Opinione Il rispetto di luoghi sacri ed inviolabili

Fermo80 · 17/11/23

MTB_Bepi ha scritto:
...crea danni perché i Trail diventano delle trincee che si approfondiscono sempre più a causa del ruscellamento e in generale si moltiplicano le tracce quando quelle vecchie diventano inservibili.

Quello è un problema di "eccessivo passaggio" e si manifesta sempre, soprattutto su certi terreni. Conosco diversi posti "devastati" dal passaggio di svariate migliaia di escursionisti, quando ancora le bici le contavi sulle dita di una mano. In un caso hanno pure fatto un bel lavoro di ritracciatura sul versante, creando un sentiero largo a tornanti, ma la smania umana di tagliare il tagliabile è dura a morire
Poi è sicuramente altrettanto vero che una bici tende ad usurare maggiormente il fondo di un pedone, una ebike ha un impatto ancora leggermente maggiore, una moto decisamente maggiore, cavalli e (dove ci sono) trattori/mezzi movimento terra massacrano il massacrabile, soprattutto a fondo bagnato.
L'usura però resta legata all'intensità dei passaggi, una bici di suo ha un impatto ttrascurabile, il passaggio di una comitiva da gruppone al Giro d'Italia il suo segno lo lascia.

Quanto alla manutenzione, negli anni ho visto un generale decadimento al di fuori dei sentieri principali. Stiamo perdendo una fetta significativa della rete storica.

Vettore2480 · 17/11/23

Secondo me se si continua a cercare a tutti i costi il trail d'alta quota per di più in zone di particolare "pregio" naturalistico... il CAI e tutti i loro simili passano dalla parte del torto a quella della ragione.
Tute le critiche mosse loro nel breve articolo con cui MTB-MAG accompagna questo argomento sono sacrosante, in generale il CAI ha torto su tutti i fronti.
Continuo però a pensare che non sia poi così appagante (gioco vale candela?) usare la MTB come un attrezzo da Trial nel parco giochi delle great outdoors, anche il flow è divertente, forse pure di più.
Indipendentemente dai gusti, i video delle MTB che vanno sui crinali di alta quota (anche senza andare a scomodare le ferrate) possono avere solamente effetti negativi sull'opinione pubblica, non c'è nessun lato positivo nella loro diffusione.
Per fare un esempio, nella mia zona Parco Nazionale, è vietato anche a piedi pestare i ghiaioni, se le autorità dovessero vedere uno che se li surfa con la bici, praticamente lo abbattono a distanza con i mirini da caccia grossa...

Chi si fa un giro sulle creste in bici, se sceglie date e sentieri dove non incontra pedoni né controllori, non dà fastidio a nessuno. Se lo pubblica nel tubo e poi questo viene anche ripreso condiviso da mille altri media, come minimo dà nell'occhio, ma rischia anche di diffondere tale pratica presso altri ai quali, magari, manco gli sarebbe sfiorata l'idea di andare in bici al di sopra della linea arborea.

Avete letto quale sarebbe l'idea del CAI (ma anche di tanti altri enti)?
"I ciclisti già hanno già a disposizione infiniti itinerari di strade forestali e silvo pastorali". La prospettiva non è così allettante, se continuiamo a stuzzicarli, iniziamo pure a comprarci le gravel.

Rninet · 17/11/23

iron.mike83 ha scritto:
Diciamo che mi è sempre andata bene allora visto che in Veneto TUTTI i sentieri sono vietati alle MTB e in Dolomiti è praticamente tutto Parco (Puez-Odle, Sennes-Braies, Ampezzo, Tre Cime, Paneveggio, Pale di San Martino)
In quanti oltre a me fanno video in queste zone, anche fra altri youtuber affermati e ben seguiti? Non mi pare che fiocchino multe ogni settimana se no avremo smesso tutti di lavorare già da tempo
Secondo me non è una questione di Parco o di sentiero vietato ma di un certo approccio alla MTB che a qualcuno infastidisce perchè considerata estrema e dannosa
Nel caso specifico del Cristallo sono convinto che a qualcuno con un certa influenza gli siano girate le scatole e abbia fatto una segnalazione/denuncia ai forestali che han dovuto procedere con una sanzione. Potrei sbagliarmi ma questa è stata l'impressione che ho avuto parlando con loro.
Poi quello che dici è sicuramente giusto, le regole son regole, giuste o sbagliate che siano se le infrangi, si è consapevoli e quindi inutile lamentarsi. Da quando ho iniziato ad andare in MTB questo è sempre stato il mio approccio, amo vivere la montagna in questo modo e se potrò continuare a documentarlo con i video bene e se ne tornerò a fare le mie cose come facevo una volta quando i social manco esistevano e sfido trovare un forestale alle 7 del mattino o alle 7 di sera in cima alla Tofana
12 anni fa: Ferrata Lipella-Tofana di Rozes-MTB da 26
Vedi l'allegato 622157

