Co Alan l'abbiamo fatta nel 2005 prima dei mondiali assieme a Joel Panozzo e Amiel Cavalier, dopo che l'hanno fatta si sono guardati e la rifecero altre 3 volte non volevano piu smettere.
Piu che trenini sembravano dei caccia impressionanti e soprattuto meravigliosi da vedere.
Ecco: credo che quello sia il tracciato che fa "crescere"....
Anche la DH di morzine fa crescere, anche solo per il fatto che offre infinite linee per interpretare il percorso (cosa spesso assente in italia, nei tracciati che ho avuto modo di percorrere)...e per il fatto che si raggiungano velocità veramente sostenute!
Altro difetto degli italiani è il fatto che spesso, andando in francia, preferiscano L2A a PortesDuSoleil....: tra i due posti c'è una differenza infinita (Ports du Soleil è DH).
PS: molto bella, ma poco scassata, anche la DH che porta a Les Croix, dopo Chatel: c'erano doppi veramente spessi...e sponde infinite!
Ecco: a portes du soleil c'è tutto!
Ad esempio io ho trovato troppo facile e liscia anche Livigno (lasciamo stare il ripidoripido "do or die" ed il drop della roccia, punto nel quale credo si vada più forte "evitandolo").
Credo che una pista moderna non sia tale per la presenza di gap (in lungo o in altezza) a due cifre...ma per il fatto che presenti passaggi "tosti" e difficili da fare a manetta aperta.
Questo è il mio concetto di pista difficile!
Conosco "tanta" gente che salta da paura...ma quando c'è da aprire "sul rotto e fisico" si annebbia.
Il gap grosso, con pelo e motivazione, si riesce a chiudere...il passaggio skassato in contropoendenza e veloce richiede tecnica, manico ed ancora tecnica: ed è lì che si fa il tempo e si mette alla prova la preparazione fisica.