[FOTO] in azione delle nostre enduro/AM, parte quinta

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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miciolo

Biker obiettivus
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GROSTE' (DOLOMITI DI BRENTA) - TN

Ieri pomeriggio ci siamo sciroppati quasi tre ore di auto per raggiungere Carisolo in Val Rendena x essere belli scattanti x il giro odierno. :il-saggi:

Il giro fatto oggi rientra tra i nostri preferiti; belle vedute e discese da leccarsi i baffi.
L'unico dubbio è sulla nostra condizione fisica, senza allenamento un D+ di 1700 mt con salite a tratti belle pesanti è una bella incognita.

Partiamo con il nostro passo tranquillo, sotto un cielo sereno, da Carisolo (801 mt slm); percorriamo la strada vecchia che passa prima a S.Antonio di Mavignola e poi a Madonna di Campiglio ed in poco + di 1 ora e mezza raggiungiamo Campo Carlo Magno.

Ora parte la bella sterrata in direzione Rifugio Graffer - Passo Grostè (2500 mt slm) con alcuni tratti in salita veramente tosti:





Rifugio Graffer, trovato x la prima volta, chiuso:





Si risale ancora verso il Rifugio Stoppani e l'adiacente Passo Grostè:









Breve sosta:



Solitamente facciamo un anello iperpanoramico in quota ma la presenza di nevai ed il meteo in peggioramento ci fanno desistere.
Decidiamo di rientrare, ci bardiamo e siamo pronti x la discesa:











scendiamo su piste a tratti ancora innevate:



Appena sotto il Rifugio Graffer parte il bel sentiero che, passando sotto le pareti della Corna Rossa, scende in Vallesinella.
All'inizio c'è un evidente cartello di divieto alle bici; noi lo abbiamo sempre percorso, logicamente non in luglio/agosto e non abbiamo mai avuto problemi con i rari escursionisti:











Il sentiero è bellissimo, alterna tratti scorrevoli a tratti gradonati ma sempre fattibili e qui le ruotone delle genius si sono fatte particolarmente apprezzare:







Scendendo arriviamo alle Cascate di mezzo da dove parte il sentiero dell'Arciduca (ci sono un paio di frane/slavine dove bisogna passare con bici a mano).
Altro sentiero bellissimo con molte radici è quello che scende al Vivaio Brenta:



Breve trasferimento a Sant'Antonio e discesa sul bel sentiero che taglia la strada fatta in salita.

Arriviamo a Carisolo belli cotti!!

Per la maggior parte dell'itinerario non abbiamo visto anima viva complice anche i Rifugi e le funivie ancora chiusi.

E' un itinerario che non delude mai!! :medita:
 

yura

Redazione
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Varesott
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Orbea Rallon
GROSTE' (DOLOMITI DI BRENTA) - TN

Ieri pomeriggio ci siamo sciroppati quasi tre ore di auto per raggiungere Carisolo in Val Rendena x essere belli scattanti x il giro odierno. :il-saggi:

Il giro fatto oggi rientra tra i nostri preferiti; belle vedute e discese da leccarsi i baffi.
L'unico dubbio è sulla nostra condizione fisica, senza allenamento un D+ di 1700 mt con salite a tratti belle pesanti è una bella incognita....

...E' un itinerario che non delude mai!! :medita:

Siete i miei IDOLI

:adore!:
 
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miciolo

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PIANI DI ARTAVAGGIO E DI BOBBIO (LC)

Ieri escursione con discreta ravanata nella bella e panoramica Valsassina nel Lecchese.

Non ci siamo mai stati, sappiamo che dovremo salire x 1400 D+, dovremo affrontare un bel traverso con alcuni punti attrezzati e sulla discesa , ....buio completo.

Partiamo di buon' ora dall'abitato di Maggio dove su una sterrata quasi totalmente nel bosco e poi nell'ultimo tratto tra prati, raggiungiamo Passo Culmine S.Pietro.



