Incidente mortale sul Garda a Punta Larici

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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giovi@

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Rockrider 560 "milanista"
Quando succede un fatto grave come la morte di una persona, a priori non se ne conoscono le cause, anche se a volte sembrano apparentemente ovvie. Ci sono tante circostanze che possono causare, influire o concorrere a una morte. Una inchiesta penale E' un atto dovuto, che viene intrapreso per appurare se qualcuna di queste cause è imputabile alla volontà o alla negligenza di un uomo e in tal caso procedere nei suoi confronti. Ti faccio un semplicissimo esempio. Nel nostro caso, appare che la vittima sia stata imprudente. Questa è quasi certamente la causa principale della sua morte. Però se il sentiero doveva essere segnalato e/o sbarrato, magari in forza di un provvedimento comunale che qualcuno aveva ignorato, e dunque sul sentiero non c'era alcun avviso, questo qualcuno sarebbe corresponsabile. Idem se la segnalazione e/o sbarramento, è stata rimossa da qualcuno in maniera fraudolenta e questo qualcuno viene identificato. Sono 2 semplici esempi di come le circostanze di una morte sono, a norma di legge, sempre oggetto di un procedimento che può concludersi con una archiviazione, come con un rinvio a giudizio e la successiva condanna di un qualcuno.
Io posso anche non dover andare a 90 kmh con la bdc, ma se cado perché sul manto stradale c'è una buca che l'ente proprietario della strada doveva coprire, qualcuno pagherà (ai miei eredi). Ma questo solo un'indagine può stabilirlo. Autopsia, ricognizione del mezzo, raccolta di testimonianze, esame degli atti, accertamenti sul luogo del sinistro, ecc.ecc.ecc.tutte cose che sempre vengono fatte e che giustamente anche stavolta verranno fatte.
io devo ancora trovarlo uno che cade per colpa di una buca e che viene risarcito.
ma a parte questa vena polemica. un conto e uno che cade su una strada per colpa di una buca. un conto e uno che si lancia giu come un pazzo da una montagna in bici.
non e possibile segnalare tutti i sentieri delle montagne. mi sembra pura utopia.
perche un conto sono i percorsi ufficiali per mtb. un altro sono i milioni di sentieri sparsi per l'italia.
secondo me con tutti i faldoni che hanno le procure nei loro magazzini. li tengono pure nei bagni per manzanza di spazio. credo che aprire un inchiesta per una cosa del genere, sia un po esagerato. abbiamo vedute diverse.
 

samuelgol

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io devo ancora trovarlo uno che cade per colpa di una buca e che viene risarcito.
ma a parte questa vena polemica. un conto e uno che cade su una strada per colpa di una buca. un conto e uno che si lancia giu come un pazzo da una montagna in bici.
non e possibile segnalare tutti i sentieri delle montagne. mi sembra pura utopia.
perche un conto sono i percorsi ufficiali per mtb. un altro sono i milioni di sentieri sparsi per l'italia.
secondo me con tutti i faldoni che hanno le procure nei loro magazzini. li tengono pure nei bagni per manzanza di spazio. credo che aprire un inchiesta per una cosa del genere, sia un po esagerato. abbiamo vedute diverse.
La mia non è una veduta. E' una testimonianza di quel che accade nella realtà.
La mia veduta è che sia corretto che accada, evidentemente non sono stato in grado di spiegare adeguatamente l'importanza della cosa.
p.s. i casi di risarcimento a seguito di buche e/o omissioni nella manutenzione stradale sono piuttosto frequenti. Tutto sta a chiederlo, ma è piuttosto facile poi dimostrarlo, soprattutto se c'è l'intervento di forze dell'ordine e/o mezzi di soccorso, sul posto dell'incidente.
 

