Ni.Non credo sia questione di "inculcare" ne di stangare è proprio questione di diversa cultura e, fondamentalmente, di rispetto degli altri. Rispetto che ormai tutti pretendono ma in pochi, sempre meno, danno agli altri.
Dare la colpa allo Stato e un po' come dare la colpa a se stessi visto che "lo Stato", alla fine, siamo noi.
Lo "stato siamo noi" non è del tutto esatto ma, soprattutto, è allo Stato che competono determinati controlli sul set di regole che ciascuna comunità decide di adottare.
Mettere delle regole e non vigilare sulle stesse, sperando che queste siano autoapplicate, è abbastanza utopistico.
Quindi è importante che il controllore faccia il suo lavoro e controlli, e questo favorisce a sua volta una maggior tendenza al rispetto delle regole da parte della comunità.
Per contro, favorire un certo "lassismo" tanto nei controlli quanto nella formazione (perché se nessuno ti spiega cosa devi fare, o ti dice "fai x" e poi fa l'opposto di quanto detto) favorisce comportamenti alla "faccio quel che voglio".
Ecco perché è importante che lo Stato, come istituzione deputata al controllo e al governo, faccia il suo dovere (che non vuol dire spare alzo zero, eh). E questo spiega perché anche certi appartenenti a comunità apparentemente più disciplinate, se posti in un ambiente meno disciplinato, si adeguano molto in fretta al nuovo andazzo.