Breve discesa su asfalto per intraprendere la bella e comoda sterrata che porta ai Piani di Artavaggio:

La fioritura dei ranuncoli colora di giallo i prati:





Salendo dai Piani di Arvataggio, la strada s'inerpica fino a raggiungere il rifugio Nicola:



Proseguiamo lasciandoci sulla sinistra il Rifugio Cazzaniga





ora un tratto tranquillo su bel sentiero prima su erba e poi su roccia:







arriviamo a Casera Campelli con l'adiacente laghetto:



ancora qualche bel tratto di sentiero scorrevole:





ed arriviamo all'imbocco del sentiero attrezzato degli STRADINI:



il sentiero è discretamente esposto; se fatto a piedi non presenterebbe difficoltà particolari, ma con le bici al seguito non bisogna abbassare la guardia.

qualche breve tratto lo si pedala, giusto il tempo per la foto:





nei tratti + "complicati" ci sono cavi e staffe in abbondanza:











Il sentiero si addolcisce e qualche pedalata si riesce a fare;



Arriviamo al Rifugio Lecco ai Piani di Bobbio situato proprio in un brutto posto.....



per la discesa, la sera prima, abbiamo adocchiato in rete un sentiero CAI con diverse denominazioni; chi lo chiama sentiero Italia, chi Pequeno easy.

Inizia dopo questa civetta:





La discesa, a parte un primo tratto ed un ultimo tratto, si rivela infattibile; il sentiero già stretto e scavato di suo è invaso dalla vegetazione, non sai cosa trovi sotto le ruote ed è un continuo sbattere i pedali contro rocce o radici nascoste.

Arriviamo al punto di partenza belli provati, + dalla discesa fatta x la maggior parte a piedi che dal tratto esposto e ferrato del sentiero degli Stradini.

Nel complesso abbiamo trovato luoghi molto belli ma anche molto frequentati soprattutto nelle adiacenze dei vari Rifugi.
Da non sottovalutare il traverso degli Stradini se non si è abituati all'esposizione e alle Vie Ferrate.
....da non sottovalutare anche la possibilità di avere notizie "fresche" sui vari sentieri al fine di evitare di farne gran parte a piedi!!! :il-saggi:
 

miciolo

Biker obiettivus
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MONTE AIONA e LAGHI LAME E GIACOPIANE (GE)

Ieri ritorniamo a fare un giro in compagnia; ci sono Enrico, Gigi, Ricky e Valerio, equamente divisi tra mtb e e-mtb.

Stranamente, nonostante le 57 primavere, sono il + giovane ma con questi personaggi so già che il giro non sarà "rilassante".

L'itinerario prescelto segue una traccia di Paolino, ormai fermo ai box da qualche settimana x intervento al ginocchio, che incarna lo spirito con cui abbiamo iniziato a pedalare. Sono 40 km x D+ 1600 di sentieri e sterrate con ZERO mt in asfalto.

Lo start è dal Rifugio Casermette del Penna in provincia di Genova a ridosso del confine con la provincia di Parma.

Su comoda sterrata raggiungiamo una prima volta il Passo della Spingarda, da dove parte il sentierino che ci porta in cima al monte Aiona (1701 mt)

La salita non è semplice, facciamo alcuni tratti a piedi tra i massi, ma riuscendo a stare in equilibrio si pedala anche:









Modalità discesa "on" e siamo pronti x il bel single track sul Lago delle Lame:



Sullo sfondo il lago di Giacopiane che raggiungeremo in un secondo momento.









Il trail entra nella faggeta; inizialmente si mantiene molto scorrevole



per diventare sempre + tecnico scendendo.

