Dietro ogni ciclista che si fa manutenzione della bici per proprio conto c'è sempre un meccanico incapace.
Io ho cominciato dopo che, tanti anni fa ormai, le pastiglie dei freni a disco della mia allora
Scott Scale del 2009 decisero di piantarmi in asso a 25 km da casa, e praticamente tutta discesa. La molla che le teneva aperte decise, non so come, di infilarsi tra pastiglia e disco, piegandosi tutta, e raschiando come un trituratore mentre fa a pezzi una betoniera.
Son lì che dispero di tornare, quando per fortuna passa uno che di professione faceva il meccanico, ma in un altro paese. Guarda la bici, e mi dice che le pastiglie son finitissime, i dischi altrettanto e conclude con un "ma come fai a girare così???". Gli spiego che la bici era appena tornata dalla sua solita gita dal meccanico, al quale avevo raccomandato di controllare se tutto fosse a posto, e secondo lui era tutto a posto. Il disco presentava, a più approfondita analisi, delle crepette che univano tra loro i vari forellini. Tutto a posto!
Inoltre il meccanico in questione NON sapeva regolare il deragliatore posteriore, tanto che più di una volta, dopo aver portato a casa la bici, finivo col rischiare di farmi male perchè la
catena saltava fuori dall'ultimo pignone e cadeva tra pacco pignoni e raggi. Vi lascio immaginare lo stop improvviso. Ero arrivato a farmi montare il disco di plastica da bici sfigata anni 90, pur di evitare di ammazzarmi.
Ero convinto non fosse colpa del meccanico, finchè ho incontrato un altro paio di persone, in occasioni diverse, che confermarono le mie più fosche previsioni: le bici a terra, loro tutti ammaccati e la catena infilata tra pacco pignoni e raggi della ruota erano ormai una prova inconfutabile, che mi fece dire: Gian, arrangiati, e fallo quanto prima!
Mai scelta fu più felice. Grazie meccanico buono a nulla, grazie!