Ti piace vincere facile...
Front da enduro in titanio, i likes sono assicurati
Ti piace vincere facile...
Che occhio!!!Giretto nel boschetto... Vedi l'allegato 640124
...e casuale ritrovamento di questo fattapposta, da me smarrito due mesi orsono:
Vedi l'allegato 640125
Facendo esplorazione di nuovi sentieri credo faccia parte del gioco, sabato sono finito nel greto di un torrente incassato (dalle mie parti si dice vajo) dove una volta ci doveva essere un sentiero (trovato relazionato). Ho perso un oretta per fare circa 1km trascinando la bici nella giungla. Poi ho sentito delle voci e arrampicandomi qualche decina di metri sopra di me c'era un bel sentiero con degli esseri umani!Seriamente vi è mai capitato di perdervi? A me è successo stamattina. Cercavo un sentiero e girovagando nel bosco a un certo punto non avevo una minima di dov'ero. Il Garmin ( con la sua bella funzione home) era a casa sotto carica e stavo usando il cell in saccoccia con Orux Maps che registrava . Attimo di panico , mi sono immaginato morto con i vermi che mi mangiavano e poi grazie alle mappe offline di OruxMaps sono riuscito a trovare la direzione per trovare una strada per tornare a casa , anzi direttamente al lavoro senza pranzo e in ritardo, mi ero preso la mattina e avrei dovuto iniziare alle 14.00 ma sono state le 14.30.....
Sinceramente no.Seriamente vi è mai capitato di perdervi? A me è successo stamattina. Cercavo un sentiero e girovagando nel bosco a un certo punto non avevo una minima di dov'ero. Il Garmin ( con la sua bella funzione home) era a casa sotto carica e stavo usando il cell in saccoccia con Orux Maps che registrava . Attimo di panico , mi sono immaginato morto con i vermi che mi mangiavano e poi grazie alle mappe offline di OruxMaps sono riuscito a trovare la direzione per trovare una strada per tornare a casa , anzi direttamente al lavoro senza pranzo e in ritardo, mi ero preso la mattina e avrei dovuto iniziare alle 14.00 ma sono state le 14.30.....
Sì, più volte ma un giorno ho ricevuto una grande lezione (e da lì ho smesso di perdermi).Seriamente vi è mai capitato di perdervi? A me è successo stamattina. Cercavo un sentiero e girovagando nel bosco a un certo punto non avevo una minima di dov'ero. Il Garmin ( con la sua bella funzione home) era a casa sotto carica e stavo usando il cell in saccoccia con Orux Maps che registrava . Attimo di panico , mi sono immaginato morto con i vermi che mi mangiavano e poi grazie alle mappe offline di OruxMaps sono riuscito a trovare la direzione per trovare una strada per tornare a casa , anzi direttamente al lavoro senza pranzo e in ritardo, mi ero preso la mattina e avrei dovuto iniziare alle 14.00 ma sono state le 14.30.....
Fortunatamente ho passato l'infanzia allo stato brado , finita scuola, pranzo e puoi fuori con gli amici. Tra le altre cose si andava nei boschi a cercare funghi , asparagi selvatici o giocavamo a cowboy contro indiani ecc. Quindi sono abituato all'ambiente del bosco , però un attimo di strizza l'ho avuto. Tra foglie secche , rami rotti ,poi salendo è cambiata la prospettiva e sinceramente non avevo idea come tornare indietro, fatto mente locale , mi sono calmato e tramite la mappa mi sono orientato. Però è stata una sensazione sgradevole non sapere dove cavolo ero.....Sì, più volte ma un giorno ho ricevuto una grande lezione (e da lì ho smesso di perdermi).
Ero salito su una "montagna" che reputavo facile (proprio dietro casa mia) con la pioggia. La mia idea era che si dovesse proseguire per la "cresta", ma poi vedo la traccia sul telefono che fa tutto un giro ingarbugliato incrociando diverse altre collinette. Nessun sentiero, omino di pietra, o segno CAI. Dopo un buon vagabondare arrivo su una cresta che s'interrompe su di un balzo di roccia, con una fittissima nebbia che non mi fa vedere più nulla. Il cellulare decide di morire (da allora, sempre doppio dispositivo) e rimango lì come uno scemo. Tornare indietro non se ne parla, non saprei ripercorrere tutta quella roba intricata e fuori sentiero. Inizio ad avere paura: ho solo mezz'ora di luce, sono sotto un temporale, non ho luci nè vestiti pesanti. Mi viene un vero e proprio attacco di panico (credo), difficile da descrivere come sensazione.
