FR e AM nel Biellese e VCO (Novembre 07) - Info e appuntamenti

ceruettozeropiu

Biker superis
17/3/06
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valsessera
www.nordovestbike.com
giro della valsessera veramente spettacolare,compagni di avventura,meteo,
luoghi e paesaggi perfetti.
non potevamo chiedere di meglio,cielo blu senza un filo di nuvole,colori autunnali
spaziali,e per di più giro completamente su sterrati e sentieri,per un totale di
45 km circa.
un ringraziamento a tutti per la compagnia e per avervi conosciuto,un ringraziamento particolare ad happy per il pronto intervento meccanico,senza il quale probabilmente avrei abbandonato la compagnia a metà della discesa.
e ancora un grazie a tutti alla prox avventura
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
13.806
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Lac Leman
broadbandsports.com
Bike
Sentinella


Sabato 3 novembre

ore 7e45 io e fabio stiamo già smanettando sulle bici davanti al Centro Zegna

ore 8e30 Ivo, Ale, Pierina ed io partiamo dopo aver constatato che Mikedebike fa ingente uso di alcool :-P dimenticandosi del giro.
Partiamo, l'aria è frizzante, ma il sole è già piacevolissimo, i colori preannunciano una giornata memorabile. Una breve, leggera salita su asfalto scioglie i muscoli. Fa freddino, 6°C, ma siam coperti il giusto e la gamba che gira fa il resto. Io e Fabio partiamo con già sù le ginocchiere, per proteggersi dal freddo prima e dai rami spinosi poi.
La sterrata che ci accompagnerà fino alla diga del Lago delle Mischie inizia con una lunga discesa abbarbicata sulle pareti scoscese della valle stretta quasi come un canyon. Lì è all'ombra, la temperatura scende e subito ci si rende conto che l'autunno in val Sessera è più avanzato che altrove... sembra già fine novembre.
Giunti in discesa alla centrale elettrica del Piancone a livello del torrente Sessera, si comincia a costeggiare il corso d'acqua in leggera salita (con solo qualche strappo più irto e brevi discesine). Nonostante la temperatura prossima allo zero, ci si scopre. In maglietta fradicia e pantaloncini corti, l'aria gelida delle discesine minaccia broncopolmoniti peste bubbonica e colera... che per fortuna non mi colpiranno.
Ivo, con la sua bici in carbonio da XC, spd e chiacchiera fluente, mi spinge ad un passo sostenuto. Le gambe mi ricordano il Mottarone in SX-Trail del giorno prima, ma.. "zitte e andare".
L'handicap che mi affaticherà per tutto il giro sarà il distanziatore delle pastiglie dell'MX1 posteriore, che senza frena-filetti, con el vibrazioni si avvitava... e ogni km dovevo fermarmi a svitarlo un po'... ma facendo buona parte di strada con la ruota frenata!!
Il cielo è blu, perfetto, intonso... senza una scia di aereo, senza una nuvola. C'è solo la luna che si ostina a guardarci curiosa.
L'acqua nel torrente è poca, le lanche verdi non sono così ampie; il sole sta ancora sonnecchiando dietro le cime e non accende gli smeraldi di quelle pozze d'acqua limpida tra le rocce sotto il ponte romano di pietra eterna.

Un paio di tornanti ci fan guadagnare quota e si comincia ad essere illuminati dal tepore dei primi raggi. Ivo viaggia, mannaggia! Però la compagnia è così piacevole che due pedalate in più non mi fanno male. Inoltre evito di ascoltare per l'ennesima volta le gesta del giandujotto ah.. povero Ale... ma no... è solo la prima volta che sente quelle storie e lodi... ahaah. (Scusa Pierina.... sono bastardo! sei così piacevole fino alla terza ripetizione degli aneddoti! ahahah sai che ti voglio bene!).

L'ultimo tratto pianeggiante ci porta alla diga, che è sorprendentemente mezza vuota. Che siccità!!

Ore 10e15 pausa colazione alla diga.
Mentre mi arrampico su una paretina di roccia, un camoscio fa capolino da in cima allo stesso sperone roccioso a picco sul piazzalino in riva al lago. E sta lì! a guardarci, neanche a 15m da noi, poi ci mostra le ciapet bianche, e rimane lì fermo al sole a farsi ammirare (o ad abbronzarsi, non so). Ma che scemo... SCAPPA! che poi finisci in polenta! niente... gli è andata bene che siam 4 bikers e non cacciatori... mentre a noi ha fatto solo piacere questa inaspettata comparsa.


Ore 10e30 intraprendiamo l'arduo sentiero che si inerpica sul lato orientale del lago, portando spesso la bici in spalla. Ci si alza in fretta su questa traccia sottile a picco sul lago smeraldo cupo e profondo. Un po' di prudenza evita di fare in sella anche alcuni tratti teoricamente pedalabili, dato il fondo umido, pietre nascoste e abisso sul fianco...

