La data di scadenza delle nostre bici

Happykiller

Biker pazzescus
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Sentinella
L'articolo per come è posto sembra un po' scoraggiare l'acquisto di roba usata, qualsiasi essa sia.
Ovviamente non si può pretendere che il materiale usato abbia la stessa durata di quella nuova. In ogni caso ci sono interventi che consentono quasi di azzerare il "conteggio della vecchiaia", sostituendo le sole parti usurate. In altri casi il decadimento è irreversibile, come per la trasmissione e le gomme.

Riportare questi dati (non so se basati su un'indagine statistica d'ampio paniere, piuttosto che basati su un'esperienza personale).

Le variabili sono molteplici. Prima di tutto la destinazione d'uso, poi la frequenza d'utilizzo e manutenzione.
In XC la trasmissione si usura in tempi brevissimi,il cambio e le sospensioni durano tanto; in DH pastiglie, gomme, (spesso il cambio) e sospensioni durano poco, mentre la trasmissione è immortale.

Va be'. Se non si approfondisce, tra mille distinzioni, la trattazione rimane molto superficiale.

Un discorso interessante a mio parere può riguardare l'effettivo rapporto tra costo e durata (e garanzia).

Chi più spende, meglio spende?

Esempio: al liceo i miei mi avevano regalato una Pine Mountain montata base base. Al mio compagno di merende i suoi genitori avevano comprato una Trek 8300, RockShox SID e tutta XTR. Spesa iniziale enormemente differente, ma...
La mia forcella ad elastomeri non ha mai funzionato bene e dopo qualche anno mal goduto mi ero concesso il lusso di una Marzocchi Z4 Flylight; il cambio... Sram SX4 o altre cagatine... quanti ne ho sostituiti?! quanto ho cristato!? funzionavano bene per pochissimo, poi si sminchiavano; tiravo avanti per non dover pagarne un altro subito, con imprecazioni infinite, poi ero costretto a cambiarlo...
Insomma, pensando di spendere poco per risparmiare soldi che non avevo, ho tribulato moltissimo e alla fine forse ho speso di più del mio compare che ha avuto l'XTR per 10 anni senza quasi mai regolarlo.
E facevamo giri XC 4 volte a settimana, la DH del Mottarone, giri epici in Alto Adige, street al parchetto...
Io che mi facevo storie e cercavo di trattare bene la mia bici, ho spaccato il telaio, fatto esplodere la forca, masticato un sacco di componenti.
Lui che droppava flat anche 1.20m su cemento e non la trattava tanto bene, la usa ancora adesso, dopo 15 anni, avendo cambiato recentemente pochissimi componenti.

Chi ha speso di più? Quanto si paga la serenità?



Con la bici successiva, stesso discorso, perché da studente squattrinato la solfa non cambiava.
Da quando lavoro, per la bici ho sempre speso troppo, ma ho guadagnato in piacere e tranquillità.
Ogni volta che per risparmiare cerco di farmi qualche lavoro da me, impreco come satana, perché c'è sempre qualcosa di incompatibile o che mi fa pentire della mia scelta tirchia.

Secondo me è bene INVESTIRE in buoni componenti, robusti, adeguati all'utilizzo.
Il costo va calcolato veramente considerando una stima di durata dei componenti, secondo la propria esperienza personalissima.

Quant'è il gap qualitativo tra i componenti?
È proporzionato al gap di costo?


Per la trasmissione, ad esempio, io compro solitamente parti che mi offrano una garanzia di durabilità alta, al limite delle mie capacità di spesa sensata. Cioè XT e X9 sono sufficientemente leggeri e durevoli per pensare che la loro vita non sia marcatamente inferiore rispetto a quelli di fascia ancora più alta, tanto da essere spinto a spendere di più per comprare il meglio, pensando di risparmiare nell'evitare una sostituzione precoce.

