L’ Italia non è un paese per cicloturisti

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Kevmit

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@MelO21, purtroppo i grandi progetti di cui parli e altri simili, Eurovelo, Francigena, eccetera sono in Italia piuttosto astratti e non definiscono né un progetto ciclistico, né tantomeno un'esperienza turistica: segnaletica inesistente, cartografia non aggiornata, scelta dell'itinerario poco attenta o addirittura disinformata, nessuna attenzione né alle strutture locali di qualità, né ai temi naturalistici, storici e culturali. Conosco i tratti che passano da Roma, dove vivo, e ho notato che sono solo disegnati su una carta stradale a larga scala.
Tuttavia ci sono progetti locali più interessanti, nati su iniziativa privata o volontaristica. Per il momento nel nostro paese è meglio orientarsi verso questi.

io vivo sul tratto di francigena che arriva roma, prima di roma... parco di veio... Sutri, cascate di monte gelato, Campagnano , formello sorbo ecc... mi vergogno per come sono ridotti i sentieri!! per le montagne di immondizia ecc...
la cosa che mi scoccia di più è che i sindaci di qualsiasi schieramento negli anni hanno sempre preso i fondi europei per sistemare o fare miglioramenti, ma poi senza costante manutenzione lo schifo prevale e diventa tutto come prima!
 
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appunto, guarda dove è l'Italia
Vedi l'allegato 653621
ovviamente si parla di morti per km percorsi, forse in valori assoluti alcuni paesi hanno numeri maggiori ma a fronte di un numero di km percorsi molto maggiore
Certo, l'Italia é ad un livello vistosamente più alto rispetto ai Km percorsi, ma ciò non significa che chi occupa altre posizioni nel grafico non abbia lo stesso problema.
I dati che circolano sui numeri secchi del 2023 indicano che in Europa (inteso stati membri, quindi UK esclusi altrimenti il dato satebbe pure più alto) dei circa 2000 morti avvenuti sulle strade, circa 197 persone sono morte in Italia.
E gli altri 1800 morti? Altri 1800 morti in bici ripartiti tra gli altri stati membri dell'Europa é un numero altissimo.
Francamente: sapere che in Italia muoiono per strada 197 persone in bici e in Francia, Spagna, Olanda, ecc si superano comunque le 100 vittime ogni anno, non mi consente di affermare che altrove le cose funzionano meglio.
A ciò si aggiunge anche un dato sociologico più che statistico, cioé che i motivi degli incidenti sono gli stessi che causano gli incidenti da noi. Anche altrove, e non solo in Italia, guidano ubriachi, col telefonino all'orecchio, non rispettando le precedenze, guidando non rispettando i limiti di velocità, ecc.
 
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avalonice

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Certo, l'Italia é ad un livello vistosamente più alto rispetto ai Km percorsi, ma ciò non significa che chi occupa altre posizioni nel grafico non abbia lo stesso problema.
I dati che circolano sui numeri secchi indicano che in Europa (inteso stati membri, quindi UK esclusi altrimenti il dato satebbe pure più alto) dei circa 2000 morti avvenuti sulle strade, circa 197 persone sono morte in Italia.
E gli altri 1800 morti? Altri 1800 morti in bici ripartiti tra gli altri stati membri dell'Europa é un numero altissimo.
Francamente: sapere che in Italia muoiono per strada 197 persone in bici e in Francia, Spagna, Olanda, ecc si superano comunque le 100 vittime ogni anno, non mi consente di affermare che altrove le cose funzionano meglio.
A ciò si aggiunge anche un dato sociologico più che statistico, cioé che i motivi degli incidenti sono gli stessi che causano gli incidenti da noi. Anche altrove, e non solo in Italia, guidano ubriachi, col telefonino all'orecchio, non rispettando le precedenze, guidando non rispettando i limiti di velocità, ecc.
Se in Olanda hanno un problema qui in Italia abbiamo una strage, è ovvio che non si può ottenere la sicurezza assoluta sulla strada come in qualsiasi altro campo ma qui lo stato è latitante come lo è in altri 1000 settori.
Siamo un paese fallito e lo si vede anche da questo.
 

