Frenare in discese tecniche (possibilmente senza cappottare...)

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Palermo
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Bergamont Revox ltd 29"
Sono un principiante e vado in MTB da poco più di un anno e mezzo: diverse volte in singletracks tecnici su tratti in notevole pendenza in discesa mi è capitato, nel tentativo di ridurre la velocità, di ritrovarmi con la ruota anteriore bloccata ed il posteriore per aria ed in un paio di occasioni non ho potuto evitare di cappottarmi (mentre un'altra ho rischiato di volare in un dirupo...). Sulla mia bici monto dei freni a disco meccanici Tektro che non sono il massimo della modulabilità e che sto per sostituire con degli idraulici Shimano ma riconosco che la mia tecnica di guida è ancora acerba e che avrei molto da migliorare. Qualcuno mi darebbe qualche consiglio in merito alla tecnica che dovrei adottare nelle discese più impegnative? Mi hanno detto di tenere il peso il più possibile spostato indietro e di non frenare troppo bruscamente specie col davanti ma, nonostante abbia cercato di mettere in pratica i consigli, le cose non sono migliorate di molto...
 
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ilmitico

Biker ultra
27/3/09
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NAPOLI
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La tecnica è quella, poi bisogna provare,provare,provare. Sicuramente ci sono situazioni in cui provare a fermarsi è quasi impossibile e allora devi far scorrere la bici. Cerca, poi, di anticipare la frenata, cercando di non raggiungere mai troppa velocità, ma non andare neanche troppo piano, altrimenti ti impunti. Il vero consiglio è cerca di uscire con un gruppetto che ti possa far vedere dal vivo come fare e, a sua volta, controllare quello che fai effettivamente. A volte ci sembra di fare una manovra, ma in realtà è solo abbozzata.....
 
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federicocolombini

Biker perfektus
1/8/08
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bonavigo (vr)
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Consiglio pratico:
Prima di affrontare discese ripide e tecniche prova abbassare la sella.....anche di solo 2 cm.!!!
Infatti la sella ad altezza normale ti costringe e portare il baricentro sull'anteriore, che sicuramente non aiuta in discesa.
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Bergamont Revox ltd 29"
Forse entra in gioco anche un fattore psicologico: le esperienze peggiori le ho avute in due stretti singletracks che davano entrambi da un lato su pendii molto scoscesi (in alcuni punti quasi a strapiombo...). Se la discesa è sufficientemente larga da consentirmi un certo margine di manovra la faccio abbastanza disinvoltamente e riesco anche a divertirmi. Se, al contrario, il sentiero è molto stretto e si trova su un tratto esposto (lo ammetto: ho paura degli strapiombi) vado quasi nel panico. Forse è anche per questo che ho tanti problemi ad affrontare certi itinerari...
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Bergamont Revox ltd 29"
Mi viene il dubbio di avere le gomme troppo gonfie e non avere sufficiente aderenza in certi frangenti. Di solito le gonfio a 2,5 bar (almeno così dice il manometro...): mi potrebbe convenire sgonfiare un pizzico? Uso pneumatici con camera d'aria Kenda Blue Groove 2.1.
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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Forse entra in gioco anche un fattore psicologico: le esperienze peggiori le ho avute in due stretti singletracks che davano entrambi da un lato su pendii molto scoscesi (in alcuni punti quasi a strapiombo...). Se la discesa è sufficientemente larga da consentirmi un certo margine di manovra la faccio abbastanza disinvoltamente e riesco anche a divertirmi. Se, al contrario, il sentiero è molto stretto e si trova su un tratto esposto (lo ammetto: ho paura degli strapiombi) vado quasi nel panico. Forse è anche per questo che ho tanti problemi ad affrontare certi itinerari...

Il panico, o semplice paura, o insicurezza (il fattore psicologico, base portante in ogni sport dinamico), produce sul corpo due risultati:

1. Arretramento. Un conto è quello che imposti per compensare pendenza o altro, un conto è quello da paura: produce uno sbilanciamento innaturale che ti fa perdere gran parte del controllo e toglie alla bici la sua naturale tendenza a superare l'ostacolo me amantenere la traiettoria.

2. Irrigidimento. I tuoi muscoli si tendono e perdi ogni flessibilità. In questo modo invece di assorbire, smussare vibrazioni e ondeggiamenti originati dal terreno li amplifichi, vanificando il lavoro delle sospensioni o rendendolo controproducente addirittura.