.....non sono riuscito a fare foto x la scarsa collaborazione dei presenti!!! :rosik:

Una volta raggiunto il Lago delle Lame, breve sosta panino e seconda risalita verso la Cappelletta,
da cui si riparte per un'altra divertente discesa:



Ora un tratto inedito x me e ila: la bella discesa sui Laghi di Giacopiane:



giù la testa!!

















distanziamento sociale:



Ennesima risalita di D+ 600 mt sino al Passo della Spingarda su una sterrata che non sembra finire mai:





La salita è pedalabile ma complice il caldo e lo scarso allenamento ci muoio dentro:



Dal Passo della Spingarda raggiungiamo Passo Incisa passando tra i monti Nero e Cantomoro:

Arriviamo alle macchine x il consueto birrone al Rifugio.

Grazie ai compagni di viaggio che mi hanno sempre aspettato alleviando la cotta presa con acqua e integratori vari.



Per chi c'era e x chi vuole farsi un'idea del giro posto tutte le foto QUI
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Santa Iona/Ovindoli/Rovere/Ovindoli/Serra Celano.

Itinerario nel parco del Velino/Sirente, 500mt di salita iniziale su asfalto x scaldarci...da 875mt a 1375mt...poi sterrato e montagna vera, mezz'ora di spingismo che non guasta mai...e 2 discesa molto belle, old style..
X un totale di 38km per oltre 1200mt di dislivello.. 20200627_093424.jpg IMG-20200627-WA0021.jpg IMG-20200627-WA0030.jpg 20200627_151259.jpg 20200627_131526.jpg 20200627_121148.jpg 20200627_143855.jpg 20200627_152005.jpg .:-?:
 

Rackham

Biker serius
11/6/12
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Sicilia orientale
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Cube Stereo 2008
Questo topic è pericolosissimo, non l'avessi mai aperto!
Dio santo quanto è bello l'All Mountain!
Al di là del monte Etna - e delle basse catene di Nebrodi, Madonie, Peloritani - le vostre bellissime vette e valli le sogno la notte.
Continuate a macinare!, chè prima o poi un viaggetto su da voi verrò a farlo! <3
 

miciolo

Biker obiettivus
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piacenza
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FORT JANUS - LAC GIGNOUX (MONTGENEVRE) FR

Bella escursione odierna in terra transalpina alla scoperta di quello che resta del Fort Janus a 2.529 mt slm e successivo passaggio al Lac Gignoux (Lago dei sette colori x noi italiani).

Lo start è da Montgenevre (1860 mt slm), pochi km oltre il confine, dove affrontiamo una comoda sterrata che, senza impensierci, ci fa guadagnare quota.

Davanti a Ila la nostra prima meta:



Agevole e con buon fondo è la sterrata che porta al Fort Janus:





Fort Janus è stato costruito alla fine dell'800 ed utilizzato anche negli anni '40 in quanto faceva parte della Linea Maginot:



Le vedute sono mozzafiato, si spazia dal Massiccio degli Ecrins alla Chaberton:





Siamo saliti anche in cima al Monte Janus, dieci minuti a piedi dal Forte:





.... trails iperpanoramici:





che lasciano il posto ad un divertente sentiero che con i suoi su e giù ci porta al Lago Gignoux:







Lac Gignoux o Lago dei sette colori:



i 200 mt lineari (5 minuti) dopo il lago sono i + duri del giro:



il sentiero è sempre molto scorrevole e non presenta difficoltà particolari:











qualche tratto su roccia:





Meno divertente invece gli ultimi 150 mt D- percorsi su una ripida pista da sci con picchiata a freni fumanti su Montgenevre:



Nel complesso un giro dai panorami superlativi, con zero asfalto e poche difficoltà sia a livello di tecnica che di resistenza fisica.

...e la prima è andata!!!
 

miciolo

Biker obiettivus
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TOUR JAUNE DE BARRABAS (BARDONECCHIA) TO

L'escursione odierna è una di quelle che entra di diritto tra le + interessanti da un punto di vista paesaggistico.
Ma tutte le cose belle sono anche quelle + sudate e l'itinerario di oggi non è da meno.

