Io non esco mai senza salviette intime, la cacata improvvisa è un evento da temere! Specie se nel gruppo ci sono delle belle ragazze con cui battere il cinque a fine giro.
Le pastiglie dei freni? Cosa fai una NorthCape ad uscita? Io sto minimale, odio guidare con il peso. Con lo zaino se vai per farti le discese a cannone Guidi male. Ho soppiantato lo zaino (con paraschiena). Da un anno giro direttamente con pettorina fox e marsupio Evoc sulla bassa schiena. Spettacolo. Baricentro basso, guida istintiva, massima protezione. Ci sta il camelback, multitool, barrette, 4-5 fascette, un nastro, pompetta e camera d’aria scocciata sul telaio. Altro non serve se rimani in movimento. Se rompi ripari.. al Max in qualche ora sei a casa a piedi. Tanto non abitiamo in AlaskaAvete ragione....ma quanta roba bisogna portarsi dietro!!!
Quasi quasi la catena che ho appena cambiato l' accorcio così se mi dovesse partire il deragliatore posteriore senza smagliare la nuova sostituisco e riparto....
Peccato che quando mi son " fracassato" una spalla nn ne avessi una di ricambio!
Così mi son fatto quasi due ore di sentiero con la bici in mano ( una). Su strada asfaltata son sceso guidando sempre con una..... Quando ho incrociato un amico non l' ho neanche salutato, come facevo!!!
Le uniche cose che porto sono per riparare una foratura e le pastiglie dei freni....per il resto in qualche modo torno.
Si con le pastiglie, quelle originali Shimano in resina mi duravano niente....ogni due per tre dovevo cambiarle ( quindi le avevo dietro di scorta). Concordo su fatto che nn abitiamo in Alaska e quindi in qualche ora siamo a casa.Le pastiglie dei freni? Cosa fai una NorthCape ad uscita? Io sto minimale, odio guidare con il peso. Con lo zaino se vai per farti le discese a cannone Guidi male. Ho soppiantato lo zaino (con paraschiena). Da un anno giro direttamente con pettorina fox e marsupio Evoc sulla bassa schiena. Spettacolo. Baricentro basso, guida istintiva, massima protezione. Ci sta il camelback, multitool, barrette, 4-5 fascette, un nastro, pompetta e camera d’aria scocciata sul telaio. Altro non serve se rimani in movimento. Se rompi ripari.. al Max in qualche ora sei a casa a piedi. Tanto non abitiamo in Alaska
Te lo giuro Ghizzo.. al giorno facevo 200 km per 32 giorni.. asfalto, fango, acqua ecc.. con 40kg di attrezzatura oltre i miei 95kg e 12 di bici .. le pastiglie Ultegra mi sono durate da Arco (TN) a Capo Nord (Norvegia)... Tu le porti dietro ogni uscita? XDSi con le pastiglie, quelle originali Shimano in resina mi duravano niente....ogni due per tre dovevo cambiarle ( quindi le avevo dietro di scorta). Concordo su fatto che nn abitiamo in Alaska e quindi in qualche ora siamo a casa.
Ieri sera l'ho provata: in salita nessuna sensazione di ribaltamento, mentre in discesa molto meglio, grazie alla pike efficiente rispetto alla Marzocchi che montano prima.Cazzata no. Una 26 non è poi troppo bassa rispetto la 27.5
Più che altro in salita tosta si impennera... Ma in discesa ripida 6 aiutato...