Tutto naturale, a parte qualche fortunato che nasce imparato partiamo tutti da lì. L'esperienza, la pratica, le legnate, il gioco di non mettere mai il piede a terra, lentamente riducono tale paura e ti mettono nella condizione di "rilassamento reattivo" e di postura corretti, in modo naturale. Restano a quel punto da fare i "ritocchi", per ottimizzare il tutto, e poi non ti ferma più nessuno.

Se scii, ricorderai bene di avere avuto a che fare con gli stessi problemi, proprio identici: arretramento e pez-de-legn. Invece ci vuole piegamento-e-distensione, e diventa una danza...

Buon divertimento e buona pazienza,

M.
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Tutto naturale, a parte qualche fortunato che nasce imparato partiamo tutti da lì. L'esperienza, la pratica, le legnate, il gioco di non mettere mai il piede a terra, lentamente riducono tale paura e ti mettono nella condizione di "rilassamento reattivo" e di postura corretti, in modo naturale. Restano a quel punto da fare i "ritocchi", per ottimizzare il tutto, e poi non ti ferma più nessuno.

Se scii, ricorderai bene di avere avuto a che fare con gli stessi problemi, proprio identici: arretramento e pez-de-legn. Invece ci vuole piegamento-e-distensione, e diventa una danza...

Buon divertimento e buona pazienza,

M.

Purtroppo non ho mai praticato lo sci, se non altro per motivi... geografico-climatici;-) (sono siciliano e dalle mie parti, Etna a parte, i campi da sci scarseggiano). Comunque condivido la tua analisi: l'irrigidimento muscolare dovuto alla tensione nervosa sicuramente finisce per essere controproducente e, tra le altre cose, rende più difficile dosare correttamente la frenata. Ieri ho percorso un single track che solitamente mi metteva un tantino in crisi e, sorprendentemente, l'ho fatto in maniera distesa e rilassata, avvertendo molto meno la fatica e superando in scioltezza anche vari punti tecnicamente difficili. Un tratto del sentiero costeggia un dislivello quasi verticale di diversi metri d'altezza e le prime volte che l'avevo fatto mi ero "bloccato": stavolta, invece, l'ho percorso sia all'andata che al ritorno senza particolari patemi. Una cosa che ho notato è che a volte, quando faccio un percorso per la prima volta, oltre ad avere, com'è ovvio, maggiori difficoltà tecniche, ho la sensazione di stancarmi molto di più: mi chiedo quanto, anche in questo, incida una certa tensione nervosa. Comunque la morale è sempre quella: non demoralizzarsi, tentare sempre e, a poco a poco, migliorare il proprio livello. Ciao e grazie per i tuoi utili consigli.
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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Esattamente.

Vero, sempre la paura porta a una tensione muscolare che consuma più velocemente le energie, ed anche produce crampi ed altre noie affini.

A suo tempo (agli inizi) trovai molto utile la frequentazione di qualche bike park. Passare 3/4 giorni a fare solo discese in rapida sequenza, concentrandosi sullo stesso percorso, aiuta molto l'evoluzione sia psicologica che tecnica. La differenza tra inizio e fine giornata si nota chiaramente, ed è certamente una pratica divertente da fare ogni tanto, anche se non disponi della bici più adatta, percorrendo i sentieri ovviamente con cautela e commisurando la velocità al proprio mezzo e a sè stessi.
Consigliato!

M.
 
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alfy

Biker urlandum
17/11/08
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ai piedi del subasio
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di ferro
il problema almeno per me è che quando ti prende l'insicurezza poi ci metti un pò di tempo a scrollartela di dosso e magari non ti godi più il resto dell'uscita io se riesco a capire da prima che un passaggio non è alla mia portata mi fermo e lo faccio a piedi su i trcciati che ripeto di solito la volta successiva riesco a farli in sella un altra cosa che almeno per me è fondamantale se cado o ho un problema su un passaggio che secondo me devo essere in grado di fare torno in dietro e lo ripeto è una questione di testa è importante restare tranquilli per non innescare quella sensazione di insicurezza in qui ti irrigidisci perdi la reattivita e diventi incapace di superare anche gli ostacoli più elementari
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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domanda stupida: la bici è della taglia corretta o per lo meno è stata adattata alla tua corporatura? se ad esempio tu avessi un attacco manubrio lunghetto e magari una bici corta potresti essere troppo sbilanciato in avanti e ritrovarti con difficoltà maggiori. se ti è possibile prova a montare ad ogni modo un attacco manubrio più corto (almeno un centimetro) senza comprarlo al momento, vedi se riesci a fartelo prestare, e fai qualche prova. dovresti ottenere discreti miglioramenti. ciao. o-o
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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Roma
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domanda stupida: la bici è della taglia corretta o per lo meno è stata adattata alla tua corporatura? se ad esempio tu avessi un attacco manubrio lunghetto e magari una bici corta potresti essere troppo sbilanciato in avanti e ritrovarti con difficoltà maggiori. se ti è possibile prova a montare ad ogni modo un attacco manubrio più corto (almeno un centimetro) senza comprarlo al momento, vedi se riesci a fartelo prestare, e fai qualche prova. dovresti ottenere discreti miglioramenti. ciao. o-o