Man mano che si prosegue sul sentiero invece la pedalabilità aumenta, con lunghi tratti divertenti. Ivo con la sella alta è un po' più prudente di noi, che possiamo freeraidarci più comodi.
I colori non sono così vari come mi aspettavo, proprio per questo anticipo d'inverno in questa valle freddina, però è ugualmente uno spettacolo, e con quel blu sopra di noi, il sorriso non scompare mai.


Ore 11e30, come da programma arriviamo puntuali all'alpeggio con la fontana. Pranzetto anticipato, svaccandosi al sole calduccio, sul prato asciutto, per rifocillarci prima della lunga salita. Siamo nel punto più lontano dall'asfalto, immersi nella natura, in ottima compagnia, con dei panini soddisfacenti... nessun guaio meccanico... beh... sta andando tutto alla perfezione. Che figata!!!
Vorremo stare ancora lì a fare un sonnellino su quel beato praticello, ma la salita è ancora lunga ed è meglio ripartire.
Al Ponte dei Lavaggi, mi distraggo un attimo, ed invece di salire a prendere la sterrata che avevo scelto con google earth, proseguiamo per la sterrata che avevamo percorso il 10 marzo scorso. Poco male.
Il fondo è liscio e compatto, tranne alcuni rari strappetti, ha pendenze agevoli.

Ad un certo punto ale comincia ad avere problemi alla trasmissione, e scopre di aver perso 2 nottolini che tengono bash e corona media. Oh Pork. Sposta un nottolino e ripartiamo, tanto per lo più si usa la 22t per tutta la salita.
I colori su questo versante meglio esposto sono più vivi e ogni scorcio meriterebbe una foto.

Castagni, faggete, pinete e betulle si alternano in boschi raramente misti, cambiando prospettive di momento in momento.

Spettacolo! Erezioni psicologiche accompagnano le nostre proiezioni di possibili discese nel libero in quei boschi incantati.

Un'ultima "troppo" lunga discesa ci fa perdere quota, prima degli ultimi 2,7km di salita ininterrotta, sulla quale patisco un po' i km del giorno precedente.
Per fortuna non c'è la neve, fango e ghiaccio di quella sera gelida del 10 marzo scorso, ma il fondo rimane liscio e compatto, il che consente una pedalata rotonda e continua. Bene.

Ore 13e45 arriviamo al Bocchetto Sessera. Sono un po' stanchino per le salite con la ruota frenata... Finora sono 30km e nocciole. Non caccole. Siamo a quasi 1400m, il cielo è sempre blu senza nuvole. Verso la pianura si vede una lontana foschia, mentre il profilo delle Alpi è limpidissimo. Mangiamo gli ultimi panini e una bella cioccolata calda densissima integra gli zuccheri e il sorriso che manca poco a dividere in due la testa.
Non siamo freschi come rose, ovviamente, ma ci sono tutte le energie necessarie per goderci il resto del percorso.
Le mie previsioni tempistiche sono state precise al minuto... sorprendente!!! :-?
Intraprendiamo la strada che passa a nord della cresta della Panoramica Zegna, che avevo solo potuto studiare in cartina, mentre le testimonianze avevano prospettato spiacevoli lunghi tratti a spinta, abbandono nei rododentri ecc. Oh, proviamo. Ho proprio voglia di tentare e gli altri sono d'accordo.
Prima la sterrata "certa", sale lentamente fino a quota 1450m. In alcuni tratti all'ombra (sempre all'ombra evidentemente) sono ghiacciati... ed essendo le 2 del pomeriggio... ci si rende di nuovo conto che è Novembre... anche se tutto il resto del giro in maglietta e pantaloncini era sembrato di fine settembre.
Arrivati al poggio erboso su cui scendono le inutili piste da sci, dalle montagne più vicine fa capolino il maestoso massiccio del Monte Rosa... SPETTACOLO!!!
Un attimo di indecisione sul sentiero da prendere ci porta su una linea alta poco visibile e brinata che si perde in una pietraia; ma poco sotto si riprende il sentiero giusto, che con un falsopiano in salita procede a mezza costa, con piccolo ostacoli tecnici che rendono divertente anche quel salire. E' un continuo sorprendersi incredulo della bellezza di quel luogo. Che bello! Che bello!
Bisogna fare attenzione perché è vietato cadere a sx, pena un rotolone di centinaia di metri, ma la traccia non è così sottile da generare particolari preoccupazioni. E' puro spettacolo.