Esatto sono pienamente concorde .I social purtroppo in alcune circostanze possono essere anche dannosi....in queste zone da te menzionate dove io vivo e pratico la MTB e non solo ,con il tuo stesso spirito ,I forestali e le guardie del parco tal volta si appostano a ore improbabili proprio per tendere degli aguati a chi come me pratica queste cose dopo lavoro...

Rninet · 17/11/23

iron.mike83 ha scritto:
Diciamo che mi è sempre andata bene allora visto che in Veneto TUTTI i sentieri sono vietati alle MTB e in Dolomiti è praticamente tutto Parco (Puez-Odle, Sennes-Braies, Ampezzo, Tre Cime, Paneveggio, Pale di San Martino)
In quanti oltre a me fanno video in queste zone, anche fra altri youtuber affermati e ben seguiti? Non mi pare che fiocchino multe ogni settimana se no avremo smesso tutti di lavorare già da tempo
Secondo me non è una questione di Parco o di sentiero vietato ma di un certo approccio alla MTB che a qualcuno infastidisce perchè considerata estrema e dannosa
Nel caso specifico del Cristallo sono convinto che a qualcuno con un certa influenza gli siano girate le scatole e abbia fatto una segnalazione/denuncia ai forestali che han dovuto procedere con una sanzione. Potrei sbagliarmi ma questa è stata l'impressione che ho avuto parlando con loro.
Poi quello che dici è sicuramente giusto, le regole son regole, giuste o sbagliate che siano se le infrangi, si è consapevoli e quindi inutile lamentarsi. Da quando ho iniziato ad andare in MTB questo è sempre stato il mio approccio, amo vivere la montagna in questo modo e se potrò continuare a documentarlo con i video bene e se ne tornerò a fare le mie cose come facevo una volta quando i social manco esistevano e sfido trovare un forestale alle 7 del mattino o alle 7 di sera in cima alla Tofana
12 anni fa: Ferrata Lipella-Tofana di Rozes-MTB da 26
Vedi l'allegato 622157

Condivido in pieno ...purtroppo però talvolta i social possono risultare dannosi. Io che vivo da sempre in questi posti e che come te pratico la MTB e non solo , ti posso assicurare che tal volta le guardie si appostano a orari improbabili ,magari dopo lavoro ,per tendere dei veri agguati....io vado in Mtb da quando la bici si chiamava RAMPICHINO...e queste cose non succedevano..e comunque complimenti per la tua tecnica !

Haran · 17/11/23

Rninet ha scritto:
I forestali e le guardie del parco tal volta si appostano a ore improbabili proprio per tendere degli agguati a chi come me pratica queste cose dopo lavoro...

Che pezzidimerda

mirc0 · 17/11/23

Vettore2480 ha scritto:
Avete letto quale sarebbe l'idea del CAI (ma anche di tanti altri enti)?
"I ciclisti già hanno già a disposizione infiniti itinerari di strade forestali e silvo pastorali". La prospettiva non è così allettante, se continuiamo a stuzzicarli, iniziamo pure a comprarci le gravel.

questa non è l'idea del CAI... ma del Sig. Frigo che probabilmente o ignora o non riconosce quello che è l'orientamento del CAI verso la MTB che non contempla di percorrere solo strade forestali... il problema è che non sa di cosa parla, parla a nome del CAI dicendo cose diverse da quello che dice il CAI, vive in un territorio dove la gestione dell'attività MTB è stata gestita con l'ignoranza del bigotto (divieti a manetta). Non è una critica ai veneti ma a chi ha gestito la cosa...