eh ma giù da “totes moss” Gassssss!!!! Oppure dal Renon.. impossibile non mollare la manetta.. anche io giro spesso solo, se non sono sui trail più conosciuti, cerco di limitarmi molto (se non mi limito faccio cagare uguale, ma rischio di più). Comunque, più divento vecchio e più mi proteggo. Un anno fa arrivo sul Renon in funivia con la Spartan, per farmi le classiche 3 discese a bomba. Appena scendo a monte, mi si avvicina un crucco sulla 45ina, con una Nicolai. Mi dice “kann ich fahre mit dir?” o una roba del genere. Io non parlo tedesco, ma ovviamente lo capisco. Un po’ scocciato gli faccio segno con la testa “seguimi”. Pensavo “che due cazzi, son venuto a sfogarmi, invece devo fare scuola guida”.. mollo a 3/4 e non prendo velocità dove posso.. il tedesco dietro. Mollo dove posso e il tedesco è dietro. Arrivo sul rock garden esposto, faccio la linea “local” che taglia volando su due pietroni e in salto scollina dietro su una lastra che ti fa evitare il botto, il tutto a 30-35kmh con velocità da downhill... il crucco mi passa a 10kmh in più, ollando il tutto , sverniciandomi , senza usare nessuna pietra per il suo landing.. avevo una Spartan Carbon 170 kittata x 165 a molla (storia lok) , lui una Nikolai con la pike da 150 e il classico debon air... Per non buttare la bici giù dalla scarpata, per stargli dietro ho acceso 3-4 ceri alla Madonna. Mi sono detto guardandolo “ma chi cazzo sei?” Ci diamo puntello per un altro giorno. Lui stava da noi in vacanza e torna spesso per lavoro. Morale: lo porto sul Colle. Mi dico “il Renon lo conosceva bene, vediamo ora..” In un men che non si dica arrancavo già, questo le mie linee le mangiava, le conosceva.. impossibile andare così la prima volta che vedi un sentiero. Gli mostro un bel saltazzo che spara a bomba in un prato senza farglielo prima vedere.. dei bei metri di volo. Lo faccio sperando di non trovarmi un trattore sotto o quell’affare che usano per irrigare o sono fottuto. Arrivo a bomba, gli urlo “follow me!!” E stacco di colpo a sx della carreggiata a 40kmh.. qualche metro di volo, sospensioni a pacco e sono sul prato a 50kmh tra l’erba alta fino a sotto le spalle, la bici un aratro che sradica tutto, pian piano riesco a decellerare. Da lontano sento un urlo , un frusciare ed era lui che mi aveva seguito in sta cazzata adrenalinica. Eravamo due bambini di 10 anni felici e spupillati. Se non fosse stato che nel muraglione seguente lui mi passa in un punto sgretoloso, pericoloso, con un fiumiciattolo secco che passa nel mezzo. Il porfido franato e i tanti ciotoli di Fiume umidi sconsigliano di prenderla a bomba.. ovviamente noi ingarellati a cannone.. lui davanti, per stargli dietro mollo troppo gli urlo “aufpassen!” (Attenzione) perché sapevo che li arrivava il mini greto di quel finto fiumiciattolo che taglia la linea e SBAAANGGG!!! Appena cerco la staccata il davanti mi prende sotto e.. mi ricordo solo che mi attorcigliavo alla bici, rimbalzando sulla roccia, come un sasso piatto lanciato a filo d’acqua. 3-4 salti e poi nulla. Mi risveglio che facevo fatica a aprire la mandibola. Il caschetto aperto era spezzato.. il manubrio sradicato dallo stem... danni al polso e la mano.. mai più 27,5” mi sono detto.. solo 29”. Da lì l’ho venduta. Non mi è piaciuto come il davanti mi ha chiuso. Sono sceso a piedi, a metà strada gli ho detto di andare.. sono arrivato a casa due ore dopo. Avevo il manubrio wireless non muovevo un braccio e per poco non lasciavo una tempia sul porfido. Oltre le ruote da 29”, caschi aperti si, ma avvolgenti. Che coprano bene tempie e cervelletto. Anche se preferisco il troy lee chiuso d’ora in poi. La sera son claudicante nel letto, mi arriva un whatsapp, era lui.. mi chiedeva come stavo. “Gut Werner Danke” (Bene gli rispondo) ma ciò che mi colpì fu la sua foto profilo.. Da li ho capito. Ogni volta che viene a Bolzano mi arriva un sms.. “io sono qui, se vuoi”. Ogni volta provo la stessa paura.. Alla prossima che gli dico? “ciao Werner, sai che ho venduto la Spartan per farmi un frontino?” .. i tedeschi hanno uno strano senso dell’umorismo, ma credo riderà..Se faccio un giro in montagna mi porto dietro lo zaino, lo riempio di cose utili per me (l'importante è che non mi rompa io, la bici è libera di rompersi) e faccio le discese "in punta di piedi". Soprattutto in virtù del fatto che spesso giro da solo ed in zone non frequentate.