Mi sembra che anche questo consiglio, come altri che ho letto, possa essere di aiuto. Attacco manubrio troppo lungo non aiuta e comunque ti deve dare la possibilità di poter arretrare senza stendere completamente le braccia, non esagerare nell'arretrare perchè ti fa perdere il controllo dell'anteriore, sella sicuramente più bassa possibile, freno anteriore da usare con molta parsimonia e io aggiungo sempre che i pedali flat aiutano e danno molta sicurezza. Cappottarsi col pedale che non si sgancia sono dolorissimi mentre a me capita non di rado di salvarmi lasciando andare la bici. C'è chi scende da paura con gli spd ma non è facile.
Già il fatto di preoccuparsi e mettersi in gioco su qualche cosa ti fa migliorare. Se riesci a farti guidare da qualcuno che ti mostri certe cose hai risolto (o quasi)
Ciao
 

alfy

Biker urlandum
17/11/08
510
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ai piedi del subasio
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di ferro
Scusate se mi ripeto secondo me bisogna sempre partitre dal dominarci a lavello di testa se restiamo tranquilli e lucidi riusciamo a scendere da per tutto anche con la bici sbagliata e possiamo analizzare cosa non va altrimenti e io ci sono passato ci sarà sempre la sella alta o la pipa del manubrio lunga o la gomma troppo gonfia o il pedale che non sgancia bene a insidiarci il tarlo diveriamoci rispettando i nostri limiti e quelli del mezzo poi si cerca anche il set più adatto alle nostre caratteristiche
 
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cavalieresolitario

Biker extra
20/2/07
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suzzara (MN)
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Ciao,
volevo farvi ridere inserendo un filmato del mio cappottamento ma non capisco come caricarlo ....
veniamo al dunque ..... l'anno scorso ho partecipato ad un corso Gravity per apprendere le tecniche corrette da usare in discesa, venendo da esperienza xc, ho voluto sperimentare qualcosa di più hard.

1. molto importante il setting della mtb, regolazione forca e ammo e pressione gomme ... se le gomme sono troppo gonfie ti fanno rimbalzare e perdere aderenza. anche abbassare la sella in discesa è molto utile, ti permette di spingerti indietro con più facilità senza avere il timore di rimanere poi incastrato con la sella tra i .....

2. bisogna essere tranquilli, il nervosismo come detto da altri aumenta la tensione muscolare e quindi la rigidità dei movimenti. inoltre produce un eccessivo stress che diventa stanchezza fisica.

3. Riconoscere i propri limiti, non aver paura di dire "NO" non riesco e fare un pezzo a piedi.

4. L'uso dei freni è molto soggettivo, sicuramente i freni a disco meccanici sono meno modulabili di quelli ad olio, anche io sono passato da tektro meccanici ad un paio di idraulici usati acquistati sul mercatino, e sono rimasto folgorato dall' efficenza e modulabilità. Però è necessario ricordare che è inutile arrivare a velocità elevate e poi volersi fermare in un secondo, meglio scendere modulando la frenata anteriore e posteriore in modo da ottenere la velocità più consona alla situazione, poi con l'esperienza si può provare ad aumentare il ritmo volta x volta.
Ricordati che se freni in maniera brusca con il freno ant, la frenata comporta un abbassamento della forcella, con conseguente diminuzione della escursione utile della stessa, quindi in caso di ostacolo la forcella non potrà svolgere il suo lavoro correttamente e quindi rischi di impuntarti e cappotare, molte volte anche se va contro la nostra natura è meglio lasciarla correre e far si che la forka lavori per noi.

Ho sperimentato tutto questo sulla mia pelle, infatti al corso alla prima discesa mi sono cappottato subito, e sono rimasto traumatizzato per tutta la giornata, tanto che non riuscivo più a fare nessun passaggio neanche il più facile.