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L'apertura di una inchiesta in casi del genere è un obbligo prescritto dal codice penale, da cui i magistrati non possono esimersi.
Lo stesso vale, ad esempio, per ogni evento in ambiente lavorativo, come per tutti gli eventi accidentali. Anche quando l'esito non è drammatico
E per fortuna che esistono delle norme che prescrivono l'accertamento delle cause per tutti questi eventi.
Piaccia o meno questa è una delle caratteristiche di un paese civile
 

sembola

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io devo ancora trovarlo uno che cade per colpa di una buca e che viene risarcito....
.
A me è capitato,e sono stato risarcito senza un fiato, forse perché si trattava di poche centinaia di euro.

ma a parte questa vena polemica. un conto e uno che cade su una strada per colpa di una buca. un conto e uno che si lancia giu come un pazzo da una montagna in bici.
Non era un'impressione, no...:roll:


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Tc70

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Picola ma carattarastica...
io devo ancora trovarlo uno che cade per colpa di una buca e che viene risarcito.
ma a parte questa vena polemica. un conto e uno che cade su una strada per colpa di una buca. un conto e uno che si lancia giu come un pazzo da una montagna in bici.
non e possibile segnalare tutti i sentieri delle montagne. mi sembra pura utopia.
perche un conto sono i percorsi ufficiali per mtb. un altro sono i milioni di sentieri sparsi per l'italia.
secondo me con tutti i faldoni che hanno le procure nei loro magazzini. li tengono pure nei bagni per manzanza di spazio. credo che aprire un inchiesta per una cosa del genere, sia un po esagerato. abbiamo vedute diverse.


Eccomi...risarcito di 350 eur dopo aver fatto foto alla buca,inviata e presentato danni al comune...;-)
 
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@Tc70 @sembola
pensavo che i risarcimenti per cadute su buche cittadine fossero un miraggio. invece vedo che mi sbagliavo. bene cosi allora!

La mia non è una veduta. E' una testimonianza di quel che accade nella realtà.
La mia veduta è che sia corretto che accada, evidentemente non sono stato in grado di spiegare adeguatamente l'importanza della cosa.
p.s. i casi di risarcimento a seguito di buche e/o omissioni nella manutenzione stradale sono piuttosto frequenti. Tutto sta a chiederlo, ma è piuttosto facile poi dimostrarlo, soprattutto se c'è l'intervento di forze dell'ordine e/o mezzi di soccorso, sul posto dell'incidente.
si ma forse e proprio per questo motivo che in italia non funziona niente. troppa burocrazia. milioni di faldoni, per cause magari inutili.
sono d'accordo che ogni volta che c'e un morto bisogna per lo meno andare sul posto per vedere se ci potrebbero essere delle responsabilita. pero se e chiaro fin da subito che c'e stata solo negligenza del rider, o purtroppo solo sfiga. per me aprire un inchiesta e del tutto inutile. le montagne non sono le strade cittadine. non ci sono incroci o cartelli di dare la precedenza.
sai perche ti dico questo? perche vedo video sul tubo di persone che scendono a razzo in percorsi MAI provati prima! per me e da pazzi fare una cosa del genere. io sono sicuro che un professionista non farebbe mai una cosa del genere. ma sicuramente la prima volta che prova un percorso nuovo, sono sicuro che lo fanno piano, per vedere le varie linee, e soprattutto per controllare i punti pericolosi del tracciato.
purtroppo pero ci sono i dilettanti che si credono fenomeni, e che magari non sentono la necessita di provare il percorso la prima volta che lo percorrono.
 

sembola

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@Tc70 @sembola
pensavo che i risarcimenti per cadute su buche cittadine fossero un miraggio. invece vedo che mi sbagliavo. bene cosi allora!
come ho scritto in precedenza può essere per via del danno oggettivamente contenuto, o perché effettivamente dimostrabile, fatto sta che l'assicurazione del comune ha pagato senza colpo ferire.

... vedo video sul tubo di persone che scendono a razzo in percorsi MAI provati prima! per me e da pazzi fare una cosa del genere. io sono sicuro che un professionista non farebbe mai una cosa del genere. ma sicuramente la prima volta che prova un percorso nuovo, sono sicuro che lo fanno piano, per vedere le varie linee, e soprattutto per controllare i punti pericolosi del tracciato.
purtroppo pero ci sono i dilettanti che si credono fenomeni,
Chi ti dice che sia la prima volta e non li abbiano mai provati prima? :nunsacci:
Nel 2009 all'Elba ho avuto il piacere I accompagnare il diretur e vedere in azione Schley e Simmons, quest'ultimo prima di droppare un enorme masso se lo studiò per un quarto d'ora buono e poi lo fece più volte... ma se uno guarda solo la foto che fece Marco tutto questo non lo vede...

