Incurabile paura di volare in aereo... HELP ME!

Ciao a tutti...
mi sento in causa,come tecnico certificato (qualche volta ho anche riparato l'aereo a Lampo, quando eravamo sotto la stessa livrea).
ero in Alitalia ed ora sono in forza presso una ditta di manutenzione (non una compagnia aerea).
Purtroppo in ambito aeronautico ogni notizia fa clamore e colpisce l'opinione pubblica perchè fa leva sulle paure ataviche di ognuno di noi.
La paura di volare è una naturale conseguenza del nostro istinto di conservazione,la paura è un mezzo della natura per preservarci dai pericoli.
Si ha paura a nuotare in mare aperto,
si ha paura a stare al buio,
si ha paura se ci si trova in mezzo ad una gabbia di leoni.
La paura ti dice"levati di lì,che rischi di morire!!"
La paura del volo è come le altre,irrazionale,istintiva,tende a prevalere sulla razionalità che ci dice che è tutto ok,che i piloti sanno fare il loro lavoro,che l'aereo è stato controllato etc...etc...
Il "mestiere" dell'uomo infatti non è volare.
ma non è neanche correre a 130 km/h in autostrada.
ma non è neanche navigare con sotto il sedere 5000m d'acqua.
Il problema della paura del volo,risiede nel fatto di non essere attori,ma di "subire" la situazione,essendo impotenti di fronte ad un eventuale problema.
Il fatto di non poter gestire questo"pericolo" è ansiogeno.
per tutti,anche per gli addetti ai lavori.
Ho volato molto sia per lavoro che per svago,e posso dire che all'inizio c'era una certa apprensione.
Lavorando poi in manutenzione e dovendo conoscere bene per ripararli (in realtà benissimo, ma non voglio fare lo sborone) gli impianti dei moderni liner e la loro architettura doppia e a volte tripla per avere ridondanza,ho cominciato ad essere sempre più tranquillo.
Molto ha fatto anche l'aver avuto molte possibilità di volare in cockpit ed assistere alle manovre delle varie fasi del volo.
Certo non tutti hanno questa possibilità e quando, da passeggero,senti rumori,accelerazioni,decelerazioni senza avere sentore che queste siano dovute a manovre ben precise e volute,è normale farsi domande.
Quello che posso dire è che gli aerei sono strutturati per resistere a solecitazioni ben maggiori di quelle a cui sono sottoposti giornalmente nel loro impiego operativo.
Se andate su youtube potrete vedere i test di rottura di strutture aernautiche(provate a vedere i test di resistenza dell'ala de Boeing 777...impressionante!) e capirete che una turbolenza,un atterraggio duro,un"vuoto d'aria",addirittura un colpo da fulmine(cosa che accade spessissimo,vero Lampo???) non sono in grado di compromettere strutturalmente un aereo.
Nello specifico dell'incidente spanair quoto in pieno Lampo,l'avaria di un motore(un classico)in prossimità del decollo,è una situazione si di emergenza,ma gestibilissima dall'equipaggio,anche in caso di fiamme.
In prossimità del suolo è probabile che qualcosa (un uccello,detriti sulla pista)entri nei motori danneggiandoli e generando F.O.D. (foreign object damage) e questo costruttori,piloti ed operatori aeroportuali lo sanno bene.
per questo esistono impianti di allontanamento volatili negli aeroporti,progetti di addestramento e sensibilizzazione degli operatori aeroportuali a non abbandonare oggetti sui piazzali,e per questo esistono sistemi a bordo degli aerei in grado di fornire,in caso di avaria ad un motore in fase di decollo,potenza supplementare all'altro motore per poter completare la fase iniziale di salita ed il rientro immediato in totale sicurezza.
Per tranquillizzarvi: circa un anno fa,in partenza da fiumicino,un B767 della DeltaAirlines in decollo fece una doppia ingestione(entrambi i motori) passando attraverso uno stormo di GABBIANI (per chi non lo sapesse sono enormi) tornò a terra con un motore completamente distrutto e l'altro ridotto ai minimi termini.
Paura,certo,ma tutti sani e salvi.
Tutta sta boiata per dire: non precludetevi occasioni di viaggio per la paura di volare.
volate,volate,sennò rimango senza lavoro!
Ciao e scusate la lungaggine...