Solo il giorno dopo con più calma sono riuscito a gestire in maniera più disinvolta la mia bike con enorme soddisfazione.

quindi ricorda di essere sempre morbido e cosciente dei tuoi limiti

Prima o poi verrò a fare freeride sull'etna ..............
 

diego@mtb

Biker tremendus
8/5/09
1.037
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Alto vicentino
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e con una front in una gara ke nn si può permettersi di abbassare la sella?
qua viene il bello :smile:
mi son trovato in una discesa ripida con uno scolo di acque piovane dove nn sono riuscito ad alzare l'anteriore x allegerirlo(troppa pendenza e peso arretrato forse anche troppo) e copiare bene la "cunetta"
fattò sta ke la ruota posteriore mi ha scalciato(ovviamente nn ero seduto in sella)in avanti e si è addirittura alzata praticamente sono rimasto solo con la ruota anteriore :paur:..."attaccato" al suolo...
in questi casi?
dovevo ammortizzare di gambe?:sumo:
 

cavalieresolitario

Biker extra
20/2/07
739
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suzzara (MN)
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cioè ... non ho ben capito ... in pratica ti si è impuntata davanti ?????

quando sei già in queste condizioni critiche va tanto a fortuna e nel riuscire ad essere abbastanza freddo da lasciarla correre e portare il peso indietro in modo da far abbassare il posteriore .... la sella alta, certo non aiuta e poi c'è il rischio di trovarsi impacciati nel ritorno in posizione.


sei sicuro di non aver frenato davanti quando hai visto lo scolo e quindi di aver abbassato la forka che poi non è riuscita a copiare la cunetta ????

Quando io sono caduto, non mi ero neanche reso conto di aver frenato .... sono stati gli altri che mi hanno visto a dirmi che ho pinzato sui freni scomponendo la bike ......

Hai ami pensato ad un reggisella telescopico ?????

ciao
 

aleDEMA

Biker superioris
16/8/09
966
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Torino
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rispondendo alla prima domanda di chi ha aperto il topic: abbassare la sella aiuta ad abbassare il baricentro, ossia il centro di gravità, ed il peso arretrato aiuta ad avere il vettore peso praticamente sulla ruota posteriore, rendendo così "quasi" impossibile il cappottamento...

in ogni caso il non farsi prendere dal panico si può avere solo con l'esperienza... a volte è addirittura meglio saltare che copiare qualcosa...
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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Scusate se mi ripeto secondo me bisogna sempre partitre dal dominarci a lavello di testa se restiamo tranquilli e lucidi riusciamo a scendere da per tutto anche con la bici sbagliata e possiamo analizzare cosa non va altrimenti e io ci sono passato ci sarà sempre la sella alta o la pipa del manubrio lunga o la gomma troppo gonfia o il pedale che non sgancia bene a insidiarci il tarlo diveriamoci rispettando i nostri limiti e quelli del mezzo poi si cerca anche il set più adatto alle nostre caratteristiche
scusami ma ti contraddici.
prima dichiari che "se restiamo tranquilli e lucidi riusciamo a scendere....." dopo invece dici"divertiamoci rispettando i nostri limiti....."
se una persona si sente insicura non può certo "violentarsi" per autoconvincersi di potercela fare, del resto i pronto soccorso son pieni di gente che "pensava di", a quel punto senza dover fare grandi rivoluzioni può andare per tentativi compiendo una alla volta le prove più sensate e vedendo se i risultati sperati arrivano o meno. non gli abbiamo mica consigliato di buttare tutto e comperarsi una big hit, solo di fare alcune prove. tutto qui.
 

ChefMauro

Biker tremendus
10/4/09
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Chialvetta!!!
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se una persona si sente insicura non può certo "violentarsi" per autoconvincersi di potercela fare, del resto i pronto soccorso son pieni di gente che "pensava di", a quel punto senza dover fare grandi rivoluzioni può andare per tentativi compiendo una alla volta le prove più sensate e vedendo se i risultati sperati arrivano o meno. non gli abbiamo mica consigliato di buttare tutto e comperarsi una big hit, solo di fare alcune prove. tutto qui.

Quoto in pieno, noi, come i migliori professionisti, possiamo dare tutti i consigli del mondo sul come affrontare nel modo giusto tutte le difficoltà, ma se una volta che ci troviamo in un punto particolarmente difficile veniamo assaliti da quel senso di paura misto buon senso non bisogna vergognarsi di scendere dalla bici e proseguire a piedi. E poco importa degli sfottò degli amici, è meglio finire il giro incolumi piuttosto che dover dire "ho provato ed è andata male".
 

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