si, si, continua ad infierire.
Ringrazio ancora Lanci per il giro di ieri.
Partenza da galliate in auto ore 7,30 sotto una pioggia fine e destinazione Orello. Durante la strada il cielo grigio si apre all'orizzonte e si comincia a vedere la
catena delle montagne innevate fino a bassa quota, uno spettacolo. Intanto aveva smesso di piovere.
Arrivati, ci vestiamo per le basse temperature e preparati per, come dice Lanci, la cinghializzazione.
Si parte in bici per un sentiero in discesa sopra un tappeto rosso di foglie e da qui si prospetta un giro bellissimo.
Abbiamo fatto un percorso misto di sali-scendi con alcuni tratti di salita in asfalto, che ci stavano anche per sparare due cavolate, ma sempre in paesaggio pieno di colori e silenzioso. C'è stata anche una piccola variante con una risalita su un versante, perpendicolare alle linee di livello, per andare a riprendere il sentiero. Qui Dino, un amico alto un metro e una manopola ma che in salita va come un treno, ci ha offerto uno spettacolo extra. Si trovava parallelo a noi, ma 5 o 6 metri più in alto, in sella. Ad un certo punto ha fatto due rotoloni sul fianco con la bici attaccata e ci ha raggiunti.
Alla fine del giro, dopo 25 km e circa 3 ore, rientriamo e ci accorgiamo di essere stranamente puliti ed asciutti. Il fondo aveva drenato bene tutta l'acqua della settimana.
Intanto che io e Dino sistemavamo le bici, Lanci si era messo gli stivali e si era allontanato. Dopo 5 minuti arriva con in mano un porcino, che pesato era 8 etti.
Fatta la doccia, acceso il camino, c'è scappata una pasta con il porcino clamorosa accompagnata da una bottiglia di Gutturnio.
Una giornata così capita poche volte.
Grazie ancora per il giro e per l'ospitalità.
Lanci, sei un grande. Ciao