CIAO LAMPO,PILOTA FREERIDE!
SE VIENI A VBS CON IL POSTALE FAMMELO SAPERE!
 
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gattonero

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Ciao a tutti...
mi sento in causa,come tecnico certificato (qualche volta ho anche riparato l'aereo a Lampo, quando eravamo sotto la stessa livrea).
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Purtroppo in ambito aeronautico ogni notizia fa clamore e colpisce l'opinione pubblica perchè fa leva sulle paure ataviche di ognuno di noi.
La paura di volare è una naturale conseguenza del nostro istinto di conservazione,la paura è un mezzo della natura per preservarci dai pericoli.
Si ha paura a nuotare in mare aperto,
si ha paura a stare al buio,
si ha paura se ci si trova in mezzo ad una gabbia di leoni.
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La paura del volo è come le altre,irrazionale,istintiva,tende a prevalere sulla razionalità che ci dice che è tutto ok,che i piloti sanno fare il loro lavoro,che l'aereo è stato controllato etc...etc...
Il "mestiere" dell'uomo infatti non è volare.
ma non è neanche correre a 130 km/h in autostrada.
ma non è neanche navigare con sotto il sedere 5000m d'acqua.
Il problema della paura del volo,risiede nel fatto di non essere attori,ma di "subire" la situazione,essendo impotenti di fronte ad un eventuale problema.
Il fatto di non poter gestire questo"pericolo" è ansiogeno.
per tutti,anche per gli addetti ai lavori.
Ho volato molto sia per lavoro che per svago,e posso dire che all'inizio c'era una certa apprensione.
Lavorando poi in manutenzione e dovendo conoscere bene per ripararli (in realtà benissimo, ma non voglio fare lo sborone) gli impianti dei moderni liner e la loro architettura doppia e a volte tripla per avere ridondanza,ho cominciato ad essere sempre più tranquillo.
Molto ha fatto anche l'aver avuto molte possibilità di volare in cockpit ed assistere alle manovre delle varie fasi del volo.
Certo non tutti hanno questa possibilità e quando, da passeggero,senti rumori,accelerazioni,decelerazioni senza avere sentore che queste siano dovute a manovre ben precise e volute,è normale farsi domande.
Quello che posso dire è che gli aerei sono strutturati per resistere a solecitazioni ben maggiori di quelle a cui sono sottoposti giornalmente nel loro impiego operativo.
Se andate su youtube potrete vedere i test di rottura di strutture aernautiche(provate a vedere i test di resistenza dell'ala de Boeing 777...impressionante!) e capirete che una turbolenza,un atterraggio duro,un"vuoto d'aria",addirittura un colpo da fulmine(cosa che accade spessissimo,vero Lampo???) non sono in grado di compromettere strutturalmente un aereo.
Nello specifico dell'incidente spanair quoto in pieno Lampo,l'avaria di un motore(un classico)in prossimità del decollo,è una situazione si di emergenza,ma gestibilissima dall'equipaggio,anche in caso di fiamme.
In prossimità del suolo è probabile che qualcosa (un uccello,detriti sulla pista)entri nei motori danneggiandoli e generando F.O.D. (foreign object damage) e questo costruttori,piloti ed operatori aeroportuali lo sanno bene.
per questo esistono impianti di allontanamento volatili negli aeroporti,progetti di addestramento e sensibilizzazione degli operatori aeroportuali a non abbandonare oggetti sui piazzali,e per questo esistono sistemi a bordo degli aerei in grado di fornire,in caso di avaria ad un motore in fase di decollo,potenza supplementare all'altro motore per poter completare la fase iniziale di salita ed il rientro immediato in totale sicurezza.
Per tranquillizzarvi: circa un anno fa,in partenza da fiumicino,un B767 della DeltaAirlines in decollo fece una doppia ingestione(entrambi i motori) passando attraverso uno stormo di GABBIANI (per chi non lo sapesse sono enormi) tornò a terra con un motore completamente distrutto e l'altro ridotto ai minimi termini.
Paura,certo,ma tutti sani e salvi.
Tutta sta boiata per dire: non precludetevi occasioni di viaggio per la paura di volare.
volate,volate,sennò rimango senza lavoro!
Ciao e scusate la lungaggine...