Tc70 · 17/11/23

Haran ha scritto:
Che pezzidimerda

Ne più ne meno di quelli che si appostano dietro i cassonetti, nelle piste ciclabili a fianco tangenziale, o dietro ogni curva con 0 visibilità...
Li definiamo in codesto modo, ma sostanzialmente son li per far rispettar la legge, che poi altri, sotto i loro baffi, ne fanno di peggio, non ci deve riguardare più di tanto.
Iniziamo noi a rispettarle, in un era cosi tecnologica, basta aprire una qualsiasi pagina, e c è scritto tutto, non lo si fa? Bhe...chi è causa del suo mal...
So che suona male e non piace a nessuno, me compreso, ma se non si reagisce compatti, si subisce da soli.

mirc0 · 17/11/23

lucjekyll ha scritto:
seppur sia contenuto "premium", dovrebbe potersi leggere articolo integrale.
noto con piacere già due commenti sotto l'articolo

il primo è il mio.... dovremmo tutti trasferire direttamente là cosa pensiamo che se arriva direttamente alla fonte delle minchiate è meglio

marco ha scritto:
potete anche darci manforte commentando qui:

CAI Veneto

Forse non tutti sanno CHE COS'E' UN RIFUGIO.

www.facebook.com

anche qui va benissimo... io non ho FB. Chi ce l'ha lo usi per qualcosa di utile

tirrolo · 17/11/23

mirc0 ha scritto:
questa non è l'idea del CAI... ma del Sig. Frigo che probabilmente o ignora o non riconosce quello che è l'orientamento del CAI verso la MTB che non contempla di percorrere solo strade forestali... il problema è che non sa di cosa parla, parla a nome del CAI dicendo cose diverse da quello che dice il CAI, vive in un territorio dove la gestione dell'attività MTB è stata gestita con l'ignoranza del bigotto (divieti a manetta). Non è una critica ai veneti ma a chi ha gestito la cosa...

Mah, fino all'altro ieri avrei detto la stessa cosa, ma dopo aver letto quello che ha postato un altro utente in un altra discussione (link qui sotto), direi che la posizione ufficiale del CAI non è che si discosti sostanzialmente da ciò che afferma il tizio in questione.

Divieti e multe nel parco della Lessinia

Riuppo...il cappio pian piano si sta stringendo... Il problema è che cercano confronto con associazioni cicloturistiche, che so, tipo FIAB...ma il vero confronto dovrebbero averlo con i mtbikers veri...che però, a livello nazionale, diversamente da FIAB, CAI e SAT, non hanno un' associazione che...

community.mtb-mag.com

Haran · 17/11/23

Tc70 ha scritto:
Ne più ne meno di quelli che si appostano dietro i cassonetti, nelle piste ciclabili a fianco tangenziale, o dietro ogni curva con 0 visibilità...
Li definiamo in codesto modo, ma sostanzialmente son li per far rispettar la legge, che poi altri, sotto i loro baffi, ne fanno di peggio, non ci deve riguardare più di tanto.
Iniziamo noi a rispettarle, in un era cosi tecnologica, basta aprire una qualsiasi pagina, e c è scritto tutto, non lo si fa? Bhe...chi è causa del suo mal...
So che suona male e non piace a nessuno, me compreso, ma se non si reagisce compatti, si subisce da soli.

Giusto, loro eseguono solamente gli ordini

(cit.)

capataz · 17/11/23

"Problematiche che forse il Sig. Frigo non conosce, visto che il contributo del Cai si limita troppo spesso al pitturare qualche roccia e albero di bianco e rosso."
fino a questa frase mi avevi stupito perchè ero d'accordo con te....poi sei anche tu caduto nel solito qualunquismo da bar. Dammi la tua mail che ti mando la relazione delle attività di sentieristica e cartografia della mia sezione (Parma) del 2023.

mirc0 · 17/11/23

tirrolo ha scritto:
Mah, fino all'altro ieri avrei detto la stessa cosa, ma dopo aver letto quello che ha postato un altro utente in un altra discussione (link qui sotto), direi che la posizione ufficiale del CAI non è che si discosti sostanzialmente da ciò che afferma il tizio in questione.

Divieti e multe nel parco della Lessinia

Riuppo...il cappio pian piano si sta stringendo... Il problema è che cercano confronto con associazioni cicloturistiche, che so, tipo FIAB...ma il vero confronto dovrebbero averlo con i mtbikers veri...che però, a livello nazionale, diversamente da FIAB, CAI e SAT, non hanno un' associazione che...

community.mtb-mag.com

A me le interpretazioni del sig. Greci non interessano molto... come in tutte le organizzazioni strutturate c'è sempre qualcuno che si arroga il diritto ad esprimere la sua opinione...
Io sto ai documenti ufficiali:

https://www.cai.it/wp-content/uploads/2021/10/Quaderno-CAI-11-cicloescursionismo.pdf

e riporto dal documento:

Il resto sono opinioni da rispettare ma non necessariamente da condividere e men che meno considerare dei riferimenti

EtscoD · 17/11/23

capataz ha scritto:
"Problematiche che forse il Sig. Frigo non conosce, visto che il contributo del Cai si limita troppo spesso al pitturare qualche roccia e albero di bianco e rosso."
fino a questa frase mi avevi stupito perchè ero d'accordo con te....poi sei anche tu caduto nel solito qualunquismo da bar. Dammi la tua mail che ti mando la relazione delle attività di sentieristica e cartografia della mia sezione (Parma) del 2023.