Maiella

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Se in Olanda hanno un problema qui in Italia abbiamo una strage, è ovvio che non si può ottenere la sicurezza assoluta sulla strada come in qualsiasi altro campo ma qui lo stato è latitante come lo è in altri 1000 settori.
Siamo un paese fallito e lo si vede anche da questo.
Appunto dico che il rischio é concreto anche altrove, seppure con numeri inferiori. In Olanda ogni anno i morti in strada in sella alle due ruote sono oltre 100.
I motivi di questi incidenti sono gli stessi e identici che abbiamo da noi: ubriachi, maleducati, indisciplinati, pirati della strada, ecc.. Ciò che voglio dire é che seppur con numeri inferiori, ma neanche di tanto, le cause degli incidenti che avvengono in Olanda, Francia, Spagna, Germania, ec., non ci dipingono come un paese diverso dagli altri.
Un ubriaco olandese (o di qualsiasi altro posto) che uccide una persona in bici non é migliore di un ubriaco italiano a cui capita la stessa cosa.
Quanto allo stato potrei essere d'accordo che non fa nulla, ma le ciclabili sono strutture appannaggio degli enti locali, non dello stato. Tutt'al più lo stato centrale potrebbe sensibilizzare con le classiche campagne pubblicitarie.
 

avalonice

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Appunto dico che il rischio é concreto anche altrove, seppure con numeri inferiori. In Olanda ogni anno i morti in strada in sella alle due ruote sono oltre 100.
Ti sfugge la differenza tra pericolo e rischio.
Andare in bici è una attività pericolosa ed ha dei pericoli oggettivi a qualsiasi latitudine, il rischio invece è la probabilità che questa attività causi danni, il rischio in Italia è molto più elevato rispetto a tutti gli altri paesi europei. E' questo è un fatto dato dai numeri.
I motivi di questi incidenti sono gli stessi e identici che abbiamo da noi: ubriachi, maleducati, indisciplinati, pirati della strada, ecc.. Ciò che voglio dire é che seppur con numeri inferiori, ma neanche di tanto, le cause degli incidenti che avvengono in Olanda,

Comunque se ti sembra lo stesso avere 500% di morti in più rispetto all'Olanda....

Quanto allo stato potrei essere d'accordo che non fa nulla, ma le ciclabili sono strutture appannaggio degli enti locali, non dello stato. Tutt'al più lo stato centrale potrebbe sensibilizzare con le classiche campagne pubblicitarie.
Lo stato non è solo in governo ma tutto l'apparato pubblico, basterebbe che ogni comune mandasse qualche vigile in incognito su una bici per strada per un'oretta al giorno; dalla mie esperienza, in questo tempo, tra guidatori al telefono, precedenze mancate, sorpassi azzardati e senza adeguata distanza di sicurezza e vecchi rimbambiti si potrebbero elevare talmente tante contravvenzioni da ripianare il bilancio di ogni comune.
Ma soprattutto sarebbe un fortissimo deterrente alla guida azzardata che in certi casi richiederebbe il ritiro immediato e definitivo della patente in quanto il guidatore dimostra di non avere la capacità cognitiva di guidare un mezzo.
Questo è quello che fanno negli Stati seri, non in quelli da terzo mondo con tutti il rispetto degli stati da terzo mondo che hanno ben altre difficoltà.
 

orso2020

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io vivo sul tratto di francigena che arriva roma, prima di roma... parco di veio... Sutri, cascate di monte gelato, Campagnano , formello sorbo ecc... mi vergogno per come sono ridotti i sentieri!!
Boh, io vivo un po' più a nord, la Francigena la faccio spesso, forse un tratto anche domattina, tutto sto disagio non lo vedo, parlo del tratto che conosco a memoria cioè da S. Lorenzo nuovo a Monterosi, conosco bene anche il tratto fino a Campagnano anche se lo faccio non più di tre-quattro all'anno. Che devono fare, la devono asfaltare e riempirla di punti di ristoro? A proposito, la segnaletica c'è, comunque io carico sempre una traccia che non si sa mai.
 
