aggiungerei anche : pasticche diverse in entrambi i freni....davanti semimetalliche, dietro organiche...in questo modo si ha ancora piu' modulabilita'..
a me questo ha aiutato molto..
Confermo anch'io, il libro di Lopes è ottimo, il migliore e più completo sulla guida che abbia mai letto.
Io la vedo così.avendo sempre avuto la moto appena ho invertito i freni spostando l'ant a destra mi si è aperto un mondo...magari non è un consiglio che può essere valido per tutti ma con me ha funzionato alla grande!!
Io la vedo così.
Provenendo dalle moto, inizialmente ho provato a farmi montare l'anteriore a destra (come sulle moto, appunto).
Poi ho realizzato che sulle moto il freno anteriore è quello nettamente più importante e più usato (almeno su strada, in fuoristrada occorre meglio bilanciare) e quindi sono abituato ad usare di più la mano destra, e con più forza.
Sulla MTB se tiri l'anteriore con forza o vai dritto o capotti, a seconda del grado di aderenza, e il freno da utilizzare maggiormente è di certo il posteriore.
Per cui sono tornato alla configurazione "bici", ovvero col posteriore a destra e mi trovo ad usarlo molto meglio, più prontamente e graduando meglio la forza.
Non ho più cambiato, anche se continuo ad andare in moto.
By.
Fish
o-o
secondo me non è questione di "forza" da imprimere sulla leva, ma di sensibilità nel farlo...quindi è evidente che essendo la mano destra migliore in questo senso (se non si è mancini) ed essendo l'anteriore il freno più importante per il rallentamento del mezzo ma anche il più "delicato" da dosare, l'inversione delle leve ha un suo perchè.
in ogni caso è altrettanto evidente che l'abitudine vince su tutto.
secondo me non è questione di "forza" da imprimere sulla leva, ma di sensibilità nel farlo...quindi è evidente che essendo la mano destra migliore in questo senso (se non si è mancini) ed essendo l'anteriore il freno più importante per il rallentamento del mezzo ma anche il più "delicato" da dosare, l'inversione delle leve ha un suo perchè.
in ogni caso è altrettanto evidente che l'abitudine vince su tutto.