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E bravo Luka, ci voleva proprio un intervento qualificato come il tuo.

Hai proprio centrato il punto, la sensazionalizzazione del fatto :-(

Per quanto mo riguarda non prego e non ci penso. Se deve succedere succede, io la penso così.
E francamente non essendo più abituato ad andare in auto, ogni volta che torno in Italia mi bollo le mutande a stare in auto, specie se è qualcun'altro che guida.
Come è importante pensare di avere il controllo del mezzo, anche se così non è, almeno in percentuale intera ;-)



....e speriamo che Panzer gli passi 'sta fifa del cavolo, io l'ho già invitato mille volte... :ueh:
 

gattonero

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Tutto vero...ma leggiti gli interventi precedenti: a molti pare che l'aereo sia "infallibile": questo è vero solo in altissima percentuale, ma non al 100%.
Questa non è che la dimostrazione che le paure mie, di Panzer, della Alex e di tanti altri, sono, seppur minimamente, giustificate.

No, non sono giustificate a meno di essere piuttosto chiusi con sè stessi ed incapaci di affrontare la realtà.
Petit, guardiamoci in faccia: macchina in autostrada a 150km/h (ma 130 fa lo stesso), ti scoppia un pneumatico, come qualcuno ha già detto. Credi davvero di avere una scappatoia, di correggere l'auto e di cavartela? Credi davvero, al 100% di non causare problemi anche ad altre auto?
Io la vedo una percentuale molto simile al miracolo.
Che, per inverso, è la stessa percentuale con cui avvengono gli incidenti aerei.
Solo che un aereo fa notizia, anche se se una piccola frazione dei morti che fanno le auto. Solo che a quelle ci siamo abituati :spetteguless:
 

Cattivik

Biker celestialis
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No, non sono giustificate a meno di essere piuttosto chiusi con sè stessi ed incapaci di affrontare la realtà.
Petit, guardiamoci in faccia: macchina in autostrada a 150km/h (ma 130 fa lo stesso), ti scoppia un pneumatico, come qualcuno ha già detto. Credi davvero di avere una scappatoia, di correggere l'auto e di cavartela? Credi davvero, al 100% di non causare problemi anche ad altre auto?
Io la vedo una percentuale molto simile al miracolo.
Che, per inverso, è la stessa percentuale con cui avvengono gli incidenti aerei.
Solo che un aereo fa notizia, anche se se una piccola frazione dei morti che fanno le auto. Solo che a quelle ci siamo abituati :spetteguless:

Le sicurezze dell'andare in auto dovrebbero crollare quando si vedono immagini come quelle viste recentemente...del camion che impazzisce e buca il new jersey come una lastra di polistirolo e esplode contro chi arriva in senso opposto...ecco. 'sti poveri cristi cosa han potuto fare ??????
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
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Lodz - Polonia
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Il Tupolev 144, lo chiamavano "Concordosky", fu presentato a Parigi prima del
Concorde e precipitò durante la presentazione per un cedimento strutturale...
(era una copia del Concorde)
Ha continuato a volare a lungo con la Aeroflot e poi è stato ritirato.
Una bufala di aeroplano come il Concorde, che fu una specie di esercizio tecnologico,
100 passeggeri seduti scomodi, che pagano una enormità per volare sull'Atlantico
a Mach 2 consumando una follia ed inquinando come 10 aeroplani di allora... per non
parlare del rumore al decollo!

