Guarda, conosco benissimo la zona e li il ciccione in infradito con l'ebike, dopo essere stato in capanna ad ingozzarsi non ci passa.
Ci passo io che sono si ciccione con ebike ma in capanna non mi fermo, il passaggio difficile lo faccio a piedi (che sono pochi metri), come mi capita di farlo in altri posti (che di sentieri scassati ne trovi quanti vuoi).
L'intervento di cui parla Marco rientra in un progetto di rendere fruibile ad una larga fetta di utenza alcuni sentieri (dei molti che ci sono). Progetto di sviluppo turistico che fa capo alla capanna (appena rinnovata).
Se si esce dall'idea "la montagna è mia" (non sui miei sentieri) lo si accetta senza problemi, vengono "spianati" 4-5 sentieri e gli altri restano come sono.
Aumentano le scelte, facile, meno facile, difficile, ecc.
Basta non avere l'arroganza di essere proprietario esclusivo di un bene che invece è di tutti (quelli che pagano le tasse), decidendo chi può e chi non può, chi merita, ecc.
Quello che invece andrebbe fatto è segnalare all'inizio dei sentieri la difficoltà per evitare che qualcuno, inconsapevolmente, lo percorra.
Sempre nella zona, ad es., mi è capitato di incrociare madre e figlia in mtb (non ebike) che percorrevano un tratto un pò esposto con in faccia dipinto un certo panico. Alle loro domande le ho rassicurate che il sentiero era quello giusto e che dopo un centinaio di metri tornava facile e non esposto.
A mio avviso questo è un problema che va affrontato, non basta mettere un cartello giallo con sopra una mtb, bisogna "categorizzare" i sentieri in modo che ognuno possa scegliere consapevolmente.
Ma esordire con "Probabilmente qualche merendero in ebike... " è proprio un po' da troll