Ci si ferma spesso a contemplare il panorama... dal Lyskam alla Northern possente il Rosa mostra a chi ha buoni occhi e sa dove guardare, la Capanna Margherita e altri rifugi di sua Maesta il Rosa... e tutto l'arco alpino a Nord si staglia nel blu come una mascella di squalo con i suoi denti e picchi frastagliati.
Sono insignificanti i pochi metri da fare a spinta, dopo di ché comincia una discesa lieve e veloce, su traccia larga, che ci manda al settimo cielo del godimento. Certo... qualche jolly ci vuole... quando si è così esaltati una roccia umida può dare un brivido imprevisto... ma tutto ok.
Il godimento è immenso, ma non ci si può limitare al piacere della guida, così ci si ferma ogni tanto a ricompattare il gruppo e ad ammirare ancora e ancora i boschi colorati della selvaggia Val Sessera con la sua corona di montagne maestose.
La discesa è tecnica, senza eccessi, senza freni sempre tirati.. semplicemente magica.


Purtroppamente finisce quel sentiero al Bocchetto Luvera. Non è durato poco, possiamo dirci soddisfatti... e... c'è ancora una discesa divertente da fare!!!
Al Bocchetto si lancia l'ultima occhiata al panorama a Nord, per poi ritornare al piacevole calore del sole del versante Sud. Che colori... che luce!!!
Scendiamo dagli ormai noti tornantini del Sentiero del Lupo, fino ad imboccare la deviazione che in diagonale ci porta alla Cascina Oro. In quel pezzo mi esibisco in un numero circense involontario, con noosepress da capottone, su dei gradini sconnessi tra i sassi. Fabio applaude, io rido. Che rischio stupido. Niente facciata, tanta soddisfazione. Oh numi che pirla! ma che equilibrio!

Ale spacca la catena, probabilmente per averla danneggiata con quei nottolini disertori, ma tolta una maglia, fila tutto liscio. Ok.

Ci si avvicina a Trivero su una la sterrata pratosa con dolce pendenza negativa, fino ad arrivare ad un sentiero, anch'esso scelto a tavolino solo sulla mappa. Ale forse l'aveva già percorso. E' un singletrack tosto, che le foglie umide rendono ancora più infido, ripido e con sassi smossi... yeah! La Six è a suo agio, io e ale non abbiamo problemi, mentre Ivo desidera la Demo7.

La discesa non è ancora finita. Dopo un breve tratto di asfalto tra pascoli verdi e alberi di tutti i colori tra il rosso, amaranto, marrone, giallo, ocra, oro, ecc... si prende il sentiero della GrandeTraversata del Biellese, per un'ultima adrenalinica discesa, liscia e veloce su un manto di foglie soffice, concludendo il giro con in urban style stretti tra le case e giù dai gradini.

SPETTACOLO!

Siamo 4 persone felici e soddisfatte.
Confronto alla lunga salita, sì, la discesa è durata meno... ma è sempre così... con la differenza che oggi il giro è stato bello dall'inizio alla fine... tranne diversi momenti in cui è stato semplicemente MERAVIGLIOSO!!

Tempi rispettati alla perfezione, ci sta anche la birretta finale.
Yeah!

Grazie a tutti e tre!! o-o e alla Natura che ci ha fatto questo regalo mozzafiato.
 

fabio-no-drop

Biker fantasticus
29/6/06
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@Ryu: peccato che non ci sei stato.. ma quel giro NON va fatto se non si è al 100%. Il posto è lì, non scappa.

@Happy: sai calcolare il dislivello complessivo della salita e quello della discesa? TKS.


Oggi giro in "pianura", "defaticante" con Upper. 50,200 km con pappa annessa...
Prendendola in lungo e in largo siamo partiti da Oleggio, Fornaci, Cason di Mezzomerico, tra campi e selve siamo usciti a Divignano, poi quasi Veruno, Conturbia (30.7 km).

Pausa pappa con piada doppia del Freerider (cialda tonda, toma biellese e prosciutto crudo, 1 Menabrea ambrata media + 1 piccola, caffè modificato), triplice puntata dei Simpson.

Risaliamo in sella: golf di Conturbia, Cargandin, Fornaci e casa. Tot 50,200 km

Grazie della compagnia Upper!

 

Ryu80

Biker assatanatus
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YT Jeffsy 27'
Domani controllo.
Ryu, hai provato a mettere su gps la traccia kmz? non ti dà già km e disl?
Noto solo ora che le tracce comprendono solamente quei percorsi indicati con una linea rossa (carta dei sentieri). Le strade sterrate invece che non sono affiancate anche da questa linea non si trovano quindi come traccia. Il tratto di sterrato che avete fatto dall'alpe piana dei lavaggi alla casa del pescatore di conseguenza non è in formato di traccia gps.
Anche trovare il file da salvare relativo al percorso è un impresa. Mi rimetto alla risposta (se me ne daranno una) del SIT.
Se ti riferisci al file da te creato i dati sono questi


ma questa traccia da dove arriva?
 

gas29

Aziende
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Monghidoro
www.gasventinove.com
Sbavo al solo leggere il racconto di Happykiller.
Sabato e domenica ero a Genova per portare mio figlio all'acquario (che ha già visitato 3 volte) e alle altre attrazioni locali (città dei bambini, festival della scienza).
La sua eccitazione nel vedere i pesci, delfini, pinguini, coccodrilli ecc, da sola valeva la rinuncia al giro in bici.......


