ymarti
Biker imperialis
- 16/9/03
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immagina quel salto senza pietre...non venirmi a dire che è difficile alto e lungo(se così fosse,il road gap all'inizio di caldirola che è,una rampa di lancio per l'infinito?)
le pietre fanno solo da contorno.ma dici sul serio?
quel salto è difficile proprio perche ci sono le pietre.....!!!!
sarebbe come dire: "immagine lo squalo bianco senza denti....non venirmi a dire che è pericoloso...."
o-oForse state parlando di due cose differenti.
Se ho capito bene Hero scinde la difficoltà dalla pericolosità.
Non tutto cioè che è difficile è pericoloso e viceversa.
Un salto può essere di per se facile, ma diventa pericoloso se lo si sbaglia perchè ad esempio l'atterraggio non è pulito ed è circondato da rocce.
Al contrario un tailwhip, ad esempio, di per se è difficile me può essere non pericoloso se fatto in una foam pit.
Forse state parlando di due cose differenti.
Se ho capito bene Hero scinde la difficoltà dalla pericolosità.
Non tutto cioè che è difficile è pericoloso e viceversa.
Un salto può essere di per se facile, ma diventa pericoloso se lo si sbaglia perchè ad esempio l'atterraggio non è pulito ed è circondato da rocce.
Al contrario un tailwhip, ad esempio, di per se è difficile me può essere non pericoloso se fatto in una foam pit.
Intendiamoci io ho cercato solo di interpretare il ragionamento di hero, non ho detto che lo condivido....e non è forse difficile atterrare nella striscia di terra che si trova in mezzo alle rocce?
Uno può avere nel proprio curriculum un gap di 3 metri, ad esempio, ma credo che se lo stesso gap avesse pietre tutte intorno e lo stacco fosse in curva, su una lunga passerella larga una spanna... magari non ci si sentirebbe di saltare; mentre se lo stesso drop fosse da una passerella più larga, o la rincorsa fosse rettilinea, o l'atterraggio pulito ecc.. allora magari si dropperebbe con più facilità.
Per me la possibilità di salvarsi anche commettendo un piccolo errore è indispensabile. Per quanto si è capaci, la sfiga esiste, non si può prescindere da questo.
il fatto è che quel salto non è ne in curva,non è su una passerella lunga una spanna e le pietre sono solo ai bordi dell'atterraggio.Uno può avere nel proprio curriculum un gap di 3 metri, ad esempio, ma credo che se lo stesso gap avesse pietre tutte intorno e lo stacco fosse in curva, su una lunga passerella larga una spanna...
quindi visto che il fattore psicologico varia da personaa persona,ammetti che come tipo di salto non esagerato come l'impatto visivo che può dare se uno guarda il contorno...si ma spesso il blocco psicologico è la difficoltà più grande da superare, più dell'atterragio in curva o su pietre!
il punto però a mio avviso è che non si possono scindere i due aspetti! quando ti trovi a saltare è difficile compiere in pochi secondi una analisi così profonda!
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