http://dailymotion.alice.it/video/x1eytd_tupolev-144-crash-le-bourget_tech
 
No, non sono giustificate a meno di essere piuttosto chiusi con sè stessi ed incapaci di affrontare la realtà.
Petit, guardiamoci in faccia: macchina in autostrada a 150km/h (ma 130 fa lo stesso), ti scoppia un pneumatico, come qualcuno ha già detto. Credi davvero di avere una scappatoia, di correggere l'auto e di cavartela? Credi davvero, al 100% di non causare problemi anche ad altre auto?
Io la vedo una percentuale molto simile al miracolo.
Che, per inverso, è la stessa percentuale con cui avvengono gli incidenti aerei.
Solo che un aereo fa notizia, anche se se una piccola frazione dei morti che fanno le auto. Solo che a quelle ci siamo abituati :spetteguless:

Credo che:
1) nessuno mi obbliga a volare
2) da metri 5000 allo schianto a terra c'è un pò troppo tempo per pensare che sei spacciato
3) i morti in auto mi danno lavoro
 

stinky_23

Biker paradisiacus
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Il Tupolev 144, lo chiamavano "Concordosky", fu presentato a Parigi prima del
Concorde e precipitò durante la presentazione per un cedimento strutturale...
(era una copia del Concorde)
Ha continuato a volare a lungo con la Aeroflot e poi è stato ritirato.
Una bufala di aeroplano come il Concorde, che fu una specie di esercizio tecnologico,
100 passeggeri seduti scomodi, che pagano una enormità per volare sull'Atlantico
a Mach 2 consumando una follia ed inquinando come 10 aeroplani di allora... per non
parlare del rumore al decollo!

http://dailymotion.alice.it/video/x1eytd_tupolev-144-crash-le-bourget_tech

grazie x la risposta! ultima domanda poi smetto di rompere.. :mrgreen:

ma il concorde e il tupolev non avevano una forma molto più aerodinamica rispetto agli aerei "normali"? per esempio... perchè non riprendono la forma del concorde con motori normali? forse le ali hanno poca portanza per motori meno potenti e servirebbe più spinta?

ciauz
 

Lampo 13

Biker imperialis
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grazie x la risposta! ultima domanda poi smetto di rompere.. :mrgreen:

ma il concorde e il tupolev non avevano una forma molto più aerodinamica rispetto agli aerei "normali"? per esempio... perchè non riprendono la forma del concorde con motori normali? forse le ali hanno poca portanza per motori meno potenti e servirebbe più spinta?

ciauz

L'ala del Concorde è una ala detta "a delta", ha buone capacità
aerodinamiche ad alte velocità ma per contro, in tutte le cose c'è
un pro e un contro, porta ad avere degli assetti molto cabrati in
fase di atterraggio per la bassa velocità, fu una scelta praticamente
obbligata per un velivolo supersonico a lungo raggio.

L'ala a delta è un tipo di ala utilizzata su velivoli che possono volare a
velocità supersonica. Deve il suo nome alla particolare forma in pianta,
pressoché triangolare, che richiama quella della lettera maiuscola greca
delta (Δ).
I primi studi su velivoli con ali a delta vennero effettuati poco prima della
seconda guerra mondiale in Germania da Neythen Woolford e da Boris
Ivanovich Cheranovsky nell'Unione Sovietica. Tale soluzione cominciò
tuttavia ad essere diffusamente utilizzata solo a partire dagli anni 50; fu
adottata per la prima volta dai caccia supersonici francesi Dassault Mirage
e dai Convair americani.




