GRANFONDO VAL DI MERSE: UNA SPADA NELLA ROCCIA TRA PAESAGGI STRABILIANTI E MITI MAI DIMENTICATI
Come per tutti i grandi eventi che si rispettano è giunto il momento di alzare il velo su una delle granfondo più suggestive del panorama nazionale per scoprirne tutte le curiosità e le caratteristiche più succulente: la Granfondo Val di Merse.
Da subito una buona notizia: il percorso, rispetto alla passata edizione non presenta variazioni quindi tutti i partecipanti si ritroveranno alle 10.00 in via Tom Benetollo nel centro del borgo di Rosia per partecipare ad una manifestazione entusiasmante.
Non si fa torto a nessuno dicendo allora che i luoghi dove si svolge la competizione meritano da soli una visita ed un approfondimento data la loro bellezza ed unicità.
E per questo motivo che si presenta ai biker unoccasione rara da cogliere senza indugio visto che il connubio natura, sport e storia qui trovano la loro sede ideale.
Immaginiamo allora di trovarci sulla nostra mountain bike ai nastri di partenza e come in un demo, dopo pochi chilometri, aumentando inevitabilmente la frequenza di pedalata, affrontare lascesa di Monte Acuto, 5 km ad inizio gara che guideranno la selezione e daranno già i primi responsi su chi ha i numeri del protagonista. Poi un susseguirsi di strade bianche e sentieri allinterno di foreste di lecci, cerri, castagni e pini che formano single track disegnati allinterno della tipica macchia mediterranea della campagna senese. Nel percorso lungo, per un totale di 45 km, solo 2 saranno di asfalto e questo è un dato che conferma la natura di granfondo doc della manifestazione.
A metà gara si dovrà affrontare la temibile salita di Pornella che si allunga per 2,25 km conducendo i biker ai 506 metri del GPM. Ma sarà sulle pendenze di Montestigliano che si giocherà la partita del vincitore: la sua collocazione a 10 km dal traguardo non è casuale visto che si dovrà dar fondo a tutte le proprie risorse per dimostrare prima di tutto a se stessi e poi a tutti gli altri di avere la stoffa del campione di coraggio e sacrificio.
Pochi cenni per capire che i 45 km del percorso lungo con i suoi 1260 metri di dislivello ed i 27 km del percorso corto per 760 metri di dislivello sono dei buon motivi per non mancare lappuntamento con la granfondo Val di Merse.
Altri numeri importanti riguardano i rifornimenti: ben 3 lungo il percorso più il pasta party finale; 2 guadi: uno sul fiume Merse appena oltrepassato il checkpoint fra percorso corto e lungo, e laltro sul torrente Rosia a 1,5 km circa dallarrivo. Assistenza sanitaria, meccanica e logistica garantita lungo tutto il percorso con dispiegamento massivo di uomini e mezzi e poi docce calde, lavaggio bici e ricco pasta party con prodotti tipici locali renderanno ancora una volta levento tra quelli da segnare con un cerchietto sul calendario aspettando con trepidazione che si ripresenti per lanno venturo.
Oltre i numeri cè molto altro da raccontare per la granfondo della Val di Merse che è occasione di arricchimento spirituale e culturale: i soffioni boraciferi delle colline metallifere (Larderello, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monterotondo Marittimo) zona di confine fra la Val dElsa, la Val di Merse e la costa maremmana che si presentano con il loro caratteristico fumo bianco candido incanalato in guglie metalliche o liberato da possenti torri di cemento, che esce pressurizzato dalla terra e sbuffa, fischia, sibila, come se dentro alle nuvole sulfuree ci fossero spiriti frenetici, smaniosi di liberarsi dalle profondità sotterranee ed uscire alla luce del sole; ma lillusione è breve e tutto si risolve in chiassose colonne di vapore in dissoluzione; come poi non si può accennare al complesso abbaziale di San Galgano? Quel Galgano precursore di san Francesco e molto vicino al mito di re Artù, composto dallabbazia cistercense e dal sovrastante eremo romanico di Montesiepi, sacrario della leggendaria Spada nella Roccia dove si è immaginato un tentativo dei cavalieri templari di costituire una loro base in Toscana per ricercare il Santo Graal: testimonianza sarebbe una piccola croce rossa sbiadita dipinta in una pietra del muro destro dellingresso alla chiesa.
Si può non puntare lo sguardo verso Torri? Assolutamente no! Questo è un delizioso borgo che conta pochissimi abitanti, non conosce il turismo massificato e consumistico alla ricerca di negozi che vendono paccottiglia o mediocri souvenirs, e poche sono le case che negli ultimi anni hanno avuto lavori di ristrutturazione.