Fortunatamente papà mi portava a girare per boschi da quando avevo tre anni (e non tenendomi per mano, ma sguinzagliandomi liberamente e facendomi orientare da me). Inizio a ragionare su dove potrei essere, e mi convinco di essere in un punto specifico. Se sono dove penso di essere, allora deve esserci un sentiero che permetta di aggirare il balzo di roccia. Mi metto a cercarlo ed effettivamente ne trovo uno. Torno in cresta a prendere la bici, e fortuna vuole che la nebbia si diradi per qualche istante. Vedo, proprio sotto il balzo, beffarda, la forestale dove dovrei arrivare. Sono in salvo, ed esattamente dove credevo di essere.
La roba più difficile è stata rimanere lucidi e iniziare a ragionare. Da allora, ho un gran timore della nebbia, e porto dietro sempre il doppio dispositivo. Nonché abbigliamento consono per tutte le eventualità (ancor meglio, il bivybag)... ma quello l'ho imparato in un'altra disavventura
comunque con la nebbia fitta i gps (quelli dei telefoni e dei dispositivi sportivi almeno) non funzionano, questo va tenuto in considerazione. girare con la nebbia complica parecchio le cose sia per i nostri sensi che per la tecnologiaSì, più volte ma un giorno ho ricevuto una grande lezione (e da lì ho smesso di perdermi).
Ero salito su una "montagna" che reputavo facile (proprio dietro casa mia) con la pioggia. La mia idea era che si dovesse proseguire per la "cresta", ma poi vedo la traccia sul telefono che fa tutto un giro ingarbugliato incrociando diverse altre collinette. Nessun sentiero, omino di pietra, o segno CAI. Dopo un buon vagabondare arrivo su una cresta che s'interrompe su di un balzo di roccia, con una fittissima nebbia che non mi fa vedere più nulla. Il cellulare decide di morire (da allora, sempre doppio dispositivo) e rimango lì come uno scemo. Tornare indietro non se ne parla, non saprei ripercorrere tutta quella roba intricata e fuori sentiero. Inizio ad avere paura: ho solo mezz'ora di luce, sono sotto un temporale, non ho luci nè vestiti pesanti. Mi viene un vero e proprio attacco di panico (credo), difficile da descrivere come sensazione.
Fortunatamente papà mi portava a girare per boschi da quando avevo tre anni (e non tenendomi per mano, ma sguinzagliandomi liberamente e facendomi orientare da me). Inizio a ragionare su dove potrei essere, e mi convinco di essere in un punto specifico. Se sono dove penso di essere, allora deve esserci un sentiero che permetta di aggirare il balzo di roccia. Mi metto a cercarlo ed effettivamente ne trovo uno. Torno in cresta a prendere la bici, e fortuna vuole che la nebbia si diradi per qualche istante. Vedo, proprio sotto il balzo, beffarda, la forestale dove dovrei arrivare. Sono in salvo, ed esattamente dove credevo di essere.
La roba più difficile è stata rimanere lucidi e iniziare a ragionare. Da allora, ho un gran timore della nebbia, e porto dietro sempre il doppio dispositivo. Nonché abbigliamento consono per tutte le eventualità (ancor meglio, il bivybag)... ma quello l'ho imparato in un'altra disavventura
Se inserisci il codice che c'è sulla piastra della tua forcella nell'applicazione rock shox ti indica il codice dei kit revisione per la tuya forcella, se fai la ricerca per codice non sbagliCiao, chiedo a voi anzichè aprire un thread apposito in 'officina', perchè mi sento tra amici.
Devo fare un minimo di manutenzione alla forcella della mia bici da argine, una Scott Scale 965 che monta una Rock Shox 20 Silver Tk Solo Air.
Questo kit dovrebbe andare bene, giusto?
Quello che mi serve sono i paraolio/parapolvere, voglio smontarla per pulirla dentro (sicuramente troverò dei morti).
Se vado in posti che non conosco o conosco poco, porto sempre il Garmin gosmap 64s, che prende anche nelle caverne, con due stilo di scorta (eneloop, che durano 6-8 ore)comunque con la nebbia fitta i gps (quelli dei telefoni e dei dispositivi sportivi almeno) non funzionano, questo va tenuto in considerazione. girare con la nebbia complica parecchio le cose sia per i nostri sensi che per la tecnologia