tanto per portare un po' di cinema:
il grandioso monologo finale:
"Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o... i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così... ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo, e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c'avesse pensato per primo, di Spud beh, d'accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia,
il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina,
il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute
?, colesterolo basso
?,
polizza vita,
mutuo, prima casa,
moda casual,
valigie, salotto di tre pezzi,
fai da te,
telequiz,
schifezze nella pancia, figli,
a spasso nel parco, orario d'ufficio,
bravo a golf,
l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia,
pensione privata,
esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai,
in attesa del giorno in cui morirai." (Mark Renton)