Epic Trail MTB School I vantaggi dei pedali flat d'inverno

AlfreDoss

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alla fine la mia teoria è questa: se tutte le scuole di mtb consigliano i flat (Rcm, epic school, gravity school, scuolamtb. Com) avranno i loro motivi
Forse perché semplicemente ad un novizio è più facile farlo iniziare con i flat e quindi con piede libero, piuttosto che fargli imparare anche da zero le manovre di aggancio e sgancio con ansie annesse, quando è come detto prima uno alle prime armi?
Ops... Non mi sono taciuto...
 
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Forse perché semplicemente ad un novizio è più facile farlo iniziare con i flat e quindi con piede libero, piuttosto che fargli imparare anche da zero le manovre di aggancio e sgancio con ansie annesse, quando è come detto prima uno alle prime armi?
Ops... Non mi sono taciuto...
Xke secondo te tutti i corsi sono solo livello base? Livelli medio ed avanzato non ne fanno?
 
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lollo72

Biker velocissimus
25/7/12
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Penso che nessuno qui abbia sostenuto la teoria del "se uso i flat sono più bravo e più forte".. semplicemente a livello didattico il flat ti fa concentrare a lavorare di più con caviglie e gambe x ammortizzare quando con l'spd questo lavoro si da un pò x "scontato" essendo attaccati alla bici.. il discorso è che imparato il lavoro con il flat sicuramente ci saranno dei vantaggi x chi poi torna ad usare gli spd.. alla fine la mia teoria è questa: se tutte le scuole di mtb consigliano i flat (Rcm, epic school, gravity school, scuolamtb. Com) avranno i loro motivi.. oppure sbagliano tutti xke chi va con gli spd sa già fare tutti i movimenti alla perfezione? Direi più la prima
Si potrebbe aprire un discorso anche sugli insegnamenti nelle scuole di mtb : spesso ti mostrano come fare tutto perfetto da manuale e come essere "stiloso" con nose press , bunny hop e quant'altro ; peccato che poi se hai una mezza vena agonistica ed in gara esegui il tuo bel passaggio con virtuosismo ti passano da ogni dove con lo stile di scuola "francese" !
Mi pare un pò come a scuola guida anni fa dove ti insegnavano ad utilizzare i tre pedali (acceleratore, freno, frizione) e se eri bravo riuscivi a fare il virtuosismo del tacco-punta tra acceleratore e freno per le partenze in salita ; ora con il futuro elettrico e cambio automatico dove ti trovi solo acceleratore e freno si avrà difficoltà nel gestire la frenata con il piede sinistro, con cui prima si azionava la frizione , per questioni di sensibilità .
Il concetto che vorrei esprimere è : bene insegnare le regole "primordiali" di fondo , ma poi sarebbe utile adeguarsi agli strumenti che abbiamo a disposizione seguendone l'evoluzione senza restare attaccati a vecchi canoni .
 

freesby

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Si potrebbe aprire un discorso anche sugli insegnamenti nelle scuole di mtb : spesso ti mostrano come fare tutto perfetto da manuale e come essere "stiloso" con nose press , bunny hop e quant'altro ; peccato che poi se hai una mezza vena agonistica ed in gara esegui il tuo bel passaggio con virtuosismo ti passano da ogni dove con lo stile di scuola "francese" !
Mi pare un pò come a scuola guida anni fa dove ti insegnavano ad utilizzare i tre pedali (acceleratore, freno, frizione) e se eri bravo riuscivi a fare il virtuosismo del tacco-punta tra acceleratore e freno per le partenze in salita ; ora con il futuro elettrico e cambio automatico dove ti trovi solo acceleratore e freno si avrà difficoltà nel gestire la frenata con il piede sinistro, con cui prima si azionava la frizione , per questioni di sensibilità .
Il concetto che vorrei esprimere è : bene insegnare le regole "primordiali" di fondo , ma poi sarebbe utile adeguarsi agli strumenti che abbiamo a disposizione seguendone l'evoluzione senza restare attaccati a vecchi canoni .
Il discorso è ben diverso xke se provi a partecipare ad un corso una delle prime cose che ti spiegano è di chiudere il gas ed andare molto più piano di come andresti x poter apprendere la tecnica.. la velocità viene dopo.. io ho fatto 2 corsi (uno con rcm e l'altro con gravity ) e notavo proprio che andando alla mia solita velocità non avevo il tempo di concentrarmi sulla tecnica.. stessa cosa nelle uscite dopo i corsi: se facevo il giro tra amici dove ti tiri un pò in discesa mi rendevo conto che guidavo come sempre e non riuscivo ad applicare quello appreso.. di fatti se voglio concentrarmi su quello che mi hanno insegnato esco da solo, vado piano.. e riprovo più volte un passaggio finché non mi diventa "naturale" farlo nel modo spiegato
 