Esempio di danybiker:
XT 70
XTR 140
L'XTR dura il doppio dell'XT?
oppure dura un pochino meno del doppio dell'XT, ma è decisamente più leggero e preciso?
oppure dura come l'XT ed è solo più leggero e preciso?
Insomma... che cosa paghi di quel gap di prezzo?
È soddisfacente il livello inferiore? quanto vale la pena prendere il top dei top?

(dalla mia esperienza il materiale di bassa qualità, fa solo imprecare... meglio uno bello e usato)
 

LAGrippe

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L'articolo per come è posto sembra un po' scoraggiare l'acquisto di roba usata, qualsiasi essa sia.
Ovviamente non si può pretendere che il materiale usato abbia la stessa durata di quella nuova. In ogni caso ci sono interventi che consentono quasi di azzerare il "conteggio della vecchiaia", sostituendo le sole parti usurate. In altri casi il decadimento è irreversibile, come per la trasmissione e le gomme.

Riportare questi dati (non so se basati su un'indagine statistica d'ampio paniere, piuttosto che basati su un'esperienza personale).

Le variabili sono molteplici. Prima di tutto la destinazione d'uso, poi la frequenza d'utilizzo e manutenzione.
In XC la trasmissione si usura in tempi brevissimi,il cambio e le sospensioni durano tanto; in DH pastiglie, gomme, (spesso il cambio) e sospensioni durano poco, mentre la trasmissione è immortale.

Va be'. Se non si approfondisce, tra mille distinzioni, la trattazione rimane molto superficiale.

Un discorso interessante a mio parere può riguardare l'effettivo rapporto tra costo e durata (e garanzia).

Chi più spende, meglio spende?

Esempio: al liceo i miei mi avevano regalato una Pine Mountain montata base base. Al mio compagno di merende i suoi genitori avevano comprato una Trek 8300, RockShox SID e tutta XTR. Spesa iniziale enormemente differente, ma...
La mia forcella ad elastomeri non ha mai funzionato bene e dopo qualche anno mal goduto mi ero concesso il lusso di una Marzocchi Z4 Flylight; il cambio... Sram SX4 o altre cagatine... quanti ne ho sostituiti?! quanto ho cristato!? funzionavano bene per pochissimo, poi si sminchiavano; tiravo avanti per non dover pagarne un altro subito, con imprecazioni infinite, poi ero costretto a cambiarlo...
Insomma, pensando di spendere poco per risparmiare soldi che non avevo, ho tribulato moltissimo e alla fine forse ho speso di più del mio compare che ha avuto l'XTR per 10 anni senza quasi mai regolarlo.
E facevamo giri XC 4 volte a settimana, la DH del Mottarone, giri epici in Alto Adige, street al parchetto...
Io che mi facevo storie e cercavo di trattare bene la mia bici, ho spaccato il telaio, fatto esplodere la forca, masticato un sacco di componenti.
Lui che droppava flat anche 1.20m su cemento e non la trattava tanto bene, la usa ancora adesso, dopo 15 anni, avendo cambiato recentemente pochissimi componenti.

Chi ha speso di più? Quanto si paga la serenità?



Con la bici successiva, stesso discorso, perché da studente squattrinato la solfa non cambiava.
Da quando lavoro, per la bici ho sempre speso troppo, ma ho guadagnato in piacere e tranquillità.
Ogni volta che per risparmiare cerco di farmi qualche lavoro da me, impreco come satana, perché c'è sempre qualcosa di incompatibile o che mi fa pentire della mia scelta tirchia.

Secondo me è bene INVESTIRE in buoni componenti, robusti, adeguati all'utilizzo.
Il costo va calcolato veramente considerando una stima di durata dei componenti, secondo la propria esperienza personalissima.

Quant'è il gap qualitativo tra i componenti?
È proporzionato al gap di costo?