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Picola ma carattarastica...
@MelO21, purtroppo i grandi progetti di cui parli e altri simili, Eurovelo, Francigena, eccetera sono in Italia piuttosto astratti e non definiscono né un progetto ciclistico, né tantomeno un'esperienza turistica: segnaletica inesistente, cartografia non aggiornata, scelta dell'itinerario poco attenta o addirittura disinformata, nessuna attenzione né alle strutture locali di qualità, né ai temi naturalistici, storici e culturali. Conosco i tratti che passano da Roma, dove vivo, e ho notato che sono solo disegnati su una carta stradale a larga scala.
Tuttavia ci sono progetti locali più interessanti, nati su iniziativa privata o volontaristica. Per il momento nel nostro paese è meglio orientarsi verso questi.
Sulla Francigena la segnaletica c' è ed è intuibile, l' ho fatta io senza Gps aiutandoni con un libricino su cui vi eran menzionate anche le strutture ricettive con rispettivi indirizzi...e a Roma ce so arrivato ;-)...poi credo che oltre a quelli che già esistevano, dal 2016 han posizionato circa 3000 segnavia, bianco/azzurro nuovi per facilitare i viandanti, che un pò devono essere anche sgamati...un pò di spirito di iniziativa non guasta mai eh...;-)
 
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tomita

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Appunto dico che il rischio é concreto anche altrove, seppure con numeri inferiori. In Olanda ogni anno i morti in strada in sella alle due ruote sono oltre 100.
I motivi di questi incidenti sono gli stessi e identici che abbiamo da noi: ubriachi, maleducati, indisciplinati, pirati della strada, ecc.. Ciò che voglio dire é che seppur con numeri inferiori, ma neanche di tanto, le cause degli incidenti che avvengono in Olanda, Francia, Spagna, Germania, ec., non ci dipingono come un paese diverso dagli altri.
Un ubriaco olandese (o di qualsiasi altro posto) che uccide una persona in bici non é migliore di un ubriaco italiano a cui capita la stessa cosa.
Quanto allo stato potrei essere d'accordo che non fa nulla, ma le ciclabili sono strutture appannaggio degli enti locali, non dello stato. Tutt'al più lo stato centrale potrebbe sensibilizzare con le classiche campagne pubblicitarie.
Ma sei mai stato in Olanda? Hai mai visto quanti ciclisti ci sono?

E soprattutto prova ad avvicinarti alle strisce pedonali (a piedi intendo) in qualsiasi paese nordeuropeo e vedi cosa succede.... non è questione di stato e di governo ma semplicemente di civiltà e di rispetto delle regole, parole purtroppo sconosciute in Italia.
 

orso2020

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Sulla Francigena la segnaletica c' è ed è intuibile, l' ho fatta io senza Gps aiutandoni con un libricino su cui vi eran menzionate anche le strutture ricettive con rispettivi indirizzi...e a Roma ce so arrivato ;-)...poi credo che oltre a quelli che già esistevano, dal 2016 han posizionato circa 3000 segnavia, bianco/azzurro nuovi per facilitare i viandanti, che un pò devono essere anche sgamati...un pò di spirito di iniziativa non guasta mai eh...;-)
La segnaletica bianco/azzurra sta a segnalare il percorso per le bici che spesso è diverso da quello bianco/rosso dedicato ai camminatori, niente, molti si ostinano a seguire quello bianco/ rosso per poi lamentarsi delle eventuali difficoltà. :soffriba:
 
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Picola ma carattarastica...
La segnaletica bianco/azzurra sta a segnalare il percorso per le bici che spesso è diverso da quello bianco/rosso dedicato ai camminatori, niente, molti si ostinano a seguire quello bianco/ rosso per poi lamentarsi delle eventuali difficoltà. :soffriba:
Tu pensa che quando la feci io la segnaletica bianco/azzurra manco esisteva, o era in gestazione, mi orientavo a logica, e leggendo sto libricino che mi avean pure prestato...tanto credo comunque faccia anche il periodo, secondo me, Maggio/Giugno è meno caotico di Luglio/Agosto...ora è un pò una moda sta Francigena, e probabilmente non ci aspettava questa 'ressa' di "pellegrini"...pure le suore fan fatica ad accogliere tutti in certe strutture...
 