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samuelgol

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@Tc70 @sembola
pensavo che i risarcimenti per cadute su buche cittadine fossero un miraggio. invece vedo che mi sbagliavo. bene cosi allora!


si ma forse e proprio per questo motivo che in italia non funziona niente. troppa burocrazia. milioni di faldoni, per cause magari inutili.
sono d'accordo che ogni volta che c'e un morto bisogna per lo meno andare sul posto per vedere se ci potrebbero essere delle responsabilita. pero se e chiaro fin da subito che c'e stata solo negligenza del rider, o purtroppo solo sfiga. per me aprire un inchiesta e del tutto inutile. le montagne non sono le strade cittadine. non ci sono incroci o cartelli di dare la precedenza.
sai perche ti dico questo? perche vedo video sul tubo di persone che scendono a razzo in percorsi MAI provati prima! per me e da pazzi fare una cosa del genere. io sono sicuro che un professionista non farebbe mai una cosa del genere. ma sicuramente la prima volta che prova un percorso nuovo, sono sicuro che lo fanno piano, per vedere le varie linee, e soprattutto per controllare i punti pericolosi del tracciato.
purtroppo pero ci sono i dilettanti che si credono fenomeni, e che magari non sentono la necessita di provare il percorso la prima volta che lo percorrono.
Chi deve stabilire responsabilità o meno, ossia un PM, solo tramite una indagine può farlo. Nulla di chissà che complesso nel 99% dei casi. Si solito si risolve tutto in poche carte e in pochi mesi, almeno per arrivare ad un rinvio a giudizio o ad una archiviazione. Non parliamo dell'inchiesta per Ustica. Però affinchè il PM abbia gli elementi per decidere ci vogliono degli accertamenti e non si può certo basare sul "vedo video sul tubo di persone che scendono a razzo in percorsi MAI provati prima! per me e da pazzi fare una cosa del genere. io sono sicuro che un professionista non farebbe mai una cosa del genere. ma sicuramente la prima volta che prova un percorso nuovo, sono sicuro che lo fanno piano, per vedere le varie linee, e soprattutto per controllare i punti pericolosi del tracciato.
purtroppo pero ci sono i dilettanti che si credono fenomeni, e che magari non sentono la necessita di provare il percorso la prima volta che lo percorrono"
 

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fatti miei
è successa una disgrazia, su un sentiero esposto, magari non era neppure la prima volta che ci passava , purtroppo ci puoi passare 100 volte , ma per farsi male o peggio ,ne basta una che va male.....
2 mesi fa' son caduto da un sentiero esposto, non su di un burrone ,ma su di un pendio erboso, molto ripido ,sentiero stretto e con le moderne bici molto basse di mc si rischia di toccare i pedali, cosi è successo e son volato giu , ruzzolando per un 50 e piu' mt senza riuscire a fermarmi, ne sono uscito contuso e dolente ed è andata bene, che si poteva finir giu' si sapeva , ma passandoci centinaia di volte sembrava ormai quasi impossibile ed ovviamente non lo era.
anni fa un escursionista a piedi c'è morto....
non c'è nessun divieto ed è giusto cosi' secondo me, sono decisamente contrario ai divieti sui sentieri in base alla loro pericolosita'.
la percezione del pericolo è soggettiva, io ad esempio soffrendo di vertigini i tratti veramente esposti li evito, non mi piace farli neppure a piedi, ma in moltissimi li fanno, certo il pericolo in bici è maggiore che a piedi, ma la scelta di correre o no il rischio è e deve rimanere tale.
come qualcuno ha gia' detto la montagna è intrinsecamente pericolosa, che si fa' si vietano determinati sentieri alle bici perchè pericolosi? ed allora arrampicare non lo è? volare col parapendio? e saltare o scendere veloci ?
se si comincia a vietare si sa dove si comincia e non dove si finisce.
personalmente accetto il rischio di cadere e farmi male, ma se il percorso che devo fare ha dei tratti dove se cado è morte certa , li evito e vado altrove , per altri anche amici miei invece non è lo stesso e sentieri molto esposti li fanno,non spesso ma li fanno, io non li seguo ma neppure glielo impedirei.
 

