RIFLESSIONE:
in Roveta si ripetono ormai a cicli settimanali le modifiche ai tracciati.
Come i ministri, che nel suo spesso breve mandato fanno "riforme", anche ni'Timme ognuno vuole mettere la sua firma su tracciati pensati e creati da altri.
Ormai il fenomeno è inarrestabile e soprattutto in questo momento è in auge la "saltite".
Il Leo è già al quinto (o forse più) intervento sul Borro Soglia ormai il progetto gli appartiene.
Stavolta spalleggiato dal buon Bokka ha trovato terreno fertile per proseguire nel suo percorso salterino.
L'ingresso al Borro Soglia pare non garbasse più (che schifo quel mezzo ripidino da guidare stretto tra scope, pini e quercioli, era forse il problema numero uno sui trails della Roveta), d'altra parte la partenza con vista cupola del Duomo non fa colpo sul biker medio, che raramente nei suoi "dibattiti" tratta la cultura, il territorio e il paesaggio, meglio l'ennesimo "drop".
Negli ultimi giorni ben 3 salti sono spuntati o cresciuti.
Da qui a marzo si prevede che la migrazione delle cavallette passerà per la Roveta.
E' stato fatto lo Zibib apposta per fare i salti ma non basta, ogni percorso deve averne almeno una decina forse per la gioia degli invasori con integrale e gomme da DH che affollano la zona tutti i fine settimana.
Non vorrei pensare che arrivino richieste "esterne" a riguardo, da gente che non osa ritoccare i sentieri.
Non approfondisco poi le contraddizioni sentiero/ciclistiche di questi soggetti perchè ci potrei fare un libro.
Anzi un film.
Comunque, FATE VOBIS.