Per la trasmissione, ad esempio, io compro solitamente parti che mi offrano una garanzia di durabilità alta, al limite delle mie capacità di spesa sensata. Cioè XT e X9 sono sufficientemente leggeri e durevoli per pensare che la loro vita non sia marcatamente inferiore rispetto a quelli di fascia ancora più alta, tanto da essere spinto a spendere di più per comprare il meglio, pensando di risparmiare nell'evitare una sostituzione precoce.

Esempio di danybiker:
XT 70
XTR 140
L'XTR dura il doppio dell'XT?
oppure dura un pochino meno del doppio dell'XT, ma è decisamente più leggero e preciso?
oppure dura come l'XT ed è solo più leggero e preciso?
Insomma... che cosa paghi di quel gap di prezzo?
È soddisfacente il livello inferiore? quanto vale la pena prendere il top dei top?

(dalla mia esperienza il materiale di bassa qualità, fa solo imprecare... meglio uno bello e usato)

Sono pienamente d' accordo con te!
 

babylonboss26

Biker velocissimus
22/9/09
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si è scatenato l'inferno. Quando lessi un articolo simile su mtbaction mi venne da sorridere e pensai che una rivista cmq deve pensare ai suoi inserzionisti e di conseguenza un pò di ''killeraggio mediatico'' aiuta a far girare la ruota dell'economia.
Ma, anche se sono in disaccordo sul fatto che si possa fissare una data esatta di scadenza, penso che l'articolo abbia un fondo di verità, e come per la maggior parte dei mezzi meccanici, tutto ha un inizio e una fine.
E' purvero però che nel mondo della mtb spesso nn è l'usura dei materiali a decretarne la fine, ma un marketing sfrenato che ci spinge a comprare altro, una specie di ''shopping compulsivo'' che colpisce molti, solo per la voglia di avere sempre l'ultima trovata, o solo perchè ci fà sentire meglio.
Non mi sono mai posto il problema di quanto la mia mtb possa durare e nessuno potrebbe rispondere a questa domanda, troppe variabili.
Però di una cosa sono certo: una buona manutenzione, una corretta coppia di serraggio della viteria, una regolare manutenzione delle sospensioni e dei cuscinetti del carro, allungano la vita, ma nessuno potrà mai dirci il momento esatto in cui qualcosa della nostra bike cederà e personalmente nn mi interessa perchè tanto la mia bike nn invecchierà così tanto da vederla distrutta.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Faccio fatica a capire questa virulenza contro l'autore dell'articolo. Si può condividere o meno quanto ha scritto, è legittimo. Personalmente penso che in alcuni passaggi sia stato un pò pessimista, un pò troppo, e che già indicando, come gli ho detto, la durata in km piuttosto che in anni, avrebbe tolto una variabile interpretativa, ma è una mia opinabile opinione.
Da qui ad usare certi aggettivi che ho letto, anche critiche esageratamente aspre ce ne corre.
Ha fatto articoli migliori? Può darsi. Anche Leonardo non ha dipinto solo Gioconde. Il 99% di quelli che gli ho letto erano completi, utili, ed eccellenti. Ma non vi ho quasi mai letto giudizi entusiastici, al pari delle critiche feroci (quando non insulti e offese) che ho letto qua.
Forse che quello che si dà e si fa (gratis per tutti noi è bene rammentarlo) è sempre tutto dovuto e scontato e quando magari viene meno bene del solito bisogna dare del prezzolato, del vaccagare, del menefreghista che siccome usa in test le bici se ne frega di come le tiene?? (a parte che in test le si tengono quando va bene 3/4 settimane, quindi non è su quelle che si stabilisce la durata di un componente, salvo quando il test è proprio di durata).
Quindi quel che posso dire a Dany è: guarda avanti e passa o-o