Nella piazzetta esiste ancora il vecchio ed affumicato forno dove gli abitanti del paese cuocevano il pane, e sicuramente sarà piacevole poter esplorare le stradine deserte del villaggio, attraversate ogni tanto da qualche gatto pigro e felice della sua fortunata esistenza.
Che dire poi di quello splendido monumento che risponde al nome di Pieve di Ponte? Il suo aspetto così essenziale, come vuole lo stile romanico, è tuttavia straordinario, come sorprendente è il suo armonioso inserimento nel contesto paesaggistico circostante, che risalta eccezionalmente durante i mesi caldi dellanno, quando viene circondata da un mare di girasoli che al soffiar del vento paino trasformarsi in spumeggianti cavalloni costantemente in procinto di sopraffarne la mole, che invece si staglia fiera ed imponente fino al tetto della massiccia torre campanaria
Non si pensi che le scoperte finiscano qui. Chi non ricorda Pia dei Tolomei, leggendario e romantico personaggio menzionato da Dante Alighieri nel V canto del Purgatorio della Divina Commedia, collocata tra i morti che hanno subito violenza e si sono pentiti solo in fin di vita? La sua vicenda si svolge in queste terre; lei moglie di Nello d' Inghiramo dei Pannocchieschi, podestà di Volterra e Lucca, capitano della taglia guelfa nel 1284 e vissuto almeno fino al 1322 che la tradizione vuole, sventurata nobildonna, assassinata dal marito, dopo che questi laveva mandata in esilio in Maremma nel 1297, gettata da una finestra del Castel di Pietra forse per la scoperta della sua infedeltà, forse perché Nello voleva disfarsi di lei per convolare a nuove nozze con Margherita Aldobrandeschi.
Ma si sa che questa è anche la terra della Cinta Senese, razza suina autoctona, inconfondibile per il mantello scuro fasciato di bianco, figlia indiscutibile delle Terre di Siena comprese fra la Montagnola Senese ed il Chianti, che ama i grandi spazi ed ha lossessione di lavarsi per mantenersi pulito con cui si confezionano superlativi prodotti come capocollo, sopressata, gote e finocchiona, oltre ai più comuni prosciutti, spalle, salami e salsicce.
Questi, in particolare la Montagnola Senese, sono anche i luoghi del giallo senese che non è un particolare genere letterario ma uno dei marmi colorati più pregiati e rari dItalia. Le cave di estrazione si trovano nelle zone di Montarrenti, Tonni e Marmoraia. Si pensi che lattività estrattiva del marmo in questa zona risale al Medioevo: a testimoniarlo restano le silenziose pievi di Pernina, Pievescola, Marmoraia. Luoghi di culto ben più famosi nei quali è attestata la presenza di marmi della Montagnola sono il Duomo di Siena, la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze ed il Duomo di Orvieto.
Tutto questo è a portata di mano: una grande opportunità da non perdere per scoprire laffascinante Val di Merse, terra ricca di grandi scoperte ed intime suggestioni, adagiata sulle colline alle porte della Città di Siena e per questo gli organizzatori della manifestazione hanno concordato con le locali associazioni di promozione turistica alcune attività collaterali alla scoperta delle perle darte della Val di Merse:
- sabato 28 Marzo, alle ore 16.00, sarà possibile effettuare una visita guidata gratuita (a prenotazione obbligatoria) alla scoperta della meravigliosa abbazia a cielo aperto di San Galgano (Chiusdino) e delleremo di Montesiepi, sacrario della Spada nella roccia.
- per i più piccoli,nel pomeriggio di sabato 28 Marzo, alle 16.00, a Torri (Sovicille), allinterno del borgo medievale fortificato che sorge ad appena 2 km da Rosia, si celebrerà la terza edizione della MINICINTA, minifondo per bambini dai 6 ai 12 anni, alla fine della quale sarà offerta a tutti una ricca merenda.