Forse il "troppo spesso" è fuori luogo e imputabile, credo, all'enfasi dell'intervento di @marco
Però concordo con te, se si vuole aprire un dialogo e cercare la giusta convivenza di diversi interessi, l'atteggiamento accusatorio (da entrambe le parti) non porterà a nulla

marco · 17/11/23

capataz ha scritto:
"Problematiche che forse il Sig. Frigo non conosce, visto che il contributo del Cai si limita troppo spesso al pitturare qualche roccia e albero di bianco e rosso."
fino a questa frase mi avevi stupito perchè ero d'accordo con te....poi sei anche tu caduto nel solito qualunquismo da bar. Dammi la tua mail che ti mando la relazione delle attività di sentieristica e cartografia della mia sezione (Parma) del 2023.

perché, non puoi postarla qui?
Nelle Alpi faccio fatica a vedere qualcosa di diverso della pittura, compreso il Garda dove la Sat si è autoproclamata padrona del territorio senza fare una assoluta mazza.

Sarà diverso a Parma.

Tronicox · 17/11/23

mirc0 ha scritto:
questa non è l'idea del CAI... ma del Sig. Frigo che probabilmente o ignora o non riconosce quello che è l'orientamento del CAI verso la MTB che non contempla di percorrere solo strade forestali... il problema è che non sa di cosa parla, parla a nome del CAI dicendo cose diverse da quello che dice il CAI, vive in un territorio dove la gestione dell'attività MTB è stata gestita con l'ignoranza del bigotto (divieti a manetta). Non è una critica ai veneti ma a chi ha gestito la cosa...

Di questo non ne sarei tanto sicuro, questa è l'autorevole opinione del direttore della Rivista del CAI, guarda caso anche questa riguarda la zona del Veneto, ma poco cambia potrebbe anche essere sulle Apuane
La avevo messa anche in un altra discussione , ma era focalizzata solo per il veneto, diciamo che invece il sentimento è ampiamente trasversale.

mirc0 · 17/11/23

marco ha scritto:
perché, non puoi postarla qui?
Nelle Alpi faccio fatica a vedere qualcosa di diverso della pittura, compreso il Garda dove la Sat si è autoproclamata padrona del territorio senza fare una assoluta mazza.

Sarà diverso a Parma.

credo dipenda molto da sezioni e sottosezioni... qui in Potalandia il CAI è abbastanza operativo.
questo l'estratto dell'attività 2022

fonte: https://www.calameo.com/read/006747912f4f855e8194d

mirc0 · 17/11/23

Tronicox ha scritto:
Di questo non ne sarei tanto sicuro, questa è l'autorevole opinione del direttore della Rivista del CAI, guarda caso anche questa riguarda la zona del Veneto, ma poco cambia potrebbe anche essere sulle Apuane
La avevo messa anche in un altra discussione , ma era focalizzata solo per il veneto, diciamo che invece il sentimento è ampiamente trasversale.

darei più peso al Codice civile che ad un editoriale di un Mario Giordano qualsiasi

edit: in effetti cita un atto del comitato centrale (ziocan che termini da comunismo d'altri tempi) .
non vedo però come possa essere coerente con altro documento ufficiale e ben più oprativo/pratico

marco · 17/11/23

mirc0 ha scritto:
credo dipenda molto da sezioni e sottosezioni... qui in Potalandia il CAI è abbastanza operativo.
questo l'estratto dell'attività 2022
Vedi l'allegato 622199
fonte: https://www.calameo.com/read/006747912f4f855e8194d

ottimo, però vedo un bel 40% a pitürare. Per carità, necessario, ma diverso dalla manutenzione.

Tronicox · 17/11/23

mirc0 ha scritto:
darei più peso al Codice civile che ad un editoriale di un Mario Giordano qualsiasi

Direi che il senso è un altro, ti fa pensare che quantomeno ai vertici dell'associazione il pensiero comune sia che i ciclisti rompono gli zebedei.

mirc0 · 17/11/23

marco ha scritto:
ottimo, però vedo un bel 40% a pitürare. Per carità, necessario, ma diverso dalla manutenzione.

si sicuramente la segnaletica pesa, però per quello che vedo io poi coinvolgono persone che salgono con decespugliatori e attrezzature varie... diciamo che se la sezione è attiva qualcosa si vede... poi certo non fanno le sponde

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