Muldox in azione sul lago di Como
Oggetto di questo test è la GT Force Carbon Pro, modello di punta della linea Force. Interamente in carbonio, questa bici da all mountain unisce un peso di 11,96 kg senza pedali ad un prezzo di listino di 5500 euro. Il prezzo è dovuto sia al materiale del telaio, sia al montaggio al top di gamma. Potete leggerne le specifiche più in basso in questo articolo. GT offre la Force in altri 5 modelli più economici di questo, dove variano solo il materiale del telaio (alluminio al posto del carbonio) e il montaggio - e quindi il peso.
La caratteristica saliente di questa bici è l'essere un mezzo da all mountain con 150 millimetri di escursione anteriore e posteriore con un peso di una full da cross country. Con grande curiosità ci siamo quindi messi di buona lena a testarla.
La bici ci è arrivata nuova di zecca, quindi le finiture e alcuni dettagli ben studiati come il passaggio cavi sono stati apprezzati al loro stato intonso.
Dettaglio passaggio cavo
Due parole sul sistema IDrive, ovvero Indipendent Drivetrain
L' IDrive è un brevetto del 1997 di Jim Busby, uno degli sviluppatori dell' Horst-link quando lavorava alla AMP con Horst Leitner e Kalle Nicolai.
Il Sistema IDrive di GT separa l'influsso della pedalata dal movimento del carro posteriore. Infatti quest'ultimo ruota attorno ad un grande perno situato in fondo al tubo sella. Il movimento centrale, a sua volta, è situato in un "contenitore" separato, collegato con una biella ad un ulteriore grosso perno (il secondo dall'alto nella foto qui sotto) ancorato al carro posteriore.
In questo modo il movimento centrale si muove leggermente verso il posteriore quando la sospensione lavora. La distanza fra esso e il mozzo della ruota posteriore non cambia mai, così come non cambia quella con la sella. Entrambi elementi che influenzerebbero il rapporto fra pedalata e lavoro della sospensione. L'intero sistema è stato perfezionato in anni e anni di uso.
Il sistema è un monocross infulcrato alto, ma col movimento centrale non solidale nè al carro nè al triangolo anteriore, ma vincolato ad un braccio di articolazione a 4 punti d'infulcro. Il vantaggio è quello di un monocross infulcrato alto nell'assorbimento degli ostacoli, ma con un pedalkickback ridotto (infulcrato così alto sarebbe altrimenti elevatissimo).
Sul campo non significa che la GT Force sia completamente immune ad ogni effetto di bobbing, ma che ne risulti diminuito, la stessa cosa vale per il pedal kickback (vedere grafici linkage in fondo all'articolo).
Il sistema i-Drive
Il sistema visto da sotto. È già stata avvistata una biella di collegamento (detta dogbone) in carbonio sulla Force di Hans Rey
In salita su asfalto e sterrato
Pro-Pedal in posizione 3 (la più influente), forcella abbassata a 110 mm e chiusa grazie al lockut presente sul pomello dello stelo destro. Questo, unito al peso di 12 kg, ci fa volare in salita. Non ci sono discussioni, la bici va che è un piacere e più di una volta ci sentiamo in dovere di non farci sorpassare da gente in giro con una frontina da xc - e ci riusciamo arrivando in cima alla salita per primi. Anche aprendo la forcella il peso risulta ben distribuito, non gravando sull'anteriore pur avendo abbassato la 32 Talas a 110 mm. Il sistema IDrive unito al Pro-Pedal lascia la pedalata rotonda ed efficace, pur assorbendo molto bene le asperità del terreno. Il manubrio Ritchey Carbon WCS Rizer 31.8 clamp è una bella piccola "invenzione", essendo piegato verso l'interno alle sue estremità. La posizione delle mani è infatti più ergonomica ed evita indolenzimenti sulle salite lunghe.
Una nota sul dettaglio ben pensato delle coperture Kenda Nevegal montate sulla Force: davanti hanno una sezione di 2.3", dietro di 2.1", aumentando la scorrevolezza sulle salite relativamente lisce.
In salita su sentiero
L'altezza del movimento centrale di 345 millimmetri assicura una buona distanza dal terreno quando si salgono gradoni e radici, senza però essere troppo alta, rischiando quindi di rendere precario l'equilibrio in situazioni difficili,come sui punti esposti. La progressività della sospensione posteriore evita l'affondamento della stessa, così che abbiamo raramente toccato il terreno in salita.
