"I PEHORI" bike team prato

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biandr

Biker poeticus
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Adesso finisci d'aiutarmi e dammi una mano a capire quella regolazione della forcella sotto lo stelo destro...:nunsacci:

Leggiti qui sotto e dai un'occhiata al manuale che ti ho allegato.

In questo articolo non prenderemo come modello alcuna sospensione in commercio. Parleremo delle regolazioni in senso generale, come funzionano, dove intervengono, in modo da poter utilizzare questa guida per regolare al meglio qualsiasi sospensione, indipendentemente dalla marca.

Prima di cominciare, vediamo di chiarire alcuni termini che utilizzeremo più avanti.

Glossario

- Bobbing: il termine inglese bobbing identifica le oscillazioni alle sospensioni indotte dalla pedalata. Queste sollecitazioni, facendo si che si comprima la sospensione, sottraggono energia alla pedalata (che viene dispersa nelle sospensioni) riducendone l’efficacia.
- Squat: con il termine squat si identifica la tendenza di un sistema di sospensioni a comprimersi durante le pedalate in fuori sella, in particolare sui rilanci. Una sospensione con elevato squat disperderà moltissima energia durante la fase di pedalata, in quando una consistente parte della forza viene utilizzata per comprimere la sospensione. Inoltre una sospensione compressa lavora male e supera poco agevolmente le asperità. Lo squat è una caratteristica del telaio, tuttavia si può intervenire con le regolazioni delle sospensioni per ridurne l’effetto.
- Elemento elastico: può essere una camera pneumatica o una molla (gli elastomeri non vengono praticamente più utilizzati), l’elemento elastico svolge la funzione di assorbire l’energia indotta alla ruota dalle asperità del terreno e di disperderla deformandosi. In pratica l’elemento elastico è il cuore della sospensione, l’elemento che si occupa fisicamente di assorbire l’asperità e di far ritornare la sospensione alla sua posizione di riposo una volta superato l’ostacolo.
- Idraulica: l’idraulica ha il compito di coadiuvare l’elemento elastico, modificando il comportamento della forcella (ovvero la velocità di compressione/estensione) durante le varie fasi dell’affondamento o estensione.

Il resto dei termini utilizzati sono di uso comune e non richiedono particolari spiegazioni.

Tratteremo ora le varie regolazioni suddivise in categorie in base al loro funzionamento.

Regolazione dell’elemento elastico.
Molla-1.jpg


- SAG: con il termine sag si intende l’affondamento iniziale della sospensione, con il solo peso del biker in condizione statica (bici ferma). Il sag dipende direttamente dalla durezza dell’elemento elastico, ovvero dalla durezza della molla (o dal suo precarico) oppure dalla pressione della camera pneumatica. Il sag è molto importante in quanto permette alla sospensione di seguire il terreno quando si incontrano delle irregolarità concave (canaline, buche, ecc). Il valore di sag si misura in percentuale rispetto alla corsa utile della sospensione e varia a seconda dell’utilizzo che si fa della bici:
XC: sag da 15% a 20% della corsa utile
AM/enduro/FR: sag da 20% a 30% della corsa utile
DH: sag attorno al 35% della corsa utile, con variazioni a seconda della tipologia di schema di sospensione.
Come regolare il sag?
Nelle bici da XC, marathon e trail il sag va impostato in posizione di pedalata. Sella alta, seduti sulla sella, come se stessimo pedalando.
Nelle bici AM, enduro, freeride e DH il sag va impostato in posizione da discesa, ovvero con sella bassa, in piedi sui pedali, con gambe e braccia leggermente flesse e peso centrale.
Nelle sospensioni ad escursione variabile il sag va regolato con la sospensione tutta estesa.


- CAMERA POSITIVA: la camera positiva (o camera principale) è la camera pneumatica che si occupa di assorbire e dissipare le sollecitazioni provenienti dal terreno. E’ costruita in modo da opporre resistenza al comprimersi della forcella, ovvero viene compressa quando la forcella si comprime. La pressione della camera positiva è quindi direttamente proporzionale alla durezza della sospensione, ovvero della forza necessaria per comprimere la sospensione stessa. Maggiore è la pressione della camera positiva, maggiore sarà la forza necessaria a comprimere la sospensione.
Come regolarla?
La pressione della camera positiva è direttamente responsabile della variazione di sag. Pertanto sarà necessario regolare la pressione di questa camera in base al sag desiderato.

