Riflessioni che faccio anche io spessissimo! Premetto che abito a Zurigo, ma a Brescia nella mia città natale ci vado spesso e cerco di usare lo stesso approccio alla mobilita che ho qui. Leggevo un rapporto dell'ustra (ufficio federale strade), che dibatteva su strada vs. rotaia, che il trasporto pubblico in svizzera sarebbe in grado di soddisfare al massimo il 20-25% del fabbisogno, il grosso viene cmq da gomma. Il margine di intervento e' quindi limitato anche qui in svizzera. Personalmente la battaglia verde può essere vinta almeno in città, zone extraurbane o remote sono senza speranza per ora. Io mi sposto in bicicletta, porto bimbi con carrellino (5 km a tratta e circa 100m di dislivello) e ebike. Ne io ne mia moglie usiamo l'auto in settimana. Ovvio, per le gite nel weekend in famiglia, ci spostiamo in auto. Per rendere la mobilita urbana sostenibile, oltre a uno stravolgimento culturale della visione della giornata (sudare in bici non e' da poveracci o sfigati) serve qualche pista ciclabile, orari di lavoro compatibili, magari docce, parcheggi bici sicuri (o meno ladri!), scuole, asili e servizi di prossimità per accorciare le distanze e bike sharing per chi magari vuol fare trasporto pub + bici. Se volete un esempio su grande scala, basta andare a londra. In ora di punta ci si ritrova, e non scherzo, in centinaia di bici ferme al semaforo sulle cycle superhighway, dal manager al cuoco. Il resto della gente va in tube e bus. Detto questo, ho fatto un giro a Brescia con bike e rimorchio ad inizio agosto, praticamente mi vedevano come un alieno.