" la più grande economia, perché ci ostiniamo a rappresentare dal vivo a livello politico e sociale lo stereotipo delle barzellette "c'era un italiano, un inglese e un tedesco". Tutti ... non solo noi italiani.

Spero che riusciremo a rinunciare ad un po' di sovranità nazionale (e ad emanciparci, noi italiani come i francesi, tedeschi e tutti gli altri, dal nostro nazional-campanilismo) per diventare davvero un stato federale...

Sogno? Quantomeno è gratis e non soggetto a dazi e balzelli
 

AlexV

Biker paradisiacus
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Hai pienamente ragione. Purtroppo vedo che "la maggioranza rumorosa" non la pensa così.

Fra l'altro la tua giusta osservazione è ancora più ironica perché in realtà io effettivamente non sono neanche italiano, ma evidentemente nonostante tutto non siamo ancora capaci di vederci come una cosa unitaria.
 

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