ho letto un po' e aggiungo la mia opinione
non credo che sia possibile creare un percorso da allenamento o da dh (non fissiamoci sulle definizioni, qui sappiamo tutti di cosa si parla), delimitato e protetto, per i motivi già espressi (terreni privati o demaniali e conseguenti responsabilità legali, percorso da aprire, chiudere e controllare); troppe magagne legali e tano ha già fatto notare che persino i gestori di bike park hanno problemi.
bella idea quella di mettere "qualcosa" di informativo sul lavoro che viene fatto dai biker in collina, non fogli di carta che poi ci accuseranno di inzozzare tutto... e bisogna pure calibrare il tiro su un eventuale documentazione fotografica, ci manca solo una denuncia per chissà quale reato contro il demanio. la burocrazia può fare di tutto!
non si potrebbe contattare qualcuno della gwa per sapere se é possibile ripartire da lì? in fin dei conti la filosofia di base c'era ed era valida e si risparmierebbe tempo e discussioni inutili, tanto sul rispetto totale della natura e del prossimo siamo d'accordo tutti.
un sabato di novembre 2008 salgo al colle della maddalena per il solito giro dell'isolato (io e mio padre bitumaro), alla partenza della chiesetta 1 incrocio un trio di biker (donna, uomo e bimbo) che mi chiedono se era la traccia per revigliasco, dò la conferma e le informazioni supplementari non richieste di sicurezza (fate attenzione a non fermarvi in punti ciechi, fate attenzione a chi arriva veloce da dietro rumoreggiando, occhio ai pedoni, occhio ai ripidoni e via così). mi vesto, parto, li incrocio alla pietrona ed erano giù dalle bici entusiasti per la pulizia della traccia e per il percorso (faccio notare che l'avranno fatto quasi tutto a piedi...), solo si sentivano un po' spaesati nonostante la donna (fortissimo accento germanico) fosse dotata di carta e sapesse usarla, non si aspettavano niente del genere e il bimbo sembrava divertirsi.quella discesa sarà stata una piccola avventura per loro, un fastidio per chi si allena senza cervello, un piacevole incontro per me e altri, una battuta di caccia rovinata...
ah, immagino che gia tutti lo sappiate, ma non si sa mai, per il verde pubblico la mtb in collina é questo
http://www.comune.torino.it/verdepu..._materiali/notizie/20080805_mbmaddalena.shtml
la collina é un macello, ma si potrebbe presentare un progetto ben definito per prendere in gestione una traccia ben definita a superga, magari tutta nel comune di torino per parlare solo con un ente (misera speranza), per due anni di prova in cui si può sbattere tutti quanti, pulizia coordinata, lavori e sistemazioni varie tutte concentrate. ho come l'impressione che sbatteremo contro un muro di gomma...
buona collina a tutti
non credo che sia possibile creare un percorso da allenamento o da dh (non fissiamoci sulle definizioni, qui sappiamo tutti di cosa si parla), delimitato e protetto, per i motivi già espressi (terreni privati o demaniali e conseguenti responsabilità legali, percorso da aprire, chiudere e controllare); troppe magagne legali e tano ha già fatto notare che persino i gestori di bike park hanno problemi.
bella idea quella di mettere "qualcosa" di informativo sul lavoro che viene fatto dai biker in collina, non fogli di carta che poi ci accuseranno di inzozzare tutto... e bisogna pure calibrare il tiro su un eventuale documentazione fotografica, ci manca solo una denuncia per chissà quale reato contro il demanio. la burocrazia può fare di tutto!
non si potrebbe contattare qualcuno della gwa per sapere se é possibile ripartire da lì? in fin dei conti la filosofia di base c'era ed era valida e si risparmierebbe tempo e discussioni inutili, tanto sul rispetto totale della natura e del prossimo siamo d'accordo tutti.
un sabato di novembre 2008 salgo al colle della maddalena per il solito giro dell'isolato (io e mio padre bitumaro), alla partenza della chiesetta 1 incrocio un trio di biker (donna, uomo e bimbo) che mi chiedono se era la traccia per revigliasco, dò la conferma e le informazioni supplementari non richieste di sicurezza (fate attenzione a non fermarvi in punti ciechi, fate attenzione a chi arriva veloce da dietro rumoreggiando, occhio ai pedoni, occhio ai ripidoni e via così). mi vesto, parto, li incrocio alla pietrona ed erano giù dalle bici entusiasti per la pulizia della traccia e per il percorso (faccio notare che l'avranno fatto quasi tutto a piedi...), solo si sentivano un po' spaesati nonostante la donna (fortissimo accento germanico) fosse dotata di carta e sapesse usarla, non si aspettavano niente del genere e il bimbo sembrava divertirsi.quella discesa sarà stata una piccola avventura per loro, un fastidio per chi si allena senza cervello, un piacevole incontro per me e altri, una battuta di caccia rovinata...
ah, immagino che gia tutti lo sappiate, ma non si sa mai, per il verde pubblico la mtb in collina é questo
http://www.comune.torino.it/verdepu..._materiali/notizie/20080805_mbmaddalena.shtml
la collina é un macello, ma si potrebbe presentare un progetto ben definito per prendere in gestione una traccia ben definita a superga, magari tutta nel comune di torino per parlare solo con un ente (misera speranza), per due anni di prova in cui si può sbattere tutti quanti, pulizia coordinata, lavori e sistemazioni varie tutte concentrate. ho come l'impressione che sbatteremo contro un muro di gomma...
buona collina a tutti