Mi sono preso anch'io la mia dose di insolenze.
Non solo qui, anche e soprattutto nel modo reale, dove c'è sempre qualcuno che pensa di passar sopra all'evidenza delle cose per tirare acqua al suo mulino.
Quando si hanno le spalle allenate sotto il peso della conoscenza specifica si dice la verità, senza girarci attorno.
Verità tecnica, non parole e basta, concetti che si basano su decenni di studi che ci hanno portato dove siamo oggi, difficili da riassumere in una frase ad effetto.
Si può spiegare tutto o quasi, con le giuste parole chiunque è in grado di seguire e comprendere i concetti, perlomeno quelli di base; per quelli avanzati è necessaria una competenza specifica.
A patto che il lettore ne abbia la volontà, l'umiltà e rifletta cercando di uscire dal luogo comune.
 

babylonboss26

Biker velocissimus
22/9/09
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Faccio fatica a capire questa virulenza contro l'autore dell'articolo. Si può condividere o meno quanto ha scritto, è legittimo. Personalmente penso che in alcuni passaggi sia stato un pò pessimista, un pò troppo, e che già indicando, come gli ho detto, la durata in km piuttosto che in anni, avrebbe tolto una variabile interpretativa, ma è una mia opinabile opinione.
Da qui ad usare certi aggettivi che ho letto, anche critiche esageratamente aspre ce ne corre.
Ha fatto articoli migliori? Può darsi. Anche Leonardo non ha dipinto solo Gioconde. Il 99% di quelli che gli ho letto erano completi, utili, ed eccellenti. Ma non vi ho quasi mai letto giudizi entusiastici, al pari delle critiche feroci (quando non insulti e offese) che ho letto qua.
Forse che quello che si dà e si fa (gratis per tutti noi è bene rammentarlo) è sempre tutto dovuto e scontato e quando magari viene meno bene del solito bisogna dare del prezzolato, del vaccagare, del menefreghista che siccome usa in test le bici se ne frega di come le tiene?? (a parte che in test le si tengono quando va bene 3/4 settimane, quindi non è su quelle che si stabilisce la durata di un componente, salvo quando il test è proprio di durata).
Quindi quel che posso dire a Dany è: guarda avanti e passa o-o

sono pienamente daccordo con te. Danybiker è sicuramente il migliore ''divulgatore scientifico'' di questo forum, non è certo un articolo ''leggero'' come questo che può mettere in ombra la sua reale competenza. Tutti i trucchetti sulla manutenzioni li ho appresi dalle sue rubriche e la sua vera forza è la capacità di saper spiegare concetti difficili e renderli fruibili a tutti.
Chi ha la conoscenza non ha bisogno di ostentarla, di rendere pubblico il proprio lavoro personale per accreditarsi al pubblico, è solo attraverso quello che si scrive che si decreta se una persona è capace oppure è solo ricca di nozioni sterili, inapplicabili universalmente.
Siamo esseri umani e dunque abbiamo alti e bassi, non tutto può essere sempre arte. Federico Fellini è stato uno tra i registi migliori al mondo. Ebbene anche lui girò delle pubblicità, ma certo questa esperienza non ha oscurato la sua vera natura. :prost:
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
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Paperopoli
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e tu invece cambi manubrio, ruote, telaio, freni, eccetera prima che si rompano o funzionino male?
sei pieno di soldi e di tempo libero. beato il tuo sivende.
Non è questione di essere pieno di soldi, è questione di quello che ci fai con la bici e che rischi sei disposto a correre. E premetto che sono uno che cambia i pezzi quando si rompono o non vanno. Certo però che quando mi si è spaccato il telaietto sella della bici ed ero lontano dal mondo avrei dato qualunque cosa per un reggisella che mi avvertisse anzitempo prima di rompersi sul più bello! E sempre in quel momento mi è balenata pure l'idea che cambiare la sella ogni 2 anni, giusto per..., non sarebbe un'idea malsana... Se disponessi di statistiche di guasto attendibili di ogni pezzo della bici, valuterei in base al costo se attuare un piano di manutenzione preventiva. In fondo se ci pensate bene i tagliandi che si fanno per l'auto, la moto, etc. sono basati su queste statistiche. Perchè cambiare l'olio ogni 15.000 km oppure se di altro tipo ogni 30.000 e non solo se il motore soffre o peggio grippa? Perchè oltre quella percorrenza si rischia molto di più, ecco perchè. E dietro un programma "longlife" (sempio Audi/VW) ci sono degli studi... non si prenderebbero il lusso di consigliare 30.000 anzichè 15.000 se non sapessero il fatto loro. Vero è che se uso l'auto in un modo diverso da quello tipico previsto dal programma, posso anche cambiarlo prima l'olio. Lo stesso ragionamento va fatto anche per la bici...

