inserisco il conciso, ma intenso e sentito resoconto di MDfrancesco (detto "diggey") dell'escursione fatta a frontignano-passocattivo.
MONTI SIBILLINI - VALLE LUNGA (22.08.2010)
Ci vorranno un paio dore abbondanti per arrivare a Castelsantangelo, lappuntamento con geppo è alle 6.30 sotto casa, je la dovremmo fa. Alle 6.20 sono seduto di fuori al bar facendo un solitario
ma non viene ed è un brutto segno, considerando che ho una percentuale di successi del 63,23456% mi gratto le balle per scaramanzia e do una pacchetta alle ossa a rischio per tranquillizzarle, proprio mentre arriva zio geppo. Prendiamo il caffè, carichiamo la sua bici e partiamo in linea con la tabella di marcia. Il viaggio si srotola pigramente quando squilla il cell, è il vence
che fate?!?
ndo state?!?
La prima domanda è facile e zio geppo risponde facile ma creativo, inanellando una serie di immagini pittoresche al limite del bucolico, ma non nel senso paesaggistico del termine segue un fitto scambio di coordinate satellitari, interpolate con immagini 3d di tutta lItalia centrale e supportate da curvature geostazionarie della crosta terrestre che, purtroppo, non riescono a triangolare la nostra posizione, daltra parte è il minimo che può succedere quando uno parla in ANALogico e laltro gli risponde in digitale. Alla fine i due trovano una piattaforma comune identificando un bar sulla valnerina Ci arriviamo in un quarto dora, parcheggiamo, zio geppo rischia di farsi ammazzare ancora prima di scendere, ma riusciamo ad entrare illesi. La combriccola è già intenta a gozzovigliare
questo è il tottero!!! mi fa il vence
ciao, Francesco
cè anche Stefano
che nick hai sul forum, io vi conosco così
dubito, ma
md
ahhhh sì e mi fa il classico sorriso di chi in realtà avrebbe voluto dire md?!? E chi c
.o sei?!? Il tottero assiste, interessato unicamente a mettere insieme le ordinazioni in tempo utile. E da unescursione a piedi sul Gennargentu che diffido delle
guide che non hanno la struttura di un Indiana Jones o, che so, di un Tarzan, nel caso specifico il fisico era quello di Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales, sì, insomma Cico, laiutante di zagor tantè che dopo averlo visto avevo preso delle corde con cui mettere insieme una barella con cui riportarlo a valle Il maledetto, invece, saltava tra le rocce meglio dei mufloni che eravamo andati a fotografare, facendomi arrivare molto vicino alla tumulazione in loco I racconti sul tottero, sono molto poco rassicuranti, il ghigno dipinto sul suo volto e la luce sinistra nei suoi occhi lo sono ancora meno, ma tantè, ormai sono in ballo Fortuna che almeno uno dei partecipanti ha un aspetto rassicurante, ed anche piuttosto grazioso
no, no, nessun outing, sono un talebano del taglio classico
il partecipante è UNA partecipante
il vence fa gli onori di casa
lei è Alberta
fiacca
entriamo subito nel vivo, improvvisando una conferenza stanza sui poteri taumaturgici del power balance
geppo è interessato agli effetti sulla sua vertebra operata, il vence allaumento delle prestazioni
cerco di fargli capire che non ci riferisce a quelle sessuali, ma senza successo, esce dal bar col sorrisetto di un bimbo che ha appena scoperto la cioccolata
Partiamo alla volta di Castelsantangelo, anzi no, il tottero ci devia verso Frontignano, arrivando su vedo delle bici, tutte da dh, labbigliamento è quello tipico delle discese a vita persa mi guardo intorno smarrito, me sa tanto che mhanno inc
.o zio geppo non si è portato nulla, ma la cosa non mi tranquillizza, semplicemente perché lui NON cha nulla, il tottero anche procede ad una vestizione classica, il vence e fiacca tirano fuori
gomitiere e ginocchiere
il vence si avvicina e mi fa te lo sei portato tu il casco integrale?!?