L'anteriore non sale, grazie alla forcella ad escursione variabile. Anche nella posizione da 130mm si salgono delle belle rampe ripide. Per più tranquillità e quindi non combattere con l'anteriore ci è però sembrata migliore la posizione da 110mm.
Video della GT Force sul Lago di Como guidata da Muldox:
GT Force Carbon Pro | Lake Como on Vimeo
Discesa veloce e sconnessa
Portata la 32 Talas a 150mm di escursione e aperto il propedal dell'RP23 la GT è pronta per la discesa. La sella si lascia abbassare del tutto senza problemi e soprattutto senza graffiare il reggisella, una delle poche parti non in carbonio di questa bici. Anche qui, si vede che si è pensato alla frazione all-mountain dei bikers, cioè di quelli che abbassano la sella in discesa per una migliore performance. I reggisella in carbonio, infatti, tendono a rigarsi a causa dello sporco che si accumula sul reggisella stesso e che si trasforma in carta vetrata quando uno lo pressa nel telaio.
Fox, per il 2010, oltre a dotarla di un perno passante da 15mm ha portato l'escursione della 32 da 140 a 150mm e ha cambiato l'idraulica, rendendo la forcella molto più morbida e sensibile degli anni precedenti.
Sulla GT Force le sospensioni armonizzano alla grande: sono entrambi sensibili ai piccoli urti e si insaccano nella stessa misura, mantenendo neutro l'assetto della bici. Sembra di avere un'unica unità ammortizzante e di essere seduti su una bici con molta più escursione.
La nota dolente è data dai freni XTR che su discese lunghe (come su quella di Sant'Amate sul Lago di Como che si vede nel video) e ripide diventano spugnosi e richiedono 2 dita e molta forza per diventare efficaci. A detta di Bike Magazin questo inconveniente è ovviato dai dischi di dimensioni superiori. Il nostro intento è di continuare il test e mettere sulla Force un disco da 203mm davanti e uno da 180mm dietro. Il dischetto da 160mm è proprio fuori luogo su una bici da all mountain.
Discesa lenta e sconnessa
Alzare il posteriore per chiudere un tornantino è di una facilità imbarazzante sulla GT Force Carbon Pro. La leggerezza delle bici unita alla reattività di un telaio così rigido torsionalmente aiutano il rider nella manovra e richiedono molto meno dispendio di energia. Purtroppo la Fox 32 talas non ha la regolazione della compressione come la sua sorella maggiore 36 quindi tende un po' ad insaccarsi sul ripido lento, problema però risolto dalla progressione dell'idraulica Fox. Lo scomporsi sui gradoni più cattivi mostra il limite di una bici da all mountain in generale. Diciamo che chi vuole dedicarsi a percorsi da Vertriding o da Enduro dovrebbe preferire una GT Sanction, piu stabile e con più escursione - e più pesante - della Force.
Un disco da 160mm non c'entra niente su una All Mountain da 150mm di escursione!
Altri dettagli:
Conclusioni
Una bici da all mountain che mantiene quello che promette, e cioè di portarvi attraverso tutte le montagne che volete. Escursione variabile della forcella, sospensione posteriore molto sensibile ma non fastidiosa in salita, peso contenuto ed escursione generosa sono tutti ingredienti finalizzati a farvi divertire anche durante le giornate più lunghe passate in sella.
Il rapporto qualità prezzo non è dei migliori, vista la cifra che si deve pagare per acquistare questo top di gamma, ma esistono altri 5 modelli di Force con un occhio più di riguardo per il portafogli.
Note negative: i freni XTR necessitano di dischi con un diametro maggiore, come spiegato qui sopra. Soprattutto su discese lunghe e ripide hanno lasciato a desiderare.
Come la vorremmo personalizzare: ci starebbe bene un reggisella telescopico, che aumenterebbe però il peso della bici.
Test di durata
Il test della GT Force Carbon Pro non è finito qui. GT Italia ci ha gentilmente messo a disposizione la bici per tutta la prossima stagione, quindi leggerete in questo topic come si comporta la Force nel lungo periodo. State sintonizzati!
