Granfondo dei Cimbri 2013

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
125
0
Visita sito
Le forature in questa gara sono un classico, certo che così tante fan pensare, una vera ecatombe... all'arrivo si vociferava su fantomatici chiodi sparsi da igndioti sul percorso: avete -spero- smentite?
Di certo la scaglia del bincone è un tritaruote, specie se resa viscida e insidiosa dalla fanghiglia umida, di certo ostinarsi a correre su terreni simili con copertoni di carta velina è un ottimo viatico per restare a piedi, se poi ci agiungiamo l'incapaità di tanti ad adattare la guida alle condizioni... Bloccare le ruote in frenata su quelle pietre è come farlo su delle lame. Poi la sfortuna ovviamente ci mette il suo: l'espressione muta e allibita del biker ch'era riuscito a forare entrambe le ruote era un'icona alla caducità della vita :medita:
Per quanto mi riguarda gara molto strana sin dalle premesse: sia io che il compare, entrambe con le bighe "ufficciali" in riparazione, abbiamo corso per la speciale classifica vintage, con i nostri muletti del secolo scorso; ma forche primordiali, v-brakes, perni quadri e ruote "flintstones" non si sono spaventati e ci hanno portato incolumi all'arrivo... Incolumi ma scossi: ma quanto pelo -ed anni in meno, sig!- avevamo a correre all'epoca con certi mezzi?:il-saggi:
La gara: bella, corta ma dura, i tre strappi sullo Zomo micidiali, infido il terreno; ottima l'organizzazione, particolarmente apprezzato il thè caldo all'ultimo ristoro, percorso presidiato bene e segnalato meglio.
Note negative: la mia forma fisica... e la grigliatona irresistibile della sera prima, digerita solo in zona Melette :smile:
 

anger78

Biker serius
10/4/12
299
1
0
Lugo di Vicenza
Visita sito
Questa la devi spiegare .......:nunsacci:

Mi spiego....secondo me tra i vari bikers c'è l'uso di tenere pressioni troppo basse, 1,8 bar se è tanto, per aumentare il comfort ed evitare si saltare sui sassi.....secondo me questà è la causa maggiore di stallonamenti e forature, tanto che le gomme indicano pressioni minime di esercizio che quasi mai vengono rispettate....
Questa è solo un'opinione, non verità assoluta.....sia chiaro.....
 

dns76

Biker forumensus
20/4/09
2.111
3
0
a nord di Padova
Visita sito
Mi spiego....secondo me tra i vari bikers c'è l'uso di tenere pressioni troppo basse, 1,8 bar se è tanto, per aumentare il comfort ed evitare si saltare sui sassi.....secondo me questà è la causa maggiore di stallonamenti e forature, tanto che le gomme indicano pressioni minime di esercizio che quasi mai vengono rispettate....
Questa è solo un'opinione, non verità assoluta.....sia chiaro.....

Posso concordare con gli stallonamenti se si usano pressioni sotto gli 1,8 bar su cerchi ust (certo non con ztr ot simili). Per assurdo però vedrei più propensa alla foratura una gomma più gonfia. Prendi un palloncino sgonfio ed uno bello gonfio e prova a pungerli con un ago.
 

Bedoni

Biker novus
2/11/10
21
0
0
padova
Visita sito
Le forature in questa gara sono un classico, certo che così tante fan pensare, una vera ecatombe... all'arrivo si vociferava su fantomatici chiodi sparsi da igndioti sul percorso: avete -spero- smentite?
Di certo la scaglia del bincone è un tritaruote, specie se resa viscida e insidiosa dalla fanghiglia umida, di certo ostinarsi a correre su terreni simili con copertoni di carta velina è un ottimo viatico per restare a piedi, se poi ci agiungiamo l'incapaità di tanti ad adattare la guida alle condizioni... Bloccare le ruote in frenata su quelle pietre è come farlo su delle lame. Poi la sfortuna ovviamente ci mette il suo: l'espressione muta e allibita del biker ch'era riuscito a forare entrambe le ruote era un'icona alla caducità della vita :medita:
Per quanto mi riguarda gara molto strana sin dalle premesse: sia io che il compare, entrambe con le bighe "ufficciali" in riparazione, abbiamo corso per la speciale classifica vintage, con i nostri muletti del secolo scorso; ma forche primordiali, v-brakes, perni quadri e ruote "flintstones" non si sono spaventati e ci hanno portato incolumi all'arrivo... Incolumi ma scossi: ma quanto pelo -ed anni in meno, sig!- avevamo a correre all'epoca con certi mezzi?:il-saggi:
La gara: bella, corta ma dura, i tre strappi sullo Zomo micidiali, infido il terreno; ottima l'organizzazione, particolarmente apprezzato il thè caldo all'ultimo ristoro, percorso presidiato bene e segnalato meglio.
Note negative: la mia forma fisica... e la grigliatona irresistibile della sera prima, digerita solo in zona Melette :smile:

Ciao , potete dire quello che volete ma ieri in gara abbiamo bucato nello stesso punto in 3 di fila e altri 5 o 6 erano già li fermi con gomme a terra, in quel punto (al 12esimo km) non c'erano sassi ma solo un sentiero fangoso che sbucava su asfalto.Secondo me per terra c'era qualcosa di non naturale (filo spinato.. punte metalliche o altro..inoltre la ruota mi è scoppiata sull'asfalto come se fosse rimasto qualcosa attaccato sul copertone che al contatto con il suolo duro abbia perforato la gomma.
Io di solito con il liquindo nelle gomme non rimango praticamente mai a piedi e ne ho provato tanti di terreni.
Bisognerebbe ritornare a piedi e guardare bene:nunsacci:
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
125
0
Visita sito
Ciao , potete dire quello che volete ma ieri in gara abbiamo bucato nello stesso punto in 3 di fila e altri 5 o 6 erano già li fermi con gomme a terra, in quel punto (al 12esimo km) ...

Si, in quel punto la mortalità di gomme era veramente notevole e qualche dubbio viene, però ho anche trovato gente appiedata ovunque: dalla metà della prima salita (!) fino all'ultimo tratto in val di Nos... Nelle 4 edizioni a cui ho partecipato non c'è stata una volta che la morìa non si verificasse: io stesso ho forato in un punto assurdo, sul pascolo in mezzo alle mucche di malga Meletta, per il semplice fatto d'essermi alzato sui pedali e aver fatto pattinare la ruota: la lama di calcare era li, sotto l'erba che m'aspettava :fantasm:
Poi il mondo purtroppo è pieno di frustrati che pensano di divertirsi compiendo azioni idiote, spero solo che non sia questo il caso.
 

BikeDirection

Negotius
Shop
8/4/13
326
17
0
Padova
www.bikedirection.com
Posso concordare con gli stallonamenti se si usano pressioni sotto gli 1,8 bar su cerchi ust (certo non con ztr ot simili). Per assurdo però vedrei più propensa alla foratura una gomma più gonfia. Prendi un palloncino sgonfio ed uno bello gonfio e prova a pungerli con un ago.

Quotone, poi vuoi mettere il grip di una copertura gonfiata a 2,5/3 bar e dura come il cemento rispetto a una a 1,7/1,8? E comunque i cerchi tipo Notubes o anche quelli in carbonio hanno limiti sul gonfiaggio a 2,5/3 bar piuttosto che a 1,5...
 

Alex lo Specialissimo

Biker superis
16/11/07
394
0
0
Carrè (VI)
www.bkr4ever.it
Bellissima gara! Percorso a mio parere stupendo pur con i cambiamenti che ci son stati...la difficoltà maggiore per me è stata nelle condizioni "viscide" del fondo. Bellissime le discese e anche le salite al 20%! Se proprio devo tirar fuori una nota negativa, direi i ristori lungo il percorso...solo acqua, acqua e sale e 1/2 banane...vabbè ci può stare...alla fine direi BRAVI a tutti!
 

moreno5311

Biker popularis
23/6/08
58
0
0
ASIAGO
Visita sito
ciao a tutti! finalmente sono ritornato sul pianeta terra dopo 10 giorni di fuoco. :celopiùg:

sono contento che il percorso sia piaciuto seppur con i cambiamenti effettuati. Affrontare la "parte bassa" di Gallio a livello paesaggistico credo abbia dato i suoi frutti con panorami veramente belli. A livello tecnico tanti hanno apprezzato sia la discesa a tornanti di Valbella sia la parte di single track finale in Val di Nos. Tanti hanno visto le stelle sul monte Xomo :rosik:
In merito alle forature: ieri togliendo le tabelle abbiamo percorso il tratto incriminato a piedi e posso affermare che NON sono stati rinvenuti assolutamente chiodi, puntine, etc come vociferato. Semplicemente quel tratto (parlo dei 2 km prima della contrada Zaibena) è composto da un sottilissimo strato di terra superficiale che ricopre roccia a scaglie ovvero veri e propri coltelli! Analizzando le varie traiettorie ad ogni curva o in ogni strappetto in discesa c'erano evidenti segni di inchiodate e questo è il motivo scatenante delle forature! Io stesso ho parlato con 3 concorrenti ritiratisi in cima a Valbella e rientrati all'arrivo e che ipotizzavano di presunti chiodi: uno montava i Furius Fred (e questo è masochismo e non voglio commentare questa scelta tecnica) mentre gli altri avevano evidenti strappi.
Inoltre credo che ormai la totalità di voi abbia copertoni latticizzati pertanto se ci fossero stati chiodi o altri tipi di sabotaggio il lattice appunto avrebbe chiuso subito il foro!
Purtroppo il nostro terreno è di questo tipo per cui bisogna effettuare scelte tecniche ben precise: i tasselli devono essere ravvicinati anche se questo comporta una maggiore resistenza al rotolamento per limitare i contatti delle scaglie rocciose con la carcassa. Solitamente noi quassù usiamo questa tipologia di battistrada. Al momento io uso con ottimi risultati le Ikon, ho usato Monorail x 2 stagioni forando 2 volte in tutto, ottimi risultati ho avuto con le Fast Trak LK, con le Karma e ancor più indietro negli anni con i Python. Con le Schwalbe in generale mi sono trovato male perchè sia i RaRa sia i RoRo hanno troppo spazio tra i tasselli. E' una semplice equazione: pneu leggeri + tasselli larghi + inchiodate = foratura assicurata.
Le pressioni invece non credo abbiano influito più di tanto. Io stesso giro con pressione di 2,1-2,2 peso 78-79kg su scalpel 26" con Ikon 2,2" Exc e molti del nostro gruppo ciclistico si tengono sulle 2 atm.
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
125
0
Visita sito
ciao a tutti! finalmente sono ritornato sul pianeta terra dopo 10 giorni di fuoco. :celopiùg:

sono contento che il percorso sia piaciuto seppur con i cambiamenti effettuati. Affrontare la "parte bassa" di Gallio a livello paesaggistico credo abbia dato i suoi frutti con panorami veramente belli. A livello tecnico tanti hanno apprezzato sia la discesa a tornanti di Valbella sia la parte di single track finale in Val di Nos. Tanti hanno visto le stelle sul monte Xomo :rosik:

Braviii!!! Non c'è che dire, anche questa edizione a me è piaciuta.

In merito alle forature: ieri togliendo le tabelle abbiamo percorso il tratto incriminato a piedi e posso affermare che NON sono stati rinvenuti assolutamente chiodi, puntine, etc come vociferato....

Menomale! E, come dire... lo sospettavo ;-)

... uno montava i Furius Fred (e questo è masochismo e non voglio commentare questa scelta tecnica) mentre gli altri avevano evidenti strappi....

Coperture di carta velina e condizioni particolarmente viscide su un terreno che già di suo è un tritagomme: l'ecatome è servita... facciamone tesoro:celopiùg:
 

bule

Biker urlandum
16/9/10
576
2
0
44
venezia
Visita sito
ciao a tutti! finalmente sono ritornato sul pianeta terra dopo 10 giorni di fuoco. :celopiùg:

sono contento che il percorso sia piaciuto seppur con i cambiamenti effettuati. Affrontare la "parte bassa" di Gallio a livello paesaggistico credo abbia dato i suoi frutti con panorami veramente belli. A livello tecnico tanti hanno apprezzato sia la discesa a tornanti di Valbella sia la parte di single track finale in Val di Nos. Tanti hanno visto le stelle sul monte Xomo :rosik:
In merito alle forature: ieri togliendo le tabelle abbiamo percorso il tratto incriminato a piedi e posso affermare che NON sono stati rinvenuti assolutamente chiodi, puntine, etc come vociferato. Semplicemente quel tratto (parlo dei 2 km prima della contrada Zaibena) è composto da un sottilissimo strato di terra superficiale che ricopre roccia a scaglie ovvero veri e propri coltelli! Analizzando le varie traiettorie ad ogni curva o in ogni strappetto in discesa c'erano evidenti segni di inchiodate e questo è il motivo scatenante delle forature! Io stesso ho parlato con 3 concorrenti ritiratisi in cima a Valbella e rientrati all'arrivo e che ipotizzavano di presunti chiodi: uno montava i Furius Fred (e questo è masochismo e non voglio commentare questa scelta tecnica) mentre gli altri avevano evidenti strappi.
Inoltre credo che ormai la totalità di voi abbia copertoni latticizzati pertanto se ci fossero stati chiodi o altri tipi di sabotaggio il lattice appunto avrebbe chiuso subito il foro!
Purtroppo il nostro terreno è di questo tipo per cui bisogna effettuare scelte tecniche ben precise: i tasselli devono essere ravvicinati anche se questo comporta una maggiore resistenza al rotolamento per limitare i contatti delle scaglie rocciose con la carcassa. Solitamente noi quassù usiamo questa tipologia di battistrada. Al momento io uso con ottimi risultati le Ikon, ho usato Monorail x 2 stagioni forando 2 volte in tutto, ottimi risultati ho avuto con le Fast Trak LK, con le Karma e ancor più indietro negli anni con i Python. Con le Schwalbe in generale mi sono trovato male perchè sia i RaRa sia i RoRo hanno troppo spazio tra i tasselli. E' una semplice equazione: pneu leggeri + tasselli larghi + inchiodate = foratura assicurata.
Le pressioni invece non credo abbiano influito più di tanto. Io stesso giro con pressione di 2,1-2,2 peso 78-79kg su scalpel 26" con Ikon 2,2" Exc e molti del nostro gruppo ciclistico si tengono sulle 2 atm.

ciao
mi sai dire se il sigle track finale che parte dalla val di nos e' sempre percorribile oppure in stagione fa parte del percorso naturalistico con divieto alle bike?
 

Classifica mensile dislivello positivo