Partiamo dai 1280 mt di Bardonecchia dove, una volta attraversato Campo Smith, una mortifera sterrata con rampe assassine ci fa guadagnare quota.
Fortunatamente la sterrata è tutta nel bosco e salendo, pur restando sempre molto impegnativa, diventa + pedalabile:



Guadagnando quota i larici lasciano il posto ad un aspro paesaggio:



Davanti a me la Caserma della Mulattiera e sulla dx l'omonimo Passo:



Al Passo della Mulattiera, punto + alto del giro di oggi a 2409 mt slm.





ed ora giù per il sentiero in direzione Col des Acles:







davanti a Ila l'imponente sagoma del Rocher de Barrabas:



Ora abbandoniamo il sentiero principale e deviamo a sx x percorrere l'impegnativo sentiero che ci porterà proprio sotto alla Tour Jaune de Barrabas:



La prima parte del sentiero la si pedala:



bici in spalla x 100 mt circa e svalichiamo al colletto:



ora inizia un sentiero da sogno, in un ambiente di montagna con guglie dalle forme fantastiche:















paesaggio molto particolare che ricorderemo x parecchio tempo:











Dopo aver svalicato al colletto del Gui, si apre sotto di noi la piana di Melezet e di Bardonecchia:



Ora su un tecnico sentiero, tra tornanti, gradoni, radici e sassi smossi, perdiamo 500 mt di quota sino al Colle della Scala:





Ora dovremmo tagliare la strada con tratti di sentiero ma alcuni avvisi di non percorribilità ci fanno desistere ed optiamo x un palloso asfalto sino a Melezet.

Su sterrata prima e su una divertente discesa del bike park chiudiamo una giornata alquanto impegnativa ma di enorme soddisfazione.
 
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salitomania

Biker superis
25/10/05
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BORGOMANERO
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specialized turbo levo MY22 COMP
Ora dovremmo tagliare la strada con tratti di sentiero ma alcuni avvisi di non percorribilità ci fanno desistere ed ocptiamo x un palloso asfalto sino a Melezet.

ciao ragazzi, il tratto non percorribile è quello che dal primo tornante in discesa dopo le due brevi gallerie si stacca a destra oppure quello più in alto che a mezzacosta scende verso la valle stretta? CI dovrei andare a breve, è uno dei giri più belli della conca di bardonecchia....
 

diesel62

Biker superis
29/4/10
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pontenure (pc)
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ciao ragazzi, il tratto non percorribile è quello che dal primo tornante in discesa dopo le due brevi gallerie si stacca a destra oppure quello più in alto che a mezzacosta scende verso la valle stretta? CI dovrei andare a breve, è uno dei giri più belli della conca di bardonecchia....
Ciao. Il trail si staccherebbe a sx appena prima delle due gallerie. Hanno tolto anche le indicazioni escursionistiche. Sembra impervio e taglierebbe un tornante per collegarsi solo successivamente al trail che porta in Val Stretta. Quello che si stacca a dx dopo le gallerie non era ben visibile per mucchi di ghiaia posti sul tornante e il canalone del torrente ci ha fatto pensare che il sentiero fosse franato; in realtà , probabilmente, saliva un poco dalla strada.
Ci fa piacere aver pedalato uno dei più bei giri della conca. Speriamo non ci deludano gli altri...;-)
 
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miciolo

Biker obiettivus
15/6/08
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@miciolo, quali copertoni montate?

P.S.: ormai il lunedì è tappa fissa su questo topic! :-|
Ciao @Rackham ,
all'anteriore montiamo maxxis minion dhf 29x2,50 e al posteriore abbiamo lasciato le gomme di primo montaggio: maxxis recon 29x2,60. Il tutto tubeless con salsicciotti all'interno che ti permettono di scendere a pressioni molto basse.
Mi sa che x qualche settimana ti sorbirai le foto visto che siamo in ferie :prost:
 
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