Specifiche
Telaio: monoscocca in carbonio con sospensione classica GT I Drive, escursione posteriore di 152 mm.
Ammortizzatore: Fox Float RP23
Forcella: Fox TALAS 32 RL con perno passante QR 15. Escursione variabile 110 - 150mm. Regolazioni: durezza ammortizzazione tramite aria, ritorno, lock out.
Guarnitura: Shimano XTR 44/32/22
Movimento centrale: Shimano XTR Outboard
Deragliatore anteriore: Shimano XTR
Deragliatore posteriore: Shimano Shadow XTR
Leve comandi: Shimano XTR
Catena: Shimano Nine Speed
Cerchi: Mavic CrossMax ST disc con perno passante da 15mm all'anteriore
Mozzo anteriore: Mavic CrossMax ST disc
Mozzo posteriore: Mavic CrossMax ST disc
Pacco pignoni: Shimano XT 11-34t
Raggi: Mavic CrossMax ST disc
Gomme: all'anteriore 26"x 2.3 Kenda Nevgal, al posteriore lo stesso ma in 2.1
Freno anteriore: Shimano XTR Disc, disco da 180mm
Freno posteriore: Shimano XTR Disc, disco da 160mm
Leve freni: Shimano XTR Hydraulic
Manubrio: Ritchey Carbon WCS Rizer 31.8 clamp, low rise, 660mm
Attacco manubrio: Thompson Elite X4
Serie sterzo: FSA integrated sealed bearing
Manopole: GT Lock Down
Sella: FIZIK Gobi XM con binari in magnesio
Tubo sella: Thompson Elite
Taglia in prova: M
Prezzo: 5500 Euro
Listino GT 2010
www.gtbicycles.com
Geometria
La GT Force Carbon Pro analizzata con il Linkage da Ser Pecora
I grafici prendono come unità ammortizzante una molla perfetta
La triaettoria della ruota è in gran parte positiva. Cosa che da un vantaggio nel superamento degli ostacoli diminuendo l'accelereazione verticale della sospensione all'impatto con l'ostacolo. In frenata il carro dietro si comprime molto, quindi questo aiuta a mantenere l'assetto molto neutro (il carro si insacca tanto quanto la forcella).
Il pedalkickback è basso in rapporto all'escursione.
Il rapporto di compressione è crescente, quindi la sospensione è leggermente regressiva (ricordarsi che i grafici prendono come unità ammortizzante una molla perfetta e non l'ammortizzatore montato realmente sulla bici)
2 gennaio 2010
La GT Force con i ramponi
Approffitando della recente nevicata ho montato le gomme con gli spikes della Schwalbe sulla GT Force (304 spikes per copertura). Ho poi fatto un giretto nei boschi intorno al paese. Il fondo è ghiacciato, dato che ieri pioveva e poi la pioggia si è trasformata in neve durante la notte. È semplicemente incredibile la tenuta in trazione e frenata di queste gomme. Non una volta sono scivolate via!
L'impronta delle gomme nella neve
Per la tenuta in curva dovete invece aspettare un giro più lungo, dato che oggi a causa del vento freddo mi sono limitato a pochi chilometri in sella. Sono ancora titubante, mi devo abituare a questo grip e quindi lasciare andare la bici anche sul ghiaccio in curva, cosa che non viene spontanea di primo acchito. Per il prossimo giro ho già deciso che mi metterò il casco da sci.
Potete trovare le gomme online qui.
Bello e freddo ambiente invernale
19 settembre 2010
La Fox 32 Talas si è rotta. Penso che il sistema Talas abbia tirato le cuoia, dato che durante una discesa la forcella è andata a fondo corsa (no salti, semplice sentiero neanche troppo accidentato) e tornava su solo mooooolto lentamente, senza reagire agli avviatamenti del Talas. Inoltre si sente un bel tlok dallo stelo sinistro ogni volta che la si schiaccia per farla ammortizzare.
Dovrebbe essere ancora in garanzia, quindi l'ho smontata e ho iniziato un nuovo esperimento: Fox 36 talas e manubrio più largo sulla Force Carbon Pro. La ruota Spank è l'unica con mozzo da 20mm che ho.
Arrivare in valle è stata un'impresa con la forcella a corsa 2 cm.