ecco il resoconto, rubando tempo al lavoro, piuttosto che alla famiglia.
sveglia alle 5, partenza alle 6, si arriva alle 7 e 25......lì per lì, quando abbiamo parcheggiato nel pratone, e c' era solo la nostra macchina, ci siamo sentiti un pò pirlotti, ma col senno di poi è andata bene così: nel pomeriggio al momento di venire via, ci siamo evitati il camel trophy nel pantano....scene da paura per uscire da lì.
Si entra in griglia un pò in ritardo e per stavolta la fettuccia sfuma (ma a follonica non mi fregano).
Partenza in ritardo, cominciavo ad avere freddo, poi si inizia a strappi e frenate, strappi e frenate, strappi e frenate: secondo me è meno pericoloso lasciare tutti liberi, come fecero tre anni fa:i primi se ne vanno la fila si allunga ognuno trova il suo posto....così è tuttto un limare, un superarsi in staccata.
inizia lo sterrato e mi accorgo che mi sento proprio bene, spingo forte, supero più gente di quella che mi passa....in cima alla prima salita mi sento un pò meno bene, sono tutto un dolore....i polmoni, la milza, la schiena e la chiappa destra....in discesa recupero e rinizio a spingere...piano piano ti accorgi di chi saranno i tuoi compagni di viaggio, tra i miei natucci.net, maurizio di lucca, con cui abbiamo fatto conoscenza sul monte di casa.....nessuno dei due ha la forza durante la corsa, nonostante ci siamo superati e risuperati più volte, di dire "ciao, ma sei te?".
Arriva la fungaia, che mi sembra di aver visto essere poco dopo l' innesto del corto......il che è male, in quanto mi becco un trenino di corti proprio nel tratto dove non ci volevano ( dove c' era il sembola)....comunque credo sarei dovuto scendere lo stesso, quindi poco male.
nella discesa seguente, recupero un pò di sicurezza che in questo periodo mi sento mi manca, riesco a superare i tre con cui stavo insieme da chilometri e quando nel faslopiano seguente mi giro per vedere dove sono mi accorgo che avevo fatto il vuoto.
ma in salita mi accorgo che ho forato......caz,mi dico che me la sono tirata con tutte quelle storie sul o la va o la spacca etc etc.
sbombaccio tristemente per un minuto come scirtto sulle istruzione del fast la bomboletta, mi fermo assai scettico, avvito bene senza furia schiaccio con la prudenza di un indigeno polinesiano( dell 800) nei confronti di una sveglia e miracolo, funziona.
mi hanno risuperato in mille ma che me frega, posso continuare.
Dopo chilometri recupero finalmente il trenino dei tre di cui sopra, li stacco nella discesa dopo la francigena (tostina eh? ), infilo in una pozza e mi infradicio dal petto in giù, un freddo boia da lì in poi, ultimi saliscendi e la salitella finale.
Confesso che se non ci fosse stata tutta quella gente sarei sceso.
Ci becco giuseppe venuto con famiglia che mi vuol fare una foto, solo che deve prendere bene l' inquadratura e ci sta un tempo che mi pare un ' eternità, io che faccio il finto rilassato e mi conta una sforzo tenere quel finto sorriso, poi finisce......
che dire:
mi sono accorto dell 'importanza di correre con il 32, magari anche incrociato al massimo sul 34 dietro
che curare la bici prima della gara ti fa arrivare in fondo anche con il fango
sono supercontento soprattutto del piazzamento 124 in una gara con 1300 iscritti, del prestigio.....sarei stato contento a 250 e non osavo pensare a 200
unico rimpianto: ero tornato indietro all' arrivo per fare il tifo (leggi prendere per il culo ) per un mio amico- arci nemico in bici che non sono mai riuscito a superare in gara, ma il vigliacco ha rotto la bici e si era ritirato
...credo sarebbe morto, ed infatti era quasi contento di non essere riuscito ad arrivare