Meno di tre mesi, novità?
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Ormai mancano quasi due masi alla partenza e a mi vengono in mente delle domande a cui non so dare risposte.
1 Scape. Meglio scegliere quelle che uso di solito o cercarne di comode e meno rigide per poter scarpinare bene dove necessario.
2 Divise. Solitamente quante se ne portano dietro, io penso a 3 estive da dargli una sciaccuata a fine tappa, mentre mi porterei sempre dietro un antivento, un antipioggia, bracciali, gambali e magari anche una maglia lunga.
3 Acqua. Io ho una sacca idrica da 1,5L basta per arrivare da un rifornimento all'altro?
4 Tappe. Quando si viene a sapere la lunghezza, altimetria e tempo massimo per finirle, così da poter fare una programazzione sommaria dei di quanto si debba stare in sella giorno per giorno.
Grazie.
Il gran botto sarà subito alla prima tappa. Perché domenica 22 luglio,
dopo il riscaldamento ai novecento metri di altitudine nei saliscendi
di Limone Piemonte, lIronbike proporrà ad atleti e spettatori (e
telespettatori) la superba novità delledizione 2012: lattraversamento
del Parco delle Alpi Marittime in un itinerario classico e magnifico.
Si tratta della traversata dalla valle Gesso alla valle Stura, attraverso
la salita del Valasco e la discesa di Vallescura. E un momento in cui
lo sfondo naturale si sposerà a pennello con la fatica più dura. Due,
tre ore in cui la magia dei luoghi ritroverà i suoi personaggi più
naturali ed azzeccati. Cè stato il temèp dei cacciatori degli alpestri
ludi, nelle epoche delle scorribande reali;poi quello dei soldati del
genio che hanno sputato sangue per tracciare sentieri e scavare
gallerie. Poi il lungo silenzio della montagna appena rotto
questanno dalla pedalata impossibile e dal respiro rumoroso dei
ragazzi arrivati da mezzo mondo per la settimana dellIronbike.
Quella domenica saranno 131 chilometri in cui si supereranno
pietraie e si scivolerà fra le pinete; si sfioreranno rifugi arrivando a
lambire i laghi e forse lultima neve; si ridarà vita ad un percorso che
sembrava condannato allo sfasciume e che grazie al contributo di
tanti è stato incredibilmente ritrovato. In alto, quasi al culmine, si
spalancherà lo sfondo delle grandi Alpi; le praterie della vicina
Francia della Tinée; la discesa verso Vinadio che farà strada ai bikers
di passaggio nel suo forte ottocentesco in una giornata che si preannuncia
di festa popolare. Questo il gran botto. Ma la strada verso il
riposo di San Damiano, due valli più in là , sarà ancora lunga. Di lì in
poi lIronbike 2012 ci condurrà al repertorio che in altri sei giorni ci
addentrerà in altrettanti valli della cerchia alpina: Varaita e Po;
Pellice e Germanasca, Chisone e Susa. E in abbondanza: ancora
rifugi e croci sulle vette delle montagne; cengie esposte e scollinamenti
ventosi; borgate sbarrate e fortificazioni perdute; vecchie
miniere e nuove avveniristiche funivie.
Da Limone a Sauze dOulx passando per Sestriere.
Vuol dire un inizio ed una fine nelle località che più vogliono legare
il soggiorno estivo allo sport estremo della mountain bike, ideando
percorsi transfrontalieri e disegnando parchi di estrema avventura.
Ma in mezzo, come sempre, per gli impossibili dellIronbike, ci
saranno le Alpi adocchiate mentre lattenzione sarà tutta concentrata
sulle pedalate. Ad ogni angolo, limprevisto, lincredibile. E poi l
irripetibile chiodo fisso di ogni bikers per sette giorni di fila: arrivare
alla fine e poter dire di avercela fatta!
Giusto ieri ne parlavamo con un ragazzo che la farà, è abbastanza tosta per essere la prima tappa; io la scorsa estate ho fatto il giro dei laghi di valscura, salendo al Valasco la strada è fattibile poi arrivando al rifugio sul pianoro si apre un bello scenario, salendo ai laghi invece ogni tanto è dura da lì in poi ho paura che sia un portage fino in cima. Comunque gran bel giro.....
Ed è solo la prima tappa, con queste premesse potrebbe essere l'edizione più dura della storia.........e questo è il motivo per cui ci torno per la terza volta......
Con queste news inizio a essere seriamente preoccupatosarà il caso di arrivare ampiamente riposati. Per adesso alterno giornate in cui mi sento bene a giornate, tipo oggi, in cui faccio una fatica boia. Spero che tra un paio di settimane, quando col lavoro dovrei essere più tranquillo, di riuscire a fare qualche lungo in altura cercando di scoprire il nuovo tracciato.