vabbè, mi sta prendendo per il culo, penso, invece lo guardo negli occhi e capisco che è serio
maròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò
questi so matti!!! Le mie ossa cominciano a scricchiolare solo al pensiero di quello che mi aspetta emettendo il classico suono degli acchiappasogni indiani, insomma lincubo ha inizio
Andiamo a fare i biglietti, chiedo a Stefano
il biglietto lo faccio solo andata o andata e ritorno?
lui mi guarda e mi risponde, e già questo è strano, ma mi risponde serio beh, no, solo andata!!! Ma forse mi conosce meglio di me, perché arrivato ad un certo punto lidea di scendere in seggiovia non mi sembrerà più tanto assurda!!!
La colonna marchigiana della missione ha pensato bene di scaldarsi un pochino su bitume salendo in bici anziché in auto quindi decidiamo di cominciare ad andare, in salita, as usual, di fronte a noi un rampone della madonna, ma dopo una trentina di metri giriamo a sinistra per andare a prendere la seggiovia, per fortuna Il meccanismo è quello classico, seggiolino per una persona e bici agganciata per la ruota anteriore, partono tutti, uno dopo laltro, arriva il turno del vence
bici agganciata come da manuale, che parte da sola, però, e questo no è belo come direbbe unamica mia il vence la raggiunge con un balzo, ma lo
zaino gli chiude la barra di sicurezza e non riesce a sedersi, gattona per qualche metro alla ricerca di uno spiraglio ma niente
laddetto, impietosito da una scena così straziante, si muove a compassione
cciiisuaaaa
e rallenta la seggiovia dando modo al vence di superare limpasse e recuperare il suo posto al fianco delladorata tomac Partiamo anche noi, facendo tesoro della vicissitudine del vence ed arriviamo in cima, il panorama è strepitoso in tutte le direzioni e ci ripaga della fatica fatta per raggiungerla
Il vence tira fuori una cartina talmente vecchia che viene ancora rappresentato il confine con lo Stato Pontificio ma sapientemente plastificata in casa con circa sei metri quadri di scotch!!! Si mette a discutere col tottero di creste, gole, cime, valli
lo guardo atterrito
pensavo che i biker più sciroccati con cui potessi uscire fossero zio geppo ed il vence, ma il tottero je da na pistaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Questo è matto sul serio!!!
Però una cosa ci accomuna, il fatto che entrambi viviamo la mtb a 360°, lunica cosa in cui ci differenziamo è il verso
eh sì, perché lui lo intende in orizzontale, mentre a me il 360° riesce benissimo in verticale
Si parte, in salita, as usual, la pendenza è nella norma ma si pedala sulla classica pietraia di alta montagna a circa 2.000 mt quindi si fatica comunque, anche perché nellultimo tratto prima di arrivare alla sella si supera il 20%
di fronte a noi una rampona micidiale
ma si fa in sella?!? il tottero risponde per tutti
tu fa come ti pare, io spingo!!!
un vero leader sa come tenere unito il gruppo!!! Ed anche quelli che, come me, erano già pronti a sputare sangue nellestremo tentativo di immolarsi per raggiungere la vetta, tirano un sospiro di sollievo Tutti tranne uno
Stefano!!!
parte in preda ad un raptus mistico prima di avere il tempo di fermarlo
ha già attaccato la madre di tutte le salite quando riusciamo ad allertare lunità coronarica e leliambulanza
ma va su, imperterrito, senza un cedimento, lo vediamo farsi sempre più piccolo ma pedala ancora. A circa metà salita la possibilità che arrivi vivo alla vetta viene pagata a 30, quella che gli venga un enfisema polmonare a 10, quella che si cominci a chiedere ma sarò scemo a fa sta cosa?!? a 5
ed infatti, a ¾ dellascesa scende dalla bici
cè chi tira un sospiro di sollievo per non doverlo portare a valle in spalla, chi tira la bici di sotto sentendosi inadeguato di fronte a cotanta impresa e chi, come me, si mette a spingere consapevole del fatto che per fare una cosa del genere dovrebbe pesare come minimo la metà!!!
