[F.ONT=Verdana]07 APRILE 2012[/FONT]
Pronti via, si parte ......
Come ogni anno, la vigilia di Pasqua sarà anche questanno un appuntamento fisso per una vera JAGgata al cospetto di "Sua Maestà la Presolana".
Questa volta vorrei ripetere l'esperienza di assistere allalba dal Ferrantino.
Lo spettacolo della parete di NE della Presolana che diventa progressivamente da grigia a rosa sempre più intenso, colpita dai raggi del sole, è "esagerato"!
Le condizioni meteo dovranno però essere perfette, con cielo sereno, limpido ed umidità bassissima.
Per arrivare in cima all'ora giusta dovrò partire dalla Baita (Dosso di Nasolino) di notte, calcolando bene i tempi, ne troppo presto, ne troppo tardi.
Il sole dovrebbe illuminare la Presolana poco prima delle 6.00 (devo controllare), quindi dovrò essere sul Ferrantino (mt. 2.350 slm) almeno 1/2 ora prima.
Dalla Baita, salendo da Valzurio, Muschel, Pagherola, Scagnello, rif. Aquila fino al Ferrantino, ci vorranno almeno 4 ore e 1/2, di più se le condizioni del terreno saranno "difficili".
I tempi indicati sono relativi ad una andatura lenta, con calma, molta calma, ma con ferma determinazione e resistenza alla fatica.
Nella ricognizione di domenica 25/03, sono salito fino a ca. 1.800 mt. della miniera ed ho potuto verificare che, sulla traccia da fare fino al ca. 2.000 mt., di neve ce n'è poca, ma c'è molto ghiaccio.
Se le condizioni resteranno le stesse, forse non serviranno le ciaspole, ma sicuramente i ramponi potranno essere di grande aiuto.
I bastoncini non dovranno mancare, la MTB dovrà essere legata sullo zaino perché le mani dovranno essere libere.
Nel caso nel frattempo dovesse nevicare, il programma sarà probabilmente da rivedere, cosi come le attrezzature da utilizzare.
Comunque, per ora lobbiettivo resta quello di arrivare verso le 5.30 al Ferrantino e la tabella di marcia sarà più o meno questa:
1.00 partenza dalla Baita (casa mia al Dosso di Nasolino) mt. 900 slm.
2.00 passaggio da Muschel mt. 1.250
3.00 passaggio dal Pagherola alta mt. 1.650
4.30 passaggio dal passo Scagnello mt. 2.100
5.30 arrivo al Ferrantino mt. 2.350
Nel caso di ritardi, per "gustare" l'alba, limportante sarà arrivare sullo spartiacque tra la Valzurio e la val di Scalve, quindi almeno allo Scagnello.
Per il rientro lidea è quella di scendere a Colere su traccia da decidere al momento a secondo delle condizioni della neve nella parte alta.
Se fosse dura, sarà uno sballo raidare in fuoripista tra i dossi e le vallette sotto la seggiovia, se no meglio le piste da sci.
Avviserò per tempo il gestore degli impianti.
Da Colere risalirò al passo della Presolana, purtroppo su asfalto, non cè alternativa, poi da li deciderò se rientrare da Dorga, Lantana oppure aggirare lo Scanapà fino al col Vareno e poi scendere sempre da Lantana in val di Tede.
Arrivato ad Onore la scelta per raggiungere la Baita sarà solo in funzione delle forze residue.
Qualche volta ho risalito le rampe del Blum e sono ridisceso dal sentiero super bastardo che si getta su Valzurio
Altre ho raggirato Clusone sul sentiero delle fonti che arriva sopra Villa dOgna, altre ho fatto semplicemente lasfalto ed in ogni caso la risalita finale ai 900 mt. della Baita è sempre una vera mazzata.
Per i numeri, la distanza totale varia dai 65 agli 80 km. a secondo del giro, il dislivello dai 2.700 ai 3.000 mt., il tempo non meno di 8 ore in movimento, il resto dipende dalle varie soste.
Labbigliamento dovrà essere idoneo, prevedendo prima il freddo e poi probabilmente anche il caldo.
Cibo ed bevande dovranno essere misurate per evitare peso, ma sufficienti per arrivare alla civiltà.
La bici meglio che sia leggera, di peso ce ne sarà già tanto per tutto il resto.
Per gli attrezzi, oltre a ramponi, le racchette e se mai le ciaspole, serviranno cinghietti per legare la bici sullo zaino, poi sarebbe meglio avere un cordino da almeno 8/10 mt. ed un moschettone.
Lo zaino da almeno 25/30 lt., le scarpe alte, con ghette lunghe o corte a secondo di come sarà la neve.
Non dovranno mancare le solite cose, camere daria, pompa, leve, multitool, ecc.
Importantissime le luci, andranno benissimo 2 faretti dei soliti potenti per le notturne, con 2 sane batterie che dovranno durare almeno 5 ore in totale
Una cosa che non dovrà mancare dovrà comunque essere la voglia di fare tanta, ma tanta fatica .
Allora, chi vuole farmi compagnia? Mmmmmmmmmhhhhhh .
Ovviamente se qualcuno volesse venire, verrà in Baita con me dove non mancherà cibo, bevande ed un letto per leventuale riposino pre avventura
Altri dettagli e le tracce nei prossimi giorni.
