Questo che scrivi,
@sembola, anche secondo me è il nocciolo della questione per quanto riguarda l' atteggiamento estremista che si è diffuso in Italia.
Non solo è fortemente opinabile che basti starsene rinchiusi in casa a tempo indeterminato per "battere" il virus, ma è soprattutto inquietante quanto si sia diffusa una mentalità giustizialista/estremista nei confronti di chiunque metta il naso fuori (per davvero o anche solo ipoteticamente, come nel caso delle fake news, poco importa), per cui si invocano immediatamente il carcere, le pene corporali o la legge del taglione.
Senza entrare nel merito dell' efficacia delle contromisure, trovo veramente orribile la deriva violenta che ha preso il pensiero generale, mi rattrista un sacco sentirla e vederla anche in persone che mi sono vicine e che stimo.
E' un distillato del bisogno di odiare qualcosa o qualcuno che viene fuori con una concentrazione altissima, mi fa davvero paura anche più del virus stesso.
Alla lunga secondo me a vivere col virus dovremo adattarci volenti o nolenti, e riesco a immaginare di farlo, mentre mi fa paura vedere una società dove già la tolleranza era merce rara diventare ancora più prepotente.