Arrivati in vista della sella, si rimettono le chiappe sulla bici, la cima è vicina, il tottero, posizionato sul cucuzzolo, ci sprona a superarlo di slancio con un si fa, si fa!!! Pur se la conoscenza è recente, ho assolutamente chiaro il fatto che se qualcuno si fa, quel qualcuno è lui!!!
Quindi procedo con cautela, do, guardingo, le ultima pedalate
tutto bene
comincio a credere che un bagliore di lucidità abbia attraversato la mente obnubilata dallOMC del tottero, quando scavallo il cucuzzulo e mi trovo di fronte ad un incrocio di rocce a doppia croce uncinata ma è troppo tardi per fermarsi e mi butto giù, qualche braccio lo evito in slalom, su qualcuno passo sopra
la mojo che scalcia come un somaro tarantolato, ma arrivo giù sano e salvo!!! Istinto di sopravvivenza batte tecnica di guida 2 a 0!!!
Arriviamo allinizio della discesa, provo a chiedere al tottero comè?!? È tosta?!? temendo la risposta bohhhh, non lo so, non lha mai fatta nessuno!!! il bagliore passa di nuovo nei suoi occhi, ma non è di lucidità, no no
è di follia pura, di quelle che un tempo gli avrebbero garantito una camicia molto attillata ed una stanza con pareti moltooooooooooooo morbide
maledico Basaglia e la sua Legge
ma se non lha mai fatta nessuno, ci sarà un motivo noooooooooooooooooooo!!! Ma lessere mitologico, metà uomo e metà Giant non sente ragioni e con un ghigno si butta giù, cè chi lo segue per convinzione, chi per dedizione e chi, come me, perché non ha la più pallida idea di dove altro potrebbe andare Si scende a vista su pratoni di quelli che hanno il simpatico vezzo di nascondere in mezzo alla tenera erbetta dei duri pietroni su cui impuntarsi e cappottare è un attimo
scendo colle chiappe praticamente sulla ruota posteriore, col peso talmente dietro che la ruota davanti fatica a toccare per terra
fatico come un somaro e sbuffo come un mantice ma riesco a d evitare il cappottamento una decina di volte :hovinto: , il vence, davanti a me, si distrae un attimo e si impunta adagiandosi mollemente sul prato manco fosse Paolina Bonaparte
passando cerco di darmi un tono e vado giù in slalom tra le rocce col vence che si lascia andare ad un anvedi come scende lamico mio!!! ma prendo un po troppa velocità, perdo aderenza sul brecciolino con lanteriore e mi appoggio ma molto meno mollemente del vence, di costola su un bel pietrone
mi aspetto il classico crack inequivocabile segnale della rottura di una costola, ma fortunatamente non arriva, mi rimetto in sella un po indolenzito e finisco lo slalom arrivando al poggetto dove il tottero scruta la valle alla ricerca di un passaggio
sicuro, direte voi
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa linsano amore per gli scarupi lo porta a trovare quello più incasinato
anche se linizio promette bene
una specie di pratino alinglese, in cui le pietre sporgono quanto basta per scendere divertendosi a zigzagare
tiè guarda che pratino che vho preparatooooooooooo!!!
è il tottero, che, manco a dillo, gasato come una marmotta in calore assiste ai nostri passaggi Sto per rilassarmi, pregustando una bella discesa guidata, quando girata una curva mi trovo davanti una pietraia allucinante, un festival di pietroni smossi che appena ci passi sopra scivolano da tutte le parti, costringendoci ad una interminabile serie di sterzate e controsterzate per rimanere in piedi, oltretutto in velocità, perché passare piano è impossibile
per fortuna non è lunghissima e passiamo senza danni, ma giocandoci parecchi jolly.
