la bici fa il monaco...eccome...
Specy tirata a lucido (sempre e non chiedetemi come fanno perchè le mie si sporcano in continuazione)...sguardo impenetrabile attraverso occhialetti Rudy project a specchio e sotto il casco, braghe baggies in nuance con lo zainetto e le
scarpe... e giù a fuoco per la via pedonale il sabato sera quando è pieno di gente che va su... avranno fatto 1 metro e dico 1 di sterrato? Mah....
come per l'attrezzatura e il vestiario da montagna la bike è una specie di status symbol, alcuni (non tutti è chiaro) se la comprano per essere qualificati e inquadrati nella categoria di biker che più gli si confà almeno a parole (talvolta il primo tornantino stretto può rivelare più della bike):
ci sono gli all-mountaineers (o aspiranti tali) sempre con kamel,
zaino preciso e bici (quelli sopra) lucida e senza polvere a fine giro...
ci sono i cross-countrystiagonisti...tutto carbon, carbon look e carboidrato...qualcuno corre anche e va...diobono se va...
ci sono i domenichini... braghetta da palestra,bici vecchiotta ancora a cantilever, sella sempre troppo bassa, e un atteggiamento tra il verde verde che si è perso nel verde e il simil cultural-radical-poco chic...ma in realtà con scritta negli occhi la distanza che separa l'uomo moderno da un rapporto ravvicinato con la Natura...
MA...tra tutte le categorie, quelli che più temo sono i GPSsisti, cioè coloro che inalberano sul manubrio delle loro cavalcature, sian esse delle RR,delle RM o delle C'dale, il mitico strumento e che non vanno nemmeno a defecare tra i cespugli senza il loro fido
Garmin bike dedicated e son lì che pigian tasti ad ogni bivio degli stradoni delle colline qui dietro, dove se ti perdi basta continuare nella stessa direzione per 2kilometri per trovare una casa, una strada, un condominio e un cartello con l'immancabile punto rosso con scritto VOI SIETE QUI ...
la bici fa il monaco... esistono per fortuna le eccezioni che confermano la regola...