Per una bici di fascia media ed un uso normale, conviene spremere tutto fino alla frutta. Per una bici di alta gamma e/o un uso da Pro, il discorso è ben diverso...
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Non è questione di essere pieno di soldi, è questione di quello che ci fai con la bici e che rischi sei disposto a correre. E premetto che sono uno che cambia i pezzi quando si rompono o non vanno. Certo però che quando mi si è spaccato il telaietto sella della bici ed ero lontano dal mondo avrei dato qualunque cosa per un reggisella che mi avvertisse anzitempo prima di rompersi sul più bello! E sempre in quel momento mi è balenata pure l'idea che cambiare la sella ogni 2 anni, giusto per..., non sarebbe un'idea malsana... Se disponessi di statistiche di guasto attendibili di ogni pezzo della bici, valuterei in base al costo se attuare un piano di manutenzione preventiva. In fondo se ci pensate bene i tagliandi che si fanno per l'auto, la moto, etc. sono basati su queste statistiche. Perchè cambiare l'olio ogni 15.000 km oppure se di altro tipo ogni 30.000 e non solo se il motore soffre o peggio grippa? Perchè oltre quella percorrenza si rischia molto di più, ecco perchè. E dietro un programma "longlife" (sempio Audi/VW) ci sono degli studi... non si prenderebbero il lusso di consigliare 30.000 anzichè 15.000 se non sapessero il fatto loro. Vero è che se uso l'auto in un modo diverso da quello tipico previsto dal programma, posso anche cambiarlo prima l'olio. Lo stesso ragionamento va fatto anche per la bici...

Per una bici di fascia media ed un uso normale, conviene spremere tutto fino alla frutta. Per una bici di alta gamma e/o un uso da Pro, il discorso è ben diverso...

Per la bici non esistono, si è cominciato questo discorso una quindicina di anni fa ma per scopi specifici, più rivolti alla prestazione atletica che alla ricerca dei criteri per stabilire una durata certa.
Le case automobilistiche raccolgono questi dati da sempre, tramite la loro rete di assistenza.
Dispongono di una base di dati tale da consentire di calcolare con precisione i componenti in modo che sia garantita la loro vita a fatica, illimitata o a termine che sia.
Per esempio sanno che la cinghia della distribuzione dura un ben preciso numero di chilometri, alla cui scadenza deve essere sostituita.
Lo sanno perché, con milioni di motori realizzati e circolanti, hanno una "popolazione" così ampia che i dati risultano molto attendibili.
Mentre per i mozzi ruota è tassativo che la rottura non debba accadere mai.
"Mai" è una parola grossa, qualche caso accade, ma è più imputabile a negligenze gravi nella manutenzione che a difetti di progettazione e/o costruzione.
Per il mondo della bici non esiste tutto ciò, perché resta pur sempre un attrezzo di svago e non un mezzo di trasporto essenziale, è un oggetto a limitato valore aggiunto tecnologico, è soprattutto ancora un prodotto quasi artigianale.
Per ora, come già dicevo, esiste una normativa che detta dei requisiti minimi a cui i prodotti devono (o dovrebbero) conformarsi.
Il resto sta alla buona coscienza di chi la usa e le fa manutenzione.
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
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Paperopoli
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Purtroppo concordo (e mi sta bene visto l'uso non esasperato che faccio della bici e la filosofia di sostituzione dei pezzi a rottura... "loro" o "mia" nel senso che mi sono rotto e voglio cambiarli!:smile:). Tra l'altro c'è chi di bici ne possiede 4 o 5 in tutta la vita e pure chi ne cambia molte di più, si trova sempre con bici e componenti diversi per ogni ogni giudizio sarà privo da valore statistico. In aggiunta, visto che il soldo è limitato, se uno resta scottato anche una sola volta (che so gli si crepa un costoso telaio in carbonio "garantito a vita") spesso decide di cambiare prodotto e si fa una sua statistica totalmente infondata su quel prodotto o genere di prodotto(*). Personalmente come detto cambio le cose a rottura e seguo il consiglio del nonno di lavare la bici sempre a mano da me per le ispezioni del caso...