Scheda tecnica :
Data: Domenica 29 Marzo
Località: Rosia (SI)
Challenge: 3 Regioni in Bike I Sentieri del Gusto; Colline Toscane mtb
Ritiro numeri e distribuzione pacchi gara: Sabato 28/03 dalle ore 16.00 alle ore 19.00, Domenica 29/03 dalle ore 7.30 alle ore 9.30
Iscrizioni: Agonisti 20,00 fino al 28/03; 25,00 la mattina del 29/03;
Cicloturisti, Donne, Esordienti, Allievi, Dilettanti 15,00 sempre
C/C postale n. 60163862 intestato a G.C. Val di Merse Via del borgo, 21 53018 ROSIA (SI). Inviare fax allo 02.700421353 con copia della ricevuta di pagamento, coupon compilato e/o cartellino tecnico
Termine iscrizioni: ore 9.30 del 29/03/2009
Partenza: Via Tom Benetollo ore 10.00 per il percorso lungo, a seguire partenza del percorso corto
Arrivo: stessa località
Percorsi: percorso lungo 45 km e 1260 metri di dislivello; percorso corto 27 km e 760 metri di dislivello
Salita più lunga: Monte Acuto 5 km
GPM: Poggio delle Pescine 506 dopo 2,25 km di salita della Pornella
Descrizione: percorso disteso sulle colline della vallata del Merse con scorci panoramici sulle Colline Metallifere e sulla città di Siena. Durante il percorso si affronteranno due guadi: uno sul fiume Merse appena oltrepassato il checkpoint fra percorso corto e lungo, ed uno sul torrente Rosia a 1,5 km circa dallarrivo.
Rifornimenti: tre lungo il percorso più quello finale con pasta party
Servizi garantiti agli atleti: assistenza sanitaria, meccanica e logistica lungo il percorso, 3 rifornimenti, docce e lavaggio bici, ricco pasta party con prodotti tipici locali.
Servizi garantiti pre e post gara: speaker al traguardo durante la manifestazione, radio corsa, parcheggio auto, parcheggio camper, ricco pasta party con prodotti tipici locali per atleti ed accompagnatori.
Logistica: organizzazione G.C. Val di Merse; collaboratori, Misericordia di Rosia, Pubblica Assistenza Montagnola Senese, Associazione Antincendio La Racchetta, Squadre Cacciatori Rosia, Società PoliCRAS, Associazione Intercomunale Polisportiva.
Cronometraggio: A.D.S.C.O.S.T.
Premi: primi tre assoluti, 1° 150 , 2° 100 , 3° 50 ; primi dieci di categoria; prime 5 Società (a partecipazione e a punteggio); GPM Poggio delle Pescine; sorteggio a fine gara
Vincitori 2008: Julian Becerra Medina ed Ernestina Frosini
Regolamento: www.3regionibike; www.collinetoscanemtb.it
Servizio fotografico della gara: Paolo Pizzetti Fotografo Abbadia SAN Salvatore (SI)
Riferimenti: Infoline 335.1726486 - [email protected]
Internet: www.rosiabike.it
Come per tutti i grandi eventi che si rispettano è giunto il momento di alzare il velo su una delle granfondo più suggestive del panorama nazionale per scoprirne tutte le curiosità e le caratteristiche più succulente: la Granfondo Val di Merse.
Da subito una buona notizia: il percorso, rispetto alla passata edizione non presenta variazioni quindi tutti i partecipanti si ritroveranno alle 10.00 in via Tom Benetollo nel centro del borgo di Rosia per partecipare ad una manifestazione entusiasmante.
Non si fa torto a nessuno dicendo allora che i luoghi dove si svolge la competizione meritano da soli una visita ed un approfondimento data la loro bellezza ed unicità.
E per questo motivo che si presenta ai biker unoccasione rara da cogliere senza indugio visto che il connubio natura, sport e storia qui trovano la loro sede ideale.
Immaginiamo allora di trovarci sulla nostra mountain bike ai nastri di partenza e come in un demo, dopo pochi chilometri, aumentando inevitabilmente la frequenza di pedalata, affrontare lascesa di Monte Acuto, 5 km ad inizio gara che guideranno la selezione e daranno già i primi responsi su chi ha i numeri del protagonista. Poi un susseguirsi di strade bianche e sentieri allinterno di foreste di lecci, cerri, castagni e pini che formano single track disegnati allinterno della tipica macchia mediterranea della campagna senese. Nel percorso lungo, per un totale di 45 km, solo 2 saranno di asfalto e questo è un dato che conferma la natura di granfondo doc della manifestazione.
A metà gara si dovrà affrontare la temibile salita di Pornella che si allunga per 2,25 km conducendo i biker ai 506 metri del GPM. Ma sarà sulle pendenze di Montestigliano che si giocherà la partita del vincitore: la sua collocazione a 10 km dal traguardo non è casuale visto che si dovrà dar fondo a tutte le proprie risorse per dimostrare prima di tutto a se stessi e poi a tutti gli altri di avere la stoffa del campione di coraggio e sacrificio.
Pochi cenni per capire che i 45 km del percorso lungo con i suoi 1260 metri di dislivello ed i 27 km del percorso corto per 760 metri di dislivello sono dei buon motivi per non mancare lappuntamento con la granfondo Val di Merse.