Beh, non fasciamoci la testa già adesso, all'Iron Bike non è mai un problema di kilometri, ma di tempo di percorrenza, speriamo che il percorso di questa tappa sia un pò più scorrevole dello standard IB, in modo da poter fare un media non troppo bassa e quindi non impiegarci troppo tempo. E soprattutto speriamo che mettano un tempo massimo sensato. Conosco abbastanza bene il tratto dalle terme di Valdieri fino al Lago superiore di Valscura ma non conosco poi il tratto che porta al Colle di Valscura (ma credo sia tutto portage) e successiva discesa. E poi non ho capito come ci si arriva alle Terme di Valdieri, boh, lo scopriremo.
Bhè potrebbero farvi arrivare da limone tramite il colle del sabbione ad entracque e poi andare alle terme oppure seguire per un tratto l'inizio dello scorso anno passando per vernante salire ai tetti e scendere a roaschia da li in poi potrebbero farvi fare la strada asfaltata fino alle terme e da lì salire al Valasco.....
Da un'altra descrizione che c'è sul volantino divulgato sul sito ufficiale sembrerebbe la seconda, cioè come l'anno scorso da Vernante - Tetti - Roaschia, però non la conosco.
A giugno andrò a caccia delle scritte dell'anno scorso.
Se tu la conosci potresti descriverla un pò meglio questa prima parte?
Grazie.
Qualche post indietro si parlave di medie. Normalmente di quant'è la media oraria nelle tappe più toste?
Per la cronaca ieri lungo in mtb e mi sentivo a pezzi, oggi lungo in bdc e per i primi 90km facevo fatica a tenere la ruota, poi mi sono "scaldato"ed è andata un po' meglio, questo mi da già più fiducia.
Ho letto attentamente il racconto di trimaliteam.eu e a distanza di un paio di giorni mi è tornata in mente una cosa. Lui parlava di lavarsi la tazza dopo aver fatto colazione, ma è il caso di portarsi posate e gavetta?
Che l'Iron sia diversa da tutto me ne sto accorgendo, anche se non ho mai pensato che fosse un insieme di 7 marathon, ma molto di più. Io voglio partecipare con il grande sogno di portare a casa la maglia di finisher, ma certamente non voglio mattere a repentaglio la mia salute per conseguire il risultato. Oltre a questo sono curioso di vedere fino a dove posso arrivare fisicamente e mentalmente.
Qualche mese fa ero preoccupato di non essere fisicamente pronto, ora ho la quasi certezza di non farcela dal punto di vista mentaleQuello che mi terrorizza è che una volta arrivati al campo base bisogna darsi da fare per recuperare la propria roba, montare la tenda, lavarsi, mangiare ecc.
La mia intenzione non è certo quella di terrorizzarti, ma di cercare di fare in modo che tu possa arrivare il più preparato possibile, soprattutto sulla parte logistica al campo base che come ho detto più volte è molto importante e di solito viene sottovalutata da tanti partecipanti.
Per quanto riguarda la maglia di finisher è ovviamente anche il mio obiettivo, il problema è che con il Regolamento nuovo:
Art.15 Finisher
Non saranno considerati finisher, non ricevendo pertanto la maglia, coloro che non avranno portato a termine tutte le tappe entro il tempo massimo e coloro che pur avendo compiuto lintero percorso nei tempi massimi indicati avranno assommato più di 30000 punti. Le penalità comminate per lesclusione dalla classifica finisher terranno conto esclusivamente dei ritardi sul tempo imposto nella tappa (arrivo).
occorre arrivare TUTTE le tappe entro il tempo massimo. Il che è parecchio impegnativo. Speriamo, come già detto, che i tempi massimi siano sensati.
P.S: maglia dal puro valore simbolico, nel 2009 era brutta brutta brutta, ma una volta ho visto una bella polo, non so di che anno, poteva essere del 2008.
Mi hai talmente terrorizzato che per qualche giorno non ho neppure più aperto la pagina del forumScherzo ero preso dal lavoro, tanto che per andare a fare una sgambata infrasettimanale sono costretto ad andare di notte.
L'obbiettivo del finisher è una soddisfazione mia personalissima, che se si dovesse avverare nonostate i paletti sarebbe ancor più goduta, e la maglia è solo il simbolo, poco impporta se sia bella o brutta.
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Bravo Mauro! Questo è lo spirito giusto!
Io sono assolutamente convinto che centrerai il tuo obiettivo, perchè hai talento e volontà da vendere!
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