(*) http://mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=6312728
 

presidenteputin

Biker novus
19/10/11
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insella
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:il-saggi: Orrore!!! Un pezzo si butta solo se si spacca e non sempre visto che di un pezzo complesso, composto da più parti, alcune di queste possono essere riutilizzabili (Frankesthein docet!). Insomma la mia metafora personale è che la bici è come il maiale: non si butta nulla! E poi, come sempre, si sa che la parte più importante e delicata è il motore. E quindi, malgrado gli anni, la soluzione è che si pedala e si pedala alla grande!
A proposito: c'è tra noi qualche giovane biker si presta come donatore di ginocchia?
 

Ringhio81

Biker superis
25/7/10
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Trentino
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la bici del '99 ha ancora il telaio perfetto apparte poca ruggine e, ho cambiato la guarnitura dopo 14 anni, i pignoni dopo 8 anni (con catena). il manubrio dopo 12 anni. aggiunta forcella ammortizzata e basta.

e non faccio mai manutenzione che non sia gonfirare le gomme e oliare la catena.. hahahaha. sara fortuna??

sono il peggior incubo dei negozianti :il-saggi: il biker tirchius. :smile::smile:
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
Non credo proprio che Daniel volesse far terrorismo o far il gioco del marketing (parola che usano tutti anche tanto per...).
Credo che volesse in qualche modo avvisare che una sostituzione di certi componenti va messa in conto, in alcuni casi per prudenza, in altri per usura palese ed ineluttabile.

L'esempio mostrato non credo abbia la pretesa di avere una validità universale. È un esempio! per molte persone può essere valido.
Essendoci molte variabili, non ha senso contestarlo, secondo me.

È un argomento che può far nascere discussioni interessanti.

Nell'ambito di destinazione d'uso, c'è chi predilige puntare sul poco peso, chi sulla robustezza. A parità d'utilizzo, uno avrà prestazioni migliori e presumibilmente una durata inferiore della componentistica; l'altro avrà prestazioni inferiori e una durata superiore dei componenti.
Spesso le soluzioni in cui resistenza e leggerezza sono al massimo, come le ruote in carbonio, hanno costi fuori dalla portata della maggioranza dei bikers. E negli altri casi? Comunque anche in questo esempio, il rischio di rottura fragile esiste e le alte prestazioni saranno garantite per pochi anni, poi...
 

Tira la careta

Biker perfektus
13/10/10
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Basso Varesotto
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Scott, vecchia e pesante!
Non contesto in alcun modo l'articolo, in quanto la logica è corretta.

Ovvio, le variabili sono parecchie, e la scelta di quantificare le sostituzioni in base a limiti temporali, forse non è stata tra le migliori.

Forse, e dico forse, basandosi sui Km percorsi, poteva essere "digerito" meglio, ma anche quì le variabili sono sempre tante, e probabilmente l'articolo sarebbe stato contestato in egual modo.