Qui nel 2008 dal passo Scagnello.
Pronti via, si parte ......
Come ogni anno, la vigilia di Pasqua sarà anche questanno un appuntamento fisso per una vera JAGgata al cospetto di "Sua Maestà la Presolana".
Questa volta vorrei ripetere l'esperienza di assistere allalba dal Ferrantino.
Lo spettacolo della parete di NE della Presolana che diventa progressivamente da grigia a rosa sempre più intenso, colpita dai raggi del sole, è "esagerato"!
Le condizioni meteo dovranno però essere perfette, con cielo sereno, limpido ed umidità bassissima.
Per arrivare in cima all'ora giusta dovrò partire dalla Baita (Dosso di Nasolino) di notte, calcolando bene i tempi, ne troppo presto, ne troppo tardi.
Il sole dovrebbe illuminare la Presolana poco prima delle 6.00 (devo controllare), quindi dovrò essere sul Ferrantino (mt. 2.350 slm) almeno 1/2 ora prima.
Dalla Baita, salendo da Valzurio, Muschel, Pagherola, Scagnello, rif. Aquila fino al Ferrantino, ci vorranno almeno 4 ore e 1/2, di più se le condizioni del terreno saranno "difficili".
I tempi indicati sono relativi ad una andatura lenta, con calma, molta calma, ma con ferma determinazione e resistenza alla fatica.
Nella ricognizione di domenica 25/03, sono salito fino a ca. 1.800 mt. della miniera ed ho potuto verificare che, sulla traccia da fare fino al ca. 2.000 mt., di neve ce n'è poca, ma c'è molto ghiaccio.
Se le condizioni resteranno le stesse, forse non serviranno le ciaspole, ma sicuramente i ramponi potranno essere di grande aiuto.
I bastoncini non dovranno mancare, la MTB dovrà essere legata sullo zaino perché le mani dovranno essere libere.
Nel caso nel frattempo dovesse nevicare, il programma sarà probabilmente da rivedere, cosi come le attrezzature da utilizzare.
Comunque, per ora lobbiettivo resta quello di arrivare verso le 5.30 al Ferrantino e la tabella di marcia sarà più o meno questa:
1.00 partenza dalla Baita (casa mia al Dosso di Nasolino) mt. 900 slm.
2.00 passaggio da Muschel mt. 1.250
3.00 passaggio dal Pagherola alta mt. 1.650
4.30 passaggio dal passo Scagnello mt. 2.100
5.30 arrivo al Ferrantino mt. 2.350
Nel caso di ritardi, per "gustare" l'alba, limportante sarà arrivare sullo spartiacque tra la Valzurio e la val di Scalve, quindi almeno allo Scagnello.
Per il rientro lidea è quella di scendere a Colere su traccia da decidere al momento a secondo delle condizioni della neve nella parte alta.
Se fosse dura, sarà uno sballo raidare in fuoripista tra i dossi e le vallette sotto la seggiovia, se no meglio le piste da sci.
Avviserò per tempo il gestore degli impianti.
Da Colere risalirò al passo della Presolana, purtroppo su asfalto, non cè alternativa, poi da li deciderò se rientrare da Dorga, Lantana oppure aggirare lo Scanapà fino al col Vareno e poi scendere sempre da Lantana in val di Tede.
Arrivato ad Onore la scelta per raggiungere la Baita sarà solo in funzione delle forze residue.
Qualche volta ho risalito le rampe del Blum e sono ridisceso dal sentiero super bastardo che si getta su Valzurio
Altre ho raggirato Clusone sul sentiero delle fonti che arriva sopra Villa dOgna, altre ho fatto semplicemente lasfalto ed in ogni caso la risalita finale ai 900 mt. della Baita è sempre una vera mazzata.
Per i numeri, la distanza totale varia dai 65 agli 80 km. a secondo del giro, il dislivello dai 2.700 ai 3.000 mt., il tempo non meno di 8 ore in movimento, il resto dipende dalle varie soste.
Labbigliamento dovrà essere idoneo, prevedendo prima il freddo e poi probabilmente anche il caldo.
Cibo ed bevande dovranno essere misurate per evitare peso, ma sufficienti per arrivare alla civiltà.
La bici meglio che sia leggera, di peso ce ne sarà già tanto per tutto il resto.
Per gli attrezzi, oltre a ramponi, le racchette e se mai le ciaspole, serviranno cinghietti per legare la bici sullo zaino, poi sarebbe meglio avere un cordino da almeno 8/10 mt. ed un moschettone.
Lo zaino da almeno 25/30 lt., le scarpe alte, con ghette lunghe o corte a secondo di come sarà la neve.
Non dovranno mancare le solite cose, camere daria, pompa, leve, multitool, ecc.
Importantissime le luci, andranno benissimo 2 faretti dei soliti potenti per le notturne, con 2 sane batterie che dovranno durare almeno 5 ore in totale
Una cosa che non dovrà mancare dovrà comunque essere la voglia di fare tanta, ma tanta fatica .
Allora, chi vuole farmi compagnia? Mmmmmmmmmhhhhhh .
Ovviamente se qualcuno volesse venire, verrà in Baita con me dove non mancherà cibo, bevande ed un letto per leventuale riposino pre avventura
Altri dettagli e le tracce nei prossimi giorni.
Qui nel 2008 dal passo Scagnello.