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è successa una disgrazia, su un sentiero esposto, magari non era neppure la prima volta che ci passava , purtroppo ci puoi passare 100 volte , ma per farsi male o peggio ,ne basta una che va male.....
2 mesi fa' son caduto da un sentiero esposto, non su di un burrone ,ma su di un pendio erboso, molto ripido ,sentiero stretto e con le moderne bici molto basse di mc si rischia di toccare i pedali, cosi è successo e son volato giu , ruzzolando per un 50 e piu' mt senza riuscire a fermarmi, ne sono uscito contuso e dolente ed è andata bene, che si poteva finir giu' si sapeva , ma passandoci centinaia di volte sembrava ormai quasi impossibile ed ovviamente non lo era.
anni fa un escursionista a piedi c'è morto....
non c'è nessun divieto ed è giusto cosi' secondo me, sono decisamente contrario ai divieti sui sentieri in base alla loro pericolosita'.
la percezione del pericolo è soggettiva, io ad esempio soffrendo di vertigini i tratti veramente esposti li evito, non mi piace farli neppure a piedi, ma in moltissimi li fanno, certo il pericolo in bici è maggiore che a piedi, ma la scelta di correre o no il rischio è e deve rimanere tale.
come qualcuno ha gia' detto la montagna è intrinsecamente pericolosa, che si fa' si vietano determinati sentieri alle bici perchè pericolosi? ed allora arrampicare non lo è? volare col parapendio? e saltare o scendere veloci ?
se si comincia a vietare si sa dove si comincia e non dove si finisce.
personalmente accetto il rischio di cadere e farmi male, ma se il percorso che devo fare ha dei tratti dove se cado è morte certa , li evito e vado altrove , per altri anche amici miei invece non è lo stesso e sentieri molto esposti li fanno,non spesso ma li fanno, io non li seguo ma neppure glielo impedirei.

Penso che il divieto alle bici possa avere senso quando la loro presenza diventa un consistente pericolo anche per gli altri.
 

l.j.silver

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Penso che il divieto alle bici possa avere senso quando la loro presenza diventa un consistente pericolo anche per gli altri.
non c'è niente di più soggettivo di questo.
andrebbero allora proibiti tutti i sentieri e si dovrebbe girare solo nei park.....

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Offroad93

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Ma perché ogni volta che succede una tragedia si comincia coi moralismi e le proposte di divieto per questo e quello? È una cattiva abitudine italiana o succede ovunque? Il pericolo è sempre soggettivo, per chi non pratica mtb fare una mulattiera in discesa larga e banale è roba da pazzi, quindi se domani picchio la testa e muoio su quella mulattiera che succede la vietiamo? È davvero assurdo sentire sti discorsi qui sul forum dove tutti condividiamo la passione per la mtb come quell'uomo e dovremmo capire.

R. I. P.
 

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Ma perché ogni volta che succede una tragedia si comincia coi moralismi e le proposte di divieto per questo e quello? È una cattiva abitudine italiana o succede ovunque? Il pericolo è sempre soggettivo, per chi non pratica mtb fare una mulattiera in discesa larga e banale è roba da pazzi, quindi se domani picchio la testa e muoio su quella mulattiera che succede la vietiamo? È davvero assurdo sentire sti discorsi qui sul forum dove tutti condividiamo la passione per la mtb come quell'uomo e dovremmo capire.

R. I. P.
è una logica tutta italiana. del resto lo stato etico lo abbiamo inventato noi, con le meravigliose conseguenze che sappiamo.

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A proposito di risarcimenti causa buche: dalle mie parti c'é una ciclabile con annesso marciapiede che nel tempo si é riempita di buche, dossi e crepe a causa delle radici dei pini marittimi (si ipotizza che il lavoro sia stato eseguito male in quanto non hanno messo reti che impedissero questi smottamenti). Morale della favola, prima della ricostruzione della ciclabile in questione, il comune del mio paese ha dovuto risarcire parecchie persone vittime di cadute in bici o a piotte.
 

sembola

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Logica che funziona devo dire, dato che i divieti sui sentieri ci sono da anni ma non li ha mai rispettati ne fatti rispettare nessuno.
ma anche no.
per dire è la logica per cui nessun comune può costruire uno skate park o una pump senza chiuderla a chiave senza essere poi sommerso dalle cause di genitori indiNNiati.

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l.j.silver

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io so nato al mare, sempre fatto sport acquatici, canoa, vela windsfurs dall' età di 8 anni, a 12-13 uscivo già da solo estate e inverno, nessuno si scandalizzava , tanto meno i miei genitori e non ero mica l'unico, ma erano gli anni 70 e ci facevamo molte meno paranoie allora.
adesso sembra che la società debba controllare tutto ma proprio tutto ciò che facciamo, manco nella natura si è più liberi...

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