La Compagnia Della Salamella...to be continued...

rovermtb

Moderatur Beatus
Auguri
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alto adige:
Al di la delle solite sparate dulla velocità ecc, a questo giro mi pare ìche il tono dell'articolo sia meno discriminatorio e/o penalizzante. Dice il giornalista stesso che "non siamo da criminalizzare" e che non esistono altri posti per girare.

Insomma ha tentato il sensazionalismo ma solo in parte. Mi pare che diverrà un articolo/tradizione dopo il weekend di pasquetta.
 

Marmuz

Biker immensus
15/5/07
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Bolzano - Bozen
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Io incentrerei la questione su punti come:

- il 90% sono turisti del freeride provenienti dal nord che approfittano del clima favorevole

- i freerider sono ciclisti come tutti gli altri e per l'appunto, non sono da criminalizzare

- stiamo sempre tutti molto attenti a non rovinare i sentieri nè a spaventare la gente

- l'incidenza degli infortuni tra di noi è bassissima, sopratutto in relazione agli incidenti sulle piste da sci (dove si contano anche feriti gravi, lesioni permanenti e addirittura morti

- non esistono sentieri nè bikepark nei dintorni ad eccezione di Canazei, Innsbruck, Leogang, Livigno e pochi altri, cmq non alla portata di pedale

- i sentieri di Colle e Renon non sono poi così tanto frequentati (domenica in 3 discese non abbiamo incrociato nemmeno una persona) visto la difficoltà e la lunghezza degli stessi sentieri

- la regolamentazione sulla ciclabilità dei sentieri è molto vaga e spesso inapplicabile (tra l'altro la forestale, se cè, non fà il suo dovere a quanto pare)

- le velocità in gioco non sono pericolose come in coppa del mondo

- i danni provocati dalle bici sono relativamente bassi (quanti alberi
buttano giu ogni anno per far posto a nuove piste da sci?)

- spesso i freerider aiutano a mantenere puliti i sentieri e non solo a costruire salti o strutture

- la convivenza pedoni - ciclisti è possibile, basta uno sforzo da parte di entrambe le parti

- la diffusione del freeride renderà necessario uno sguardo della politica verso questa nuova disciplina, anche a scopi di lucro (bikepark = turismo e lavoro)

- si potranno sfruttare impianti di risalita già esistenti e con un minimo investimento iniziale si potranno tenere aperti gli impianti tutto l'anno (della serie, basta crederci)

- la maggior parte degli escursionisti si lamenta a priori (ok, troppo personale come come commento)

- Quanti soldi spesi e quanto tempo perso in giunta provinciale per i cartelli monolingui installati con soldi pubblici (e chissà quanti!)

- CAI e Alpenverein ci fanno una pippa
 

Marmuz

Biker immensus
15/5/07
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Fiòi.. se vi viene in mente qualcos'altro da scrivere ditemi pure.. vorrei fare una cosa completa, ma che dia voce anche agli altri.. per ora sto gia buttando giu qualche idea e sopratutto il modo di porsi che è ancora piu importante..
 

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