L'articolo per come è posto sembra un po' scoraggiare l'acquisto di roba usata, qualsiasi essa sia.
Ovviamente non si può pretendere che il materiale usato abbia la stessa durata di quella nuova. In ogni caso ci sono interventi che consentono quasi di azzerare il "conteggio della vecchiaia", sostituendo le sole parti usurate. In altri casi il decadimento è irreversibile, come per la trasmissione e le gomme.
Riportare questi dati (non so se basati su un'indagine statistica d'ampio paniere, piuttosto che basati su un'esperienza personale).
Le variabili sono molteplici. Prima di tutto la destinazione d'uso, poi la frequenza d'utilizzo e manutenzione.
In XC la trasmissione si usura in tempi brevissimi,il cambio e le sospensioni durano tanto; in DH pastiglie, gomme, (spesso il cambio) e sospensioni durano poco, mentre la trasmissione è immortale.
Va be'. Se non si approfondisce, tra mille distinzioni, la trattazione rimane molto superficiale.
Un discorso interessante a mio parere può riguardare l'effettivo rapporto tra costo e durata (e garanzia).
Chi più spende, meglio spende?
Esempio: al liceo i miei mi avevano regalato una Pine Mountain montata base base. Al mio compagno di merende i suoi genitori avevano comprato una Trek 8300, RockShox SID e tutta XTR. Spesa iniziale enormemente differente, ma...
La mia forcella ad elastomeri non ha mai funzionato bene e dopo qualche anno mal goduto mi ero concesso il lusso di una Marzocchi Z4 Flylight; il cambio... Sram SX4 o altre cagatine... quanti ne ho sostituiti?! quanto ho cristato!? funzionavano bene per pochissimo, poi si sminchiavano; tiravo avanti per non dover pagarne un altro subito, con imprecazioni infinite, poi ero costretto a cambiarlo...
Insomma, pensando di spendere poco per risparmiare soldi che non avevo, ho tribulato moltissimo e alla fine forse ho speso di più del mio compare che ha avuto l'XTR per 10 anni senza quasi mai regolarlo.
E facevamo giri XC 4 volte a settimana, la DH del Mottarone, giri epici in Alto Adige, street al parchetto...
Io che mi facevo storie e cercavo di trattare bene la mia bici, ho spaccato il telaio, fatto esplodere la forca, masticato un sacco di componenti.
Lui che droppava flat anche 1.20m su cemento e non la trattava tanto bene, la usa ancora adesso, dopo 15 anni, avendo cambiato recentemente pochissimi componenti.
Chi ha speso di più? Quanto si paga la serenità?
Con la bici successiva, stesso discorso, perché da studente squattrinato la solfa non cambiava.
Da quando lavoro, per la bici ho sempre speso troppo, ma ho guadagnato in piacere e tranquillità.
Ogni volta che per risparmiare cerco di farmi qualche lavoro da me, impreco come satana, perché c'è sempre qualcosa di incompatibile o che mi fa pentire della mia scelta tirchia.
Secondo me è bene INVESTIRE in buoni componenti, robusti, adeguati all'utilizzo.
Il costo va calcolato veramente considerando una stima di durata dei componenti, secondo la propria esperienza personalissima.
Quant'è il gap qualitativo tra i componenti?
È proporzionato al gap di costo?
Per la trasmissione, ad esempio, io compro solitamente parti che mi offrano una garanzia di durabilità alta, al limite delle mie capacità di spesa sensata. Cioè XT e X9 sono sufficientemente leggeri e durevoli per pensare che la loro vita non sia marcatamente inferiore rispetto a quelli di fascia ancora più alta, tanto da essere spinto a spendere di più per comprare il meglio, pensando di risparmiare nell'evitare una sostituzione precoce.
Esempio di danybiker:
XT 70
XTR 140
L'XTR dura il doppio dell'XT?
oppure dura un pochino meno del doppio dell'XT, ma è decisamente più leggero e preciso?
oppure dura come l'XT ed è solo più leggero e preciso?
Insomma... che cosa paghi di quel gap di prezzo?
È soddisfacente il livello inferiore? quanto vale la pena prendere il top dei top?