Altri numeri importanti riguardano i rifornimenti: ben 3 lungo il percorso più il pasta party finale; 2 guadi: uno sul fiume Merse appena oltrepassato il checkpoint fra percorso corto e lungo, e laltro sul torrente Rosia a 1,5 km circa dallarrivo. Assistenza sanitaria, meccanica e logistica garantita lungo tutto il percorso con dispiegamento massivo di uomini e mezzi e poi docce calde, lavaggio bici e ricco pasta party con prodotti tipici locali renderanno ancora una volta levento tra quelli da segnare con un cerchietto sul calendario aspettando con trepidazione che si ripresenti per lanno venturo.
Oltre i numeri cè molto altro da raccontare per la granfondo della Val di Merse che è occasione di arricchimento spirituale e culturale: i soffioni boraciferi delle colline metallifere (Larderello, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monterotondo Marittimo) zona di confine fra la Val dElsa, la Val di Merse e la costa maremmana che si presentano con il loro caratteristico fumo bianco candido incanalato in guglie metalliche o liberato da possenti torri di cemento, che esce pressurizzato dalla terra e sbuffa, fischia, sibila, come se dentro alle nuvole sulfuree ci fossero spiriti frenetici, smaniosi di liberarsi dalle profondità sotterranee ed uscire alla luce del sole; ma lillusione è breve e tutto si risolve in chiassose colonne di vapore in dissoluzione; come poi non si può accennare al complesso abbaziale di San Galgano? Quel Galgano precursore di san Francesco e molto vicino al mito di re Artù, composto dallabbazia cistercense e dal sovrastante eremo romanico di Montesiepi, sacrario della leggendaria Spada nella Roccia dove si è immaginato un tentativo dei cavalieri templari di costituire una loro base in Toscana per ricercare il Santo Graal: testimonianza sarebbe una piccola croce rossa sbiadita dipinta in una pietra del muro destro dellingresso alla chiesa.
Si può non puntare lo sguardo verso Torri? Assolutamente no! Questo è un delizioso borgo che conta pochissimi abitanti, non conosce il turismo massificato e consumistico alla ricerca di negozi che vendono paccottiglia o mediocri souvenirs, e poche sono le case che negli ultimi anni hanno avuto lavori di ristrutturazione.
Nella piazzetta esiste ancora il vecchio ed affumicato forno dove gli abitanti del paese cuocevano il pane, e sicuramente sarà piacevole poter esplorare le stradine deserte del villaggio, attraversate ogni tanto da qualche gatto pigro e felice della sua fortunata esistenza.
Che dire poi di quello splendido monumento che risponde al nome di Pieve di Ponte? Il suo aspetto così essenziale, come vuole lo stile romanico, è tuttavia straordinario, come sorprendente è il suo armonioso inserimento nel contesto paesaggistico circostante, che risalta eccezionalmente durante i mesi caldi dellanno, quando viene circondata da un mare di girasoli che al soffiar del vento paino trasformarsi in spumeggianti cavalloni costantemente in procinto di sopraffarne la mole, che invece si staglia fiera ed imponente fino al tetto della massiccia torre campanaria
Non si pensi che le scoperte finiscano qui. Chi non ricorda Pia dei Tolomei, leggendario e romantico personaggio menzionato da Dante Alighieri nel V canto del Purgatorio della Divina Commedia, collocata tra i morti che hanno subito violenza e si sono pentiti solo in fin di vita? La sua vicenda si svolge in queste terre; lei moglie di Nello d' Inghiramo dei Pannocchieschi, podestà di Volterra e Lucca, capitano della taglia guelfa nel 1284 e vissuto almeno fino al 1322 che la tradizione vuole, sventurata nobildonna, assassinata dal marito, dopo che questi laveva mandata in esilio in Maremma nel 1297, gettata da una finestra del Castel di Pietra forse per la scoperta della sua infedeltà, forse perché Nello voleva disfarsi di lei per convolare a nuove nozze con Margherita Aldobrandeschi.
Ma si sa che questa è anche la terra della Cinta Senese, razza suina autoctona, inconfondibile per il mantello scuro fasciato di bianco, figlia indiscutibile delle Terre di Siena comprese fra la Montagnola Senese ed il Chianti, che ama i grandi spazi ed ha lossessione di lavarsi per mantenersi pulito con cui si confezionano superlativi prodotti come capocollo, sopressata, gote e finocchiona, oltre ai più comuni prosciutti, spalle, salami e salsicce.
