torno su un tema laterale della discussione: premi, montepremi e loro valore.
Premesso che quote rosa e facilitiazioni varie per me tendono ad essere irritanti, se servono però a invertire una tendenza ben vengano.
Le donne nel ciclismo (mtb compresa) sono poche? Si, ed hanno anche gare meno competitive proprio perchè sono poche.
Però se sogniamo un paese dove ci siano più donne ingegnere e donne atlete (io lo sogno) magari sarebbe meglio evitare la mortificazione del montepremi scrauso o ridotto perchè "per voi la gara è più facile".
Leggevo di qualcuno sopra che considerava l'iscrizione a una gara anche in base al montepremi. Ma sul serio? Un amatore????
Ma chissene, il premio è la soddisfazione di salire sul podio al limite, poi se ti danno la medaglia, il cesto di frutta o due copertoni chissenefrega.
Ma con l'impegno che richiede preparare una gara che ti importa? faccio fatica a capire...
Quindi, fermo restando che il premio è un simbolo e poco più, una gratificazione più che un valore economico vero, non ci vedo nulla di male a premiare in modo identico uomini e donne, anche in valore dei premi e/o assegnazione di coppe.
Proprio per far crescere il movimento femminile. Soprattutto nelle categorie giovanili.
Già è un mezzo miracolo trovare delle ragazzine che vogliano fare ciclismo, non mortifichiamole con "premi minori".
My50cents