(dalla mia esperienza il materiale di bassa qualità, fa solo imprecare... meglio uno bello e usato)
Ovviamente non si può pretendere che il materiale usato abbia la stessa durata di quella nuova. In ogni caso ci sono interventi che consentono quasi di azzerare il "conteggio della vecchiaia", sostituendo le sole parti usurate. In altri casi il decadimento è irreversibile, come per la trasmissione e le gomme.
Riportare questi dati (non so se basati su un'indagine statistica d'ampio paniere, piuttosto che basati su un'esperienza personale).
Le variabili sono molteplici. Prima di tutto la destinazione d'uso, poi la frequenza d'utilizzo e manutenzione.
In XC la trasmissione si usura in tempi brevissimi,il cambio e le sospensioni durano tanto; in DH pastiglie, gomme, (spesso il cambio) e sospensioni durano poco, mentre la trasmissione è immortale.
Va be'. Se non si approfondisce, tra mille distinzioni, la trattazione rimane molto superficiale.
Un discorso interessante a mio parere può riguardare l'effettivo rapporto tra costo e durata (e garanzia).
Chi più spende, meglio spende?
Esempio: al liceo i miei mi avevano regalato una Pine Mountain montata base base. Al mio compagno di merende i suoi genitori avevano comprato una Trek 8300, RockShox SID e tutta XTR. Spesa iniziale enormemente differente, ma...
La mia forcella ad elastomeri non ha mai funzionato bene e dopo qualche anno mal goduto mi ero concesso il lusso di una Marzocchi Z4 Flylight; il cambio... Sram SX4 o altre cagatine... quanti ne ho sostituiti?! quanto ho cristato!? funzionavano bene per pochissimo, poi si sminchiavano; tiravo avanti per non dover pagarne un altro subito, con imprecazioni infinite, poi ero costretto a cambiarlo...
Insomma, pensando di spendere poco per risparmiare soldi che non avevo, ho tribulato moltissimo e alla fine forse ho speso di più del mio compare che ha avuto l'XTR per 10 anni senza quasi mai regolarlo.
E facevamo giri XC 4 volte a settimana, la DH del Mottarone, giri epici in Alto Adige, street al parchetto...
Io che mi facevo storie e cercavo di trattare bene la mia bici, ho spaccato il telaio, fatto esplodere la forca, masticato un sacco di componenti.
Lui che droppava flat anche 1.20m su cemento e non la trattava tanto bene, la usa ancora adesso, dopo 15 anni, avendo cambiato recentemente pochissimi componenti.
Chi ha speso di più? Quanto si paga la serenità?
Con la bici successiva, stesso discorso, perché da studente squattrinato la solfa non cambiava.
Da quando lavoro, per la bici ho sempre speso troppo, ma ho guadagnato in piacere e tranquillità.
Ogni volta che per risparmiare cerco di farmi qualche lavoro da me, impreco come satana, perché c'è sempre qualcosa di incompatibile o che mi fa pentire della mia scelta tirchia.
Secondo me è bene INVESTIRE in buoni componenti, robusti, adeguati all'utilizzo.
Il costo va calcolato veramente considerando una stima di durata dei componenti, secondo la propria esperienza personalissima.
Quant'è il gap qualitativo tra i componenti?
È proporzionato al gap di costo?
Per la trasmissione, ad esempio, io compro solitamente parti che mi offrano una garanzia di durabilità alta, al limite delle mie capacità di spesa sensata. Cioè XT e X9 sono sufficientemente leggeri e durevoli per pensare che la loro vita non sia marcatamente inferiore rispetto a quelli di fascia ancora più alta, tanto da essere spinto a spendere di più per comprare il meglio, pensando di risparmiare nell'evitare una sostituzione precoce.
Esempio di danybiker:
XT 70
XTR 140
L'XTR dura il doppio dell'XT?
oppure dura un pochino meno del doppio dell'XT, ma è decisamente più leggero e preciso?
oppure dura come l'XT ed è solo più leggero e preciso?
Insomma... che cosa paghi di quel gap di prezzo?
È soddisfacente il livello inferiore? quanto vale la pena prendere il top dei top?
(dalla mia esperienza il materiale di bassa qualità, fa solo imprecare... meglio uno bello e usato)