Troviamo un sentiero che passa nel bosco e porta a valle, finalmente, e ci buttiamo giù a capofitto, io dietro al vence che, conscio del pericolo, scende a mazzetta, in un baleno siamo dietro a monster il quale, alloscuro della mia trista fama si ferma per togliere un rametto che gli si era infilato tra la ruota ed il telaio
il vence inchioda in una nuvola di rami foglie e terriccio, io mi attacco ai
freni, la hr davanti tiene botta e si aggrappa al terreno nellestremo tentativo di evitare una tragedia annunciata, l
ardent dietro si blocca, la bici comincia a scodare controsterzo più di una volta per rimetterla dritta alleggerendo la pressione ed alla fine riesco a fermarmi una manciata di centimetri prima di porre fine alle vite dei due malcapitati
il vence ben consapevole del rischio mortale appena corso
ahooooo, ma che sei matto a fermatte così!!!
se non mi fermavo subito rischiavo di rompere qualcosa
e chai ragione, ma se non avessimo freni potenti e riflessi pronti ce sarebbero voluti i pompieri per estrarti dalle lamiere contorte!!! Arriviamo alla fonte e ci rilassiamo con una breve pausa spuntino, tutti al sole, tranne due
io e zio geppo, as usual refrattari al sole for ever!!!
Si riparte, lincubo di passo cattivo incombe la pattuglia di testa parte incitata dal tottero, io mi attardo con i fratelli anconetani e Alberta, mentre il vence corona la spasmodica ricerca di un posto appartato dove ... partorire
Dopo le prime rampe di assaggio, e che assaggio!!! io e gli anconetans brothers ci fermiamo ad ingurgitare ossigeno quando ecco che arriva Alberta grazie esclama radiosa ... non siamo in grado di proferire parola ma la fissiamo in tono interrogativo tantè che si sente in dovere di aggiungere sì, insomma, grazie per avermi aspettata
colgo al balzo loccasione di fare un figurone a costo zero e taccio annuendo benevolmente ma i miei giovani ed inesperti compagni di sventura ancora non avezzi a tutta quella serie di piccole bugie che permettono ad un uomo di sopravvivere al rapporto con le donne
di rimando ma veramente non ci siamo fermati ad aspettarti ma perché non ce la facevamo più sicuri che la loro schiettezza sarebbe stata apprezzata benedetti ragazzi, che errore strategico, quasi come scendere uno scarupo con me dietro
ed infatti, Alberta sospira a mezza bocca un ahhhhhhhh
che mette una pietra tombale sulle nostre nomine a cavalieri della tavola rotonda
Riprendiamo a salire, molto tranquilli, siamo stati avvisati sulla durezza della salita, quindi procediamo di conserva, anche se il terreno non è infame come mi era stato descritto e si prosegue nel bosco come piace a me, ma la pendenza si fa sentire, o meglio mi urla nelle orecchie ad ogni pedalata, il sangue scorre come birra alloktoberfest ritroviamo zio geppo che ha saggiamente accannato la pattuglia degli scalatori per fisico per accasarsi con quella degli scalatori per scelta
degli altri!!!
il vence non è presente in nessuno dei due gruppi sta avanti
ma no non lho visto, sta dietro
la maldicenza affiora di solito gli piace stare
in mezzo
batte la lingua sul tamburo
proprio mentre compare il vence, che ci illustra i motivi del suo ritardo e del suo ritrovato peso forma, tacendo i particolari, per fortuna Dopo aver disquisito sulla distanza fatta per avere unidea su quella ancora da fare, ci troviamo daccordo sul fatto che siamo più o meno a metà strada, ed è una di quelle notizie che non sai se considerare buone o cattive Ma non passa molto che, per me, diventa una cattiva notizia, anzi pessima le gambe si inchiodano, non ne vogliono più sapere di girare, fatico anche a tenere velocità nellordine dei 5 km/h, la sensazione è quella di aver fuso il motore
siamo intorno ai tre chilometri e mezzo, ne mancano ancora due al valico, mi appare Filini che mi incita vadi ragioniere vadi!!!