Kevmit

Biker tremendus
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Boh, io vivo un po' più a nord, la Francigena la faccio spesso, forse un tratto anche domattina, tutto sto disagio non lo vedo, parlo del tratto che conosco a memoria cioè da S. Lorenzo nuovo a Monterosi, conosco bene anche il tratto fino a Campagnano anche se lo faccio non più di tre-quattro all'anno. Che devono fare, la devono asfaltare e riempirla di punti di ristoro? A proposito, la segnaletica c'è, comunque io carico sempre una traccia che non si sa mai.

non parlo di segnaletica, se rileggi bene, ho scritto "montagne di immondizia" ... in alcuni punti calcinacci che sono li da anni! vengono segnalati ma non fanno nulla!
 

Fermo80

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Lo stato non è solo in governo ma tutto l'apparato pubblico, basterebbe che ogni comune mandasse qualche vigile in incognito su una bici per strada per un'oretta al giorno;
Se lo fai poi devi avere o una faccia di bronzo da primato o costruire delle ciclabili sensate.
Se poi vogliamo fare di tutto il fascio un'erba, se funziona come con le ffo per strada, che rispettano il CdS come io rispetto mosche e zanzare, stiamo freschi :-)
Ma probabilmente si limiterebbero a multare i ciclisti :sborone:

... non è questione di stato e di governo ma semplicemente di civiltà e di rispetto delle regole, parole purtroppo sconosciute in Italia.
Rispetto delle regole sicuramente si, ma quella è una questione di governo. Vuol dire che c'è qualcuno che vigila e ti stanga se le regole non le rispetti (e non che cerca di mettertelo in quel posto se cerchi di rispettarle e se ne sbatte se le infrangi platealmente).

Civiltà...in passato avrei detto sì, e anche quella è una questione di governo, perché serve qualcuno che te le inculchi possibilmente in tenera età (e anche qui, da noi, lo Stato non si sa dove sia, d'altra parte mandiamo i ragazzini in bici, e fino a non tantissimi anni fa pure in motorino, su una strada senza nemmeno preoccuparci di insegnargli come si fa). Però l'esperienza di queste parti mi dice che anche con un certo numero di stranieri a prevalere è l'effetto controllo, e se togli quello...tanti saluti al rispetto delle regole
 

orso2020

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non parlo di segnaletica, se rileggi bene, ho scritto "montagne di immondizia" ... in alcuni punti calcinacci che sono li da anni! vengono segnalati ma non fanno nulla!
Per la segnaletica non era rivolta a te, a te rispondevo sullo stato dei sentieri, penso che non ti riferissi solo all'immondizia, quella c'è ovunque, non c'è bisogno di fare la Francigena per trovarla ma anche alle condizione del percorso. :spetteguless:
 

orso2020

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Tu pensa che quando la feci io la segnaletica bianco/azzurra manco esisteva, o era in gestazione, mi orientavo a logica, e leggendo sto libricino che mi avean pure prestato...tanto credo comunque faccia anche il periodo, secondo me, Maggio/Giugno è meno caotico di Luglio/Agosto...ora è un pò una moda sta Francigena, e probabilmente non ci aspettava questa 'ressa' di "pellegrini"...pure le suore fan fatica ad accogliere tutti in certe strutture...
Mah, devo dirti che nel periodo caldo di gente ne vedo meno, io incontro tantissimi stranieri sia a piedi che in bici, quelli a differenza nostra non vanno in ferie solo il mese di Agosto. Si, è vero, ormai sta diventando una moda ci sono più varianti del covid :smile: , ma d'altronde per chi vuole fare cicloturismo la Francigena è per me un ottima possibilità, possibilità di occupazione e guadagno per chi lungo il cammino ci vive e ci lavora.
 

