Le mie sensazioni sul giro di ieri sono contrastanti, ma intenZe (e come potrebbero altrimenti essere per uno degli alfieri dell'intenZe flow ???).
Da una parte non ho voglia di bici ora, e non credo che se ne parlerà fino a domenica, a differenza di simone, che mi ha già detto "è ora che bisogna rivogarci sopra..."
, dall'altra sono molto soddisfatto e appagato.
Se mi fosse concessa una sola parola per descrivere il giro di ieri, non sprecherei altro se non
"CALDO"
E che caldo !!!
Arriviamo alle 8:30 puntuali al parcheggio (ma per questi giri bisogna partire alle otto !!! lo sappiamo per la prossima volta) e troviamo già un manipolo di bikers vogliosi di pedalare...
La sara ha deciso di starsene a casa e farsi un giretto in solitaria, alla fine chissà se avrà ragione
Con la consueta serenità arrivano in ritardo barella e milk, nel frattempo però noie tecniche per abramo, alle prese con una valvola che perde...si incaponisce un po' e perde un sacco di tempo, per poi fare quanto tutti avevano consigliato fin dalle 8:32, "metti una camera d'aria"
Ore 9:15 si parte...ed è già caldo, oltre che umidissimo.
Sul magno avverto subito che le sensazioni non sono quelle dei giorni migliori, così preferisco rimanere nelle retrovie, cercando di conservare qualche energia per le lunghe salite che ci attendono, e per le discese.
Su frascalino la situazione si fa subito duretta, le prime rampe al sole sono belle toste e il calore si fa sentire, ma arriviamo di discreto passo a gombitelli, crocevia di tutti i giri della zona
Da lì fino al passo lucese, dove il buon @one ci saluta, cocacola light e si riparte...
Questa è la parte che inciderà di più in assoluto dal punto di vista della fatica...rampe durissime, prima su asfalto, poi (peggio) su ghiaia bianca, alle 11...io mi sentivo la faccia bollire. Prima rottura di forcellino e relativa sosta, poi via alla volta del sentiero.
I saliscendi che portano a campo all'orzo, parecchio spezzettati dalle cadute degli alberi di questo inverno, sono noiosetti, e il caldo non agevola...
Anche qui mi ritrovo a fare il fanalino di coda, milk e barella avanti a tutti belli spavaldi, seguiti da simone e da un sospetto abramo...tacciato (forse a ragione ???) di far uso di sostanze stupefacenti e dopanti...
L'unico momento di nebbia, nuvole e fresco lo becchiamo al momento di mangiare, ovviamente...
Si riparte e la prima discesa, quella per ritrogoli, è brevissima ma molto molto bella...CURVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE, io e il bestia partiamo in fuga ma io mi stampo al primo tornantino, pressato dall'hecklerizzato, lui invece fa di meglio, cappottandosi ben due volte.
Si riparte in salita, sono 3 km ma siamo già stanchini...e il sole torna inesorabile.
Arriviamo allimbocco dell'indiano, si riparte, giusto il tempo di far notare agli altri che il bestia era già "a uovo" dopo 20 metri, e si vede un polverone...è lui, che fra l'altro ci ha lasciato un tubo del freno, e si dovrà quindi fare tutta la discesa a passo d'uomo, col solo freno davanti...
All'inizio l'indiano presenta diversi saliscendi...in inverno si digeriscono molto meglio, con questo caldo si deve scendere spesso di bici, e spezzano un sacco il ritmo...
Arrivati finalmente alla discesa "vera" inizia il gareggio...i tratti tecnici sono stati resi più ignoranti dalle abbondanti piogge invernali, che han portato nel sentiero un sacco di sassi in più, e la stanchezza aggiunge quel pizzico di pepe che non guasta...
Anche qui curve, curve, curve...il sottoscritto sfrutta la maggior conoscenza del tracciato e un mezzo dal setup pressochè perfetto per fare da battistrada e trascinare a valle la coppia dei forestieri. I distacchi inflitti a chi rimane ai piedi del podio sono pesanti, ma il sorriso è lo stesso per tutti, tranne ovviamente chi si è fatto tutto a 2 all'ora senza
freni...
Giusto il tempo per far godere milk su una scalinata di un paio di km, sosta alla fontana, commentando i gel di carboidrati offerti da abramo, uno al sapore di bactrim, l'altro dall'orribile e indescrivibile gusto (ufficialmente limone...mmmmmm), e ricomincia la salita.
Io mi attardo subito, nell'ultima discesa ho speso tantissimo e mi sta assalendo il mal di testa, meglio non far salire troppo le pulsazioni.
Arriviamo a lucese, un panino molto "sereno" (la tipa ci avrà messo 23 minuti netti a farlo...) e poi ultima discesa...semplice, breve, ma insidiosa se presa sottogamba...
Arriviamo al parcheggio, spompi come non mai...carichiamo e ci andiamo a bere una birretta-cocacola da me...la sara dice che quello ridotto peggio era barella, che però ha ripreso colore dopo cocacola+rodeo...e oltre al colore riacquista anche la voglia di parlare che aveva smarrito per strada
Che dire, il giro è sicuramente epico, le salite sono lunghe e dure, forse pure troppo, e le condizioni ambientali lo hanno reso ancora più duro...
Non è il classico giro che uno dice "mi son fatto delle discese della madonna facendo il giusto della fatica in salita", però è così...e ogni tanto ci vuole anche un giro di questi, con i paesaggi (magari senza il nebbione), la fatica, il sudore e la voglia di arrivare a casa