Il Dassault Mirage III



La particolare geometria dell'ala a delta permette di far crescere il numero
di Mach critico in quanto fa in modo che il vettore velocità normale alla
stessa sia inferiore al valore di velocità indisturbata. (Ovvero, dato che i
principali effetti aerodinamici dipendono unicamente dalla componente della
velocità del flusso perpendicolare al bordo d'attacco, tutto va come se
l'ala lavorasse in un regime di velocità minore. Ovviamente ciò comporta
una riduzione della portanza rispetto ad un'ala diritta proporzionale alla
riduzione di velocità apparente.)
Uno dei vantaggi principali della geometria a delta di basso allungamento
consiste nel fatto che, in regime supersonico, il bordo d'attacco dell'ala
rimane stabilmente dietro l'onda d'urto generata dalla prua del velivolo
stesso, estremizzando dunque le caratteristiche delle ali a freccia.
Inoltre l'ala a delta permette un miglior collegamento con la fusoliera,
permettendo dunque di avere delle ali di maggior robustezza, di semplice
realizzazione e con maggior spazio per il trasporto del carburante
all'interno delle stesse. Normalmente, tutto il bordo d'uscita è dotato di
superfici mobili che controllano contemporaneamente il rollio (svolgendo la
funzione degli alettoni) e il beccheggio, eliminando dunque la necessità di
stabilizzatori verticali separati. Per questo motivo, vengono spesso
denominati elevoni (anglicismo, da elevator+aileron).
Un altro vantaggio consiste nel fatto che, al crescere dell'angolo
d'attacco, il bordo d'attacco genera una schiera vorticosa che tende a
tenere attaccato il flusso al dorso dell'ala, permettendo così di avere
elevati angoli di stallo.
 

BRETT

Biker poeticus
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Purtroppo in ambito aeronautico ogni notizia fa clamore e colpisce l'opinione pubblica perchè fa leva sulle paure ataviche di ognuno di noi.
La paura di volare è una naturale conseguenza del nostro istinto di conservazione,la paura è un mezzo della natura per preservarci dai pericoli.
Si ha paura a nuotare in mare aperto,
si ha paura a stare al buio,
si ha paura se ci si trova in mezzo ad una gabbia di leoni.
La paura ti dice"levati di lì,che rischi di morire!!"
La paura del volo è come le altre,irrazionale,istintiva,tende a prevalere sulla razionalità che ci dice che è tutto ok,che i piloti sanno fare il loro lavoro,che l'aereo è stato controllato etc...etc...
Il "mestiere" dell'uomo infatti non è volare.
ma non è neanche correre a 130 km/h in autostrada.
ma non è neanche navigare con sotto il sedere 5000m d'acqua.
Il problema della paura del volo,risiede nel fatto di non essere attori,ma di "subire" la situazione,essendo impotenti di fronte ad un eventuale problema.
Il fatto di non poter gestire questo"pericolo" è ansiogeno.
per tutti,anche per gli addetti ai lavori.
Ho volato molto sia per lavoro che per svago,e posso dire che all'inizio c'era una certa apprensione.
Lavorando poi in manutenzione e dovendo conoscere bene per ripararli (in realtà benissimo, ma non voglio fare lo sborone) gli impianti dei moderni liner e la loro architettura doppia e a volte tripla per avere ridondanza,ho cominciato ad essere sempre più tranquillo.
Molto ha fatto anche l'aver avuto molte possibilità di volare in cockpit ed assistere alle manovre delle varie fasi del volo.
Certo non tutti hanno questa possibilità e quando, da passeggero,senti rumori,accelerazioni,decelerazioni senza avere sentore che queste siano dovute a manovre ben precise e volute,è normale farsi domande.
Quello che posso dire è che gli aerei sono strutturati per resistere a solecitazioni ben maggiori di quelle a cui sono sottoposti giornalmente nel loro impiego operativo.
Se andate su youtube potrete vedere i test di rottura di strutture aernautiche(provate a vedere i test di resistenza dell'ala de Boeing 777...impressionante!) e capirete che una turbolenza,un atterraggio duro,un"vuoto d'aria",addirittura un colpo da fulmine(cosa che accade spessissimo,vero Lampo???) non sono in grado di compromettere strutturalmente un aereo.
Nello specifico dell'incidente spanair quoto in pieno Lampo,l'avaria di un motore(un classico)in prossimità del decollo,è una situazione si di emergenza,ma gestibilissima dall'equipaggio,anche in caso di fiamme.
In prossimità del suolo è probabile che qualcosa (un uccello,detriti sulla pista)entri nei motori danneggiandoli e generando F.O.D. (foreign object damage) e questo costruttori,piloti ed operatori aeroportuali lo sanno bene.
per questo esistono impianti di allontanamento volatili negli aeroporti,progetti di addestramento e sensibilizzazione degli operatori aeroportuali a non abbandonare oggetti sui piazzali,e per questo esistono sistemi a bordo degli aerei in grado di fornire,in caso di avaria ad un motore in fase di decollo,potenza supplementare all'altro motore per poter completare la fase iniziale di salita ed il rientro immediato in totale sicurezza.
Per tranquillizzarvi: circa un anno fa,in partenza da fiumicino,un B767 della DeltaAirlines in decollo fece una doppia ingestione(entrambi i motori) passando attraverso uno stormo di GABBIANI (per chi non lo sapesse sono enormi) tornò a terra con un motore completamente distrutto e l'altro ridotto ai minimi termini.
Paura,certo,ma tutti sani e salvi.