Questi, in particolare la Montagnola Senese, sono anche i luoghi del giallo senese che non è un particolare genere letterario ma uno dei marmi colorati più pregiati e rari dItalia. Le cave di estrazione si trovano nelle zone di Montarrenti, Tonni e Marmoraia. Si pensi che lattività estrattiva del marmo in questa zona risale al Medioevo: a testimoniarlo restano le silenziose pievi di Pernina, Pievescola, Marmoraia. Luoghi di culto ben più famosi nei quali è attestata la presenza di marmi della Montagnola sono il Duomo di Siena, la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze ed il Duomo di Orvieto.
Tutto questo è a portata di mano: una grande opportunità da non perdere per scoprire laffascinante Val di Merse, terra ricca di grandi scoperte ed intime suggestioni, adagiata sulle colline alle porte della Città di Siena e per questo gli organizzatori della manifestazione hanno concordato con le locali associazioni di promozione turistica alcune attività collaterali alla scoperta delle perle darte della Val di Merse:
- sabato 28 Marzo, alle ore 16.00, sarà possibile effettuare una visita guidata gratuita (a prenotazione obbligatoria) alla scoperta della meravigliosa abbazia a cielo aperto di San Galgano (Chiusdino) e delleremo di Montesiepi, sacrario della Spada nella roccia.
- per i più piccoli,nel pomeriggio di sabato 28 Marzo, alle 16.00, a Torri (Sovicille), allinterno del borgo medievale fortificato che sorge ad appena 2 km da Rosia, si celebrerà la terza edizione della MINICINTA, minifondo per bambini dai 6 ai 12 anni, alla fine della quale sarà offerta a tutti una ricca merenda.
Scheda tecnica :
Data: Domenica 29 Marzo
Località: Rosia (SI)
Challenge: 3 Regioni in Bike I Sentieri del Gusto; Colline Toscane mtb
Ritiro numeri e distribuzione pacchi gara: Sabato 28/03 dalle ore 16.00 alle ore 19.00, Domenica 29/03 dalle ore 7.30 alle ore 9.30
Iscrizioni: Agonisti 20,00 fino al 28/03; 25,00 la mattina del 29/03;
Cicloturisti, Donne, Esordienti, Allievi, Dilettanti 15,00 sempre
C/C postale n. 60163862 intestato a G.C. Val di Merse Via del borgo, 21 53018 ROSIA (SI). Inviare fax allo 02.700421353 con copia della ricevuta di pagamento, coupon compilato e/o cartellino tecnico
Termine iscrizioni: ore 9.30 del 29/03/2009
Partenza: Via Tom Benetollo ore 10.00 per il percorso lungo, a seguire partenza del percorso corto
Arrivo: stessa località
Percorsi: percorso lungo 45 km e 1260 metri di dislivello; percorso corto 27 km e 760 metri di dislivello
Salita più lunga: Monte Acuto 5 km
GPM: Poggio delle Pescine 506 dopo 2,25 km di salita della Pornella
Descrizione: percorso disteso sulle colline della vallata del Merse con scorci panoramici sulle Colline Metallifere e sulla città di Siena. Durante il percorso si affronteranno due guadi: uno sul fiume Merse appena oltrepassato il checkpoint fra percorso corto e lungo, ed uno sul torrente Rosia a 1,5 km circa dallarrivo.
Rifornimenti: tre lungo il percorso più quello finale con pasta party
Servizi garantiti agli atleti: assistenza sanitaria, meccanica e logistica lungo il percorso, 3 rifornimenti, docce e lavaggio bici, ricco pasta party con prodotti tipici locali.
Servizi garantiti pre e post gara: speaker al traguardo durante la manifestazione, radio corsa, parcheggio auto, parcheggio camper, ricco pasta party con prodotti tipici locali per atleti ed accompagnatori.
Logistica: organizzazione G.C. Val di Merse; collaboratori, Misericordia di Rosia, Pubblica Assistenza Montagnola Senese, Associazione Antincendio La Racchetta, Squadre Cacciatori Rosia, Società PoliCRAS, Associazione Intercomunale Polisportiva.
Cronometraggio: A.D.S.C.O.S.T.
Premi: primi tre assoluti, 1° 150 , 2° 100 , 3° 50 ; primi dieci di categoria; prime 5 Società (a partecipazione e a punteggio); GPM Poggio delle Pescine; sorteggio a fine gara
Vincitori 2008: Julian Becerra Medina ed Ernestina Frosini
Regolamento: www.3regionibike; www.collinetoscanemtb.it
Servizio fotografico della gara: Paolo Pizzetti Fotografo Abbadia SAN Salvatore (SI)
Riferimenti: Infoline 335.1726486 - [email protected]
Internet: www.rosiabike.it