Scusate, ma sono reali i 3000 m di dislivello totale in salita?
Mi sembrano tanti.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Se ti riferisci al file da te creato i dati sono questi
Vedi l'allegato 36474

ma questa traccia da dove arriva?
Sì, parlavo di questa! Grazie!
Se si contano tutti i saliscendi forse sì... il dislivello fa paura.... ma 3000m direi che son troppi... devo aver commesso una serie di imprecisioni ricalcando le tracce delle sterrate e sentieri visibili dal satellite. Per questo mi sarebbe piaciuto che ci fosse qualcuno col satellitare, per confrontare la traccia disegnata con quella reale... e capire anche quale, tra ortofoto biellesi e foto satellitari di google earth, è l'immagine più corretta.
Sono due immagini lievemente disallineate. Io mi sono basato su quella di Google earth, in modo che l'altimetria "tridimensionale" non venisse sballata seguendo un'immagine piatta appiccicata su una sagoma incoerente.
Insomma... teoricamente sono stato preciso... però 3000m mi sembrano tanti... soprattutto perché fatti con la ruota dietro mezza frenata e con 750m di salita del giorno prima con armatura e SX-Trail...
occhio e croce credo siano vagamente 1200. Appena ho tempo faccio un altro calcolo spannometrico, che non considera gli infiniti saliscendi del tratto di sentiero dopo il lago, né gli altri saliscendi minori.
 

fabio-no-drop

Biker fantasticus
29/6/06
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fabio-no-drop.spaces.live.com
Io sono più che disponibile a rifarlo nei prossimi we.. non mi interessa che fa freddo, che non ci sono più foglie.. E' un giro bellissimo SEMPRE, se fa freddo mi copro e se non ci sono le foglie sulle piante vedrò qualcos'altro.. quindi... se qualcuno volesse rifarlo.. io ci stò. Tanto come tempistiche ci stiamo dentro.. Con tutte le soste, siam partiti alle 8,30 e siam arrivati alle 16,20.
Si può fare anche partendo prima, volendo.
 

Ryu80

Biker assatanatus
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Biella e dintorni
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YT Jeffsy 27'
Vorrei aggregarmi anche io alla prox, volendo anche programmando altri percorsi.

Sì, parlavo di questa! Grazie! ....

In ogni caso non pensare che le tracce del SIT siano precise, bisogna portarsi dietro per forza un gpso similari per essere certi dei percorsi e dei dislivelli reali. Bene o male però possono dare un'idea approssimativa, soprattutto per le altimetrie.
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
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direi che per le prossime escursioni nel biellese, non andrei a rifare lo stesso giro... piuttosto farei un anello dal Bocchetto Sessera, con magari una discesa in libera fino al torrente...

Propongo: 2 macchine... una lasciata a valle sotto Oriomosso, l'altra sù fino alla Panoramica sopra Oriomosso (è già un bel dislivello, che farei volentieri a meno con l'SX). Poi salire fino a 1470m pedaling sulla sterrata che sale sopra la Panoramica Zegna, prima del Bocchetto Sessera (a ovest), e nel libero diagonalizzarci verso il B.to Sessera. Da lì prendere la traccia più alta dell'itinerario per la pista di sci di fondo, e ad ispirazione, tagliar giù dov'è più bello. Riagganciare una delle sterrate più in basso e scegliere se andar giù fino al torrente e risalire in direzione Campeggio Verde o verso Ponte dei Lavaggi.
Al limite si possono fare due mini risalite sulle sterrate più vicine al Bocchetto Sessera, senza allontanarsi troppo, per due discese free, e ritornare al Bocchetto per scendere nuovamente alla macchina a valle su un sentiero random... o quelli chea fabio ha provato con marco l'utlimo di ottobre.
 

fabio-no-drop

Biker fantasticus
29/6/06
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fabio-no-drop.spaces.live.com
Ryo.. dobbiamo solo beccare il gg che siamo liberi e si tri-bissa..

a proposito.. io sabato lavoro, quindi nada.

Il V Power sabato è via ad Aosta e domenica non gira.. Noi che facciamo?
O VV o un altro giro enduro paura come quello di sabato.. chi ci stà?
 

mikedebike

Biker extra
13/12/06
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Domodossola
www.pedalemolle.it
 

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