andy_g

Biker poeticus
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Sulla Francigena la segnaletica c' è ed è intuibile, l' ho fatta io senza Gps aiutandoni con un libricino su cui vi eran menzionate anche le strutture ricettive con rispettivi indirizzi...e a Roma ce so arrivato ;-)...poi credo che oltre a quelli che già esistevano, dal 2016 han posizionato circa 3000 segnavia, bianco/azzurro nuovi per facilitare i viandanti, che un pò devono essere anche sgamati...un pò di spirito di iniziativa non guasta mai eh...;-)
C'è? Sulla Francigena (a Roma) ci abitavo e spesso davo indicazioni ai turisti, poi, dopo averci speso anche dei soldi, l'hanno spostata su una stradaccia suburbana trafficata e non vedo più nessuno. Percorro la zona in lungo e in largo in MTB e bici da strada, ma di segnali non ne incontro. Da queste parti tutto quello che c'è di biancoazzurro è la sede della Lazio a Formello. Se proprio vi va, seguite il percorso a piedi, è facilmente praticabile e non vi pianta in mezzo al traffico.
PS, attenti che la ciclabile Tevere è interrotta a detta del Comune fino al 2025.
 
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tomita

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Rispetto delle regole sicuramente si, ma quella è una questione di governo. Vuol dire che c'è qualcuno che vigila e ti stanga se le regole non le rispetti (e non che cerca di mettertelo in quel posto se cerchi di rispettarle e se ne sbatte se le infrangi platealmente).

Civiltà...in passato avrei detto sì, e anche quella è una questione di governo, perché serve qualcuno che te le inculchi possibilmente in tenera età (e anche qui, da noi, lo Stato non si sa dove sia, d'altra parte mandiamo i ragazzini in bici, e fino a non tantissimi anni fa pure in motorino, su una strada senza nemmeno preoccuparci di insegnargli come si fa). Però l'esperienza di queste parti mi dice che anche con un certo numero di stranieri a prevalere è l'effetto controllo, e se togli quello...tanti saluti al rispetto delle regole
Non credo sia questione di "inculcare" ne di stangare è proprio questione di diversa cultura e, fondamentalmente, di rispetto degli altri. Rispetto che ormai tutti pretendono ma in pochi, sempre meno, danno agli altri.
Dare la colpa allo Stato e un po' come dare la colpa a se stessi visto che "lo Stato", alla fine, siamo noi.
 

devo.d

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se può va in discesa
Dobbiamo imparare da tedeschi e austriaci, visto che sono i nostri vicini. Organizzano l'Alpe Adria Tour, partendo da Salisburgo con bus+carrello per bici, accompagnano i ciclisti lungo le tappe passando per Villach, Tarvisio e fino a Grado. Dei 150km italiani fanno percorrere in sella solo i tratti di vera "ciclabile", mentre i tratti condivisi con le auto spesso sono dei trasferimenti sul bus. Preferiscono riportarli a casa tutti interi e li capisco. Non ho visto tour operator italiani fare questo tipo di servizio così mirato in Friuli, questo significa che a noi manca la cultura delle 2 ruote anche se ormai da 4-5 anni è esploso il cicloturismo. A piccoli passi si va avanti con pochi investimenti pubblici e ci si basa spesso sulle intuizioni e le proposte di alcuni illuminati imprenditori locali. Mi auguro che non perdiamo anche questo treno...
A proposito di treno, cosa vogliamo dire dei sempre più numerosi Freccia e Italo che velocizzano i collegamenti tra regioni ma che non caricano le bici se non smontate e imbustate? Ci sono sempre meno IC per spostarsi in bici di città in città. Altro errore da manager poco lungimiranti
......e fortuna che dopo quasi vent'anni hanno terminato il tratto della Alpe Adria che da Moggio arriva a Venzone..........a no scusate, arriva a Stazione Carnia, per il tratto fino a venzone ne parliamo tra altri 20.
 

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