Regolazioni idrauliche.
Compressione-1.jpg


COSA FARE LA PRIMA VOLTA?
Spesso, se non si è molto pratici di sospensioni, o non si ha già utilizzato un prodotto con simili regolazioni, quando ci si trova davanti a questi pomelli con tantissimi scatti non si sa da dove cominciare. Senza aver mai provato di persona come funziona, diventa difficile trovare una configurazione che possa andare d’accordo con il nostro stile o con le nostre esigenze. La tecnica che illustreremo, sfruttando il confronto diretto, permette di arrivare abbastanza rapidamente ad un set up che soddisfi i nostri gusti.
Innanzitutto bisogna trovare un percorso non troppo lungo, da ripetere tante volte, che sia caratteristico dei percorsi su cui normalmente si gira.
1) Supponiamo che la nostra regolazione abbia 22 scatti. Inizialmente settiamo la regolazione a metà (11 scatti) e facciamo una prova.
2) Effettuiamo poi altre 2 prove, una con la regolazione tutta chiusa (22 scatti) e una con la regolazione tutta aperta (0 scatti). Con quale ci troviamo meglio?
3) Se ci troviamo meglio con configurazione 0 scatti, allora significa che la nostra regolazione ideale si trova tra 0 e 11 scatti.
4) Proviamo ora una configurazione a metà del nostro range, ovvero 5 scatti e di nuovo le configurazioni a 0 e 11 scatti. Come ci troviamo meglio?
5) Se ci troviamo meglio con configurazione 11 scatti, allora significa che la nostra regolazione ideale si trova tra 5 e 11 scatti.
6) Proviamo ora con la regolazione intemedia di 8 scatti e ripetiamo la prova nelle configurazioni 5 e 11.
7) A seconda di come ci troviamo meglio riduciamo mano a mano il nostro range, ottenendo alla configurazione ottimale.

Passiamo ora alle varie regolazioni idrauliche.

- RITORNO: la regolazione della velocità di estensione della forcella, o ritorno, è una delle la più importanti in assoluto. E’ infatti importante che la sospensione si riestenda dopo un ostacolo, ne troppo velocemente in modo da rimbalzare, ne troppo lentamente in modo da essere ancora compressa quando incontra l’ostacolo successivo. La regolazione del ritorno è un freno idraulico che riduce la velocità di estensione della forcella. Come regolare il ritorno?
Cominciamo col dire che non c’è un regolazione della velocità di ritorno ideale per ogni tipo di sentiero, ma a seconda del terreno si dovrebbero utilizzare regolazioni differenti. Sul tecnico ad esempio è meglio un ritorno più chiuso per evitare che la forcella rimbalzi, mentre sul veloce sconnesso meglio una minore frenatura. La regolazione ottimale si ottiene facendo in modo che la sospensione non rimbalzi durante la riestensione (ritorno troppo veloce) ma allo stesso tempo abbia il tempo di riestendersi tra un ostacolo e l’altro, senza che rimanga compressa (ritorno troppo lento).