poi Gesù di Nazareth che mi offre la sua mangiatoia per riposare
poi un vecchietto molto autoritario che mi mostra un KTM 650 e mi urla in hoc signo vinces!!!
vabbè, faccio un po di strada a piedi così mi sciolgo i muscoli
ma è una pia illusione nel senso che appena provo a rimontare in sella me la pijo n der c
.
le gambe non ne vogliono sapere, riscendo ma fatico anche a piedi perché adesso il fondo è quello odioso di cui mi avevano parlato, molto ma molto simile a quello della salita di sette chilometri affrontata nel giro di Roccacalascio ma qui la pendenza è un'altra cosa visto che quella media sarà del 12,6% per quasi 6 km
è la fine, la debacle stavolta la salita vince a mani basse, arranco faticosamente con i quadricipiti al limite dei crampi, nei brevi tratti in cui la salita spiana al di sotto del 10% mi rimetto a pedalare, ma appena la strada ricomincia a salire sono costretto a desistere
sarà stata linattività vacanziera cui non ero più abituato sarà stato laver voluto provare un gommone gripposo al posteriore oppure la tensione accumulata in discesa ma la salita che, di solito, mi piace, si trasforma in un calvario con stazioni ad ogni tornante, litanie liturgiche incluse loll:
Carramba che totterata, inizia la minkiagita!!!
Rimpiango di non aver fatto testamento e per ingannare il tempo comincio a farlo a partire da quello biologico, e sì perché visto landazzo le possibilità che una volta arrivato venga intubato e riportato a valle sono parecchie, quindi meglio fare chiarezza e cominciare a dire che voglio essere cremato e voglio che le mie ceneri vengano sparse AL MARE
HAI CAPITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
AL MAREEEEEEEEEEEEEEEE AL LIVELLO DEL MAREEEEEEEEEEEEEEEEE, CIOE O METRI!!! Niente montagne, niente colline e neanche pianure, perché le salite cominciano sempre con una pianura, poi con un falsopiano poi con dei tratti vallonati alla tottero e poi
zac
te lo ritrovi nel posteriore e ti tocca sputare sangue fino a data da destinarsi!!! Eh nooooooooooooooooo, mavete fregato da vivo ma da morto me vojo prende una bella rivincita!!! Vabbè, ma prima de esse caramellato, famme vedè se cè qualche organo che può essere utilmente riciclato a favore della comunità
mumble mumble
allora, il cervello no, perché se funzionasse adesso non mi troverei in questa situazione
le gambe, il cuore e i polmoni no, perché ci sono in questa situazione, il fegato sì, cacchio perché chiunque si faccia convincere a seguire il tottero in una gita di questo genere, di fegato ne ha da vendere!!! Tra unimprecazione e laltra registro le mie ultime volontà sul cell alzando ogni tanto lo sguardo per valutare quanto manca alla fine della salita e, presumibilmente, delle mie peripezie su questa terra
La cima è vicina vedo i miei compagni di sventura, TUTTI i miei compagni di sventura visto che sono lultimo che si stanno cambiando per affrontare lultima discesa della giornata, quella che ci porterà a Castelsantangelo. Sapevo che sarei morto su quella salita, e speravo che il calvario che mi era stato imposto dalla mia defaillance ascensionale fosse stato sufficiente a garantirmi il purgatorio, ma i miei sforzi devono aver commosso laltissimo perché sulla cresta intravedo due angeli anzi no, devono essere due madonne perché gli angeli non hanno sesso, mentre le due figure in questione mettono chiaramente in risalto due discrete coppie di tette!!! mi sono venute a prendere niente meno che la Madonna di Lourdes e quella di Loreto?!?