Molto interessante quello che hai scritto.
Sì, è così: il problema è subire la situazione.
 
L'ala del Concorde è una ala detta "a delta", ha buone capacità
aerodinamiche ad alte velocità ma per contro, in tutte le cose c'è
un pro e un contro, porta ad avere degli assetti molto cabrati in
fase di atterraggio per la bassa velocità, fu una scelta praticamente
obbligata per un velivolo supersonico a lungo raggio.

L'ala a delta è un tipo di ala utilizzata su velivoli che possono volare a
velocità supersonica. Deve il suo nome alla particolare forma in pianta,
pressoché triangolare, che richiama quella della lettera maiuscola greca
delta (Δ).
I primi studi su velivoli con ali a delta vennero effettuati poco prima della
seconda guerra mondiale in Germania da Neythen Woolford e da Boris
Ivanovich Cheranovsky nell'Unione Sovietica. Tale soluzione cominciò
tuttavia ad essere diffusamente utilizzata solo a partire dagli anni 50; fu
adottata per la prima volta dai caccia supersonici francesi Dassault Mirage
e dai Convair americani.




Il Dassault Mirage III



La particolare geometria dell'ala a delta permette di far crescere il numero
di Mach critico in quanto fa in modo che il vettore velocità normale alla
stessa sia inferiore al valore di velocità indisturbata. (Ovvero, dato che i
principali effetti aerodinamici dipendono unicamente dalla componente della
velocità del flusso perpendicolare al bordo d'attacco, tutto va come se
l'ala lavorasse in un regime di velocità minore. Ovviamente ciò comporta
una riduzione della portanza rispetto ad un'ala diritta proporzionale alla
riduzione di velocità apparente.)
Uno dei vantaggi principali della geometria a delta di basso allungamento
consiste nel fatto che, in regime supersonico, il bordo d'attacco dell'ala
rimane stabilmente dietro l'onda d'urto generata dalla prua del velivolo
stesso, estremizzando dunque le caratteristiche delle ali a freccia.
Inoltre l'ala a delta permette un miglior collegamento con la fusoliera,
permettendo dunque di avere delle ali di maggior robustezza, di semplice
realizzazione e con maggior spazio per il trasporto del carburante
all'interno delle stesse. Normalmente, tutto il bordo d'uscita è dotato di
superfici mobili che controllano contemporaneamente il rollio (svolgendo la
funzione degli alettoni) e il beccheggio, eliminando dunque la necessità di
stabilizzatori verticali separati. Per questo motivo, vengono spesso
denominati elevoni (anglicismo, da elevator+aileron).
Un altro vantaggio consiste nel fatto che, al crescere dell'angolo
d'attacco, il bordo d'attacco genera una schiera vorticosa che tende a
tenere attaccato il flusso al dorso dell'ala, permettendo così di avere
elevati angoli di stallo.
come godo...:))): :))): :))): :))):
Questo non è nozionismo o sfoggio di cpmpiaciuta saccenza,questa è cultura...
mi hai fatto rivivere i periodi della scuola prima,e di quando ero militare poi...
grazie mitico Lampo! :celopiùg:
 

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