Inoltre, per ora, non vengono implementati sistemi di rilevazione dei dati base riguardanti l'utilizzo, come invece accade ad esempio nell'automotive da diversi anni, quindi avere dei valori reali su cui lavorare la vedo duretta.

Contesto unicamente lo sbeffeggio e la maleducazione di chi offende. Come alcuni han fatto, bastava riportare le proprie esperienze in maniera educata, consci che comunque, in egual modo, non hanno valore statistico!
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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Salento
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BiXs Sauvage 100
.......sono il peggior incubo dei negozianti :il-saggi: il biker tirchius. :smile::smile:

Ti quoto al 100%, sotto questi tempi di crisi... ah se ti quoto!!!

Personalmente, commentando i tempi di vita della bici e dei suoi componenti, posso dire che su una 30ina di bici avute, delle quali solo solo una nuova e le altre tutte usate e spesso assemblate con molti pezzi usati, ho rotto solo 2 telai: una Cube LTD e una Merida 96.

Ho rotto: perni QR, perni ammo, diverse corone (storte e sdentate), 1 ammo, molte gomme, ruote (cerchi e raggi), tubi freni, un perno quadro e relative pedivelle.

Non ho mai rotto un cambio o un deragliatore, Probabilmente fortuna?

Ho consumato al limite delle possibilità di utilizzo: 1 deragliatore SX, 1 cambio post X9, una vagonata di catene, svariate cassette pignoni, corone varie, una ruota libera, un numero imprecisato di cuscinetti, boccole forcelle, ecc.

Pastiglie freni, dischi e gomme non li prendo nemmeno in considerazione perchè il loro destino è comunque segnato.

Ho una bici del 2001 con "non so quanti Km oltre i 15000", perchè dopo ho perso il conto, che continua ad andare bene. Unico punto di usura sul telaio: si sono ovalizzate le sedi per i perni dell'ammo.
Naturalmente i vari pezzi soggetti ad usura sono stati sostituiti più volte.

Il dato di fatto, che non ho mai rotto un cambio potrebbe essere solo un caso oppure potrebbe dipendere dal mio modo di andare in bici.

A mio parere i tempi di vita indicati nell'articolo, sono assai soggettivi, in quanto non tutti i bikers usano la bici nello stesso modo, e quando dico "usano", mi rifersico sia alla guida che alla manutenzione, fermo restando un divario non indifferente fra l'uso agonistico e quello dilettantistico/amatoriale.

Le esperienze avute con le MTB mi hanno portato ad avere un particolare comportamento proprio circa l'aspetto della manutenzione e devo sottolineare che questo ha allungato di molto i tempi di vita dei componenti più soggetti ad usura.
 

TipoMaranza

Biker extra
26/4/03
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Lombardia
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Columbus steel forever
A me sembrano un po' troppo corti le durate dei componenti.....a meno che i sei mesi per il cambio si intendano così :Una uscita a settimana, sono 4 uscite al mese di 6 ore...6x4=24ore/mese=> 1mese di vita della Mtb
Un mese sono 12x 30= 360 ore , di queste ore ne sfrutto solo 24 ogni mese per la bici....24/360....tempo di utilizzo / tempo disponibile....=0,067 dividendo allora i sei mesi espressi in ore 360x6/0,067 ottengo le ore a me disponibili di funzionamento corretto della Mtb....36200 ore che sono 36200/ 12 che sono 2716 giorni....che sono circa 7 anni e mezzo....insomma se curò bene la bici, e la uso una volta settimana per sei ore e se non distruggo per motivi straordinari il cambio, questo mi permette di essere usato per oltre sette anni.....

Io ho qualche bici, e non mi pare che la durata dei componenti sia quella espressa dall'articolo ma Salvo incidenti particolari, più vicina alla stima sommaria che ho fatto....se poi uno fa tanti km con pessimo tempo, e pesa tanto tutto si accorcia....
 

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