Heavy Metal Biker

Biker superioris
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Dopo più di un anno di gavetta SPD con la gravel, ieri, dopo tanti anni per la prima volta ho provato la mtb agganciato. Premesso che ho montato degli ibridi XT T8000 regolati con la molla al minimo e con tacchette SH56, riporto qualche impressione che mi sembra in tema col 3d.

Vabbè, sorvolo sulla pedalata, è ovviamente più efficiente e quindi si va meglio ovunque.
Sono andato a cercarmi una salita molto ostica per pendenza e fondo, di quelle che già con la bella stagione se hai la gomma dietro consumata è difficile da chiudere, figuriamoci adesso con a terra foglie umide e fango. Allora qui se la ruota dietro perde aderenza e slitta col flat perdo il pedale subito e mi fermo, con SPD ho come bonus diciamo un tentativo in più per dare ancora una pedalata o due per provare a vedere se la riprendo. Detto questo, un paio di volte non l'ho ripresa ma con la molla al minimo mi sono ritrovato a poggiare il piede a terra senza manco accorgermi dello sgancio, quindi ho subito esorcizzato la storia del rimanere attaccato e cadere da fermo (sarà pure merito dell'esercizio in gravel?), in ogni caso in salite così toste il fatto di non preoccuparmi della posizione del piede sul pedale come con i flat è un pensiero in meno non da poco. Ah e comunque le volte che mi sono piantato sono ripartito riuscendo ad agganciare senza intoppi nonostante il pedale ibrido.

Una volta appurato questo (lo sgancio facile) ho deciso di fare anche la discesa in single track attaccato, all'inizio quella pensavo di farla con la parte flat almeno per questa prima volta, ma ho cambiato idea. Vabbè anche qua, è andato tutto bene, e finché va tutto bene ovviamente non doversi preoccupare del piede/pedale e del suo movimento rende le cose più semplici, un problema in meno.

Ho ancora un po' il freno a mano tirato in discese velocissime mediamente scassate, sono ancora un po' psicologicamente frenato dal fatto che lì dovessi perdere un attimo l'anteriore (come capita) devo mettere giù il piede in una frazione di secondo.

In ogni caso questo primo giro l'ho fatto tutto attaccato e l'impressione è che in effetti l'attacco aiuta in molti aspetti (compreso il tanto discusso bunny hope). Per adesso tengo comunque questi pedali, più che altro se mi capita di avventurarmi in percorsi nuovi o discese che non conosco con altre persone preferisco ancora tenermi la possibilità di stare libero se voglio, poi col tempo vedremo.
 

MIREK

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POLE TAIVAL
Boh, secondo me non è mai troppo tardi per cambiare un po’.

sull front da enduro ho spd (mai caduto per colpa dei pedali)

mora mi sta arrivando la prima full e li proverò i flat per vedere un po’ le differenze.
Al di là del discorso stagionale credo che mettere insieme il maggior numero di variabili ci porti a evitare “vizi” da abitudine
 
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bughy1978

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Per non aprire un'altra discussione simile, mi serve un consiglio: mediamente scarso sia in salita che in discesa, 6 anni che vado in MTB e poco tempo per migliorare la tecnica, 44 anni...3 anni fa per risolvere problemi alla schiena sono passato a pedali con sgancio rapido ma ho sempre timore di cadere per paura di non riuscire a sganciare in tempo (ad oggi mai successo).
Secondo voi ha senso provare qualche uscita con i flat (e scarpe adeguate)? Il problema principale lo trovo nelle ripartenze in discesa dove magari non si riesce ad agganciare al primo colpo...
E seconda domanda, con 100€ (scarpe e pedali) tentereste il passaggio a flat?
 

Robibz

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