Lo è in funzione del costo.Ma perché, usarlo semplicemente come GPS è troppo banale?
Un ragionamento che ho fatto in questi giorni in cui non potevo cincionare con i percorsi sulla piattaforma da browser e lasciar fare agli automatismi per quanto riguarda il caricamento di ogni tipo di dato è tutto sul costo del prodotto e del servizio.
Cioè: posso banalmente usare un GPS del Decathlon o la versione base del Bryton, per usare lo strumento semplicemente come GPS. Mi costa 50€, la batteria mi dura di più, non ho sbattimenti di sorta. Di contro il caricamento su Strava, se mi interessa, è più lento e le interfacce web sono meno ricche (non dico migliori o peggiori, dico che c'è meno "roba"). Ribadisco: ci si spende massimo 50€.
Se uso, per esempio, un Garmin Edge 520, che non è l'ultimo grido ma si sa che costava il quintuplo, io non accetto di pagare 'sta cifra per un guscio di plastica con uno schermino, io pago un servizio che mi vale a vita (o almeno per qualche anno, finché tutti gli aggiornamenti tengono botta). Pago la manutenzione dei server su cui si trovano i miei percorsi e quant'altro. Sarà un ragionamento ingenuo, ma perché dovrei backuppare dei dati per cui ho già pagato lo "storaggio"? Perché non mi fido? Quindi pago, dopo Garmin, anche un account qualcosadrive o un hard-disk? 'Nzomma, è quello che in ufficio chiamiamo "ridondanza".
E fermo restando che facciamo la stessa cosa con pc e cellulari: la scatoletta non costa il valore che si paga, quello che "vale" è il servizio: gli aggiornamenti di Windows, Steam per i videogiocatori, Apple che se ti finisce il telefono nel torrente ti recupera tutti i dati all'istante, eccetera eccetera.
Il ransomware, l'attacco o quello che è, ha dimostrato che l'aggeggino costosissimo è proprio, come dici tu, un banale GPS senza quello che ci sta dietro, e che quindi vale poco più dei 50€ di cui sopra.
Tutto in
IMLTHO (Holmes
: It means "In My Less Than Humble Opinion").