- COMPRESSIONE: la frenatura in compressione è un freno idraulico che ha il compito di ridurre la velocità di affondamento della forcella. Una velocità di compressione eccessiva spesso è dannosa in quando può far pervenire facilmente a fondo corsa o sconvolgere l’assetto del mezzo, ad esempio cambiandone le geometrie. Una focella che affonda troppo velocemente ad esempio farà si che su curve in appoggio l’angolo di sterzo tenda a chiudersi, riducendo il controllo, o che durante il superamento di un ostacolo la bici tenda ad insaccarsi con rischio di ribaltamento. Per quanto riguarda gli ammortizzatori, un’eccessiva compressione può provocare l’eccessiva apertura dell’angolo di sterzo o il fondo corsa su bruschi atterraggi.
Un discreto freno in compressione inoltre garantisce un miglior controllo durante gli atterraggi dai salti, permettendo di dissipare l’energia senza eccessivi stravolgimenti delle geometrie della bici.
Esistono due tipi di compressione:
1) Compressione tradizionale: il meccanismo è costruito in modo che il freno sia costante indipendentemente dalla velocità di affondamento.
2) Compressione speed sensitive: la valvola è in grado di identificare la velocità di affondamento ed intervenire in modo differente a seconda della velocità. Le forze di intervento spesso sono personalizzabili in modo indipendente. Con low speed compression si intende la frenatura della compressione alle basse velocità, ovvero quando la velocità di affondamento è bassa. Classico esempio di questo tipo di sollecitazioni possono essere curve in appoggio, compressioni, oscillazioni indotte dalla pedalata e compressione dovuta alla frenata. Con high speed compression si intende invece la frenatura della compressione alle alte velocità, ovvero quando la velocità di affondamento è alto. Classico esempio di questo tipo di sollecitazioni possono essere atterraggi dai salti, ostacoli presi in velocità oppure ostacoli di grossa entità.
Come regolare la compressione?
La compressione va regolata in modo da prevenire l’eccessivo affondamento della forcella, ovvero evitando che superando un ostacolo la bici si insacchi o che affondi eccessivamente in appoggio o atterrando da un salto. Se la nostra forcella è dotata di compressione semplice, dovremo trovare un giusto compromesso che permetta un buon controllo senza sacrificare eccessivamente la capacità di ammortizzamento. Se la nostra forcella è dotata di compressione speed sensitive, possiamo intervenire in maniera differenziata per modificare il comportamento solo in determinate situazioni, ottenendo una taratura più mirata e precisa.
 

Allegati

  • www.foxracingshox.com-fox_tech_center-owners_manuals-010.mdi.zip
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tomb

Biker spectacularis
Nic segui il tecnico...comunque anche secondo me sei M

Andrea,problema della sella risolto,ho fatto quel discorso a sella bassa e ora si è sbloccato!
Adesso finisci d'aiutarmi e dammi una mano a capire quella regolazione della forcella sotto lo stelo destro...:nunsacci:
sotto a destra ce la compressione della forcella,se vuoi che la parte finale sia + o- dura,a secondo cosa fai la puoi variare:spetteguless:

se usciamo ti faccio da maestro di sostegno sul campo che e' meglio:spetteguless:
 

expecto-patronum

Biker marathonensis
18/4/09
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PRATO(PO)
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Una full e due frontine
sotto a destra ce la compressione della forcella,se vuoi che la parte finale sia + o- dura,a secondo cosa fai la puoi variare:spetteguless:

se usciamo ti faccio da maestro di sostegno sul campo che e' meglio:spetteguless:

si ieri sera ho letto un pò e aggeggiato basse e alte velocità x la compressione...comunque maestro di sostegno il tomb un si può dire di no!
:hail:
 

biandr

Biker poeticus
9/10/06
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Quarrata (PT)
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Range
non ho mai fatto le carbonaie. Si riescono a fare con l'umido?

Se si io andrei li questo we, che ne dite?

Ti ho già risposto dalle Oche, comunque:

D'ora in poi con l'umido ci si deve fare l'abitudine ...
Piuttosto ci cominciano a essere un bel pò di foglie, comunque per me sono fattibili senza grossi problemi ... basta avere le gomme adatte ! :smile::smile::smile:
 

Duracell

Biker tremendus
25/10/10
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Specialized Epic Comp 2019
Ieri giro sul Montalbano, la ns squadra aveva organizzato il ritrovo bikers-stradisti sul Pinone con tanto di rinfresco. Alle 8.30 eravamo in piazza di Seano con i ns della zona che ci facevano da guida. Partiti in dir. Bacchereto una delle guide ha la brillante idea di girare su sterrato in dir. Capezzana su una pettata fra gli ulivi con tanta di quella mota che sembrava colla ed il gruppo in vetta.........:rosik:
Proseguiamo verso Spazzavento, Midolla, Torre dell'Alluccio, Ripetitore, Pietramerina e poi finalmente il ristoro. Gli umani stradisti avevano già levato le tende lasciando i vassoi non proprio vuoti.
Si riparte dir. Maneggio, Verghereto con diverse rampettine belle durotte che a stomaco pieno erano quello che ci voleva. :nunsacci:
Arriviamo al Poggio alle 12.30 ed a casa a più delle 13........meno male che la moglie condivide la mia passione per la mtb. :i-want-t:
 
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