no, non mi pare, dallaccento sembrano italiane entrambe e linflessione mi è famigliare, al massimo possono essere di stanza al Divino Amore, ma nemmeno, direi più centrali
insomma so le Madonne del Trullo, quelle che invoco ogni volta che trovo la fila al Monte delle Capre!!! Ma sto monte è fuori giurisdizione per loro, sarà una visione!!! Vabbè, basta un pizzicotto per capire se sono reali
anche se, nel caso di specie, sarebbe meglio una palpata di natica per togliersi ogni dubbio, ma sono troppo veloci per le mie stanche membra e desisto, anche perché da come le sta broccolando il vence devono per forza essere reali, conoscendo il suo fervore cattolico
Si riparte, il tottero, fermo allinizio della discesa che ha scelto, fiuta laria e verifica le condizioni psicofisiche dei malcapitati io comincio a pensare che mi converrebbe riprendere la seggiovia e scendere così ma non lo dico per non rischiare la scomunica con ignominia
Vabbè, speriamo bene, se le gambe stanno come lho lasciate sulla salita il rischio di abbracciarsi a qualche albero o stamparsi su qualche roccia è decisamente elevato ma il potere taumaturgico di cotanta visione deve aver prodotto il miracolo, perché le gambe sono tornate a funzionare e riesco a scendere bene, divertendomi a pennellare le traiettorie La discesa è decisamente facile, ma i tratti esposti impongono attenzione e precisione di guida, poi
nooooooooooooo, uno stradone!!! Mica sarà così fino alla fine!!!
naaaaaaaaaaaaaaa, dopo qualche centinaio di metri ci infiliamo nella pineta, il tracciato a tornantini stretti non è difficile, anche perché il morbido strato di aghi di pino e la mancanza di rocce e pietre rende agevole derapare col posteriore per impostare le curve. Ma la ritrovata funzionalità degli arti inferiori mi porta a farli in controllo, girandoli senza derapare o aiutarmi col piede interno alla curva
e infatti accumulo un forte ritardo
e sbaglio un tornantino rischiando di ritrovarmi chissà dove, ma arriva Alberta che mi fa di qua, di qua!!!
conosci la strada, Albè?
no, ma ho visto le tracce lasciate dalle
ruote, ti fidi?
of course, mi fido e la seguo, stavolta curvando col macete anziché con fioretto, sicché in poco tempo ci riaccodiamo al gruppo
Ecco il paese!!! Una breve ma ripida rampa ci porta al punto di discesa alle macchine, vado su bello tonico, i muscoli si sono definitivamente sciolti
prima noooooooooooo, ehhhhhhhhhhh, cciiiiii vostri!!! La discesa comincia con dei gradoni su fondo smosso solcato da rigagnoli dacqua, non sono altissimi ma il terreno viscido li rende infidi, anche perché sono in rapida successione e sbilanciarsi su uno vuol dire arrivare male su quello successivo e finire lunghi su quello dopo
mi butto tutto dietro e li scendo divertendomi rischiando soltanto su uno Poi comincia una serie di scalini di cemento, corti ed abbastanza alti, quindi da affrontare né forte né piano per dar modo alla forcella di recuperare la corsa senza però rischiare di sbilanciarsi. Seguo il vence per un improvvisato master of steps con tanto di esame finale con foto ricordo
il vence approva, esame superato!!!
Siamo alle auto, andiamo a recuperare quelle lasciate a Frontignano, ci cambiamo al volo, salutiamo il tottero che deve scappare e ci andiamo a fare un panino ristoratore
ahhhhhhhhhhh, finalmente un po di relax Stiamo tornando quando squilla il cell di zio geppo, è il vence
ahooooooo, guarda che avete sbajato strada!!!
a Mario ma che stai a di?!?
sì, vho visto che giravate
ma noi stamo a prende la galleriaaaaaaaaaaaaaaaa, la strada è giusta
continuano così per qualche minuto, il vence che parla di segnali e punti di riferimento e zio geppo che gli risponde a suon di navigatori e coordinate gps, as usual.
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