In primis uno "SCUSATE" grande come una casa per aver abbandonato il gruppo a metà del Gorgo Moro ed essere fuggito come un detenuto braccato dalla pula.. Purtroppo il tempo mi è stato tiranno e non ho proprio avuto modo di aspettare quei 2 minuti che il gruppo si ricompattasse per poter salutare a modo Maurizio e la Manu.
Per la cronanca, sono riuscito a essere seduto in auto con il motore acceso alle 18.27
In prarica, 20 minuti dopo la mia partenza..
Che dire.. dopo l'ultima giornata passata a cazzeggio sui sentieri biellesi (2 discese e mezzo in modalità slow-motion-on), ci voleva proprio un ritorno alle origini!!!!
Già il tempo era quello tipico autunnale biellese.. dove pochi km più in là splende il sole, nella conca di Oropa si scarcano secchiate di acqua e si mangia nebbia peggio che a Milano a gennaio.. Questo ha reso tutto estremamente tecnico e godereccio..a fine giornata lascia un senso di appagamento e di soddisfazione immenso!!
Abbiamo percorso nuovi sentieri, siamo scesi dove pochi erano scesi prima di noi, abbiamo esplorato nuove zone prendendo le bici a mano per scavalcare muraglioni..
Il gruppo, capitanato dal sempre agile Marco, è stato sempre al passo e non si è mai fatto attendere: un plauso particolare a Maurizio, rookie e nuvo adepto che per la prima volta è venuto a mettere le
ruote in terra biellese, e Manuela, sorprendentemente sempre in mezzo al gruppo e in sella anche su passaggi che non mi sarei mai aspettato.
Non sempre a suo agio nei pezzi nel libero, ha dimostrato molta più sicurezza nei sentieri extrascivolosi fatti di rocce fisse, senza contare l'ottima gamba nei tratti pedalati.
Sono rimasto colpito dalla crescita tecnica che ha avuto negli ultimi mesi.. Non oso pensare se avesse un mezzo meno pesante come potrebbe andare...
Comunque.. Complimenti!
Devo spendere 2 righe per l'ultima discesa fatta... Siamo saliti per un tratto sulla passeggiata dei preti (splendido il Six che si arrampicava come una capra) per poi scendere in pineta e agganciare il D3. Dopo aver percorso un tratto a me conosciuto, siamo andati oltre al bivio che porta a pedalare sopra l'acqudotto, andando a prendere quello che è il vero D3.
Ragazzi che trail!! erano mesi che non scendevo su un sentiero così bello, così tecnico, così.. ho finito gli aggettivi.
Leggera discesa, in molti tratti il fondo era fatto di lastre di roccia da forme più o meno regolari, qualcuno piatto e qualcuno inclinato, diversi gradini, tratti in mezzo a prati verdissimi.. c'era solo da staccacre la spina e lascia andare la bici su questi sassi dal grip potentissimo come la pelle delle anguille.
Non so a quanti di voi piacciano condizioni simili, ma calcolando che non c'era nulla da fare in "surplace" ma solo beccare la linea migliore in un colpo d'occhio e assecondare le sbacchettate delle ruote nel momento in cui si perdeva aderenza, ma IMHO è una delle condizioni per godere come dei ricci.. roba da multiorgasmo non appena ci si fermava (durante la discesa no, ci voleva troppa concentrazione).
Oltre tutto, per tutti ha pesato il fatto che avevamo già oltre 30 km di discesa nei muscoli, un pasto pesante nella pancia (pasta aglio
olio e peperoncino, svariati quarti di peperone in bagnacauda e chi più chi meno, mezzo litro di birra), in aggiunta pure una cappa opprimente di caldo umido che sfiancava ancora di più il corpo e annebbiava i riflessi (più dei rutti multipli gusto aglio).
Ma che discesa epica... che roba!!!!! sono senza parole.. fosse pe rme la metterei come giro obbligatorio ogni volta che si torna su.
A conti fatti ci abbiamo messo più di un ora e mezza ad arrivare fino alla chiesetta di S.Giuseppe. E non ci sono state soste per aspettare o per riparazioni di guasti..... Mamma che sentiero. E ora che ho il mezzo leggero, fare tutti i ponticelli diventa davvero un gioco da bimbi, con un notevole risparmio di energie.
Che voglia di tornare sù.. non oso pensare come possa essere in condizioni di asciutto.. mmmmmmmmm .... Ma anche così!
GRAZIE A TUTTI!!!!!!!