eh ma giù da “totes moss” Gassssss!!!! Oppure dal Renon.. impossibile non mollare la manetta.. anche io giro spesso solo, e se non sui trail più conosciuti, cerco di limitarmi molto (se non mi limito faccio cagare uguale, ma rischio di più). Comunque, più divento vecchio e più mi proteggo. Un anno fa arrivo sul Renon in funivia con la Spartan, per farmi le classiche 3 discese a bomba. Appena scendo a monte, mi si avvicina un crucci sulla 45ina, con una Nicolay. Mi dice “kann ich fahre mit dir?” o una roba del genere. Io non parlo tedesco, ma ovviamente lo capisco. Un po’ scocciato gli faccio segno con la testa “seguimi”. Pensavo “che due cazzi, son venuto a sfogarmi, invece devo fare scuola guida”.. mollo a 3/4 e non prendo velocità dove posso.. il tedesco dietro. Mollo dove posso e il tedesco è dietro. Arrivo sul rock garden esposto, faccio la linea “local” che taglia volando su due pietroni e in salto scollina dietro su una lastra che ti fa evitare il botto, il tutto a 30-35kmh con velocità da downhill... il crucco mi passa a 10kmh in più, ollando il tutto , sverniciandomi , senza usare nessuna pietra per il suo landing.. avevo una Spartan Carbon 170 kittata x 165 a molla (storia lok) , lui una Nikolay con la pike da 150 e il classico debon air... Per non buttare la bici giù dalla scarpata, per stargli dietro ho acceso 3-4 ceri alla Madonna. Mi sono detto guardandolo “ma chi cazzo sei?” Ci diamo puntello per un altro giorno. Lui stava da noi in vacanza, e torna spesso per lavoro. Morale: lo porto sul Colle. Mi dico “il Renon lo conosceva bene, vediamo ora..” In un men che non si dica arrancavo già, questo le mie linee le mangiava, le conosceva.. impossibile andare così la prima volta che vedi un sentiero. Gli mostro un bel saltazzo che spara a bomba in un prato.. dei bei metri di volo. Lo faccio sperando di non trovarmi un trattore sotto o quell’affare che usano per irrigare o sono fottuto. Arrivo a bomba, gli urlo “follow me!!” E stacco di colpo a sx della carreggiata a 40kmh.. qualche metro di volo, sospensioni a pacco e sono sul prato a 50kmh tra l’erba alta fino a sotto le spalle, la bici un aratro che sradica tutto, pian piano riesco a decellerare. Da lontano sento un urlo , un frusciare ed era lui che mi aveva seguito in sta cazzata adrenalinica. Eravamo due bambini di 10 anni. Se non fosse stato che nel muraglione seguente lui mi passa in un punto sgretoloso, pericoloso, con un fiumiciattolo secco che passa nel mezzo. Il porfido franato, e i tanti ciotoli di Fiume umidi sconsigliano di prenderla a bomba.. ovviamente noi ingarellati a cannone.. lui davanti, per stargli dietro mollo troppo gli urlo “aufpassen!” (Attenzione) perché sapevo che li arrivava il mini greto di quel finto fiumiciattolo che taglia la linea e SBAAANGGG!!! Appena cerco la staccata il davanti mi prende sotto e.. mi ricordo solo che mi attorcigliavo alla bici. Mi risveglio che facevo fatica a aprire la mandibola. Il caschetto aperto era spezzato.. il manubrio sradicato dallo stem... danni al polso e la mano.. mai più 27,5” mi sono detto.. solo 29”. Da lì l’ho venduta. Sono sceso a piedi, a metà strada gli ho detto di andare.. sono arrivato a casa due ore dopo. Avevo il manubrio wireless non muovevo un braccio e per poco non lasciavo una tempia sul porfido. Oltre le ruote da 29”, caschi aperti si, ma avvolgenti. Che coprano bene tempie e cervelletto. Anche se preferisco il troy lee chiuso d’ora in poi. La sera son claudicante nel letto, mi arriva un whatsapp, era lui.. mi chiedeva come stavo. “Benino dai gli rispondo” ma ciò che mi colpì fu la sua foto profilo..
Vedi l'allegato 272696
Gizzo...! Anche se Ghizzo è più belloTe lo giuro Ghizzo.. al giorno facevo 200 km per 32 giorni.. asfalto, fango, acqua ecc.. con 40kg di attrezzatura oltre i miei 95kg e 12 di bici .. le pastiglie Ultegra mi sono durate da Arco (TN) a Capo Nord (Norvegia)... Tu le porti dietro ogni uscita? XD
GrazieGizzo...! Anche se Ghizzo è più bello
Anche io ce l’avevo. Ma erano gli anni 90’, Number one , uscita Rovato Brescia..Sinceramente ho una piccola custodia, che metto sempre nella zainetto, in cui ho dentro anche le pastiglie. Sono lì e le
Grazie